Il secondo step è la spettrometria di massa.
Lo spettrometro di massa (MS) è in grado di identificare la sequenza
dei peptidi misurandone il rapporto tra massa e carica ovvero la
frazione m/z, dopo essere stati trasformati in composti carichi e in fase
gassosa.
Noi partiamo da un insieme di peptidi neutri o con bassa carica, quindi
prima dobbiamo caricarli a sufficienza cioè produrre la fonte ionica:
1) I peptidi digeriti dalla tripsina sono solubilizzati in un solvente
polare e volatile.
2) Vaporizzazione della soluzione, cioè la trasformazione in gocce
volatili, grazie all uso di gas elio (He) e pressione atm
Evaporazione del solvente grazie all uso di gas azoto (N2)
detto drying gas perché riscalda
3) Applicazione di alta tensione per formare un aerosol di gocce
cariche
4) Applicazione di un campo magnetico variabile, in cui i peptidi
carichi si muovono, con traiettorie differenti a seconda del
rapporto m/z.
Lo sdm viene collegato al nano-HPLC. Le frazioni vengono pompate
automaticamente nello sdm una alla volta.
In ingresso viene iniettata la soluzione proteica proveniente dall
HPLC che effettua lo step di purificazione.
I peptidi vengono convertiti in fonte ionica grazie a un sistema di
Ionizzazione ElettroSpray (ESI), che è una delle tecniche di
Ionizzazione a Pressione Atmosferica (API), adatta per molecole
polari. Sfrutta l elio come gas nebulizzante che viene immesso insieme
alla soluzione all interno di un capillare, in modo da generare gocce di
prot+solvente. L aggiunta di azoto come drying gas va a far
evaporare il solvente così che rimangano gocce volatili di soli
peptidi. Poi l alto voltaggio carica le gocce.
L analizzatore di massa è una trappola ionica a quadripolo. Questa
configurazione insieme all applicazione di un campo magn var
conferisce un moto oscillatorio e fa sì che solo i peptidi con un certo
valore di m/z possano raggiungere il rilevatore.
Il rilevatore o detettore riporta su un istogramma i gruppi di peptidi
organizzandoli sulla base del m/z e della relativa abbondanza.
La risoluzione dello strumento indica la capacità di distinguere due
picchi, ovvero di distinguere tra due diversi valori di m/z. Questo
dipende da FWHM (Full Width at Half Maximum), che deve essere
minimizzata per avere alta risoluzione, ovvero vogliamo che la
differenza minima tra due valori di m/z che possa essere percepita dallo
strumento sia +bassa possibile.
La trasmissione indica il rapporto tra il numero di ioni generati
nella fonte ionica e il numero di ioni che arrivano al rilevatore.
L accuratezza indica la differenza tra la massa osservata e quella
teorica.
-
Sequenziamento del genoma
-
Sequenziamento DNA
-
Sequenziamento del genoma
-
Sequenziamento di genomi, Biotecnologie Cellulari