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IMBOTTIGLIAMENTO
sistema alfin-sinolea
Ci sono diverse lamine che si infilano dentro la pasta e poi vengono pulite da una griglia filtrante che separa olio e
acqua di vegetazione. Anche in questo caso le sanse rimangono umide.
Questo processo deriva dalla tensione superficiale e affinità che il metallo ha per l’olio.
ESTRAZIONE DELL’OLIO DI SEMI
Gli oli di semi dal punto di vista quantitativo sono enormemente più importanti rispetto all’olio di oliva (che è una
produzione della regione mediterranea). Gli oli di semi sono importanti che se il loro utilizzo è spesso fuorviante
perché sono ottimi a crudo dato che sono ricchi di acidi grassi polinsaturi, ma il loro consumo a crudo è triste perché
dal punto di vista sensoriale sono oli abbastanza poveri.
L’utilizzo ne viene fatto soprattutto a caldo per frittura perché gli oli di semi costano poco e durante la frittura ne
servono grandi quantità. Il problema sta nella stabilità termica che è molto bassa proprio a causa dell’estrema
insaturazione dell’olio.
A livello industriale, uno degli oli più usati è quello di palma (che si trova anche al centro di una polemica perché ne è
stata fatta una questione nutrizionale, quando in realtà non ha nessuna controindicazione in più rispetto agli altri
oli). L’olio di palma ha un problema di tipo sociale, umana e politica perché le palme vengono coltivate in zone
tropicali con abbattimento indiscriminato di foreste e condizioni di schiavitù delle popolazioni che devono lavorare.
Dal punto di vista chimico e nutrizionale però è ottimo per friggere perché contiene acidi grassi saturi.
COMPOSIZIONE PERCENTUALE
Tra gli oli più importanti c’è l’olio di soia. La soia viene coltivata principalmente per i mangimi e l’olio di soia è un
prodotto secondario utile per la produzione di margarina vegetale, la quale è altamente utilizzata come grassi
deidrogenati (perché vengono parzialmente eliminati i doppi legami).
Il contenuto di grasso è estremamente elevato in arachide, colza, mais e girasole; mentre è più ridotto in soia e
vinaccioli.
I vinaccioli sono produzioni tipiche delle zone dove viene prodotto vino e sono stati per lungo tempo un prodotto
abbastanza diffuso, poi è sparito perché obiettivamente l’olio contenuto è molto modesto e non sempre si riescono
a ottenere dei vinaccioli in forma pura dalla vinificazione, ma spesso sono mescolati con altri componenti solidi
dell’uva. Il vinacciolo è ricchissimo di sostanze polifenoliche che lo rende stabile dal punto di vista dell’ossidazione ed
è utile a livello nutrizionale.
L’olio di colza è sparito dalla circolazione e si trova tra le margarine o come oli di semi vari. Questo perché tempo fa
ci fu uno scandalo a causa di un acido grasso detto acido erucico. Esso è un acido grasso che la sgradevole
caratteristica di accumularsi nel miocardio causando gravi alterazioni cardiache fino alla morte. Con il tempo ci fu un
miglioramento genetico e ad oggi ci sono varietà di olio di colza prive di acido erucico.
PRINCIPALI ACIDI GRASSI DEGLI OLI
Vengono considerati solo acidi grassi tra 16 e 18 atomi di carbonio. I più interessanti sono gli ultimi 3:
- acido linoleico (presente in colza e soia in grandi quantità)
- acido linoleico (presente in soia e colza)
- acido oleico
ESTRAZIONE CON SOLVENTI
Le fasi sono:
- cernita
- decorticazione: eliminazione della corteggia o tegumenti esterni del frutto. Essa viene eliminata perché non
contengono olio e perché rovinano il residuo dell’estrazione. La presenza di parti esterne molto fibrose e prive di
sostanze nutrienti perché causerebbero abbassamento della resa in olio, peggioramento del pannello sgrassato e
aumento del consumo di solventi
- laminazione o macinazione. Viene detta laminazione perché il seme non viene sfarinato ma si ottengono delle
lamine o fiocchi perché a lato dell’estrazione è necessario formare un letto che offre un’elevata superficie di
scambio tra solvente e materiale solido e al tempo stesso deve essere molto permeabile. Se si fa una farina si
ottiene un’efficace rapporto superficie/volume e quindi in teoria c’è una grande superficie di scambio, ma si
forma uno strato poco permeabile. Il solvente tende infatti a penetrare lentamente e passare attraverso lo strato
di seme lentamente. Questo ostacola la lavorazione perché i semi vengono lavorati in maniera continua con
impianti enormi e velocissimi, quindi il processo di estrazione deve essere rapido per contenere al massimo i
costi.
- Pre-estrazione a pressione facoltativa per quei semi che contengono elevate quantità di olio che possono essere
estratte per pressione. Lo si fa per arachide e girasole.
- Estrazione
- Si forma la miscela quando si ha il contatto con il solvente
- Filtrazione
- Il solvente viene separato per distillazione quindi si può riciclare e si ottiene l’olio
- Dall’altro lato si ha la farina disoleata che deve subire un processo di eliminazione del solvente, che avviene
anch’esso recuperato e aggiungo ad altro solvente
- L’olio ottenuto con questo processo deve andare incontro ad un processo di rettificazione
ESTRAZIONE CON SOLVENTI
CERNITA
Effettuata con vibrovagli in cui viene separato il particolato grosso come foglie, pietre, fusti e corpi estranei e scarto
di polveri fini.
DECORTICAZIONE: eliminazione della scorza
È una fase importante perché consente di
1. contenere le perdite di olio (1-2%)
2. impedire la contaminazione del pannello sgrassato
Può essere fatta in tanti modi ma fondamentalmente dipende dalla consistenza delle parti esterne:
A impatto se parte esterna è rigida
Consiste di una tramoggia di carico con un rotore ed
uno statore; i semi o frutti colpiscono lo statore per
effetto del rotore, l’involucro si frammenta.
A rulli se parte esterna è flessibile
Calibrazione del prodotto perché distanza dei rulli
deve essere leggermente superiore al diametro del
seme. La distanza non deve essere maggiore perché se
no i rulli non esercitano la pressione dovuta e
nemmeno troppo vicina perché se no il seme non è
pressato troppo. Si ha la separazione delle scorze dalla
parte interna.
I rulli possono essere in serie con una distanza che va
diminuendo per trattare semi con diametro diverso
Per flottazione (flusso di aria) vi è una separazione delle parti più leggere, le scorze, e il seme decorticato che ha
maggior peso e finisce sul fondo e attraverso dei vibrovagli il prodotto esce.
LAMINAZIONE: riduzione delle dimensioni
Si utilizzano dei mulini con dei rulli che hanno la caratteristica di ruotare con velocità diverse con producono sia
un’azione di schiaccio sia di striscio del seme in modo da produrre delle lamelle. Possono essere più o meno
complessi ovvero dotati di più coppie di rulli che lavorano insieme.
ESTRAZIONE
Uno dei sistemi di estrazione più utilizzati è l’estrazione a percolazione.
L’estrattore DESMET è il più usato.
Costituito da un contenitore ermetico perché siamo in presenza di solventi (no scambi con ambiente esterno = non
evaporazione del solvente). Il sistema è un nastro trasportato sul quale si adagia un letto di lamine investito da
solvente; l’entrata delle lamine dei semi e del solvente avviene da lati opposti avviando un sistema controcorrente. Il
solvente successivamente si pone al di sotto del nastro trasportatore e viene pompato sopra una porzione di letto
precedente in modo che sia estratto ulteriore olio. Quando le lamine sono sature di olio il flusso che arriva è un
flusso che ha già subito ben 5 stadi di estrazioni (ultimo stadio sono le gocce scure). Quindi non è necessario usare
un solvente puro bensì un solvente con differenza di concentrazione rispetto alla concentrazione contenuta
all’interno del seme nei vari stadi; in questo modo è possibile ottimizzare il sistema di estrazione ed economizzare il
volume di solvente. (estrazione controcorrente). Al termine si scarica la sansa e la miscela. La miscela che si ottiene
nell’ultimo stadio, da cui si estrae la soluzione con massima concentrazione di olio, arriva alla distillazione che separa
l’olio, che procede nelle successive lavorazioni, dal solvente che viene riciclato.
Un altro sistema è l’estrattore di Bollmann.
Il vantaggio è che si sviluppa in altezza con una notevole risparmio in spazio (bene con elevato valore per le industrie
che spesso hanno problemi di spazio).
Funziona con una serie di cestelli che ruotano all’interno della macchina. In alto è presente il carico fiocchi secchi e
vengono caricati su questi cestelli e sono investiti dal solvente che è raccolto alla base dell’impianto. Un setto divide
le miscele olio-solvente dalla miscela solo olio sulla base della concentrazione del solvente. Una travolgia ha il
compito di portare all’esterno i fiocchi sgrassati. La caratteristica di questo impianto è che le immissioni del solvente
sono due, una all’inizio ed una alla fine. Il solvente percola attraverso le varie ceste passando dall’una all’altra si
arricchisce di grasso. La miscela che si crea fluisce nella parte inferiore del sistema separandosi: miscela più diluita
che viene pompata come solvente fino a diventare una miscela ad elevata concentrazione che viene espulsa
all’esterno.
Ci sono molti estrattori brevettati ad oggi usati nelle industrie. Questi sono solo due esempi di come funziona
un’estrazione
RAFFINAZIONE O RETTIFICAZIONE DEGLI OLI
Obbligo di legge sia sugli oli vergini di oliva difettati sia sugli oli di oliva sia sugli oli di semi (tutti gli oli estratti con
solventi!!).
Sono 5 i passaggi fondamentali che vengono fatti seguendo questa frequenza che è abbastanza rigida:
Demucilaginazione Parte polare e parte apolare e che in una ripartizione acqua olio si pongono all’interfaccia.
Deacidificazione Per un motivo o un altro si sono liberati nel trattamento del seme; può essere per attacchi di
parassiti o cattivo stoccaggio di materiali o germinazione dei semi (libera enzimi che vanno ad idrolizzare materiali di
riserva che possono essere amidi ma anche lipidi)
Decolorazione Essendo estratti con solventi questi oli si presentano intensamente colorati. Olio di sansa verde,
olio di palma arancione…
[Qualsiasi olio di semi in commercio si presenta poco colorato.]
Deodorazione Spesso la cattiva qualità di questi oli ha un pessimo odore che può derivare da processi di
separazione dei lipidi ma anche microrganismi.
*La deacidificazione pu