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Messina la Conferenza dei Ministri degli Esteri della CECA, presieduta dal ministro degli esteri belga Spaak, a cui

partecipano 6 ministri, per trovare delle iniziative per far proseguire il processo di integrazione europea. Grazie a

Spaak, nel 1957 vengono firmati i Trattati di Roma, che istituiscono la CEE (comunità economica europea) e la

europea dell’energia atomica),

CEEA/Euratom (comunità i cui principali obiettivi sono:

- Assicurare la diffusione delle cognizioni tecniche

- Stabilire norme di sicurezza per la protezione della popolazione e dei lavoratori

- Garantire che le materie nucleari non vengano distolte dalle loro finalità per essere usate per fini militari

Sul piano delle istituzioni la comunità CEE viene costruita con:

- Commissione europea: presenta proposte di legge, approvate dal Consiglio dei ministri

- Consiglio dei ministri: istituzione intergovernativa, rappresenta i governi degli stati. Prende le decisioni che

all’unanimità

devono essere decise

- Assemblea parlamentare: come la CECA.

- Corte di Giustizia: come la CECA. costruita secondo il modello dell’Unione

La Gran Bretagna decide di non entrare nelle due comunità perché la CEE è →

Doganale. Gli inglesi sarebbero entrati solo se la comunità fosse diventata zona di Libero Scambio i paesi non

tasse sulle merci. La CEE ha una zona di libero scambio, ma ha l’obbligo di mettere un dazio uguale a tutti i

mettono per la Gran Bretagna è un problema perché sono sempre stati contrari ai dazi e perché c’è

prodotti venduti. Questo →

ancora il Commonwealth metterebbero dazi a paesi con cui scambiano da secoli.

Hallstein: professore di diritto commerciale, viene nominato primo Presidente della CEE, nel 1958. Hallstein

un’Europa federale con una Commissione ed un Parlamento, visione che si scontra con quella

sosteneva di De

Gaulle, orientato verso “Europe des Etats”, dove i governi nazionali mantengono ampi poteri. Quando diventa

presidente, Hallstein attribuisce alla commissione il ruolo di mettere in atto tutti gli strumenti affinché ciò che è scritto

nei trattati sia attuato. Il suo progetto era azionare il processo di integrazione con un Parlamento europeo.

c’è

In Francia il semipresidenzialismo di De Gaulle che, quando scopre che la comunità è destinata ad un equilibrio

sovranazionale, è contrario e questo crea conflitti. Il suo progetto era congelare la CEE.

De Gaulle: generale francese, eletto nel 1958 Presidente della Repubblica francese. Lui era un nazionalista

immaginava un’Europa delle Nazioni, basata

(indipendenza nazionale): sulla riconciliazione franco-tedesca.

1963: la Gran Bretagna chiede di entrare nella CE, perché capisce che le economie dei paesi membri prospettano

una maggiore crescita. Quando un paese chiede l’ingresso, ci vuole l’unanimità dei paesi membri: De Gaulle in una

conferenza stampa, annuncia che la Francia è contraria all’ingresso della Gran Bretagna, scatenando una crisi.

Le divergenze sempre più frequenti tra il governo francese e gli altri Stati membri portò alla “crisi della sedia vuota”:

De Gaulle decide di ritirare per qualche tempo tutti i propri rappresentanti dalle istituzioni europee, paralizzando per

stabilì che il principio dell’unanimità avrebbe

sei mesi la CEE. La crisi si risolse con il Compromesso di Lussemburgo:

sostituito il voto a maggioranza semplice in caso di interessi molto importanti.

Nel 1969, De Gaulle perde il referendum sulla riforma del Senato e annuncia le sue dimissioni con effetto immediato

da mezzogiorno. Muore nel 1970 e a dare l’annuncio è il nuovo Presidente Pompidou, che pronuncia: “Francaises,

Francaises, le general de Gaulle est mort. La France est veuve”. del vertice dell’Aja da cui

Pompidou si fa promotore

le basi di ciò che guiderà l’Europa, aprendo una fase di crescita e avanzamento:

scaturiscono

• Progettazione di nuove politiche: moneta unica europea

• Allargamento della comunità: paesi che vogliono entrare nella comunità europea

- Primo: ingresso Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca

- Secondo: Grecia, Spagna, Portogallo (essendo dittature, potevano entrare solo con

l’instaurazione della democrazia)

• Riforma delle istituzioni: elezione diretta del Parlamento europeo

importa solo che venga protetto l’interesse

Thatcher: diventa primo ministro del Regno Unito nel 1979. Le della sua

nazione. Analizza il funzionamento della macchina europea e trova elementi che non condivide:

- Ci sono investimenti pubblici che in Gran Bretagna sono stati tagliati

- Parte dei fondi europei vanno al piano agricolo comunitario, per finanziare gli agricoltori. La Gran Bretagna

però è un paese industrializzato quindi non vuole usare il suo bilancio per una politica che non le interessa

Negli anni ’80 ottiene degli accordi provvisori che prevedevano il rientro di 2/3 del contributo britannico al bilancio

Accetta, inoltre, l’Atto Unico Europeo: testo

comunitario. giuridico di riforma del Trattato di Roma che nasce da 2

iniziative: una su questioni economiche e una sulla cittadinanza.

Nel 1985, nel Consiglio europeo, Craxi (presidente consiglio italiano) e Andreotti (deputato), danno prova di

decidono che l’approvazione dell’Atto Unico deve essere votata a maggioranza, obbligando la

europeismo, perché

Thatcher ad attuare la proposta. Nel discorso al Collegio d’Europa (’88), l’intervento della Thatcher si incentra su:

L’integrazione europea accettabile solo se resta una forma di cooperazione

- libera tra stati sovrani e nazionali

L’Europa come grande mercato: deve diventare più moderno

-

- Rendere il mercato europeo più collegato con il resto del mondo: abolire la tariffa doganale

Le questioni esterne dell’integrazione europea riguardano la fine della Guerra Fredda e le sue conseguenze. Le

questioni interne riguardano:

- Accordi di Schengen per la libera circolazione: solo da Germania, Francia e i tre paesi del Benelux

- Moneta: volevano una moneta unica (rifiutata da Francia e Germania). I tedeschi volevano come moneta

unica il Marco tedesco. I francesi credevano in un possibile deficit di bilancio, di debito pubblico.

Punti di riferimento di questa integrazione europea: Mitterrand (presidente socialista- Francia), Kohl (cancelliere

– Nascerà un’Europa fondata su:

democristiano popolare Germania), e Delors (presidente Commissione europea).

1. Economia: dopo decenni torna al centro del dibattito in forma sovranazionale;

2. Politica estera e sicurezza comune (PESC)

3. Giustizia e affari interni (GAI)

l’Unione economica e monetaria (UEM).

Prima questione: istituita Ai resistenti alla moneta unica, come la Gran

Bretagna, viene riconosciuta l’Opting Out: facoltà di non partecipare all’UEM a patto che non rinuncino a esercitare il

veto sul nuovo filone di integrazione. La moneta unica la si promette solo ai paesi che la vogliono, ma sono tenuti a

rispettare delle condizioni economiche, secondo i criteri dei rapporti tra: debito pubblico/PIL < 60% e deficit/PIL < 3%.

come istituto monetario autonomo agli stati, che doveva combattere l’inflazione.

Seconda questione: creata la BCE

Trattato di Maastricht, o Trattato sull’UE, firmato nel dai 12 paesi membri dell’allora Comunità

1992 Europea. Fissa le

economici necessari per l’ingresso degli all’unione

regole politiche e i parametri Stati (parametri di convergenza di

Maastricht). Il Trattato di Maastricht è una tappa importante ma non risolutiva, perché lascia senza risposta tre sfide:

1. Rapporto fra UE e versante orientale del continente

2. Ruolo UE nel mondo, che deve evitare di soccombere sotto i colpi delle potenze, dagli USA al Giappone

3. Volontà di scongiurare un distacco tra istituzioni europee e quotidianità dei cittadini

Nei primi dieci anni di lavoro del trattato di Maastricht (92-02), ci sono voci critiche. Dahrendorf, sociologo tedesco e

pubblica sul settimanale “Die Zeit”, degli articoli contrari all’integrazione europea.

commissario europeo, Quando il

trattato viene ratificato e si lavora per realizzarlo, Dahrendorf nota che la nuova unione ha dei problemi:

- avendo costruito la moneta unica, prima o poi gli Stati dovranno fare dei tagli alla propria spesa pubblica

l’economia essere il traino dell’integrazione

- non può

nell’impostazione del funzionalismo: è la politica che trascina l’economia

- non crede

Dahrendorf critica l’Europa di Maastricht, dicendo che si saranno 2 blocchi: uno di paesi forti che entreranno nella

moneta unica e uno di paesi deboli che saranno più svantaggiati. Con la fine della GF, gli europei si occupano anche

dei rapporti con i paesi che erano parte del blocco sovietico (Romania, Bulgaria, Slovacchia, Turchia). I paesi

chiedono di entrare nell’UE, ma il problema è che sono meno sviluppati e mai stati democratici. L’adesione è

immaginata con il loro avvicinamento a modelli di altri paesi secondo i Criteri di Copenaghen condizioni essenziali

i paesi candidati devono soddisfare per diventare Stati membri dell’UE. Ci sono:

che tutti

- criteri politici: istituzioni stabili che garantiscono democrazia, diritti umani e tutela minoranze

- criteri economici: economia di mercato funzionante

l’acquis dell’UE (insieme di diritti comuni)

- capacità amministrativa e istituzionale: attuare

L’UE uno filosofico (l’Europa

Terza questione: costituzione europea. va discussa politicamente, su due livelli:

l’Europa)

necessita una Costituzione) e uno politico (possibilità di costituzionalizzare

Habermas: filosofo della scuola di Francoforte, pensa che dove sono stati costruiti gli stati democratici, ci sono stati

processi costituenti. In Europea è più difficile perché è un’unione di tanti stati, ognuno con popoli diversi. Serve

spiegare agli europei che possono essere la somma di tanti popoli, creando un popolo europeo. La società è divisa

parte non implica l’incompatibilità con un’altra.

in tante comunità, ed esserne L’Europa ha bisogno di uno slancio più ambizioso, finalizzato all’adozione di una

Fisher: ministro degli esteri tedesco. l’identità dell’UE. Ciò ispira di scrivere una carta dei diritti dell’UE

Carra europea dei diritti, che consolidi la proposta

di dare all’Europa una Costituzione o un trattato costituzionale.

(Carta di Nizza). Col discorso di Berlino, Fisher dice

discorso ne scaturisce un dibattito sulle prospettive dell’Europa.

Dal suo

L’impostazione di Fisher viene seguita dal presidente dell’UE approvare all’u

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Publisher
A.A. 2021-2022
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaia.rolandi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'idea di europa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Chirico Paolo.