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Duchamp.

• Cubismo istintivo. È l’arte di dipingere composizioni nuove ispirate non alla realtà visiva, ma a

quella suggerita all’artista dall’istinto e dall’intuizione. Questo approccio al cubismo era più libero e

sperimentale. Gli artisti cubisti istintivi tendevano a rompere ulteriormente con la

rappresentazione realistica e abbracciavano una visione più intuitiva e spontanea. Questi pittori

spesso mescolavano stili e tecniche, creando opere che erano più astratte e meno legate alla

precisione geometrica.

Les demoiselles d'Avignon – Picasso – 1907

Con quest’opera nacque il cubismo. In primo piano sono presenti cinque

prostitute che si fondono nello sfondo data la stessa intensità di colore su

tutta l’opera. Le ombreggiature sono assenti. Le donne sono spigolose,

hanno perso il realismo che contraddistingueva la pittura di un tempo, e

sono caratterizzate da dei volti che ricordano le maschere dell’arte africana.

La realtà è rappresentata secondo l’artista e non più imitata. Il dipinto fu

accolto con generale disapprovazione: non solo il pubblico e la critica, ma

anche artisti e specialisti del settore, tra cui Matisse, espressero

incomprensione, e perfino fastidio.

Guernica – Picasso – 1937

L’opera principale di Picasso. Ci racconta della strage

che il dittatore Francisco Franco fece nel 1937,

durante la guerra civile spagnola, bombardando la

piccola città basca di Guernica. È l’orrore massimo

della guerra dato il coinvolgimento di civili, bambini e

animali. Rappresenta nello specifico le case in fiamme,

gli uomini che cercano scampo dalle finestre, il terrore

degli animali, i corpi dilaniati, lo strazio di una madre

che regge fra le braccia il figlioletto morto. Rinuncia volutamente al colore (simbolo di vita) e si lascia

andare in un contrasto fra il bianco e il nero.

Futurismo

Il futurismo sarà il primo movimento d’avanguardia in Italia. Il 20 febbraio del 1909, sulla rivista parigina

“Le Figaro”, venne pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti il Manifesto del Futurismo. Egli chiarisce le

basi ideologiche ed estetiche del movimento, esortando alla distruzione di ogni residuo culturale del

passato ed esaltando con aggressivo vitalismo in nuovi miti della modernità: la velocità e la macchina.

Marinetti, e i futuristi, sostenevano che l’arte tradizionale fosse ormai superata e inadatta a esprimere la

realtà del mondo moderno. I futuristi furono interventisti, nazionalisti e addirittura misogini.

L’ideologia futurista è fortemente legata anche alla letteratura, alla musica, alla moda, al teatro, al design, e

alla grafica. Il futurismo diviene un modo di comportarsi e un modo di essere.

Tra i principali esponenti dell’arte futurista riconosciamo in particolare: Umberto Boccioni, Giacomo Balla e

Carlo Carrà.

Dennis Cozzuto

La pittura futurista, per reagire alla staticità della pittura tradizionale, vede nella dinamicità l’innovazione.

Gli artisti si scagliano innanzitutto contro i temi della tradizione – il nudo, il ritratto e la natura morta – e si

concentrano invece su ciò che più caratterizza il loro tempo: i nuovi mezzi di trasporto, i movimenti della

folla, le luci elettriche, la vita frenetica della città. I soggetti delle opere futuriste derivano dalla realtà

urbana, nuova e caotica: se ne individuano gli aspetti più

caratteristici (traffico, vita notturna, cantiere, luci artificiali, insegne…), i tipi e gli oggetti che la rendono

particolare (gli operai, gli alcolizzati, i nottambuli, le prostitute, le automobili, gli aerei, i treni). La città

diventa vera protagonista dei dipinti futuristi: la metropoli è colta nel suo sviluppo, è la città dei grandi

numeri, dei flussi di persone, di tempo e di denaro, luogo di crescita economica e di tensione.

Città che sale – Umberto Boccioni – 1911

In quest’opera Boccioni concepì la potente immagine di una

città moderna che si espande e avanza inarrestabilmente,

incarnata nell’immagine del grande cavallo rosso imbizzarrito

che, al centro della tela, domina la scena. È rappresentata una

metropoli in divenire: il tram giallo, i pali elettrici, le

impalcature, e la ciminiera fumante. Il dinamismo è dato

soprattutto dalla resa cromatica molto particolare e ben

studiata.

Forme uniche della continuità nello spazio – Umberto Boccioni – 1913

Scultura in bronzo che nella posa riprende la Nike di Samotracia. La grande falcata in cui la

figura rappresentata avanza è il simbolo del progresso e del futuro verso il quale i futuristi

guardano con cieca convinzione.

Gli stati d’animo – Umberto Boccioni – 1911

Ciclo di tre tele (divisionista, espressionista e simbolista)

• Gli addii: Dominato da piccole e movimentate onde che

ricreano l’atmosfera densa di vapori del treno, entro cui si

collocano gli ovali degli abbracci.

• Quelli che vanno: Corte linee oblique creano la

rappresentazione di un paesaggio visto dal finestrino di un treno in corsa e conferiscono un senso

di dinamismo e velocità.

• Quelli che restano: Strutturato su linee verticali cadenti verso il basso, che suggeriscono la fissità e

esprimono una solitudine resa ancora più malinconica dai toni freddi e quasi monocromi.

Astrazione

Nasce per una necessità di uscire fuori dagli schemi tradizionali e andare contro alla società del tempo. Gli

artisti cercano un'altra dimensione. Le prima forme di astrazione nascono dal concetto di espressionismo.

Dennis Cozzuto

In particolare però le origini dell’astrattismo vanno ricercate nel gruppo del Cavaliere Azzurro, nato per

opera di Kandinskij e di Franz Mare.

Kandinskij

Kandinskij è il fondatore dell’arte astratta. Lui capisce che per rappresentare la realtà sensibile bastano

elementi puri come il punto, la linea e la superficie.

Kandinskij introduce all’interno delle arti visive il tema del ritmo in quanto vedeva una forte tensione tra

musica e pittura. La musica, infatti, è pura espressione di esigenze interiori e non imita la natura: è

astratta. Anche la pittura, secondo Kandinskij, deve essere astratta, abbandonando l’imitazione di un

modello. Solamente una pittura astratta, cioè non figurativa, dove le forme non hanno attinenza con

alcunché di riconoscibile, liberata dalla dipendenza dell’oggetto fisico, può dare vita alla spiritualità.

Kandinsky lavora su una prima fase di astrattismo lirico (impercettibile e informe) per poi passare a una

formazione più geometrica (anni in cui va a insegnare al Bauhaus).

L’artista affronta la pittura astratta attraverso tre gruppi di opere, che anche nelle loro denominazioni

indicano il legame dell’arte di Kandinskij con la musica: "impressioni", "improvvisazioni" e "composizioni".

Piet Mondrian

Un astrazione diversa rispetto a quella di Kandinskij. Sintetizza la rappresentazione attraverso colori puri

primari e forme geometriche ed essenziali (rettangoli, quadrati, linee dritte, orizzontali o verticali).

Suprematismo Russo

In occasione della mostra 0.10, l’ultima mostra futurista, nel 1915 il pittore russo Kazimir Malevic

annunciava con toni utopistici e messianici la «fine della pittura» e la nascita del suprematismo, una nuova

forma d' arte attraverso cui sarebbe passata la rigenerazione del mondo.

L'oggetto in sé non significa nulla per il suprematista. È la sensibilità l’unica cosa che

conta pittura pura.

Quadrato nero su fondo bianco – Malevic – 1915

Definisce quest’opera come la rappresentazione del grado zero della pittura.

Condensazione totale della pittura. Espone il quadro all’angolo della mostra perché

in Russia si faceva così con i dipinti sacri sostituisce l’immagine sacra con un

quadrato nero che contiene tutto e niente.

Dadaismo

Il manifesto del “dada” è stato scritto e da Tristan Tzara nel 1918 e pubblicato in quello stesso anno dalla

rivista zurighese “Dada”.

Quando si parla di dadaismo si parla di “no sense”. Lo stesso termine “Dada” non significava

assolutamente nulla.

Dennis Cozzuto

Punti chiave:

• Rifiuto delle tradizioni artistiche: Il manifesto Dada affermava il totale rifiuto delle tradizioni

artistiche esistenti e della cultura borghese. Il movimento sosteneva che la società e l'arte

dell'epoca erano intrinsecamente corrotte e avevano portato alla catastrofe della guerra mondiale.

• Irrazionalità e assurdità: Il dadaismo enfatizzava l'irrazionalità, l'assurdità e il caos come risposte

creative alla follia della guerra. Gli artisti dadaisti cercavano di sfidare le norme culturali e sociali

attraverso l'uso di elementi discordanti nelle loro opere d'arte.

• Anti-arte: Il movimento Dada proclamava l'anti-arte, cercando di distruggere l'idea stessa di arte

tradizionale. Questo veniva fatto attraverso l'uso di collage, assemblaggi di oggetti trovati (ready-

made), poesie fonetiche e performance provocatorie.

• Ribellione e provocazione: Il Dadaismo aveva una componente fortemente ribelle e provocatoria.

Gli artisti volevano scuotere le persone dalla loro compiacenza e far emergere emozioni sincere

attraverso il loro lavoro.

Tra gli esponenti più importanti riconosciamo artisti come Man Rey e Duchamp

Merzbau di Kurt Schwitters

È l’opera più significativa e rappresentativa di Kurt Schwitters, tanto che l’artista stesso

la definì l’opera della sua vita.

È un agglomerato di materiali e oggetti diversi (legno, vetro, carta, metallo e oggetti di

uso comune), che si estendeva in tutta la sua abitazione. Il termine "Merz" è

un'espressione inventata dall'artista e deriva dalla parola tedesca "Kommerz" che

significa "commercio.” Schwitters usò questo termine per rappresentare l'anti-arte, la

ribellione contro le norme culturali esistenti e la commercializzazione dell'arte.

Con quest’opera muove una critica verso la società borghese e al consumismo per via di un’abbondanza di

scarti derivanti dal commercio, e lo fa dando una nuova vita a questi oggetti, ormai destinati alla discarica.

Fu un’opera in continua evoluzione perché non fu mai considerata “completa”. Tuttavia, verrà distrutta da

un bombardamento durante la seconda guerra mondiale.

Le boite en valise di Marcel Dushamp

Quest’opera è una sorta di museo portatile a forma di valigia (museo visto come

luogo in movimento). Ess

Dettagli
A.A. 2023-2024
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dennis-cozzuto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Accademia di Belle Arti di Napoli - Accademianapoli o del prof Demma Alessandro.