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AMBITO TECNICO CULTURALE & GIURIDICO
Giustiniano realizza il CORPUS IURIS CIVILIS -> si tratta di una
o grande impresa giuridica dovuta alla formazione di Giustiniano in
diritto e in teologia
Con il Corpus iuris civilis, Giustiniano si propone di mettere in
ordine in diritto romano
Si tratta di una lunga riforma, che comprende gli anni tra il
529 e il 554, che arriva alla rimaneggiatura di un insieme di
opere diverse: ci sono molti secoli di diritto romano da
maneggiare l’operazione è quella di selezionare le norme,
andando a eliminare quelle contradditorie o quelle non
applicabili nella contemporaneità
Di tutto il patrimonio precedente, non più dell’1/20
finisce nel codex
Il corpus è un insieme di opere diverse, oltre alle norme:
Il DIGESTO = un’antologia giuridica e una serie di
sentenze giuridiche che hanno una funzione di
orientamento rispetto alla giurisprudenza
Le INSTITUTIONES = manuali di diritto -> si nota la
centralità dell’insegnamento del diritto
Infatti, con Giustiniano si attesta una grande
o avversione verso la cultura e la filosofia
ellenistica -> nel 530 la scuola di Atene viene
chiusa in quanto vista come immorale,
antireligiosa, non qualcosa su cui investire
Le NOVELLE = nuove norme emanate da Giustiniano,
che non entrano nel corpus storicizzato
Ciò ci fa capire lo sforzo del lavoro di recupero di norme
A partire dall’XI secolo, quando i giuristi si pongono il
problema di rinnovare il diritto, useranno il codex come punto
di partenza
Per i medievali, il diritto romano è il Corpus iuris civilis
AMBITO MILITARE = conquista dei territori imperiali
Giustiniano riesce a proiettare gli eserciti verso occidente, in modo
o tale da avere le “spalle coperte”
Inoltre, Giustiniano riesce a proiettarsi unicamente verso
occidente, grazie al momento di pace con la Persia, cioè con
il regno dei Sassanidi (562)
530 = il generale Belisario sconfigge i persiani,
garantendo stabilità ai confini orientali 58
Questa pace viene segnata dall’edificazione della
chiesa monumentale di Santa Sofia
L’età di Giustiniano è un’epoca in cui tutte le campagne
militari sono possibili proprio grazie ai buoni rapporti con la
Persia e con le varie popolazioni barbariche -> inoltre,
l’impero instaura con esse delle alleanze che risultano utili
nelle campagne militari
La campagna militare di Giustiniano va in due direzioni:
o Nord-Africa vandalo la campagna è rapida e di grande
successo, anche se costosissima (partecipano almeno 20.000
uomini), sotto il comando di Belisario l’esercito imperiale
sbarca in Africa nel 533 e in poche settimane sconfigge i
vandali
Il vero problema è il riuscire ad alimentare questo
enorme esercito: le regioni da cui l’impero ricava le
risorse per l’esercito sono l’Egitto e la Tracia
Italia conquistato il nord-Africa è più facile tentare la
conquista dell’Italia, che in questo periodo è ancora sotto il
controllo degli Ostrogoti (i Longobardi si trovano ancora in
Pannonia), tramite una doppia penetrazione da sud e da
nord-est
551 = Giustiniano sostituisce Belisario con Narsete ->
questo arruola un gran numero di barbari e sconfigge
gli Ostrogoti nelle battaglie di Gualdo Tadino e dei
Monti Lattari
Tra il 535 e il 553 la conquista è completata
Giustiniano viene visto come due figure diverse tra loro:
Da un lato, viene visto come il grande uomo che crea il Corpus iuris civilis
e riconquista l’Africa, l’Italia e il sud della Spagna
Dall’altro lato, poiché molti territori vengono presto persi, viene visto
come un megalomane che porta a una carenza di difese e permette agli
arabi e persiani di conquistare parte dei territori imperiali
L’Italia settentrionale e il sud della Spagna vengono subito perse
o L’Africa, però, rimane provincia imperiale per un secolo e mezzo +
o la Sicilia rimane per quasi 500 anni in mano ad Oriente (fino a
quando arrivano i Normanni)
Ravenna sotto l’Impero d’Oriente
La restaurazione di Giustiniano gode di un ampio consenso -> in Italia i legami
tra i ceti diligenti e la politica imperiale sono piuttosto stretti
Questo è ben verificabile nel caso di Ravenna: qui nei decenni della
riconquista giustinianea, i ceti dirigenti sono vicini alla causa imperiale,
anche dal punto di vista della loro committenza architettonica 59
Quando l’Italia viene riconquistata con la guerra greco gotica, Ravenna passa
dall’essere capitale del regno ostrogoto a essere inglobata nell’impero ->
diventa il ponte tra l’impero e l’Italia
Della Ravenna dell’età di Giustiniano ci sono due importanti monumenti,
ben collegati a Costantinopoli, che ci permettono di capire la
committenza del tempo -> coloro che sostengono la costruzione di questi
due monumenti sono i vari vescovi di Ravenna e i
grandi finanzieri dell’epoca:
San Vitale = importante edificio religioso
o edificato negli anni di Giustiniano (VI secolo)
Questo edificio è strettamente legato alla
committenza imperiale presente al tempo
a Costantinopoli (in particolare, richiama la
basilica di Santa Sofia) -> la pianta è centrale e ha forma
ottagonale
Da Costantinopoli proviene anche la tecnica di costruzione
utilizzata: uso di mattoni regolari + mosaici Oblatio
All’interno è presente un mosaico molto noto: (=
Augustae et Augusti
offerta)
Qui si rappresenta l’atto di donazione alla nuova chiesa
da parte dell’imperatore e dell’imperatrice di un piatto
e un calice, che sono arredi liturgici per la
consacrazione del pane e del vino
attraverso questi riti, gli
imperatori patrocinano la
fondazione di nuove chiese,
inviando doni
Nel mantello di Teodora, di color porpora (colore
o della regalità), vengono raffigurati i re magi:
hanno portato i doni della regalità a Cristo, così
come gli imperatori portano doni alle chiese
dell’impero
Gli imperatori, inoltre, vengono rappresentati con
o l’aureola (anche se solitamente viene attribuita ai
santi) si sottolinea il fatto che gli imperatori
siano i rappresentanti di Dio in terra
Ma l’imperatore non è semplicemente il
rappresentante di Dio in terra, ma la sua
carica deriva dall’investitura divina
Gli imperatori sono attorniati da figure -> uno di questi
presenta il nome sopra: Massimiano = vescovo di
Ravenna dell’epoca
Si ritrae questo vescovo perché la costruzione
o della chiesa di San Vitale viene finanziata dalla 60
grande aristocrazia ravennale, tra cui il vescovo,
legati a Costantinopoli
Si vuole dare un messaggio politico
fondamentale: piena vicinanza tra il ceto
aristocratico e la politica imperiale
Inoltre, Giustiniano impone Massimiano come
o vescovo a Ravenna, nonostante gli abitanti della
città ne avessero scelto un altro
Sant’Apollinare in classe (da classis = flotta)
o Ravenna è il porto della flotta imperiale nel mediterraneo
occidentale e uno dei grandi porti militari dell’impero ->
viene costruito un sistema di canali navigabili che associa il
mare a questo porto
Per molto tempo è stato un importante centro navale,
militarmente strategica
Sant’Apolinnare è la chiesa dell’identità degli abitanti di
Ravenna, la chiesa dove più di tutte tra VI e VII secolo la
società locale di Ravenna esprime la propria identità
L’abside è una celebrazione della forza e
dell’autonomia della chiesa di Ravenna
-> è presente un mosaico che
rappresenta la scena della
trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor
(raccontato in alcuni dei vangeli)
Gesù si reca con tre apostoli
(Pietro, Giacomo e Giovanni) sul monte Tabor a pregare
-> sentono la voce di Dio che pronuncia le parole
“questo è mio figlio, ascoltatelo”, appaiono i due profeti
Mosè ed Elia e le vesti di Gesù iniziano a illuminarsi: è il
momento della trasfigurazione, quando Gesù diventa
luce
Partendo dall’alto abbiamo la mano destra di Dio, le
figure a mezzo busto dei due profeti e al centro
abbiamo una croce, quella di Cristo trasfigurato, che
non ha più forma umana
Egli è Salus mundi -> la croce come salvezza del
o mondo
Le tre pecorelle ai lati della croce sono i tre
o apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, che vengono
rappresentati anche nella parte in basso con
l’intero gruppo dei 12
Al centro degli apostoli troviamo una figura,
cioè Sant’Apollinare = patrono della chiesa
di Ravenna e primo vescovo la sua figura
61
ha lo scopo di rappresentare la chiesa di
Ravenna come istituzione in asse perfetto:
Dio è sopra
Cristo è al centro
In basso, in diretta corrispondenza,
c’è Sant’Apollinare
C’è l’idea che Ravenna sia diventata
Cristiana senza la mediazione di nessuno e
che tra Dio e Ravenna non ci siano altre
autorità ecclesiastiche in mezzo qui
Roma non esiste (in generale nelle chiese
occidentali del tempo, l’autorità religiosa di
Roma deve ancora formarsi)
VI e VII secolo sono epoche in cui il
cristianesimo non prevede un
rapporto di subordinazione a Roma e
al pontefice
La scelta di questo episodio ha finalità pastorale -> a
Ravenna gli Ostrogoti avevano edificato il battistero degli
ariani e l’arianesimo, ancora diffuso, nega l’episodio della
trasfigurazione
I problemi militari di VI-VII secolo
La politica di Giustiniano è di riconquista militare compie un’importante
politica espansionistica che segna anche l’epoca successiva (tra VI e VII
secolo), contraddistinta da grandi trasformazioni
È l’epoca in cui l’Impero diventa effettivamente bizantino, mutando i
suoi caratteri costitutivi
Ma in quest’epoca ci sono problemi militari:
568 = inizia la conquista longobarda in Italia i territori imperiali
rimangono Roma, Lazio, parte dell’Umbria, la costa adriatica
settentrionale (Romania, con Ravenna), parte della Puglia, della Calabria
e della Sicilia
Nasce la frattura politica italiana
o 584 = l’imperatore Maurizio riorganizza l’amministrazione imperiale
o in Italia, creando il cosiddetto esarcato -> l’amministra