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Storia dell'arte contemporanea - Appunti
Il tempo della bella composizione è terminato. Cosa devo far ascoltare, sentire, raccontare? L'arte non può essere falsificazione, o evitare il dialogo, altrimenti resta decorazione. Tre elementi sono fondamentali nell'arte: idea, realizzazione, spettatore. E dev'essere il pubblico stesso a vivere grazie ad essa. Maurizio Mochetti, negli anni '60, è stato uno dei primi al mondo a portare la luce sotto forma di laser militari. Prendiamo una delle sue opere, basata semplicemente sull'ingresso dello spettatore e il suo conteggio; perché senza un pubblico l'opera d'arte non esiste. Si entra nelle performance come estetica relazionale nella sua forma iniziale.
Lezione 2 del 23 marzo 2023
All'inizio degli anni '60, arte ed artisti iniziano ad interrogarsi costantemente su idee, forme e contenuto di ciò che volevano portare in società: cos'è, come si...
può definire o percepire senza oggetto estetico, si può ricollegare alla politica o inserire in essa, e si può trasferire il potere decisionale dall'artista al pubblico. Tutti questi quesiti vennero presi in carico e risposti eterogeneamente dalla "Conceptual Art", o Concept Art, coniata nel 1961 negli Stati Uniti e usata come titolo di un saggio ideato da Henry Flynt nel '63, appartenente al movimento Fluxus. Sol LeWitt ne parlerà quattro anni dopo in "Paragraphs on Conceptual Art", e due anni dopo ancora nel '69 in "Sentences on Conceptual Art". Nel medesimo anno Joseph Kosuth dirà che tutta l'arte dopo Duchamp è essenzialmente concettuale, perché esiste solo in questa forma. Concludendo gli anni '60 è un concetto sì internazionale, ma non ancora solido. Ma cosa prevede quindi questa nuova forma d'arte? Parliamo di una presenza preponderante.
Dell'aspetto mentale di fruizione e percezione di essa, minimo comun denominatore di tutte le sue forme d'espressione. A partire dalla sfiducia della commercializzazione, della mercificazione, gli artisti cercano percorsi nuovi per rendere l'opera non più oggetto decorativo, ma emozione e reazione. Da qui la separazione tra realizzazione di un'opera e l'idea alle sue spalle, in posizione primaria rispetto al passaggio concreto. Da qui anche la messa in discussione delle gallerie e dei musei, che non hanno spazio per questa forma "non oggettuale", racchiusa invece in cataloghi, inviti, telegrammi, interviste o appunti. L'arte diventa informazione testuale e fotografica, e lo spettatore vi partecipa attivamente mettendo in gioco tutte le sue capacità mentali. Molti artisti partirono da basi teoriche e filosofiche contemporanee, sperimentando su di esse nuove forme di espressione. Andarono a screditare e smontare l'idea del
critico Greenberg che presupponeva l'arte come mezzo d'interrogazione sulle proprie condizioni, la propria natura, lasciando tutti i suoi generi strettamente separati. Vediamo quindi come l'arte, in questo momento storico, spezzi quei dogmi imposti dall'epoca moderna. Torniamo indietro adesso fino a Manet e Cézanne, a conclusione del XIX secolo: è grazie a loro che la pittura prende la giusta direzione, interrogandosi introspettivamente, avvicinandosi alla contemporaneità con Manet e all'astrazione con Cézanne. Con la scoperta successiva della fotografia, i progressi economici, tecnici e scientifici, e infine le tensioni e le contraddizioni nella società in evoluzione la pittura stravolge il proprio compito, abbandonando la prospettiva rinascimentale e risultando nella corrente cubista, con esponenti come Picasso, Braque e Léger. Nel XX secolo la convivenza con la fotografia e la sua riproducibilità smosse le acque.in presenza di un mezzo d'espressione che non considerava più contenuti personali ed emozionali, ma solo reali. In questa dura ricerca su linea, forma e colore, si passò ad un valore artistico puramente astratto, che portò nel 1913 Guillaume Apollinaire a parlare di "pittura pura" e delle sue "meditazioni estetiche", fondata sulla "necessità di una natura superiore, che egli [l'artista] presuppone pur senza scoprirla". Parallelamente in Russia Kazimir Malevič si fece promotore del suprematismo, ed espone nel 1915 il suo Quadro nero, rimandando al concetto che l'arte dovesse esprimere una propria pura spiritualità, rinunciando assolutamente all'oggettività. La prima Avanguardia si liberò quindi dei legami con il passato, mettendo il contenuto in secondo piano e l'emotività soggettiva al primo. Ma rimanevano domande, come: che criteri rispettare, chi è nella condizione
di decidere, si deve rimanere oggettivi su di essi o la qualità d'esecuzione deverimanere dipendente. Queste osservazioni spinsero Duchamp nel quadro generale, rifiutato ai Salon perché severamente criticato. Ed ecco che, nel tentativo di collegare il linguaggio verbale a quello figurativo, iniziò a concepire i ready-made, attaccando "l'arte per l'arte" e stabilendosi come precursore della Concept Art. Dichiarò: "Io ero interessato alle idee (...) Volevo riportare la pittura al servizio dello spirito"; da qui arrivò a considerare i suoi pezzi incompleti anche dopo la loro presa a visione pubblica, senza mai arrivare ad una conclusione. Quando all'ennesimo Salon rifiutarono nel 1917 la sua Fontana Duchamp attaccò brutalmente, portando l'arte nello scandalo per non saper distinguersi dalla non-arte, insistendo che questo confine non è
tracciatodall'estetica ma dalle convenzioni tradizionali. Prendendo oggetti quotidiani e rinominandoli ilcampo si ampliava pressoché all'infinito, mettendo in discussione "cos'è arte" in tutti i suoi prodotti.Da qui la sua importanza nello sviluppo dell'arte concettuale a fine degli anni '60.
LEZIONE 3 DEL 24 MARZO 2023
Le linee linguistiche e culturali, basate sul Neoclassico ottocentesco occidentale, si traslano inquelle delle Avanguardie americane. Jackson Pollock, nella prima fase artistica, eraprofondamente affascinato dall'annullamento dell'immagine, però legato fortemente a tempi enecessità differenti: scavalcare la fotografia, distruggere l'arte tradizionale e stabilire cos'è artepura in diversi modi come spirituale per Kandinskij o geometrico per Mondrian. Nell'astrazionegiace la disperazione, figlia del gesto, del fare pittura, e della materia; la sfera piatta si trasforma intridimensionale.
agiscono con le spatole, rappresentano uno stato d'animo e se ne staccano. Lafigurazione, come ad esempio nel caso di Yves Klein, è oscillante, è memoria che va svanendo,rappresentazione di una vita che porta disgrazie. La necessità di lavorare con la gestualità diventatratto fondamentale di questi anni americani dell'Informale, come un rito in cui l'artista si svelafisicamente rispetto all'opera, viene fuori con tutta l'emotività, la rabbia e l'angoscia del suo tempo.Il mondo formale è un mondo scomodo, disastroso, della bomba atomica, minacce tangibili -chenel nostro mondo diventano mediatiche, fittizie.Mentre appunto negli Stati Uniti l'Espressionismo astratto e spirituale prende piede, in Europa laguerra permette agli artisti di navigare nelle Avanguardie ancora in corso, come nella storia piùtravagliata; nel loro Informale, gesto e materia diventano fondamentali, ma a differenzadegliamericani nel secondo caso non si tratta solo del senso stretto pittorico, anche i materiali d'uso comune appaiono nella loro figurazione informe, non casuale ma studiata. Artisti come Alberto Burri (studente di medicina, poi soldato di leva) sperimentano tutta una serie di tecniche laceranti, con plastiche e sacchi cuciti, cretti realizzati con materiali edilizi; un po' riprendendo l'attitudine avanguardistica. Si esce dalla tela, si passa sulle superfici del centro storico siciliano con il Grande Cretto, si ricorda la distruzione di Paesi interi. Il valore oggettuale delle cose, che acquistano importanza per l'usura nel tempo ed una propria lacerazione esistenziale, è parte intrinseca della narrazione. Il fermento distruttivo della guerra porta gli artisti a formare nuove Avanguardie non più utopiche, ma che hanno a che fare con la matericità vera di quel tempo. Distaccandosi dalla disperazione, verso un'interpretazione spaziale, LucioFontana inizia a presentare i suoi Concetti Spaziali ed Attese nella parte Informale, guardando verso una prospettiva futura; si inizia a fantasticare sul viaggio sulla Luna, si passa ad una visione più positiva da ricercare nella profondità dello spazio. Un infinito universo che comprende materiali di uso comune mai utilizzati prima d'ora nell'arte: nel 1951, alla Triennale di Milano, ecco che appare il neon, come uno spazio concreto dipinto e scritto con la luce. Oppure le famose Antropometrie, dipinte da modelle reali su tela con blu Yves Klein; o ancora, la replica di statuaria antica famosa, che guarda già al New Dada e la Pop Art shocking.
LEZIONE 4 DEL 30 MARZO 2023
L'Austria veniva da una monarchia ed una società fortemente bigotta e conservatrice; nella New York di Pollock la società si trasforma per un'influenza comunicativa, che per l'appunto porta all'Action Painting e l'Informale. Il gesto e la percezione
della creazione artistica si è assistito a una rivoluzione. Gli artisti contemporanei hanno abbandonato i tradizionali supporti come la tela e la scultura in favore di materiali più innovativi come il metallo, la plastica e persino i rifiuti. Questo ha permesso loro di esplorare nuove forme e texture, creando opere d'arte che sfidano le convenzioni e invitano lo spettatore a riflettere sulla società e sulla condizione umana. La Psicologia della forma, basata sulla teoria della Gestalt, ha influenzato notevolmente l'arte contemporanea. Secondo questa teoria, la mente umana tende a organizzare le percezioni in modo coerente e significativo. Gli artisti hanno utilizzato questa conoscenza per creare opere che sfruttano le leggi della percezione, come la figura e lo sfondo, la simmetria e la continuità. Questo ha portato a opere d'arte che giocano con la percezione dello spettatore, sfidando le sue aspettative e creando un'esperienza visiva unica. Un altro elemento distintivo dell'arte contemporanea è l'uso della gestualità. Gli artisti contemporanei si sono liberati dalle restrizioni della rappresentazione classica e hanno abbracciato la libertà di esprimersi attraverso gesti spontanei e intuitivi. Questo ha portato a opere d'arte che sono più emotive e personali, che riflettono l'esperienza individuale dell'artista e invitano lo spettatore a connettersi con essa. In conclusione, l'arte contemporanea si è evoluta in modo significativo nel corso del tempo, abbracciando nuove teorie e approcci. La Psicologia della forma e la teoria della Gestalt hanno influenzato la creazione artistica, portando a opere che sfidano le convenzioni e invitano lo spettatore a riflettere sulla società e sulla condizione umana. La gestualità e l'uso di materiali innovativi hanno contribuito a creare un'arte più personale ed emotiva.ondiale, in cui l'arte cerca nuove forme di espressione e di comunicazione. Pollock rompe con la tradizione pittorica e utilizza il suo corpo come strumento per creare opere d'arte uniche e innovative. La sua tecnica consiste nel lasciare cadere il colore sulla tela, muovendosi intorno ad essa in modo frenetico e spontaneo. Questo processo crea un'energia e una vitalità che si riflettono nelle sue opere, che sembrano catturare il movimento e la dinamicità del gesto artistico. Pollock apre una nuova dimensione nell'arte, in cui il corpo diventa parte integrante del processo creativo e dell'opera stessa.