Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Contrariamente alla concezione ontologica scolastica, per Kant le categorie sono concetti a priori
contenute nell’intelletto e sono il fondamento trascendentale, cioè universale e necessario della
possibilità conoscitiva dell’uomo.
“Fede
Nello scritto e Sapere” del 1802, Hegel fa una critica alla filosofia trascendentale di Kant
considerandola una filosofia dualista ed aporetica della soggettività e della riflessione che non
coglie la realtà nella sua interezza e non comprende lo sviluppo storico dello spirito umano. 29
Kant e lo schematismo trascendentale
Immanuel Kant, nato in Prussia orientale nel 1724, è stato un filosofo tedesco, considerato uno
dei più importanti filosofi del pensiero occidentale. Fu il più significativo esponente dell'Illuminismo
tedesco, oltre che anticipatore degli elementi fondamentali della filosofia idealistica e di gran parte
di quella successiva.
Le opere di Kant si possono distinguere in tre periodi: nel primo, che va fino al 1760, prevale
l’interesse per le scienze naturali, il secondo periodo è influenzato dal dall’empirismo inglese e va
della prima edizione della “Critica La terza fase della
fino al 1781, anno della ragion pura”.
produzione kantiana è caratterizzata dall’elaborazione della filosofia trascendentale in tutte le sue
parti: conoscenza, morale e religione.
Nella “Critica del
della ragion pura” 1781 egli da una definizione di trascendentale riferendosi a
quell’ambito dell’intelletto umano che contiene i principi a priori (categorie dell’intelletto) che
consentono di conoscere il mondo dell’esperienza.
La filosofia trascendentale di Kant è autonoma perché la ragione traccia il proprio ambito, i propri
limiti e intende quindi determinare l’origine, l’estensione e le condizione di possibilità, e quindi i
limiti, della conoscenza umana.
La filosofia trascendentale di Kant è quindi una filosofia del limite: essa intende tracciare i limiti
oltre i quali la conoscenza umana non può spingersi. L’intento principale della “Critica della ragion
è quindi quello di dimostrare che l’uomo non può conoscere scientificamente la metafisica,
pura”
cioè l’ambito noumenico: i noumeni sono realtà pensabili ma non conoscibili come lo sono le realtà
fisiche e materiali.
L’uomo può limitarsi alla sola conoscenza dei fenomeni e tutto ciò che va al di là dell’esperienza
può solo essere oggetto di una fede morale e religiosa, ma non di una conoscenza scientifica.
Il pensiero di Kant può essere definito come “criticismo il criticismo si basa sulle
trascendentale”:
capacità ed i limiti della ragione nell’attività conoscitiva, nell’agire morale e nell’attività fondata sul
sentimento di armonia e di finalità della natura.
Nella “Critica Kant si propone di giudicare le possibilità della ragione pura, che
della ragion pura”
cioè i concetti puri e a priori, dell’intelletto ha la pretesa di conoscere
grazie alle categorie, la
metafisica.
Kant enumera dodici categorie ricavandole dalla tavola dei giudizi della logica aristotelica: per
Aristotele le categorie sono però dieci e costituiscono le forme ontologiche, che riguardano
l’essere. Differentemente da Aristotele e dalla scolastica, per Kant le categorie sono soltanto delle
forme logiche pure che riguardano il pensiero e costituiscono il contenuto comune a tutti gli esseri
razionali dell’intelletto.
Contrariamente alla concezione ontologica scolastica, per Kant le categorie sono concetti a priori
contenute nell’intelletto e sono il fondamento trascendentale, cioè universale e necessario della
possibilità conoscitiva dell’uomo.
La dottrina dello schematismo trascendentale è considerata il fulcro del kantismo in quanto
cerca di spiegare come avviene concretamente l’atto conoscitivo.
Kant pone un radicale dualismo tra la sfera della sensibilità e quella dell’intelletto e, con lo scopo di
mediare questo dualismo, egli introduce la funzione dello schema che deve essere omogeneo con
entrambe le parti.
un prodotto dell’immaginazione che fa applicare alle categorie dell’intelletto i
Lo schema è
fenomeni sensibili.
Nello scritto “Fede del 1802, Hegel fa una critica
e Sapere” alla filosofia trascendentale di Kant
considerandola una filosofia dualista ed aporetica della soggettività e della riflessione che non
coglie la realtà nella sua interezza e non comprende lo sviluppo storico dello spirito umano. 30
Esponi il contenuto “Critica e “Per di Kant
alla Ragion Pura” la pace perpetua”
Immanuel Kant, nato in Prussia orientale nel 1724, è stato un filosofo tedesco, considerato uno
dei più importanti filosofi del pensiero occidentale. Fu il più significativo esponente dell'Illuminismo
tedesco, oltre che anticipatore degli elementi fondamentali della filosofia idealistica e di gran parte
di quella successiva.
Le opere di Kant si possono distinguere in tre periodi: nel primo, che va fino al 1760, prevale
l’interesse per le scienze naturali, il secondo periodo è influenzato dal dall’empirismo inglese e va
fino al 1781, anno della prima edizione della “Critica La terza fase della
della ragion pura”.
produzione kantiana è caratterizzata dall’elaborazione della filosofia trascendentale in tutte le sue
parti: conoscenza, morale e religione.
Nella “Critica del 1781 egli da una definizione di
della ragion pura” trascendentale riferendosi a
quell’ambito dell’intelletto umano che contiene i principi a priori (categorie dell’intelletto) che
consentono di conoscere il mondo dell’esperienza.
La filosofia trascendentale di Kant è autonoma perché la ragione traccia il proprio ambito, i propri
limiti e intende quindi determinare l’origine, l’estensione e le condizione di possibilità, e quindi i
limiti, della conoscenza umana.
La filosofia trascendentale di Kant è quindi una filosofia del limite: essa intende tracciare i limiti
quali la conoscenza umana non può spingersi. L’intento principale della “Critica
oltre i della ragion
è quindi quello di dimostrare che l’uomo non può conoscere scientificamente la metafisica,
pura”
cioè l’ambito noumenico: i noumeni sono realtà pensabili ma non conoscibili come lo sono le realtà
fisiche e materiali.
L’uomo può limitarsi alla sola conoscenza dei fenomeni e tutto ciò che va al di là dell’esperienza
può solo essere oggetto di una fede morale e religiosa, ma non di una conoscenza scientifica.
troviamo
Nella prima parte dell’opera i tre gradi della conoscenza:
4) Estetica trascendentale, sensibilità, cioè intuizione sensibile;
in questa parte dell’opera viene compiuta un’analisi delle forme
5) Analitica trascendentale,
dell’intelletto;
pure essa indica l’attività della
che
6) Dialettica trascendentale assume un significato negativo,
ragione che, oltrepassando i limiti dell’esperienza, pretende di conoscere la metafisica.
“Per è un'opera di filosofia politica scritta
la pace perpetua” da Kant nel 1795 nella quale affronta
il problema della guerra con il fine di raggiungere la pace.
Per realizzare la pace perpetua, una pace sostanziale, è necessario che i rapporti tra gli Stati non
siano improntati alla forza, bensì al diritto. La soluzione per Kant è quindi quella di sottomettere i
rapporti tra gli Stati all’imperio della legge e non alle ragioni della forza.
dell’epoca per garantire la pace, utilizzavano la politica dell’equilibrio, ovvero creare
I grandi statisti
una coalizione controbilanciante, ma Kant alla strutturale fragilità delle politiche di equilibrio,
opponeva invece la sicurezza collettiva.
Il rapporto di Kant con la tradizione contrattualistica, dottrina filosofico-giuridica secondo la quale a
Stato, dunque del diritto stesso, c’è un contratto, cioè un accordo
fondamento della società e dello
espresso o tacito tra gli individui e giusnaturalistica precedente è ben visibile in quattro aree
tematiche: → il contratto tramite il quale si passa dalla società di natura
1) Contratto alla comunità
politica non è un fatto storico, ma un’«idea di ragione», la cui funzione è definire la
legittimità delle leggi. Il legislatore che produce le leggi deve agire come se le leggi
effettivamente scaturissero dalla volontà del popolo;
→ il diritto di resistenza non è ammissibile, altrimenti nessuna
2) Diritto di resistenza
comunità politica potrebbe sentirsi garantita. Kant ammette ed esalta la libertà di penna, il
diritto alla libera espressione dell’opinione pubblica;
→ con questo concetto Kant cercò di mettersi in
3) Nozione di «insocievole socievolezza»
una posizione mediana tra Hobbes, Locke e Rousseau. Gli uomini sono naturalmente
portati ad unirsi in società, ma al tempo stesso tendono a comportarsi egoisticamente e a
far valere i propri interessi, spesso gli uni contro gli altri;
→ Kant riconosceva come unico diritto naturale il diritto di libertà.
4) Diritto e stato di natura 31
e l’imperativo categorico
L'etica kantiana
Quali sono le principali teorie etiche criticate da Kant?
Immanuel Kant, nato in Prussia orientale nel 1724, è stato un filosofo tedesco, considerato uno
dei più importanti filosofi del pensiero occidentale. Fu il più significativo esponente dell'Illuminismo
tedesco, oltre che anticipatore degli elementi fondamentali della filosofia idealistica e di gran parte
di quella successiva.
“Critica
La della ragion pratica”, pubblicata nel 1788, è la seconda per ordine cronologico delle
“Critica “Critica
tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la della ragion pura” (1781) e la
del Giudizio” (1790).
Al suo interno Kant espone il suo pensiero etico e lo scritto è analogo ad altre due opere kantiane,
“Fondazione “La
la della metafisica dei costumi” (1785) e metafisica dei costumi” (1797).
Per metafisica dei costumi Kant intende lo studio dell’azione morale a priori, cioè della sua forma
più pura ed universale.
Secondo il filosofo la forma più pura della legge morale è costituita dall’imperativo categorico:
E’ una forma a priori della ragione e non proviene
comando