Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 76
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 1 Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia 1: appunti e tabella riassuntiva  Pag. 76
1 su 76
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La storia di Roma

Con il 753 inizia la cosiddetta età regia che vede al potere i famosi sette di Roma, di cui i primi quattro Sabini o Latini (Romolo, Numa Pompilio, Tullio Ostilio, Anco Marzio) e gli ultimi tre Tarquini provenienti dall'Etruria (Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo). Il 509 segna la nascita della Repubblica, periodo che arriva fino al 37 a.C., data che coincide con l'ascesa del princeps Ottaviano Augusto e la conseguente formazione dell'impero. Il nucleo primigenio di quella che poi verrà chiamata Roma si trovava lungo la via fluviale rappresentata dal Tevere ed in particolare in corrispondenza dell'isola Tiberina. Lungo la via avvenivano i trasporti delle sale (una minerale importantissimo per questa popolazione particolarmente dedita alla pastorizia). In corrispondenza della riva del fiume vicino alla punta dell'isola Tiberina si trovava uno dei punti più vitali per quanto riguarda il commercio, infatti qui si trovavano il Foro.

Olitorio (il mercato della frutta e verdura) ed il Foro Boario (dove venivano venduti gli animali). Il luogo era il punto d'incontro e relazione di popolazioni di diverse etnie (Sabini, Latini, Etruschi ed anche Greci). Questa area commerciale si trova alle pendici di due colline, il Palatino e il Campidoglio. Questi colli, insieme agli altri, sono separati tra di loro da vallate attraversate da torrenti che creavano delle aree paludose poco salubri e soprattutto non agevolavano il processo di integrazione tra i pochi villaggi che abitavano questi colli. In particolare il Campidoglio è costituito da due colline più piccole separate da un avvallamento, il colle più grande e più alto costituisce il vero proprio Campidoglio dove sorgerà il tempio di Giove capitolino, mentre l'altro colle è quello che viene chiamato Arx che in latino significa cittadella, una zona fortificata; tra questi due colli si trovava l'Asilum, ovvero luogo dove si

Poteva chiedere asilo politico. Questo avvallamento verrà poi riempito e costituirà la base della famosa piazza del Campidoglio di Michelangelo.

La continuazione della via che parte dall'Asilum è quella che poi verrà definita la via sacra che condurrà al foro romano. Più a sud dei colli si trovava il primigenio nucleo di quello che diventerà poi il Circo Massimo. In prossimità delle pendici del Palatino si trova la grotta dove Romolo e Remo vennero allattati dalla lupa.

Il primo segno di urbanizzazione dell'Urbs coincide con la fondazione vera e propria di Roma (753). Secondo la tradizione narrata da Tito Livio, Romolo, dopo aver ucciso il fratello, provvede alla fondazione di Roma e con un aratro solca il perimetro della nuova città che coincide con il contorno del colle Palatino. Questo luogo venne considerato sacro a tal punto che non vi si poteva entrare armati. Il Palatino era una zona prettamente residenziale ed

Era collegata direttamente al foro per mezzo della porta Romanula. Rimaneva comunque la necessità di bonificare le aree malsane del territorio e a questo inconveniente posero rimedio i re etruschi, i quali cominciano a bonificare creando delle vie di collegamento, in particolare il primo di questi re, Tarquinio Prisco, costruisce la famosa cloaca maxima, ovvero una grande conduttura che attraversando tutta la valle del foro, convogliava l'acqua dalle colline vicine. Liberata la zona, si procede alla pavimentazione dell'area che poi diventerà il foro, mettendo in comunicazione i due luoghi più importanti nella vita pubblica di Roma che sono il Comitium, luogo nel quale ci si riuniva per tenere i comizi, la Curia senatus, ovvero il luogo dove si riunivano i senatori, e dalla Regia, ovvero la sede del re, intesa come luogo dove il re svolgeva le funzioni religiose. Già nel momento in cui viene fondata la città di Roma, si avvertono in maniera

moltoevidente i problemi di vivibilità in quanto la popolazione che viveva all’esterno reclamavano ildiritto di far parte della città. Per questo Servio Tullio (secondo dei re etruschi) decide tra il 618ed il 584 di risolvere il problema creando delle vere e proprie mura, interrotte da porte da cuiiniziano le vie per arrivare alla città; inoltre suddivide quest’area in quattro grandi regioni chegodono ognuna di una certa indipendenza.L’architettura greca basava le proprie tecniche costruttive sul principio del sistema trilitico (2piedritti e un architrave). Invece l’architettura romana basa i proprio schemi costruttivi sulprincipio dell’arco e della volta, creando un insieme uniforme, continuo e solido. Dato chevolte e archi spingono verso l’esterno è necessario porre una forte resistenza contraria. A taleesigenza i romani fanno fronte grazie allo spessore delle mura. Per realizzare le maestosecostruzioni, i romani si

Affidarono al calcestruzzo (malta con ghiaia, scaglie irregolari di pietra o mattone). Le opere così realizzate, che in genere venivano riempite anche nello spazio di interposizione fra due muri di calcestruzzo, creando la muratura a sacco, venivano dette opus cementicium.

Il concetto di mura a Roma nasce con la fondazione di Roma e con il solco tracciato da Romolo. Tuttavia queste sono mura non a scopo difensivo, ma rappresentavano più che altro un confine a carattere sacrale. Le prime vere e proprie difese di Roma si ebbero con le Mura Serviane, ad opera di Servio Tullio. Queste misuravano circa 11km e racchiudevano i colli Serviane, Quirinale, Celio, Oppio, Aventino, Esquilino e Viminale. Il Campidoglio aveva una fortificazione propria, arx capitolina. Il sistema costruttivo delle mura derivava quasi certamente dagli etruschi. Erano formate da un grande fossato di 17 metri, seguito da un muro realizzato in pietra alto 10 e spesso 4 metri, seguito da un terrapieno che era tenuto da un ultimo muro.

muro più basso che impediva che la terra scivolasse via. Il paramento esterno di questa mura era formato da conci delle stessa altezza e dimensioni (isodromi), facendo in modo che un filare di calcari è posto per lungo, mentre l'altro filare alternato è posto di testa. Questa struttura prende il nome di La cinta muraria fu realizzata in blocchi di opus quadratum.

cappellaccio di tufo, un materiale leggero ma altrettanto friabile. Dopo il sacco dei Galli che mise in ginocchio Roma, le mura serviane vennero ricostruite con un tufo più pesante e resistente. Queste dette perciò anche erano costruite in blocchi regolari mura, Repubblicane, alternati di testa e di taglio ad aumentare la resistenza. Nel corso del III secolo a.C. le mura serviane furono abbandonate, parzialmente distrutte e sostituite con le volte mura Aureliane, dall'imperatore Aureliano. Queste si estendevano per circa 19km e furono edificate in mattoni. Ogni 30 metri circa vi era una

torre quadrata. Altre torri inquadravano gli ingressi delle porte di accesso alla città. Le mura vennero restaurate nel IV secolo a.C. da Massenzio. Venne adottata una diversa tecnica muraria, consistente in un misto tra mattoni e blocchetti di tufo in orizzontale.

L'opera cementizia non ha nulla a che fare con il nostro cemento. Per i romani i caementa in realtà erano dei frammenti di pietra o di laterizio che venivano inseriti all'interno di questa amalgama che si formava da un impasto di malta e caementa, la malta a sua volta era ottenuta mescolando l'acqua con un elegante e degli inerti (sabbie di diversa pezzatura); questa amalgama, che quando veniva creata era fluida, veniva versata tra i due paramenti ed una volta asciugato si induriva creando il vero e proprio muro.

Fu il primo trattatista dell'architettura. Egli visse ai tempi di Augusto. Semplice Vitruvio funzionario, scrisse l'unico trattato elaborato nell'antichità (e giunto).

fino a noi) riguardo l'architettura. Fortunatamente la selezione tardo-medioevale ci ha permesso di conoscere questo "trattato sull'architettura". Egli ci parla anche dei suoi interessi, quali macchine idriche e da guerra. La fatica del rinascimento è stata quella di disegnare delle immagini correlate a questi scritti perché andate perse nel Medioevo. Vitruvio fa molti riferimenti ad elementi ellenistici, perché era solito leggere autori greci. Quindi sono presenti descrizioni di ricostruzioni di case e monumenti greci, piuttosto che romani. La valle compresa tra il Palatino ed il Campidoglio era un luogo in cui ci si incontrava per discutere sulle sorti della città sulle azioni da intraprendere. Tarquinio Prisco iniziò l'opera di prosciugamento di questa zona paludosa avviando la costruzione della cosiddetta cloaca maxima (ovvero una struttura che consentiva la raccolta delle acque trasportandole direttamente al Tevere). Il

prosciugamento dell'area aveva portato alla costruzione della prima pavimentazione della valle del La Via Sacra attraversava tutta la piazza e qui vi Foro Romano.erano collocati tutti i poli principali del potere di Roma. Dunque la parte della valle che è ai piedi del Campidoglio veniva destinata alle funzioni politiche (con la creazione del "Comizio" per le assemblee del popolo e della "Curia" per il Senato), la parte più estesa assumeva il ruolo della "piazza" (il vero e proprio) luogo di botteghe e mercati. L'area del foro si è Forumevoluta con il passare del tempo, perché ogni comandante, ogni generale ed un imperatore voleva lasciare un ricordo delle sue gesta costruendo in primis un semplice elemento, una colonna, fino ad arrivare alla costruzione dei nuovi fori. Dal primo foro, di Giulio Cesare, al tricinque fori si dispongono parallelamente ai fori più antichi. La piazza del foro è una sorta

ditrapezio che rappresenta la piazza pubblica a fianco del comizio. Questo era uno spazio di riunione generale, dove la popolazione si incontrava per chiacchierare o per condurre le proprie attività commerciali. La piazza risultava molto disordinata e caotica. A partire dal III secolo, dopo la conquista delle colonie greche, era nata la necessità di creare un'immagine diversa della città di Roma e il luogo dove questo poteva manifestarsi con maggiore chiarezza era proprio la piazza del foro. Di conseguenza si decise di impedire l'aggiunta di altre statue o monumenti onorari all'interno della piazza, e nello stesso tempo molti di questi gruppi statuari vengono trasferiti in altri luoghi, vennero lasciati soltanto quei simboli che rappresentavano i momenti decisivi dell'accrescimento della potenza di Roma. Per evitare la confusione creata dalle attività commerciali viene costruito un edificio all'esterno del foro, chiamato macellum. Vennero

inoltre costruite quattro grandi basiliche, la basilica Aemilia, la basilica Sempronia, la basilica Opimia e la basilica Porcia. Il comitium è diventato da quadra.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
76 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marghe_1123 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Mingardi Lorenzo.