Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Significato clinico esame urine   Pag. 1 Significato clinico esame urine   Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Significato clinico esame urine   Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL RENE

La cellula vivente può essere paragonata a una minuscola fabbrica che richiede un

costante afflusso di materie prime e lo smaltimento continuo di sostanze di rifiuto,

alcune delle quali risulterebbero tossiche a concentrazioni elevate. L'attività integrata

degli apparati digerente, cardiovascolare, respiratorio e urinario evita lo sviluppo di

una simile intossicazione all'interno del corpo. Il tubo digerente assorbe i nutrienti dal

cibo e il fegato ne regola la concentrazione ematica. Il sistema cardiovascolare

trasferisce questi nutrienti e l'ossigeno dall'apparato respiratorio ai tessuti periferici.

Allontanandosi da questi tessuti il sangue trasporta l'anidride carbonica e le scorie

prodotte ai luoghi di escrezione. Molti rifiuti organici vengono rimossi ed escreti

dall'apparato urinario.

L'apparato urinario svolge diverse funzioni:

 elimina i prodotti organici di scarto specialmente i rifiuti azotati come l'urea

e l'acido urico

 regola la concentrazione plasmatica di sodio, potassio, cloro, calcio ed altri

ioni che vengono eliminati con le urine

 regola la volemia(quantità complessiva di sangue presente in un organismo

vivente, variabile in rapporto al sesso, al peso e alla superficie corporea) e la

pressione arteriosa

 contribuisce alla regolarizzazione del pH ematico

 conserva nutrienti preziosi, come il glucosio e gli amminoacidi, che non

vengono eliminati con le urine 2

 collabora con il fegato nell'opera di disintossicazione dai veleni

Il sistema digerente demolisce le proteine negli amminoacidi costituenti, che poi

vengono assorbiti. Quando gli amminoacidi sono inglobati nelle cellule, alcuni

vengono utilizzati direttamente per la sintesi di nuove proteine, altri subiscono la

rimozione del gruppo amminico (-NH2) e vengono poi utilizzati come fonte di

energia o per la sintesi di nuove molecole. I gruppi amminici sono liberati sotto

forma di ammoniaca (NH3), una sostanza molto tossica. Il sangue trasporta

l'ammoniaca al fegato dove viene trasformata in urea, una sostanza molto meno

tossica. I reni filtrano dal sangue l'urea che viene eliminata con l'urina, un liquido

contenente acqua in cui sono disciolte sostanze di rifiuto e una parte dei nutrienti in

eccesso.

La produzione dell'urina comporta essenzialmente tre fasi: la filtrazione, il

riassorbimento e la secrezione. Il sangue carico di prodotti di rifiuto provenienti

dalle cellule penetra nel rene tramite un'arteria renale e, dopo essere stato filtrato, ne

esce attraverso la vena renale. I reni producono quindi l'urina, un liquido che contiene

acqua, ioni e piccoli composti solubili. L'urina abbandona i reni incanalandosi

negli ureteri che, grazie a una serie di contrazioni peristaltiche, la fanno affluire

alla vescica, un organo cavo muscolo-membranoso che funge da serbatoio di raccolta

dell'urina. Le pareti della vescica sono costituite da un robusto strato di fibre

muscolari lisce che si possono estendere in misura notevole controllato dalla volontà.

Ciascun rene ha la forma di un fagiolo americano, con una parte depressa, detta ilo,

situata in corrispondenza del margine mediale. Il rene dell'adulto è lungo circa 10-14

cm, largo 5-7 cm, presenta uno spessore di 4-5 cm e ha un peso di circa 150 grammi.

È da tener conto però che tali valori subiscono variazioni notevoli in relazione alla

3

costituzione individuale e alle abitudini alimentari. Nella forma tipica il rene presenta

due facce, anteriore e posteriore, due margini, laterale e mediale, e due poli, superiore

e inferiore. La superficie dell'organo è ricoperta da una densa capsula fibrosa e, vista

in sezione, la parte più interna della capsula ripiega verso l'interno dell'ilo per

delineare una cavità interna, il seno renale. I vasi renali e l'uretere fuoriescono dal

rene attraverso l'ilo. Visto in sezione, il rene può essere suddiviso in una parte più

esterna, corticale, ed una più interna, midollare. Quest'ultima contiene da 6 a 18

strutture coniche dette piramidi le cui estremità, papille, si aprono nel seno renale. La

sostanza corticale si sistema anche tra le piramidi a costituire le cosiddette colonne

renali. All'interno del seno renale si trovano i calici minori in numero pari a quello

delle piramidi. Ciascun calice minore ha forma di un imbuto che circonda la papilla

renale. I calici minori confluiscono in tre calici maggiori i quali fanno capo al

bacinetto renale. Al bacinetto renale si collega l'uretere.

L'unità funzionale del rene è il nefrone 4

All'interno di ogni singolo nefrone avvengono le tre funzioni principali dei reni:

 la filtrazione: la filtrazione del sangue avviene nei glomeruli,

costituenti dei corpuscoli renali. Durante la filtrazione, la pressione idrostatica

spinge l'acqua attraverso una membrana: le molecole di soluto abbastanza piccole

da attraversare i pori della membrana vengono trascinate dalle molecole dell'acqua

circostante. Il filtrato prodotto si trasferisce poi lungo il resto del nefrone, al

sistema collettore.

 il riassorbimento: il riassorbimento è dato dalla rimozione di acqua e

molecole di soluto dal filtrato Sono coinvolti molti meccanismi: il

riassorbimento dell'acqua avviene passivamente per osmosi, il riassorbimento

dei soluti può implicare la semplice diffusione o l'azione delle proteine di

trasporto dell'epitelio tubolare. Le sostanze riassorbite dal filtrato si

trasferiscono nel liquido peritubolare dal quale possono eventualmente

rientrare nel sangue.

 la secrezione: la secrezione è il trasporto dei soluti attraverso l'epitelio dal

filtrato: la secrezione di solito implica l'attività delle proteine di trasporto

dell'epitelio tubolare.

Dal punto di vista funzionale ciascun nefrone si compone di due diverse parti: il

corpuscolo renale che si occupa della filtrazione ed il tubulo renale che realizza il

riassorbimento e la secrezione.

CORPUSCOLO RENALE

Si tratta di una formazione sferica delle dimensioni di 0,2-0,3 mm, prevalentemente

costituita da una rete capillare a gomitolo, il glomerulo, attraverso il quale la parte

liquida del sangue viene filtrata e raccolta in una struttura circostante a forma di

5

calice, la capsula di Bowman. La capsula di Bowman rappresenta l'inizio a fondo

cieco del sistema tubolare. Nel corso dell'evoluzione questa parte, che si pone in

continuità con il tubulo contorto prossimale, si è dilatata e ha circondato il glomerulo.

Ne è risultata una struttura dotata di doppia parete, il cui foglietto interno è

strettamente in rapporto con l'endotelio capillare del glomerulo. Le cellule epiteliali

di tale strato della capsula di Bowman si sono trasformate nei tipici podociti (cellule

formate di pedicelli), tra i cui prolungamenti l'acqua e le piccole molecole solubili

vengono filtrate dal glomerulo passando quindi nel sistema tubolare. Tale

liquido è denominato filtrato glomerulare o preurina. Il corpuscolo renale

possiede, quindi, un polo vascolare nell'unico punto che non risulta circondato dalla

capsula di Bowman (sbocco e origine dei vasi afferenti ed efferenti) nonché un polo

urifero situato dal lato opposto, che costituisce l'inizio del sistema tubolare e che

comunica con la camera glomerulare, lo spazio compreso tra i foglietti parietale e

viscerale della capsula.Il sangue rimasto nell'arteriola efferente dal glomerulo a

questo punto è molto "concentrato", contenendo una modesta quantità di acqua con

relativi soluti e particelle troppo voluminose per superare la barriera delle pareti dei

capillari, come globuli rossi e bianchi, grosse proteine o goccioline di grasso. Oltre il

glomerulo l'arteriola efferente si ramifica nuovamente in altri capillari delle pareti

permeabili, che si attorcigliano e si intrecciano in una rete attorno al tubulo,

consentendo il riassorbimento dal filtrato delle sostanze utili, che vengono

reimmesse nel circolo sanguigno ; invece, le sostanze di rifiuto rimaste nel sangue

dopo la filtrazione vengono trasferite nel filtrato per essere eliminate.

Corpuscolo renale Nefrone

TUBULI RENALI

Il tubulo renale si suddivide dapprima nel tubulo prossimale, poi nell'ansa di Henle

(che discende nella sostanza midollare) e infine nel tubulo distale, che conduce al

dotto collettore. Attraverso i capillari glomerulari circa 200 l di filtrato glomerulare

raggiungono giornalmente la camera glomerulare ed il 99% di tale liquido deve

rientrare nel torrente sanguigno. Il nefrone, infatti, restituisce al sistema

6

circolatorio i materiali utili e quasi tutta l'acqua, trattenendo le scorie che

dovranno essere eliminate. Tale compito è affidato ai tubuli renali e si realizza

tramite due meccanismi: il riassorbimento tubolare e la secrezione tubolare.

Il Riassorbimento Tubolare

Le cellule del tubulo prossimale riassorbono normalmente il 60% del volume di

filtrato prodotto nel corpuscolo renale. Il sodio viene assunto attivamente, in un

processo che comporta dispendio di energia, dalle cellule tubolari, viene trasportato

attraverso il citoplasma e rilasciato sul versante opposto in corrispondenza della

membrana basale dove viene immesso nei capillari peritubulari. Il trasporto attivo

del sodio è centrale rispetto a tutti gli altri meccanismi di riassorbimento: con la

fuoriuscita del sodio dal lume si stabilisce una differenza di pressione osmotica fra

lume e sangue, cui segue una fuoriuscita di acqua dal lume tubulare.

Il trasporto attivo del sodio è allo stesso tempo il presupposto per il riassorbimento

degli zuccheri, degli amminoacidi e di altre sostanze organiche, in quanto questi

elementi possono penetrare nella cellula solo se legati al sodio.

La Secrezione

La composizione ed il volume del filtrato cambiano sostanzialmente nel tragitto dallo

spazio capsulare al tubulo contorto distale.Circa il 60% di acqua ed il 65% dei soluti

sono riassorbiti ed un altro 29% di acqua e 25% di sostanze disciolte soprattutto ioni

sodio e cloro, penetrano nel liquido peritubulare della midollare lungo l'ansa di

Henle. Il riassorbimento selettivo o la secrezione, in particolare lungo il tubulo

contorto distale, mettono a punto poi l'aggiustamento definitivo della

composizione del filtrato. La filtrazione non sospinge tutte le sostanze disciolte

fuori dal plasma ed il sangue circolante nei capillari peritubulari contiene ancora una

certa quantità di sostanze potenzialmente pericolose. In genere la loro presenza non è

significativa, perché le restanti concentrazioni sono troppo basse per determinare

problemi fisiologici. Se la concentrazione di ioni o componenti specifici nei capillari

peritubulari resta troppo elevata, i tubuli possono attivare una secrezione attiva di

queste sostanze all'interno del filt

Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
9 pagine
SSD Scienze mediche MED/05 Patologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher venzol di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Semeraro Nicola.