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BRUNO
In Bruno l’interesse per la tradizione ermetica e per la magia convive con l’esigenza
naturalistica e con l’entusiasmo per le dottrine copernicane sulla base di
un’impostazione generale di pensiero di ispirazione neoplatonica #, infatti il De umbris
idearum è uno scritto sostanzialmente neoplatonico: le «ombre» delle idee sono, appunto, le
cose sensibili, in cui si riflette l’ordinamento del cosmo e dalle quali occorre partire per risalire
alla luce delle idee, che rispecchiano la struttura unitaria del cosmo.
Va contro Aristotele dicendo che l’universo è infinito, in quanto infinita creazione di
un’infinita causa (Dio) e che pertanto esso non ha né un centro fisso e immobile, né
una periferia ben circoscritta: nell’universo vi sono dunque infiniti mondi e infiniti soli e
infinite terre; # ancora, l’infinità dell’universo rispecchia l’infinita perfezione e
onnipotenza della sua causa creatrice (Dio) #. Bruno unifica le sue meditazioni
metafisiche con le esigenze naturalistiche e neoplatoniche presenti nel suo pensiero,
sostenendo che Dio è sia causa (esterna e trascendente) che principio (interno e
immanente) di tutto l’universo.
Auspica una riforma morale dell’umanità, con una nuova scala di valori quali la verità,
la prudenza, la sapienza, la fortezza ecc.; riprende la dottrina platonica dell’eros e
sostiene che alla base della vita morale vi è uno slancio, un «furore eroico» # che ci
distoglie dalle cose sensibili e mondane per innalzarci alla pura vita contemplativa,
che costituisce la forma più alta di moralità.
CAMPANELLA
Tratta l’aspetto teoretico-speculativo e l’aspetto pratico-politico e riformatore.
Campanella arricchirà la filosofia della natura di Telesio di motivi più propriamente
platonizzanti # e di una grande fiducia nella scienza arcana della magia, # che lo
porteranno a sostenere una sorta di animismo o panpsichismo, in cui tutte le cose
dell’universo sono fornite di un’anima che è strumento diretto dell’azione di Dio,
perché la natura deve essere studiata secondo i suoi stessi princìpi e questi princìpi
hanno il loro fondamento e la loro causa in Dio.
Espone il suo ideale teocratico di una monarchia universale cristiana che sia capace di
difendere e salvaguardare il mondo cristiano dalla minaccia interna, rappresentata dalla
Città del Sole
. Nella è
Riforma protestante, e dalla minaccia esterna dei Turchi musulmani
contenuto in forma compiuta il suo ideale politico e religioso, # rappresentato da uno
Stato perfetto, in cui è stata abolita la proprietà privata ed è stata introdotta la comunità dei
beni e delle donne, l’organizzazione scientifica delle nascite, dell’educazione e di tutti gli altri
.
aspetti della vita quotidiana
RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
Copernico espone la teoria eliocentrica, # secondo cui al centro dell’universo si trova il
Sole, è una grande rivoluzione non soltanto sul piano scientifico, ma anche sul piano
culturale e religioso: per la prima volta nella sua storia l’uomo non si situa più al
centro dell’universo. Inizia la rivoluzione scientifica (che finirà con Newton), essa 24
trasformerà radicalmente la concezione del mondo e contribuirà a cambiare radicalmente
l’atteggiamento dell’uomo nei suoi confronti, fornendogli gli strumenti per conoscerlo
razionalmente e per dominarlo praticamente.
Nel corso del Seicento tutti gli ambienti culturali concorrono a definire un nuovo
concetto di scienza e di legge scientifica (pratico-operativo #) e ad elaborare nuove
categorie epistemologiche, nuovi strumenti (teorici e pratici) di indagine e di
conoscenza, un nuovo «metodo» di ricerca e di verifica, fondato sulla dimostrazione
matematica e sull’osservazione empirica, si va infatti affermando il «problema del
metodo» scientifico e del conoscere in generale, # che cerca di dare una risposta al
problema del rapporto tra esperienza e teoria, tra osservazione e ragionamento. La
moderna scienza della natura si basa sull’esperienza empirica e sul calcolo
matematico-geometrico, ponendo in primo piano un’impostazione di tipo
“quantitativo”, matematizzante e meccanicistico. Il modello teorico della nuova
scienza è composto da elementi puramente quantitativi, determinabili con
procedimenti matematico-geometrici, # che permettono di «descrivere» i fenomeni
della natura e le leggi che lo governano. Il modello globale di interpretazione dei
fenomeni che si afferma in questo periodo è il meccanicismo, # secondo cui i princìpi
fondamentali della meccanica possono essere estesi a tutta la realtà, che può essere
. Nel complesso la nuova
interpretata mediante le precise regole e le leggi del moto dei corpi
scienza:
1) assume sempre più chiaramente la fisionomia di un sapere “pubblico”
(sperimentale, verificabile, riproducibile, cumulabile), espresso in un linguaggio
rigoroso e comune a tutta la comunità scientifica;
2) è un sapere sperimentale, perché il suo punto di partenza è costituito sempre
dall’osservazione dei fatti, per formulare ipotesi, che saranno poi sottoposte a verifica
mediante l’«esperimento», cioè mediante una procedura rigorosa e determinata da
regole ben precise;
3) è un sapere matematico, perché si basa su una prospettiva quantitativa e
matematizzante;
4) crea proprie istituzioni e propri laboratori, forniti di strumenti scientifici sempre più
raffinati e precisi;
5) aspira ad essere riconosciuta come un sapere “autonomo”, senza rapporti di
subordinazione nei confronti di ogni sorta di autorità (religiosa, morale, politica ecc.).
BACON
Critica duramente la vacuità delle dispute dialettiche, il verbalismo delle formule e la
cecità degli esperimenti (cioè il non saper guardare alla realtà con occhi liberi da
pregiudizi) che caratterizzano i vari indirizzi dell’aristotelismo delle scuole filosofiche
del suo tempo; contrappone il proprio programma di rinnovamento scientifico, fondato
su un’esplorazione minuziosa e sistematica dei fatti empirici e sulla combinazione di
induzione e deduzione, si differenzia però da quello di Galilei per il fatto che non riconosceva
l’importanza della matematica e della prospettiva meccanicistica nella costruzione della
, qualificandosi come una “scienza delle qualità” delle cose #; si propone come
scienza
dominio pratico e operativo della natura. #
Il metodo baconiano si suddivide in due parti:
pars destruens,
una in cui vengono classificate e analizzate le cause fondamentali
degli errori umani (li individua nell’attaccamento alle proprie idee e nelle false finalità
attribuite alla conoscenza), è necessario liberarsi di tali errori in via preliminare,
pars construens,
una in cui si passa all’esposizione positiva del metodo.
Bacon: la critica degli idola (pars destruens)
idola,
Facendo ricorso al concetto di ovvero di false immagini della realtà, # Bacone 25
classifica gli errori da cui è necessario liberarsi come segue:
1) idola tribus, cioè gli errori radicati nella natura stessa della specie (tribus) umana,
nelle inevitabili deformazioni e alterazioni con cui l’intelletto umano, parziale e
limitato, conosce le cose;
2) idola specus, cioè gli errori connessi alla “spelonca” (specus) in cui ogni uomo è
racchiuso: il proprio corpo, le proprie sensazioni, opinioni e convinzioni;
3) idola fori, cioè gli errori che nascono dai rapporti tra gli uomini (forum), dalla loro
vita sociale e dal linguaggio, che è di natura convenzionale e che spesso può dar luogo
a equivoci e fraintendimenti;
4) idola theatri, cioè gli errori derivanti dalle impressioni e suggestioni provocate dalle
“rappresentazioni” fittizie del mondo recitate sulla scena (theatrum) del mondo dai
vari sistemi filosofici, scientifici, teologici.
Bacon: verità e politica (pars construens)
Una volta liberata la mente da tutti gli idola, si può (pars construens) passare a
determinare positivamente le operazioni da compiere per raggiungere la verità e per
dominare la realtà. La verità per Bacon consiste nel cogliere la «forma» di una
determinata «natura», il principio reale di costituzione e di sviluppo dei fenomeni,
attraverso una minuziosa rassegna degli aspetti della realtà in cui una determinata
forma è presente o assente. Sulla base di tale rassegna si formula un’ipotesi teorica
che diventerà verità certa e riconosciuta solo al termine di tutta una serie di ulteriori
verifiche ed esperienze. Bacon espone il suo ideale scientifico, sociale e politico di una
società perfetta e pacifica # regolata dal progresso delle scienze e delle arti, in cui la
ricerca si sviluppa e progredisce grazie alla collaborazione di tutti gli scienziati, i risultati delle
ricerche sono soggetti ad una pubblica verifica, sono comunicati a tutti e sono posti al servizio
della pubblica utilità.
GALILEI
Con lui si evidenzia lo stretto legame che si è venuto creando all’inizio dell’età
moderna tra scienza e tecnica, tra teoria e pratica, # l’importanza teorica di Galilei
risiede nella generale prospettiva matematico-meccanicistica in cui ha saputo
inquadrare le sue ricerche e nella lunga e indefessa battaglia filosofica condotta in
nome dell’autonomia della scienza dalla teologia, dall’autorità ecclesiastica e
dall’autorità della tradizione filosofica e scientifica. Galilei esprime con chiarezza la
convinzione che tra natura e Sacre Scritture non può sussistere un intrinseco contrasto, perché
; quando perciò sembra sussistervi un contrasto, è l’autorità
entrambe provengono da Dio
delle Sacre Scritture che va messa in discussione, in quanto l’autorità delle Sacre Scritture
è valida solo su questioni attinenti alle verità di fede e di salvezza, ma non sulle verità
. #
scientifiche
Aderisce al sistema copernicano e alla teoria eliocentrica. #
Galilei: Le caratteristiche del metodo scientifico
Nell’attività scientifica di Galilei è fondamentale lo studio della matematica, concepita
come strumento del sapere tecnico-scientifico, come misurazione quantitativa dei fatti
sperimentali. Galilei fu uno dei primi scienziati ad avvertire l’esigenza di un metodo
rigoroso nella scienza. I due poli del suo nuovo metodo scientifico sono le «sensate
esperienze» (cioè le esperienze condot