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TEMPIETTO DI SAN PIETRO

IN MONTORIO (1503-5)fondazione dei reali di Spagna (oggi accademia) tramite un loro

procuratore Bernando Capez de Carvajal, sarà anche cardinale di sCroce in

Gerusalemme. La leggenda narra di Amodeo Menes de Silva, fondatore

della regola degli amadeiti, nel 1472 scrive in estasi L’”apocalipsis nova”

ritrovata poi in una grotta del Gianicolo.

– tempietto costituito da 3 parti, cripta(seme sepolto) +cella periptera( seme

si espande in terra) +la cupola su tamburo(sfera in cielo). Modelli sono

Tempio foro boario (in antico non si cercava mai corrispondenza tra interno

ed esterno, Bramante si).

– il progetto inizialmente prevedeva cortile circolare con colonne che sono la

continuazione radiale di quelle del tempietto. Elemento circolare scavato

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negli angoli. Inserisce all’interno una travata ritmica. Problema paraste che

non corrispondono

– le colonne di granito erano di spoglio, di dimensione stabilita, quindi, lui

deve disegnare il resto in funzione di questo. Il tamburo è più semplice

perché vuole dare valore all’ordine dorico sottostante evidenzia anche

con differenza materica. Balaustra a doppia clava

– portale in marmo con colonne che si proiettano su paraste. Cripta

collegata con una sorta di oculo

– ci sono degli accorgimenti ottici

Palazzo Caprini (1501-1510) opera scomparsa poiché fatta con materiali che richiedevano

molta manutenzione (inglobato), accanto al palazzo di Adriano, nel 1517

diventa la casa di Raffaello. Il committente è Adriano Caprinis da Viterbo.

– facciata con semicolonne sopra, sotto bugnato, tutto in stucco per fingere

travertino e pietra (da questo momento si finge materiale più nobile)andava

mantenuto, sotto le botteghe. La facciata gira con 3 colonne con quella

all’angolo incastonata di ¼. La servitù risiedeva nel sottotetto dove si

trovano i finestroni nella cornice.

– palazzo angolare, qualificante

Cortile del Belvedere (1503-6)Bramante deve creare una villa all’antica con collegamento a più

piani. Progetto poi interrotto dalla Biblioteca Apostolica vaticana.

– arcate su pilastri con paraste, livello superiore che collega appartamento

del papa. Il primo loggiato aveva delle scale che giungevano al livello del

ninfeo e poi ancora ad un ulteriore livello, la sequenza si conclude con una

scala circolare. Si innestava una grande sala e cappella del conclave con

colonne poggiate alla parete.

Ordine ionico con fascio di paraste con in mezzo finestra frontonata. Colonne

che reggono tabelle che nascondono volte a botte. (dipinto di Periu del

Voga mostra avanzamento dei lavori 1545, uguale il dipinto di Natoli del

1558). L’ordine è principalmente dorico.

–Scala elicoidale: girando si passa da ordine tuscanico, dorico, ionico,

corinzio e composito, è una cordonata accessibile anche a cavallo

Coro di Santa Maria del Popolo (1505-1509) una commissione di Giulio II, doveva essere la cappella

sepolcrale di Ascanio Sforza, in seguito ne verrà fatta una a specchio per

Basso della Rovere.

– coro composto da successione di 3 elementi, botte-vela-botte,

nell’elemento quadrato si trovano le due tombe. 29

– in alzato finestra serliana, l’ultimo elemento a botte è anche cassettonato.

Unifica lo spazio con cornice/ trabeazione molto semplificata che fa anche

da capitello.

Giulio II guida le truppe e riconquista le giurisdizioni

Palazzo dei Tribunali e chiesa di San Biagio della Pagnotta

risistema le giurisdizioni

– grande palazzo con torri, sono presenti anche delle prigioni. La chiesa si

innesta ed emerge su lato del palazzo.

– corte con pilastri con semicolonne (~ Colosseo). Il torrione centrale ha un

elemento rustico alla base con un ordine gigante che racchiude i due livelli

(prima volta)

– San Biagio ha pianta composta da nicchioni, cupola con tamburo si

imposta su elementi diagonali che ricordano San Pietro.

SS Celso e Giuliano oggi trasformata, si trova nel luogo dove si concentravano i banchieri verso il

ponte di Castel sAngelo. Chiesa rivolta verso il tevere.

– pianta centrale, piloni smussati all’interno, una sorta di versione minore del

pilastro di sPietro. Crea sistema unificato interno dato da un’unica

trabeazione. Su un lato si innestavano delle botteghe

SAN PIETRO: PROGETTI ED ESECUZIONE

La facciata visibile oggi è quella costruita da Paolo V con la piazza del Bernini. Prima si giungeva alla basilica

tramite la spina di borgo, demolita per via della conciliazione.Pianta di Letaroully

San Pietro nasce come basilica costantiniana, nel tempo si era arricchita di memorie quali, altari, epigrafi.

Con il proggetto di Bernardo Rossellino si realizza il profondo coro

La storia di San Pietro si realizza principalmente in 3 grandi fasi

GIULIO II Della Rovere (1503-1513) più laico che religioso, papa guerriero, ha idee chiare

sull'importanza architettura. Decide di trasformare l’ antica basilica , luogo

importante, ci vuole coraggio, condivide questa idea con Bramante.

Non abbiamo molti disegni di bramante, ( Av/r verso/recto), i disegni spesso

venivano rivoltati e riutilizzati, la carta era molto preziosa.

Schizzo in pianta e alzato della parte occidentale (orientata così) parte centrale

con quadrato, con una sorta di piccole guglie, cupola con lanterna, gradini che

ricordano il profilo del pantheon. Prob pensava ad una pianta composta.

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Medaglia di Cristoforo Caradosso: è una facciata, se non fosse che sotto c'è scritto

il monte Vaticano, quindi non siamo in facciata, ma sempre ad occidente, la cupola

sembra quella di Bramante, con due torri campanarie, chiaro riferimento a cupola

pantheon

U20 Ar: 3 strati sovrapposti, un palinsesto, riconosciamo la basilica costantiniana e

il progetto di Niccolò V. Crea dei cerchi che corrispondono a delle cupole, una

centrale e prob 4 che la contornano, per mettere in relazione quella grande con

quelle piccole pensa ad un pilone a forma di trapezio, deve essere però reso

architettonicamente, scava delle nicchie e lo dirama.

Piano di pergamena: prob era da far vedere al Papa, è una sorta di semi pianta,

piloni ulteriormente articolati, coppie di paraste che reggono arconi, nella parte

diagonale il pilone è scavato con nicchia. Gioca con elementi della tradizione arch,

sagrestie con forma centralizzata, sempre con forte componente plastica, prevale

l’idea del vuoto limitato da spazi molto articolati.

gdsu 20 Ar: comincia ad elaborare la parte occidentale con un grande

deambulatorio su tutti i bracci, pensa ad una pianta composta con parte centrica e

longitudinale, non è certo della sufficienza statica del pilone e lo rende più

complesso aggiungendo colonne

Serlio nel terzo libro: la cupola è imponente con una grande peristasi esterna,

blocchi con gruppi di quattro colonne, lanterna che sembra tempietto centrico,

soluzione difficile da costruire peso notevole. Si rifà al pantheon, con cappelle

definite da coppie di colonne. Immagine che viene comunque ripresa, Campidoglio

di Washington

GIULIANO DA SANGALLO era giunto alla corte papale, si intromette e propone

una sua versione a pianta centrale, è un quincunx , la parte sotto la cupola ha

imposta ottagonale, razionale toscana, le cupole minori sono molto piccole,

elementi molto razionalizzati.

Bramante ridisegna chiarendo maggiormente la sua idea, abbiamo solo un altro

schizzo, colonne proseguite all' interno sotto la cupola, in corrispondenza del

pilone crea un contropilone, scavato su tutti i lati ( cerca di unire corpo centrico e

longitudinale) sempre secondo Serlio si riduce a tre navate.

Abbiamo uno Schizzo delle parti iniziate alla morte di Bramante: il coro di

Rossellino è rimasto così, non segue il progetto del deambulatorio di Bramante,

Giulio inoltre voleva la sua cappella sepolcrale trasformando il coro. La cappella

segue un suo sviluppo a parte, alcuni la inglobano altri fanno finta di nulla.

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LEONE X Medici, aveva preferenza per Raffaello, allievo prediletto di Bramante, la chiesa

non era ancora coperta, per poter svolgere la funzione viene costruita una sorta di

copertura, il Tigurio, progettato da Bramante e abbattuto nel ?, ordine dorico

con semicolonne che inquadrano degli archi, con sopra una sorta di attico, prob si

concludeva con grande arcata ribassata.

RAFFAELLO (1483-1520) muore molto giovane, Leone lo nomina “magister

operis” e Sangallo come secondo architetto

Schizzo di new york: mostra la facciata orientale, immagina la cupola di Bramante,

con grande frontone triangolare al centro, campanili composti da più elementi

dove prevale l' orizzontalità, tante colonne (antiche della basilica da riutilizzare)

SAN GALLO il giovane Propone un modello centrale, critica navata di Raffaello

crede che sembri un corridoio, la interrompe con elementi centrici prob sopra la

cupola, cerca di dare soluzioni al grande cantiere

BALDASSARRE PERUZZI

Pianta centrica quincunx, il modello facciata bramante si rispecchia anche ad

oriente.

CLEMENTE VII (1523-1534) de Medici, durante il suo pontificato avviene Sacco di Roma del

1527, dopo il sacco nel 1533 si riprende il cantiere.

Schizzo Baldassarre Peruzzi: si ha bisogno di concludere velocemente, semplifica

progetto di bramante. Tolto il deambulatorio e vengono scelte due diverse

terminazioni, i piloni sono di Bramante, le colonne delle navate restano quelle dell'

antica basilica. Crea sequenza di volte a crociera continue come le terme.

Secondo schizzo: dove il corpo longitudinale cambia, crea sistema centralizzato

campata- cupola- campata ( come Bramante in Santa maria del popolo)

PAOLO III Farnese (1534-1549)Si rende conto che è un disonore la situzione in cui ricade la

chiesa.

Peruzzi realizza progetto a quincunx, piloni bramanteschi, colonne poste all'

angolo di elemento quadrato, corpo ottagonale scavato da nicchie, coro di

Rossellino e Cappella Giulia rimangono intatti.

Fa anche progetto complessivo, pianta centrale, quincunx, spazi satellitari a pianta

quadrata, sistema di colonne che crea facciata della chiesa. Pianta prospettica, in

generale immagina varie soluzioni della facciata.

Schizzi del pronao davanti la basilica, semicolonne giganti eccedenti, nell' angolo

sono accostate lasciando vedere lo spigolo. Facciata divisa in tre elementi

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Peruzzi muore nel 1536, Sangallo il giovane viene riconfermato e come secondo

architetto compare Jacopo Meleghino, faceva parte del circolo farnesiano, molto

stimato dal papa. Innalza il pavimento, chiusura nicchie ecc, cambia moltissimo il

progetto di bramante

Disegno di Antonio Sangallo: sparite colonne giganti, la cupola ha profilo interno

ed esterno che non corrispondono, interno a sesto acuto esterno sembra quello

del

Dettagli
A.A. 2023-2024
70 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vivien.sapienza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ricci Maurizio.