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Cognitivamente può subire ritardi specie se origine da cause neurologiche. Le prime attività
cognitive sono collegate ad attività motorie, Piaget parla di intelligenza sensomotoria quindi
è conseguenza che mancanza di stimolo visivo comporti ritardo anche in attività cognitive.
Riguardo allo sviluppo del ragionamento logico, ciechi da nascita ritardo in operazioni
infralogiche (conservazione sostanza) e lieve in matematiche. Sembra che gli e etti negativi
siano collegati a certa conoscenza piuttosto che de cit globale. Diversa presumibilmente
nelle rappresentazioni spaziale che ci saranno maggiori limitazioni: per localizzare ha
necessità di ancorarsi a riferimento, tende a essere il proprio corpo prolungando la
concezione di se e ritardando la contrazione sugli altri.
Di coltà cognitive che si risolvono in ritardi di acquisizione e nel quale il solo de cit visivo
non comporta inferiorità nel bagaglio ma una riorganizzazione funzionale (sensoriali con
maggior implicazione altri e poi cognitivo perché elaborano i dati attraverso linguaggio e
semantica).
Non sempre scoperta cecità comporta genitore disadattavo, vanno considerate di erenze
individuali e contestuali. È capace di emettere vocalizzi rispondendo a voce e stimolazioni,
tuttavia non stabilisce contatto visivo; attaccamento avviene con mesi di ritardo e anche
separazione-individuazione può ritardare: infatti sperimentare il mondo si collega ai
progressi nella locomozione (oltre a protezione genitoriale che non aiuta a separarsi).
Le principali di erenze stanno nel maggior impegno che il contenimento prima e
coinvolgimento poi richiedono, possiede una serie di competenze base, rendono possibile
sviluppo a ettivo simile. Le relazioni coi coetanei pongono nuovi problemi, quando la
tendenza all’io ostacoli e quindi improntate che attività ludiche coordinate da adulto
promuovano sviluppo socialità.
Alcune ricerche evidenziano importanza di grati care e incentivare vocalizzazione
spontanea e favorire atto comunicativo. Per acquisizione rme parole si può forse ipotizzare
che ci sia rischio di ritardo per limiti in comunicazione non verbale, sia per esperienza
limitata nel mondo; ipotesi poi che alcuni aspetti dell’input adulto non siano favorevoli a
sviluppo -genitori che usano solo commento verbale -troppe richieste di info -riferimento a
oggetti interessanti piuttosto che contestuali. Sembra comunque fondamentale il valore
adattivo e cioè come sia solo un lieve ritardo ad eccezione si speci che di coltà, sono per
lo più di erenze qualitative che ri ettono le esperienze di realtà (iperverbalismo, ripetizione
di termini che sente senza poter accedere al signi cato, spengendosi con esperienza).
Disabilità multiple. Negli anni spesso si è associata ad altri problemi (neuromotorie,
sensoriali). Lieve se compromissione non determina signi cativa limitazione autonomia,
media se compromette sviluppo armonico, grave se linguaggio assente e cognitivamente
profonda, restrizione estreme autonomia. Per la presa in carica si fa distinzione in base età
-precoce se 0-3 anni, in uenzare sviluppo psicomotorio, inserirsi in momenti evolutivi per
riorganizzare sistema nervoso centrale; obiettivo uso funzionale del residuo visivo, sviluppo
senso percettivo; -dopo 3 anni, concluso periodo critico, obiettivo raggiugnere massimo
livello possibile autonomia, socializzazione e comunicazione.
Interventi riabilitativi. Tenere conto del contesto, la famiglia ruolo nel mettere in atto
processi di adattamento, si deve riorganizzare tutto l’ambiente e perciò fondamentale
supporto per proteggere da stress. Gli operatori non devono trascurare malessere familiare
poiché può ostacolare al successo dell’intervento, necessari cicli psicoeducativi per
esaminare interazioni.
L’acquisizione di adattamento e autonomia è l’obiettivo principe. -Training per
potenziamento e cienza visiva, residuo visivo per ottenere info ambiente e migliorare
autonomia; si pone attenzione alla luce, localizzazione di essa, oggetti -per i totalmente
ciechi, insegnate tecniche con sussidi di lettura (braille, lettori automatici) che trasformano i
testi sui monitor, anche, in info vocali o per tatto (consentendo integrazione scolastica e
lavorativa); -strumenti per orientamento e mobilità, necessario sia in possesso di
lateralizzazione, comprensione concetti topologici, abilità uditive tattili e controllo postulare.
Il training prevede percorso motori con adulto, poi si lascia in autonomia per rendere
progressivo aumento coordinazione, conoscenza ambiente(i più comuni ausili sono
accompagnatore vedente, cane guida e bastone bianco). Al ne favorire autonomia, n da
infanzia introdotti dispositivi per rinforzare mobilità come carrellini nti che abbiano design
speciale al ne esplorativo.
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Cap.4 Disabilità motoria
La paralisi cerebrale infantile fa riferimento a limitazione attività dovuta a danno
permanente, alterazioni sistema nervoso centrale per cause pre, durante o post-natali. La
lesione non evolve, ma, divenendo più complesse le richieste ambientali, si assiste anche
ad aggravamento in funzione di esperienze e capacità. Per porre diagnosi la lesione deve
esser avvenuta in primo anno, le successive hanno più speci ca (trauma cranico, tumore
cerebrale), per questo si parla di mancata acquisizione e non perdita.
Una delle cause post più di use è danno neurologico permanente leucomalacia,
interruzione o scarso apporto ossigeno in regioni encefaliche cui consegue morte cellulare;
altri esempi di alterazioni sistema nervoso centrale che non determina perdite funzionali
rispetto quando la struttura è matura, perché c’è plasticità cerebrale ovvero adattamento
che promuove rimodernamento dei circuiti (in PCI danni sono troppo grandi da ripristinare).
In Italia si trova la classi cazione tra -forme spastiche, emiplegia interessa lato del corpo e
talvolta ritardo dell’intelligenza, diplegia vede disturbi del movimento arti inferiori con
normale sviluppo linguaggio e intelligenza, tetraplegia n da nascita tutti gli arti, sviluppo
motricità ritardato e deambulazione limitata -forme ataviche vedono disturbo coordinazione
dei movimenti, equilibrio e tremore, sviluppo psicomotorio ritardato -forme discinetiche
vedono movimenti involontari scatenati da movimento volontario -forma atetosica, più
di usa, movimenti lenti e involontari -forma distonica con alterazione regolazione tono
muscolare.
Sviluppo conoscenza. Formazione della conoscenza legata ad attività esplorativa,
eseguire comportamenti motori e consegue che operazioni intellettuali si originano da
azioni reali, cosa succede se è limitata? In realtà l’intenzione, formulazione e piani cazione
costituiscono la conoscenza quindi non cambia quest’aspetto.
Vengono solo a cambiare i livelli di elaborazione, esecuzione e controllo del comportamento
motorio: ogni bambino da nascita ha repertorio innato, sequenze motorie preformate, oltre
che sistema di analisi info che consentono di modi care le sequenze adattandole alle
richieste; la diagnosi dovrà comprendere delle valutazioni sensoriali, sviluppo cognitivo,
organizzazione e sviluppo a ettivo.
Una descrizione attraverso sistema multiassiale da 9 assi -motricità descrive componenti
disabilità in localizzazione -anamnesi lesionale evidenzia dati di storia clinica come sede
estensione; da questi due possibile gravità e localizzazione -anamnesi riabilitativa registrare
info dopo diagnosi -complessità info circa compromissioni altre funzioni, cruciale per
elaborare parametri su reali funzioni -complicanze registrare altre condizioni associate
-famiglia e servizi di riabilitazione per avere foto del contesto e servizi -comunità infantile
per sapere acceso a comunità -qualità di vita concetto di riabilitazione come ne
raggiungere maggiore qualità possibile.
Spina bi da. 80% hanno danno a parte inferiore schiena e disabilità sensoriale dipende da
lesione deformità coinvolgimento neurologico; collegato spesso c’è disfunzione vescia e
s nteri, problemi di coordinazione visus-motoria, attenzione, memoria, comprensione,
alcuni problemi di apprendimento che compromettono acquisizione competenze sociali.
Sviluppo psicologico. É attraverso comportamento che si raggiungono tappe di sviluppo
psicologico per organizzare propria identità. L’impossibilità sottrae quest’organizzazione e
casi di dipendenza da genitore, rapporto di fusione-confusione in cui perde coscienza dei
limiti. Solitamente consapevolezza seguita da percezione di propria immagine data da
visione altrui, un confronto da cui emerge l’imperfezione cui si aggiunge irreversibilità: si
percepisce inadeguato e diminuire interazione con l’ambiente, un forte isolamento sociale
con conseguenze sull’instaurazione di relazioni.
Aspetti relazionali. L’aiuto primario degli operatori volto a favorire superamento trauma per
consentire passaggio da relazione assistenziale a parentale. In generale, si mostrano
di coltà di adattamento maggiore, quindi molto importante si dedichi spazio per la famiglia
per l’ascolto relativo al trauma anche attraverso un lavoro personale con lo psicologo che
accompagni il riconoscimento; i fratelli anche in situazione particolare, di cui non hanno
immediata comprensione, le reazioni sono varie e determinate dal contesto di vita: ansie,
paure, con itti, senso di responsabilità nel dover o rire soddisfazioni ai genitori. I genitori
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devono accogliere i sentimenti negativi oltre che positivi, la necessità di dedicare adatta
attenzione che consolidi il legame.
Interventi. Negli ultimi decenni si può parlare di cambiamento nel concepire intervento
riabilitativo più focalizzato su visione globale: attenzione a terapia che trasferisca abilità
apprese nella vita quotidiana. Da qui importanza dei genitori nel trattamento, le proposte
strutturate in base a necessità reali e o rire apprendimento anche a loro in quanto dovranno
riproporle per consolidarle. -L’intervento abilitativo relativo prime fasi sviluppo, precedente
emergere abilità, per promuoverle a sviluppo funzionale -intervento riabilitativo viene
e ettuato nella fasi in cui già trovato strategie di adattamento ma non molto e caci; viene
formulato in seguito a valutazione funzionale delle funzioni adattive (motoria, postulare
visiva ecc) con strumenti standardizzati per rendere obiettivi più possibile valutazione. Per
piani care trattamenti individualizzati necessario cogliere tutte le variabili, fotografare
condizione di salute considerando ambiente punti di forza e criticità; deve esser cost