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Per suscitare interesse e stimolare attenzione si è ricorso a presentazione di una storia,
inventate sulle virtù proposte (maestre che scelgono quale più adatta al contesto) e
costruite per promuovere una ri essione ampia. Nell’infanzia le storie sono lette e animate
con burattini, nella primaria scritte e illustrate con disegni da colorare, distribuite e lette ad
alta voce; al termine c’è una conversazione con domande che richiede una ri essione oltre
la narrazione.
Nell’infanzia analizzata la storia sul coraggio, dopo la presentazione proposte delle
domande per ri ettere ed al termine un momento di rielaborazione personale in cui
disegnato il momento preferito.
I risultati hanno riportato risposte alle domande 1.Che cosa ha fatto il protagonista, ovvero
chiesto di descrivere il gesto compiuto e interpretarlo -interviene in aiuto di amico -è
virtuoso, eroico e usa la forza interiore -risposta sporgente che suggerisce idea di aver
dentro la virtù, qualcosa da dentro muove 2.Se tu fossi l’amico, cosa penseresti -pensare a
soluzione, usare la forza sica per salvarsi -pensare a condizione di bisogno, pensieri sulla
vulnerabilità in cui versa -pensare all’ingiustizia della situazione, riconosciuta causa di
prepotenza -riconoscere azione virtuosa dell’amico, riconosciuto il bene compiuto al
termine 3.Se tu fossi al posto del protagonista cosa faresti e perché, invitati a
immedesimarsi e immaginare situazione di un amico in pericolo -intervenire con azione
diretta, chi corretta chi astratta -intervenire con parola, rimproverare -costruzione assieme
di cosa muove l’azione 4.Come chiameresti il gesto del protagonista, se riconosciuto il
gesto e sanno nominare. Non tutti ma alcuni sanno andare oltre descrizione e leggere lo
stile dell’azione come ascrivibile a virtù.
Per alcuni sorge un dilemma: azione buona perché salvato un amico ma azione sbagliata
perché disobbedisce a regola di non gridare, cercato dialogo ma alla ne maggior parte
mantiene posizione doppia, spesso cambiano risposta quindi forse i bambini non hanno
maturato una scala etica che guidi loro scelte in priorità?
Nella primaria, la storia racconta cosa succede nel boscoquando arriva un’anatra
spennacchiata perché presa di mira da cacciatore, gli animali la ri utano perché bizzarra ma
una lontra la accoglie. Dopo lettura consegnata scheda con 4 domande e quando risposto
data consegna di scrivere un racconto a partire da storia letta, ciao uno che abbia oggetto
atto virtuoso simile.
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I risultati hanno riportato risposte alle domande 1.Qual gesto virtuoso della lontra, molteplici
le idee che indica riconoscimento della complessità dei geni e che lo strumento e cace
perché fa ri ettere su sfumature del gesto -in casi non nominano la virtù ma forniscono
descrizione del gesto, chi riferisce generosità mette in luce aspetto ospitante, la
disponibilità; chi la giustizia risalta l’aiuto nonostante i giudizi altrui.
2.Quale pensiero aveva in mente che l’ha guidata, non emerge solo un signi cato ma molti
-prestare aiuto -accogliere e ospitare, agire con intenzione ospitante -altro in condizione
di cile -migliorare la condizione emotiva -considerare tutti uguali, consapevolezza che tutti
hanno egual valore e trattati in stesso modo -amicizia è importante
3.Quali e etti produce il gesto -atre virtù, generata un’altra virtù -un legame a ettivo
-situazione di contrasto, può capitare che susciti disaccordo da chi non capisce, dover
a rontare contrasti -miglioramento condizione altro -apprendimenti, ha consentito di
imparare qualcosa a tutti i personaggi 4.Dopo azione cosa ha provato, ri ettere su ciò che
succede dentro dopo l’atto -vissuti emotivi, per diversi rende felici -esperienza del voler
bene, concetti di amicizia, amore -autoconsapevolezza etica, sentirsi virtuosi, di aver fatto
la cosa giusta.
La scrittura successiva consente di approfondire i concetti appresi ad es ‘un po di rispetto,
dove il gesto virtuoso orientato dal pensiero che tutti uguali, ricorda pensieri del racconto,
come dire che è la cosa giusta da fare, altro riferimento.
Cap.6 Le vignette
Le vignette propongono situazione eticamente problematica con tre diversi possibili nali,
invitati a descrivere le tre conclusioni e scegliere quale mostra virtù su cui si concerta
l’attività, chiesto di descrivere quello che vedono con l’obiettivo stimolare pensiero e
interpretazioni.
Nell’infnaiza le vignette hanno degli animali del bosco delle virtù. Si propone immagine in
situazione iniziale e lettura descrizione, in seguito tre nale con altre vignette, mostrate una
per volta casualmente, chiedendo di descrivere e dando momento di ri essione; al termine
delle descrizione si domanda in quale c’è generosità e si vota per alzata di mano.
Nella vignetta A votato da tutti il gesto del dono, alcuni anche altri elementi non subito
riscontrabili; la B ha letture contrastanti, alcuni vedono il gesto del ri uto, altri un atto
ludico; la C vede riconosciuto il gesto e il pianto; in ne in alcuni casi le vignette vengono tra
loro collegate immaginando continuità.
Le scelte, in risposta domande in quale vedi generosità, maggioranza in A, poi B e pochi in
C. -perchè scelto A, perché si legge un gesto di dono e di aiuto, gentile associato ad atto di
gentilezza -perchè scelto B, perché o erto un momento di gioco all’amico -perché scelto C,
per creare uguaglianza riequilibrando situazione -variazione come giusta misura di
generosità, in due ruppi ri ettuto sul criterio per distribuire, come fosse equo e se quindi
generosità sia spontanea o calcolata.
Nella primaria le vignette hanno bambini in situazioni reali e vicine, delicato contesto
esplicitato a voce e date tre conclusioni con tra simboli dove sono rappresentate tre
modalità di distribuzione di regali (prima vede disuguaglianza che si somma a una di
iniziale, seconda ved disuguaglianza che riequilibra una iniziale, terza vede uguaglianza a
fronte disuguaglianza di base) poi consegnata scheda in cui descrivere e sceglie quale
rappresenta giustizia e perché. Dopo si passa a ri essione intersoggettiva: chiesto di
discutere in classe le idee e successivo disegno di una vignetta sulla giustizia.
-Perché scelta vignetta cerchietto, il dare a tutti in modo uguale -perché scelto quadratino,
riequilibra situazione di partenza, è conseguenza di generosità e segue principio del merito
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-perché vignetta cerchietto e quadratino, dare a tutti con idea di giustizia che riequilibra,
dare a tutti ugualmente con idea di giustizia come accontentare.
Cap.7 I giochi
-I vasi del rispetto all’infanzia, scopo costruire scala etica d gruppo attraverso analisi
azione, confrontando valenza mediante negoziazione. Qui ricevono un puzzle da ricomporre
in una scena che descrive un’azione; dopo aver ricomposto sono invitati a descrivere la
scena e interpretar la valenza, prima in grande poi ogni gruppo presenta la scena e prova a
classi carla con un grado da 0 a 10. Per aiutar preparato un supporto che aiuta a
visualizzare la quantità ovvero una striscia distoma con vasi contenuti da 0 a 10 foglie;
dopo confronto in lano nel vaso la loro scena. Previsto che un vaso contenga solo una
scena cosi da spingere a ri essione e comparazione.
Premessa nei risultati che non essendo fornita lettura univoca, descrizione avvenuta
liberamente e -alcuni leggono in modo diverso dall’idea all’origine -alcuni notano particolari
notano particolari fondamenti per attribuzione -altri danno valore opposto a quello pensato.
-Gruppo 1, vede massimo rispetto nel complimentarsi con qualcuno e molto grave la
mancanza di attenzione -gruppo 2, ritiene ascolto di altri massimo rispetto e prendere in
giro come il minimo -gruppo 4, vede il massimo nell’essere amici, darsi la mano segno
tangibile e minimo il prendere in giro -gruppo 5, mette massimo 9 nell’invitare a giocare
assieme e il minimo nel prendere in giro (unico gruppo che punta anche su scelte
intermedie e non solo gli estremi).
Unica caratteristica comune a tutti è la valutazione negativa di prendere in giro, tutti dicono
0 forse perché colpisce al cuora la dignità di una persona.
In diversi casi si assiste a pensiero divergente tra chi prova a sostenere un caso opposto ad
altri.
Il sentiero nel bosco del coraggio per la primaria, assegnazione di un luogo e due o più
animale del bosco, alla ne chiesto di inserire questi in una storia sul coraggio, con anche
un disegno. Le idee di coraggio a eriscono -a rontare le di coltà, capacita di a rontare
paure grazie aiuto, un consiglio fondamentale per permettere di attuare azione virtuosa
-intervenire per aiutare, salvare o aiutare un altro, gesto che può essere fonte di felicità
anche se comporta dei costi per chi agisce -a rontare le di coltà per aiutare, capacità di
a rontare di coltà, pericoli per aiutare chi in di coltà -coraggio di parola, casi in cui
occorre coraggio a dire la verità o qualcosa di di cile.
Cap.8 I fogliari e diari
Nei mesi invitati i bambini a tenere traccia in un diario esperienziale delle azioni virtuose che
compiono o vedono nella quotidianità, per allenare alla ri essione su quanto fanno,
esternalizzare e generare cosi apprendimento stabile.
Nell’infanzia utilizzati i fogliari che raccontano con un linguaggio gra co, descrizione per
iscritto con aiuto di adulto e si chiamano cosi perché i fogli hanno forma di foglie. La
proposta vede -disegno di un gesto compiuto o visto compiere e al termine adulto
aggiunge elemento narrativo scrivendo le risposte a domande -descrivere disegno e -quale
virtù (se assenza esperienze possono disegnare liberamente per non far vivere impositivi),
ciascuna foglia appesa come stimolo a socializzazione; la prima foglia disegnare in
presenza e le successive realizzate nella normale attività scolastica (richiesta maggior
regolarità possibile, ma non tutte riuscite quindi il nale ha visto gran variabilità).
Nei risultati considerate -quali e quante virtù descrivono e nominano e la più riconosciuta è
generosità (‘ho fatto con le mie mani un regalo a un’amica’), poi rispetto e coraggio,
ipotizzando che poiché l’attività chiede di portare attenzione su esperienza, possibile che
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coraggio si riduca prece fa riferimento spesso all’immaginario, poi altre fanno riferimento a
diverse virtù (dando spazio alla creatività e libertà, dimostrando capacità di pensiero)
-come concettualizzano le virtù