Mandame Bertine → diventa la sua consigliera nell’ambito degli abiti. → una figura esterna
alla corte porpone le sue idea → esressione artistica autonoma.
scandalo dipinto louise elisabeth vigèe le brun → chemise a la reine camicia lunga semplice
indossata senza sfoggio di insegne reali → sacrilego. l’abito di mussolina indiana →
importata dall’inghilterra → richiesta di sostiturla con il raso bianco francese → rifiuta →
errore politico (rende la moda indipendente dalla politica) il bianco diventa un alto indicatore
sociale perchè il bucato si faceva due volte all’anno.
paradossalemente la camicia bianca di maria antonietta non divanta simbolo della monarchi
m figure chiave della rivoluzione si vestono di bianco con la vita che si alza sempre di più
sotto il seno per ricordare moda classica. i capelli vengono tagliati corti e i corsetti vengono
abbandonati. le donne del neoclassicismo hanno più libertà e indipendenza nei vesititi.
napoeone: scialli in chasmire, stoffa difficile da ottenere → i francesi si inventano dei falsi
chasmire. per ordine dell’imperato ci si veste in raso francese non in mussolina indiana. di
nuovo l’apparire delle donne viene legato alla politica. abito destrutturato diventa strutturato.
età romantica
1814 congresso di vienna → restaurazione, riportare i territori europei prima della rivoluzione
francese.
la moda femminile diventa iper femminilizzata→ corsetti, decorazioni eccessive, ritorna la
donna bambola e riperdono molti diritti che avevano acquisito durante l’epoca neoclassica. è
una vincita del modello borghese sul modello nobiliare. la moda maschile diventa austera.
la siluette femminile diventerà sempre più inadatta al movimento, questo esploderà negli
anni 30
charles frederick worth
crea abiti molto più semplici rispetto a quelli che sono alla moda. sua moglie diventa la sua
prima modella. apre un negozio e sono le clienti che vanno in negozio a comprare gli abiti
non lui ad andare a casa loro. questo successo porta worth a tentare di avvicinare la corte
napoleonica. avvicina eugenia sposa di napoleone iii con delle decoraizoni che ricordano
maria antonietta. diventerà lo stilsta dell’imperatrice. è lui che propone la moda non le clienti
. chiama il proprio laboratorio Atelier perchè si compara ad un pitture, ad un artista.è il primo
ad usare le modelle creando delle sfilate private. capisce che i modelli vanno visti in
movimento. prende come modelle le ragazze che vengono dalle campagne perchè erano
più magre e di conseguenza gli abiti cadevano meglio. la sua testimonial più importante sarà
sissi. moda gonne ovali.
the keyboard dress fa molto scalpore. decoro: tessuto tessuto avendo in mente già l’abito e
come sarà tagliato → primo decoro geometrico su un abito femminile
1872 tournoure, sellino.
gli abiti andavano riconosciuti dall’interno con rifiniture impeccabili, la donna non doveva
sentire alcun sconforto fisico
abito princess senza sottostruttre, diventa l’abito preferito delle cortigiane parigine. diventa
talmente popolare che vengono realizate delle copie con più decorazioni
reintroduce la tournure 1882
gonna tulipano → corsetto sempre più stretto
Paul Poiret “le magnifique”
nasce il concetto di logo, apporre una firma → riconoscere il proprio lavoro e farsi
riconoscere ai consumatori.
- si può considerare il primo fashion stylist → ritorna a togliere tutte le sottostrutture
perchè lavora sul corpo della donna e per esaltare le forme naturali della donna.
introduce il concetto di accessori → pensati e coordinati all’abbigliamento → nasce
l’idea di un abigliamento completo.
- per la prima volta crea la prima sfilata a tema per presentare la prima collezione che
si ispira al mondo orientale → con lui nasce il concetto di orientalismo.
- fa fotogrofare i propri capi, vedi fotografia peggy guggenheim → inventa concetto di
mannequin, modella
- nel 1913 poiret afferma di essere un artista non un sarto
- texture non solo trasformate in tessitura ma anche stampate a quadro.
cosmetica di igiene
rational dress society fondata nel 1881 a londra da Lady Haberton
1917 maybelline produce il primo mascara
negli anni 20 lo smalto per le unghie “unghie parigine”
1878 borotalco
helena rubinstein crea la prima industria cosmetica → crema per il corpo, fu la prima a
clasificare le pelli in grassa, secca e normale.
futurismo
l’abbigliamento deve modificare la percezione di chi ci guarda. trattano l’abbigliamento
maschile.
1914 manifesto del vestito antineutrale. i futuristi di vestono in modo colorato.
adolf loos
vestire in modo moderno vuol dire dare il meno possibile nell’occhio.
sonia delaunay colore come strumento di comunicazione → contrasto simultaneo
wassily kandinsky → corpo in movimento
Das triadishe ballet 1916-1922
mariano fortuny
1909 prevetta la tecnica tessuto pissettato che lo fa ripodurre serialmente
madeleine vionnet
utilizza la trama di sbieco → cambia il senso dell’andamento del tessuto.
catalogo con capi di abbigliamento con questa tecnica sartoriale a sbieco, modificando i
volumi. → vengono fotogrofati di fronte, di fianco e da dietro.
coco chanel
pret-à-porter, crea uno stile non un prodotto
1916 ottiene da rodier l’esclusiva del jersey
pensa ad un modo, una filosofia di vita che può essere evidenziata anche tramite una serie
di oggetti che possono essere indossati.
analizza i lavori di john redfer, (tailleurs da viaggio) → capi per una donna non statitica da
salotto ma che viaggia, indipendente. nasceva inoltre lo sport e la guerra aveva cambiato i
ruoli sociali.
non è importante quello che si indossa ma come lo si indossa.
1926 tailleur in cotone nero
lifestyle e total living
1921 chanel n5
bijoux es croci di malta
crea designs timeless
elsa schiapparelli
modo di vestire completamente diverso a coco chanel.
l’abbigliamento è una forma d’arte come tutte le altre forme d’arte
introduzone della maglieria armenia
tramite l’abbigliamento io posso stupire con forme, volumi non convenzionali
apprezza i tessuti sintetici
concetto di surreale
tessuto stampato
capi in cui la parte importante è il dietro
per lei il concetto di confort è essere a proprio agio con la priopria femminilità. esprime non
solo il suo essere donna ma anche sensuale
circus parade i capi di abbligliamento devono essere esagerati, devono stupire e essere
ricordati.
i derrier divennero così importanti da non potere sedersi
la seconfda guerra mondiale mette un’accellerazione ad alcune tendenze nate negli anni
‘30.
negli anni 30 abbiamo grandi ispirazioni, nuovi tessuti, mondo cinematografico. hollywood si
propone come antidoto alla grande depressione. nasce l’horror, commedia romantica,
commedia soffisticata, cartoni animati tipo biancaneve. → rifugio.
schiapparelli ha un approccio anticonvenzionale anche rispetto alle forme tradizionali dei
vestiti. decide di inserire uno degli elementi del surrealismo nei suoi abiti → inaspettato, il
sorprendere. ha una visione di donna molto diversa da quella di chanel (androgena
modellata sulla propria fisicità) e vionnet (bellezza classica ma con taglio a sbieco) → colta
esposizione di un pensiero, gli abiti non sono un ornamento grazioso ma una manifestazione
di intelligenza, sorprendere l’aspettatore è un elemento fondamentale.
l’abito a farfalle del 1937 → si parte dal taglio a sbieco. stoffa con farfalle anatomicamente
perfette → insetti con antenne etc non visione romanticizzata ma scientifica. gioca sull’idea
della lontananza e vicinanza.
maglioni con fiocchi bidimensionali che sembrano tridimensionali → idea di inganno.
le collezioni hanno un tema di fondo.
collezione zodiaco ispirata a suo zio astronomo → giacca zodiaco 1937 in velluto blu
completamente ricamata con le costellazioni tra cui l’orsa maggiore che sarà simbolo di
schiapparelli. spalle quadrata con imbottitura → avvio di un nuovo modo di intuire un
cambiamento di concepire la forma femminile → maggiore definizione di volumi e tagli.
cappello scarpa: elemento surrealismo, collaborazione con Dalì.
dà nuova vita al ricamo francese soprattutto alla casa lesage, ricamati con forte senso
tridimensionale. → cappa apollo 1938, cappa da sera pensata per un allo all’opera a parigi
con un filo d’oro.
il fatto che gli abitii siano complessi e strutturati si deve vedere. vionnet e schiapparelli
riconoscono l’una all’altra lo status di artista con una base culturale elevatissima, vionnet →
classicismo estremo, schiaparelle → arte contemporanea, tra di loro ci sarà uno scambio
culturale che non riconoscono a chanel.
hollywood: trasformazione dalla donna giovane degli anni 20s androgena alla dea dello
schermo ma adulta degli anni 30. immagine costruita a tavolino ad hollywood da degli
esperti riconosciuti come tali.
Adrian inizia a lavorare come addetto ai costumi. colori percepiti in maniera diversa in
bianco e nero. la camera si inizia muovere a differenza del teatro (i dettagli devono essere
grandi e esagerati per essere visti da lontano, la qualità da vicina è pessima) i costu isti si
trovano ad affrontare delle sfide: creare abiti perfetti dal punto di vista sartoriale, colori che
funzionano in bianco e nero, adatti alla storia, parucca in cui non si vede l’attaccatura dei
capelli.
gli abiti di chanel non funzionano nel cinema in bianco e nero.
adrian veste greta garbo anche fuori dai film.
joan crawford → al posto di arrotondarle le spalle le imbottisce ancora di più.
lavora con il fotografo di scena per luci etc → si capisce che l’illuminazione è
importantissima anche per l’abito di moda.
adrian prende le silouette giurste d’epoca e le modifica facendole passare per abiti alla
moda → attualizzazione moda del passato.
mago di oz è un film epocale per tanti aspetti diversi, è la consacrazione del musical che
negli anni trenta aveva già avuto un’importanza fondamentale. prima pellicola a colori. metà
film è in bianco e nero metà a colori. judy garland è l’unico personaggio che passa dal
bianco e nero al colore senza cambiamenti. il biondo stona con il volto di judy e l’abito
diventa un grigio senza texture nella parte in bianco e nero. → usano una parrucca castana
ma ancora una volta il vestito non funziona ed è piatto. → la soluzione finale: accorcia i
capelli, il trucco sottolinea le gote e le labbra, utilizza stoffa