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QUALI SONO LE AFFERENZE CHE ARRIVANO AL CERVELLETTO?
afferenze vestibolari all’archicelebello;
al paleocelebello arriveranno afferenze dal midollo spinale;
al neocelebello afferenze dai nuclei delle vie extrapiramidali e in modo
particolare dal nucleo rosso, dal nucleo olivare e dai nuclei pontini.
Ci sono delle afferenze diffuse che arriveranno sia all’archi, al paleo che al neo,
queste sono soprattutto afferenze che arrivano dalla lamina quadrigemina, le
tetto celebellari e dal nucleo ventricolare sempre presente del tronco celebrale.
Le efferenze invece, andranno prevalentemente ai nuclei delle vie extrapiramidali, tra
questi si aggiunge anche il nucleo talamico.
Il cervelletto riceverà dalla corteccia il progetto del movimento, questo progetto
serve per compiere il movimento e mantenere la postura, andrà a tutti i motoneuroni
che devono compiere il movimento. Una copia di questo progetto andrà anche al
cervelletto, che attraverso tutte le afferenze propriocettive, quelle ventricolari e quelle
visive, confronterà il movimento compiuto dalli ali motorie dando vita a delle
correzioni di questo movimento, per renderlo fluido armonico e automatico. Il nostro
cervelletto è come la RAM di un computer, riceve informazioni dalla periferia e dai
recettori dei muscoli e delle articolazioni, li analizza, da una risposta e cancella i dati…
così all’infinito. Più mi alleno e più il movimento diventa veloce, fino a diventare
automatico.
Diencefalo
Il diencefalo è una parte del SNC che da un punto di vista gerarchico è al di sopra del
tronco ed è un po’ al di sotto del cervelletto, che occupa l’apice della piramide, l’apice
poi sarà formata dal telencefalo.
Il diencefalo pur partecipando all’asse nervoso, ha numerose funzioni, in quanto al
suo interno avremo dei centri, dei nuclei che regoleranno il SN autonomo, ci saranno
dei centri che controllano la vita vegetativa quindi gli organi, avremo dei centri della
termoregolazione, avremo dei centri che controllano il ritmo sonno-veglia, dei centri
dove controlleranno la fame e la sete e ci sono dei centri che colorano le nostre
sensazioni. A livello diencefalico avviene anche una integrazione protopatica delle vie
sensitive.
Il diencefalo è prevalentemente contenuto all’interno telencefalo, fa parte del
cervello insieme al telencefalo e riusciamo a vedere soltanto una piccola parte che è la
porzione dell’ipotalamo, quella che si trova al di sopra dell’ipofisi, siccome non è
visibile, in base ai confini che i ricercatori sono riusciti a delimitare, hanno scoperto
che ha una forma di piramide tronca, con la base maggiore rivolta in basso che
corrisponderà alla superficie inferiore dell’ipotalamo.
Questa piramide tronca avrà come limite superiore, la tela corioidea che corrisponde
al pavimento dei due ventricoli cerebrali cioè del primo e del secondo ventricolo, che
troveremo all’interno del telencefalo. Il limite inferiore, di questa piramide tronca
corrisponderà all’ipotalamo, alla parte visibile che è formata, dall’avanti verso
l’indietro: dal chiasma ottico, il peduncolo ipofisario e i corpi mammillari che
sono due nuclei sferici che sono visibili esternamente.
La parete anteriore corrisponde ad un piano che passa tra il chiasma ottico e la
parte anteriore della commessura telencefalica, che è il corpo calloso. La parete
posteriore è un piano passante per i corpi mammellari e per i tubercoli quadrigemini
superiori. Le pareti laterali corrispondono alla superficie esterna di due grosse masse
grigie che sono i talami, le pareti laterali dei due talami formeranno la parete
laterale del diencefalo. Tra i due talami e quindi all’interno del diencefalo troveremo il
terzo ventricolo, questo andrà a separare i due talami medialmente.
C’è una vasta regione intorno al talamo e queste hanno diversi nomi: il talamo che è
la parte più superiore, posta più in alto, poi la seconda regione è l’ipotalamo, sotto il
talamo, la terza è il sub-talamo, poi c’è il meta-talamo e poi epitalamo.
Il talamo
I talami sono due grosse formazioni nucleari che hanno una forma ovoidale, questa
forma è data da un notevole numero di nuclei, che sono uno a fianco all’altro, quindi è
un ammasso nucleare, ha una lunghezza di 4 cm e una larghezza di 2 cm. Questi
nuclei sono attraversati longitudinalmente da una lamina di sostanza bianca, che si
chiama lamina midollare interna che anteriormente andrà a dividersi e ha la forma
di una “Y”, visto questa forma la lamina andrà a dividere la sostanza grigia del talamo,
in nuclei mediali, nuclei anteriori e nuclei laterali. Questa lamina non è perfettamente
verticale perché tende a incurvarsi verso il basso e medialmente per cui i nuclei
saranno anche inferiori, ventrali, importanti sono il nucleo ventro-postero mediale e
ventro-postero laterale, che sono quei nuclei che riceveranno le afferenze sensitive.
All’esterno del talamo però, è presente una seconda lamina, che è la lamina
midollare esterna che separerà il talamo dal nucleo reticolare. Il talamo è a contatto
lateralmente con il nucleo reticolare.
I nuclei talamici hanno delle connessioni, non sono diretti verso un’unica porzione, in
modo particolare avranno connessioni con la corteccia, con le vie spino-bulbo-talamo-
corticali ma, hanno anche delle connessioni sottocorticali. Le connessioni con la
corteccia possono essere di due tipi, per cui a livello talamico avremo:
- dei nuclei specifici che hanno un sistema di proiezione ben preciso, cioè si
proiettano in aree ben precise, in particolare a livello della corteccia sensitiva,
primaria dell’area somestesica. Questi gli hanno scoperti perché distruggendo
l’area sensitiva in cavie, si aveva poi una necrosi retrograda degli assoni che
portava anche a una necrosi retrograda dei nuclei talamici. Sono i nuclei ventro-
postero mediali e ventro- postero laterali.
Accanto ai nuclei specifici abbiamo i nuclei non specifici che hanno
prevalentemente funzione associativa e che proiettano in maniera diffusa in
aree della corteccia. Sono dei nuclei a proiezione aspecifica.
- I nuclei sottocorticali non proiettando con la corteccia avranno altre
proiezioni, andranno prevalentemente a comunicare con i gangli della base
telencefalica, sono dei nuclei importanti per l’attività motoria. I nuclei corticali
aspecifici, invece, tenderanno a proiettare sul lobo limbico o sul lobo frontale
proiettando in maniera diffusa e le proiezioni sul lobo frontale sono importanti
per la colorazione affettiva, quindi servono per controllare la nostra affettività.
Le connessioni che il talamo ha con il lobo limbico intervengono a controllare la
memoria a breve termine.
Il sub-talamo
Il sub-talamo si trova sotto i due talami e confiderà al di sotto con il mesencefalo,
quindi è posto tra i talami e il mesencefalo. È una zona formata da sostanza bianca e
da sostanza grigia e i nuclei che la compongono sono dei nuclei sfuggenti, per
esempio il nucleo di Luys e la zona incerta. I nuclei sub-talamici sono importanti
perché ricevono delle afferenze dalla corteccia motoria e inviano delle afferenze ai
nuclei telencefalici, possiamo considerarli come delle stazioni delle vie extrapiramidali.
Il meta-talamo
Il meta-talamo si troverà al di sotto dei due talami, un po’ spostato verso l’indietro, è a
metà strada tra sub-talamo e l’epitalamo. Il meta-talamo è formato da due grosse
formazioni nucleari grigie, pari che prendono il nome di corpi genicolati che in base
alla loro posizione vengono detti corpo genicolato mediale e corpo genicolato
laterale. Questi corpi genicolati tramite dei fasci di fibre bianchi sono connessi con la
lamina quadrigemina e queste fibre si chiamano bracci congiuntivi.
Il corpo genicolato laterale riceve afferenze dai tratti ottici che sono una parte del
nervo ottico, riceveranno informazioni visive, riceveranno afferenze dalla retina e in
particolare da due recettori che sono i coni e i bastoncelli posti a livello retinico. Questi
nuclei dei corpi genicolati laterali rinvieranno le informazioni in parte alla corteccia,
nella maggior parte dei casi alla corteccia visiva che troveremo sul lobo occipitale del
telencefalo e un’altra parte di impulsi verranno trasmessi tramite il braccio
congiuntivo al tubercolo quadrigemino superiore. Queste ultime connessioni sono
importanti perché sono alla base delle vie ottiche riflesse. Il tubercolo quadrigemino
superiore entrerà in connessione con dei nuclei presenti nel tronco encefalico che
controlleranno in qualche modo i riflessi visivi. “L’accomodazione” è a carico del
cristallino.
Il corpo genicolato mediale riceverà delle afferenze dai tubercoli quadrigemini
inferiori che sono connessi con le vie acustiche, quindi con l’orecchio interno e con i
recettori acustici, questi stimoli acustici danno vita alla via acustica che attraverserà il
tronco encefalico e arriverà, una volta che ha contratto sinapsi con diversi nuclei (es.
nuclei cocleari), raggiungerà il tubercolo quadrigemino inferiore. Dal tubercolo
quadrigemino inferiore gli stimoli verranno trasmessi tramite il braccio congiuntivo al
corpo genicolato mediale meta-talamico, i cui neuroni lo ritrasmetteranno all’area
acustica del lobo temporale. I tubercoli quadrigemini inferiori sono importanti perché
sono sede dei riflessi acustici, un suono improvviso può scatenare in noi dei riflessi.
L’epitalamo
L’epitalamo è una piccola porzione diencefalica che troveremo subito al di sopra della
lamina quadrigemina, è deformata dall’epifisi della ghiandola epifisaria e da fibre di
sostanza bianca e da piccole porzioni di sostanza grigia.
L’ipotalamo
L’ipotalamo è una grossa formazione pari che troveremo subito al di sopra del
peduncolo ipofisario, è formato da un grosso numero di nuclei, ha formazione
prevalentemente grigia con scarsa sostanza bianca. I nuclei hanno dei nomi diversi
che sono stati classificati in base alla loro posizione: al di sopra del chiasma ottico
troveremo nuclei preottici, il nucleo paraventricolare che si troverà ai lati del terzo
ventricolo, poi avremo i nuclei parvi cellulari e magni cellulari classificati in base al
volume dei neuroni, però in generale l’ipotalamo può essere diviso in 3 zone che sono:
- Zona peri-ventricolare
- Zona mediale
- Zona laterale
L’ipotalamo avrà diverse connessioni con diverse parti del SNC come con il
telencefalo, con il tronco encefalico, con il chiasma ottico con il SNA e con l’ipofisi. È
quella parte del SN