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Ormoni e ghiandole
(FSH) Ormone luteinico (LH) Gonadi Maturazione ovarica espermatica
Ormone tiroideo-stimolante Tiroide Secrezione di tiroxina(TSH) o tireotropina (aumenta la velocità metabolica)
Ormone adrenocorticotropico Corticale surrenale Secrezione di cortisolo(ACTH) o corticotropina
Ormone della crescita (GH) Tutte le cellule Stimola la sintesi delle proteine
Prolattina Ghiandole mammarie Crescita e secrezione di latte
Asse ipotalamo-ipofisi-surrene e stress
Le ghiandole surrenali sono costituite da una parte centrale detta midollare e una periferica detta corticale.
Quest'ultima produce il cortisolo, un ormone steroideo che mobilita risorse energetiche e controlla il sistema immunitario.
In risposta ad uno stress, i neuroni neurosecretori parvocellulari rilasciano l'ormone rilasciante della corticotropina (CRH), che entro 15 sec raggiunge l'ipofisi anteriore dove stimola la secrezione di corticotropina (ACTH). Questa entra nella circolazione generale, verso la corticale del surrene dove,
Entro pochi minuti, verrà rilasciato il cortisolo. In condizioni di secrezione continuativa ed eccessiva di cortisolo (ipercortisolemia), aumenta il rischio e la vulnerabilità a disturbi di carattere psico-somatico, come ad esempio problemi a livello gastrico, cognitivo, o cardiaco.
Sistema nervoso centrale: sistema limbico e tronco encefalico
Sistema limbico
Il lobo limbico è costituito da tutte le strutture cerebrali che si dispongono ad anello intorno al tronco encefalico (Broca). Esso include il giro del cingolo, ovvero la corteccia intorno al corpo calloso, e la corteccia sulla parte mediale del lobo temporale, ovvero l'ippocampo. Esso comprende:
- l'amigdala, coinvolta nei processi di elaborazione delle emozioni primarie come ad esempio la rabbia e la paura, ovvero le emozioni di rilevanza evoluzionistica che favoriscono i comportamenti di attacco/fuga;
- l'ippocampo, coinvolto nei processi mnestici;
- i corpi mammillari;
- il giro del cingolo;
- il fornice.
In particolare,
Il sistema limbico ricopre un ruolo chiave nel riconoscimento ed espressione delle emozioni, attraverso il circuito di Papez (‘900). Tale circuito è costituito dalle strutture che rappresentano un punto di congiunzione fra corteccia e ipotalamo. In esso il cingolo comunica con l’ipotalamo mediante l’ippocampo e il fornice, mentre l’ipotalamo comunica con il cingolo mediante il talamo anteriore.
Tronco dell’encefalo
Il tronco dell’encefalo è posto tra midollo spinale e il diencefalo, circonda l’acquedotto di Silvio e comprende il mesencefalo, il ponte e il midollo allungato o bulbo.
Il mesencefalo è diviso in tre diverse porzioni:
- il peduncolo, costituito da assoni corticospinali, corticopontini e corticobulbari,
- il tetto, costituito dai collicoli superiori (attivazione movimenti degli occhi e in parte del tronco in risposta a stimoli visivi) e dai collicoli inferiori (afferenze uditive verso la corteccia),
- il tegmento.
Reazione di risveglio e stato di vigilanza
Sistema nervoso centrale:
Il cervelletto. Il cervelletto è localizzato nella fossa cranica posteriore, in posizione dorsale rispetto al tronco encefalico ed è separato dai lobi occipitali da una sottile membrana, il tentorio del cervelletto. Nonostante occupi soltanto il 10% del volume dell'encefalo, esso contiene circa 100 miliardi di cellule nervose, che rappresentano l'80% dei neuroni dell'intero cervello. Tali cellule sono disposte in modo estremamente regolare e secondo una struttura modulare. Le sue funzioni principali, nel dominio motorio, riguardano: la coordinazione dei movimenti, la regolazione del tono muscolare e mantenimento dell'equilibrio, e l'apprendimento motorio (procedurale).
Organizzazione anatomica
In direzione antero-posteriore il cervelletto è suddiviso in tre lobi, delimitati da due profonde scissure:
- la scissura primaria, situata in corrispondenza della superficie dorsale
del cervelletto, che divide il lobo anteriore da quello posteriore; - la scissura postero-laterale, disposta in corrispondenza della superficie ventrale del cervelletto, che separa il lobo posteriore da quello flocculo-nodulare Tali lobi sono a loro volta suddivisi in dieci lobuli: - i lobuli I-V compongono il lobo anteriore, - i lobuli IV-IX quello posteriore, - il lobulo X definisce il lobo flocculo-nodulare Due scissure longitudinali dividono (in direzione medio-laterale) il cervelletto in tre regioni: il verme, un'area mediale filogeneticamente più antica rispetto alle altre, e gli emisferi cerebellari, a loro volta divisi in una zona intermedia (para-vermiana) e una laterale. Jansen e Brodal ciascuna di queste aree ha delle funzioni date da specifiche connessioni afferenti ed efferenti con differenti regioni del sistema nervoso centrale. Nell'uomo il cervelletto è costituito da uno strato esterno di sostanza grigia (corteccia cerebellare), al di sotto del quale siTrovano sostanza bianca e tre paia di nucleicerebellari profondi: il nucleo del fastigio (posto a livello mediale), il nucleo interposito (a livello intermedio), asua volta composto dal nucleo globoso e dal nucleo emboliforme, e il nucleo dentato (posto a livello laterale).
Organizzazione citoarchitettonica
La corteccia cerebellare è composta da 5 tipi di cellule (stellate, a canestro, del Purkinje, del Golgi ed i granuli)disposte in tre strati:
- Lo strato molecolare, costituito prevalentemente dagli assoni dei granuli (fibre parallele), dalle cellule stellate e a canestro (interneuroni inibitori) e dai dendriti delle cellule di Purkinje dello strato sottostante.
- Lo strato delle cellule di Purkinje i neuroni invano i loro assoni alla sostanza bianca sottostante erappresentano l'unica via di uscita della corteccia cerebellare.
- Lo strato granulare quello più profondo, è composto da numerose cellule granulari e nella parte più esterna da alcune cellule di Golgi.
Tale strato presenta piccoli strati chiari detti glomeruli e livello dei quali le cellule granulari stabiliscono complessi rapporti sinaptici con le espansioni a forma di bulbo delle fibre afferenti (muscoidi).
Le cellule dei granuli sono neuroni molto piccoli (7mm), dotati di un piccolo albero dendritico e di un assone amielinico che si dirige verso lo strato molecolare (centrifugo) e si divide a T per formare la fibra parallela. Le fibre parallele decorrono longitudinalmente lungo le lamelle ed incrociano i dendriti di molte cellule del Purkinje. Liberano glutamato come neurotrasmettitore.
Le cellule di Purkinje consistono di un ampio albero dendritico nello strato molecolare e un grosso soma. Possiedono un assone che manda collaterali nello strato granulare. Ogni cellula di Purkinje riceve una fibra rampicante (rapporto 1:1), che può formare però numerosi contatti sinaptici con il suo albero dendritico. Inoltre, riceve circa 200,000 contatti sinaptici dalle fibre parallele (convergenza).
Purkinje (convergenza). Queste fibre parallele sono responsabili della trasmissione di segnali sensoriali e motori al cervelletto.Purkinje (convergenza). Ciascuna sinapsi genera un debole potenziali post sinaptico eccitatori (PPSE) e sono richiesti molti inputs (sommazione) per generare un potenziale d'azione. La scarica generata è duratura e ritardata rispetto a quella generata dalle fibre rampicanti (spikes semplici: azione tonica lenta). Le fibre rampicanti originano dal nucleo olivare inferiore del tronco dell'encefalo (bulbo) e stabiliscono contatti sinaptici direttamente con le cellule di Purkinje. Rapporto 1:1. Un'unica fibra rampicante contatta ciascuna cellula del Purkinje formando molte sinapsi. Ciascun singolo input genera una rapida scarica di potenziali d'azione di latenza e durata brevi (spikes complessi: azione fasica rapida). Le cellule di Purkinje normalmente generano potenziali d'azione ad elevata frequenza anche in assenza di inputs sinaptici. La frequenza media durante la veglia è di circa 40 Hz (40 spikes per sec). Uno spike semplice è un singolo.potenziale d'azione seguito da un periodo di refrattarietà di circa 10msec. Gli s