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Estratto del documento

Guernica già nelle sue dimensioni denuncia al proprio funzione di manifesto ideologico e

politico,dando la possibilità di essere guardato da più persone possibili.

La gamma di colori, teoricamente sinonimo di vita,diventano non colori bianco e nero con

una gamma di grigi sinonimo di morte e richiamo alle foto da lui viste.

La composizione è organizzata su 3 fasce verticali: le due laterali più strette e quella

centrale dove sono ammassati la maggior parte dei personaggi.

Questa contemporaneità divisione vuole rendere l’immediatezza e la tragedia del

bombardamento che all’improvviso sventra e demolisce interi palazzi spargendo

impietosamente all’aperto anche gli oggetti più intimi. Uomini e donne fuggono impauriti.

Una madre—> lancia il cielo il suo grido straziante mentre stringe fra le braccia il cadavere

del figlio.

Figura tra gli edifici—-> Alza le braccia al cielo urlando

Cavallo ferito—-> Simbolo del laborioso onesto popolo spagnolo, tira fuori la lingua aguzza

come una scheggia di vetro.

Il disegno è duro, quasi tagliente. Anche i raggi di luce del lampadario sono aguzzi. Toro—->

Simbolo di violenza e bestialità

Donna con lampada a petrolio—> Allude alla regressione alla quale la guerra

inevitabilmente conduce.

Mano con linea della vita spezzata

Spada spezzata—> Un fiore simbolo della vita e della ragionevolezza.

Il dipinto si ispira a

-le fucilazioni del 3 maggio di Goya -incendio di borgo di Raffaello

-la strage degli innocenti di Guido reni -E al trionfo della morte morte

Rockfeller chiese di creare un cartone, o anche seconda Guernica per creare un arazzo. Per

il palazzo di vetro delle Nazioni Unite

Il dipinto fu esposto a livello internazionale, e non sarebbe tornato in Spagna fino a quando

la dittatura non fosse finita. Anche per l’Italia valeva la stessa cosa, ma dopo aver visto

Milano bombardata si rese conto che esporre avrebbe avuto molto più significato rispetto al

ripudio per il fascismo.

Geoge Braque

A partire dal 1912 si dedica a vari sperimentazioni di papies colles nella realizzazione delle

quali invece di evitare la realtà attraverso le regole impiega direttamente dei frammenti di

materiale non più per illudere ma per illudere. Brac dichiara apertamente la propria

preferenza per la riflessione e la misura tende sempre a

concretizzarsi in opere capaci di evocare la realtà e di suggerire le interpretazioni.

Violino e brocca

1909 1910 rappresenta una delle opere più significative del cubismo analitico, forte

frammentazione delle immagini e la voluta opacità dei colori.

Rappresenterebbe una brocca appoggiata su un tavolo il cui piano però è rappresentato

verticalmente, si riconosce la sagoma di un violino e in alto un chiodo conficcato nella parete

che regge alcuni fogli di carta. I vari oggetti non hanno rapporti spaziali certi fra loro, lo

spazio stesso sembra quasi confondersi con loro come se fossero costituiti dalla stessa

materia.

Violino e pipa

Successivamente al cubismo sintetico appartiene violino e pipa (le quotidien) uno dei molti

papiers colles.

Rasenta l’astrattismo per via dell’estrema semplificazione delle forme, grazie soprattutto a

vari materiali ritagliate e incollate direttamente sul cartoncino del fondo. Costituisce un

frammento di realtà più vera di qualsiasi dipinto.

La pipa in particolare essendo ritagliata in una pagina di giornale conserva solo la forma

dell’oggetto, come il violino ricavato da un cartoncino nero.

Del guèridon vengono suggeriti sia il colore sia la forma.

dopo oltre quarant’anni di pace il ritorno della guerra in Europa viene affrontato con

entusiasmo, come se se ne fosse dimenticata la spietata crudeltà.

Un profondo rinnovamento della società e della democrazia dopo il governo Giolitti, la voce

è quella dei movimenti nazionalisti e anti-pacifisti. Nasce così il mito della guerra come

igiene del mondo.

L’ascesa del fascismo in Italia la nascita del regime dittatoriale mostreranno soluzioni

autoritarie di tipo nuovo alle richieste della moderna società di massa.

Il futurismo è un movimento artistico,letterario e politico nato ufficialmente il 20 febbraio 1909

con la pubblicazione sul quotidiano parigino <le figaro> del manifesto del futurismo afferma

di Filippo Tommaso Marinetti.

Che dichiarava l’esigenza di promuovere un profondo rinnovamento nell’arte nella cultura

italiana, Preceduto da un prologo nel quale Marinetti racconta la febbrile nottata trascorsa

con gli amici a scrivere a discutere.

Nel quarto punto si afferma la magnificenza del mondo che si è arricchita di una nuova

bellezza quella della velocità. Si afferma come si voglia glorificare la guerra solo igiene del

mondo. E come si vogliano distruggere i musei le biblioteche le accademie di ogni specie e

combattere contro il moralismo il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.

Tra gli espedienti propagandistici più efficaci escogitati da Marinetti vi sono le cosiddette

sera. Si tratta di spettacoli teatrali a metà tra la rappresentazione e il comizio. in occasione di

una di queste altre teatro Politeama Chiarella di Torino l’8 marzo 1910 viene proclamato il

manifesto dei pittori futuristi seguito dal manifesto tecnico della pittura futurista.

In esso viene ribadito il rifiuto della pittura accademica, i principio e il dinamismo e come sua

conseguenza la simultaneità.

Umberto Boccioni

Nel 1907 si iscrive all’Accademia di belle arti di, ma poco dopo si trasferisce a. Nei dipinti di

questo periodo affronta la lezione di balla nell’uso delle tecniche divisioniste. Nel gennaio

1910 conosce Marinetti poco dopo collabora alla stesura del manifesto dei pittori futuristi

diventando il principale ispiratore. Il dinamismo è dunque simultaneità di movimento

espressa attraverso linee forza che colgono l’insieme unitario formato da oggetto più

ambiente atmosfera.

Boccioni la definisce molto suggestivamente simultaneità complementare di colore forma e

chiaroscuro. Dal punto di vista tecnico il dinamismo si esprime tramite tracce visive che si

sovrappongono e penetrano sottolineate dalle vibrazioni cromatiche.

La città che sale

Frutto di numerosi studi e bozzetti il protagonista della grande tela è il è il turbinoso affollarsi

di cavalli da tiro e operai.—> forme frantumate in filamenti di colore di formazione e

divisionista.

Lo scenario è quello della periferia urbana, metafora del lavoro moderno un tram elettrico

metafora dell’innovazione del progresso.

La lettura del dipinto richiede un tempo lungo di perlustrazione visiva passando da

percezione cromatica emotiva, dando un senso di dilatazione della durata del tempo.

La grande profondità di campo stabilisce la posizione nello spazio collocandoci vicino agli

elementi descritti e quindi il principio di portare l’osservatore al centro del quadro. I fatti sono

diversi ma simultanei, e il suo obiettivo è l’espressione diretta di un’emozione ,di uno stato

d’animo

Stati d’animo

In stati d’animo un trittico del 1911 l’artista analizza lo stesso evento—> alcune persone che

si salutano alla stazione nei diversi risvolti emotivi che corrispondono ad altrettanti stati

d’animo.

-gli adii

-quelli che vanno -quelli che restano

Gli adii, linee di colore ondeggianti e nervose serpeggiano sulla tela da cui emergono figure

appena delineate, nell’atto di abbracciarsi prima della partenza.

La seconda visione risente fortemente dell’esperienza cubista, il gesto dell’abbraccio è

moltiplicato nello spazio ed emerge il profilo di una locomotiva a vapore.

Il cui fumo è un gioco astratto di colori, si può percepire l’andamento dei binari.

Come accade nella memoria si assumono proporzioni irreali e si creano numerosi piani e

linee. Tra i criteri futuristici il più evidente è quello della simultaneità della visione, uno degli

aspetti più drammatici della moderna vita metropolitana.

Il secondo criterio è quello della sintesi tra visione ottica e visione mentale: la conoscenza si

compone di due fasi -percezione

-memoria

Il terzo criterio è la compenetrazione dinamica

ossia l’estrema vicinanza e sovrapposizione tra gli oggetti in cui si materializza la

simultaneità.

Forme uniche della continuità nello spazio

Massimo esempio della ricerca del rinnovamento del linguaggio plastico e la scultura in

bronzo forme uniche della continuità e dello spazio.

Una possente figura che cammina a grandi passi rappresentando il puro movimento. Il

profilo segue linee frammentate e irregolari come scie solidificatesi nello spazio. rendendo

così un qualcosa di estremamente statico espressione pura del movimento.

La scultura è raffigurata sul retro delle monete da 20 centesimi di euro coniate in Italia. Il

movimento futurista si sforzava di rappresentare la velocità e la forza del dinamismo

nell'arte. Boccioni, anche se formatosi come pittore, iniziò la propria carriera di scultore nel

1912. Scrisse a un amico: "In questi giorni sono ossessionato dalla scultura! Credo di aver

visto una completa rinnovazione di quest'arte mummificata."

Numerosi artisti verranno spinti dalla delusione della rivoluzione russa a partire dalla

primavera del 1921 quando prenderà corpo la nuova politica economica quella di comparsa

di quei principi capitalistici che pensavano di aver cancellato per sempre.

La Russia bolscevica sembra levarsi nella comunità internazionale come la terra della libertà

un immenso laboratorio politico e culturale c’è all’aperto aperto.

nel 1911 Kandinskij pubblica lo spirituale nell’arte.

Dove nel quarto capitolo scrive che in tutte le arti soprattutto in quella dei suoi tempi e

avvertibile una < tendenza all’innaturali all’astrazione e all’interiorità> .

Per Kandinskij il più ricco insegnamento arriva dalla musica, ossia l’arte più immateriale.

Nasce qui la sua ricerca di un ritmo pittorico riprendendo anche termini dalla musica,

essendo anch’essi astratti.

Kandisky

Nasce nel 1866. Prende parte alla rivoluzione d’ottobre: riorganizza i musei di provincia ,

crea l’Istituto per la cultura vittoria e l’Accademia di scienze artistiche.

Nel 1922 diventa professore del Bauhaus di Weimar dove dirige il laboratorio di pittura

perietale.

Sua grande ispirazione comune di Monet, dove l’oggetto non era riconoscibile ma ne

esprimeva comunque l’interiorità.

Primo acquerello astratto

La perfetta rappresentazione dell’interiorità avviene attraverso i colori e la sola forma

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Publisher
A.A. 2024-2025
7 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemi_2005 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Frati Marco.