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Le due principali forma sono -questionari osservativi, domande veri cano grado di

competenza comportamentale, motricità, comprensione linguistica -somministrazione

prove oggettive, direttamente ai bambini, per valutazione competenze intelletive valutando

analisi visiva, discriminazione uditiva, memori uditiva. Osservazione che dovrebbe esser

condotta utilizzano procedure valide, meno possibile dipendenti da valutazione soggettiva,

poi portare a de nizione pro lo di classe tenendo conto di più variabili per valutare punti di

forza e fragilità: valutazione dinamica.

Non esiste formula di e cacia garantita, ma solo buone pratiche. L’idea è di enucleare

principi base che possano costituire mappa per orientarsi nel de nire attività basate su

evidenze scienti che e favoriscano apprendimento; fondamentale il coinvolgimento motorio

e multisensoriale: per divider parola in sillabe, fare salti in cerchi per ognuna; per imparare

conteggia toccare, manipolare oggetto, valorizzare competenze ponendo attenzione alla

pratica del fare e l’apprendimento. Il potenziamento non per forza sica ma una situazione

dove insegnanti e bambini insieme progettano, ricercano: messe in relazione

sperimentazioni dei bambini con competenze degli insegnanti, questo non signi ca non

necessaria progettazione attività ma anzi importante vengano de niti gli obiettivi da

proporre . Un tema ulteriore riguarda durata e frequenza, consenso sul fatto sia pratica

distribuita, poco e spesso, dalle 10 a 20 settimane con almeno 3 la settimana senza

dimenticare che l’obiettivo è far si che conoscenze diventino intrinseche alla pratica

didattica e quindi non prevedere un momento ‘altro’ ma parte integrante del lavoro

quotidiano; ulteriore tema la strutturazione in gruppo, -in piccolo si permette di rispondere a

esigenze dei singoli, potenziando condivisione e interazione, tuttavia richiede risorse di

compresente importanti e se pensata solo per bambini con di coltà, può esser vissuto

come frustrante, necessarie per questo accortezze -sul gruppo classe ci si può permettere

che attività diventino di routine, favorita collaborazione di tutti e che così il potenziamento

per le fragilità risulta utile a tutti come rinforzo.

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Cap.3 Prerequisiti della lettura

Modelli di sviluppo delle competenze di lettura. Il modello di Frith ha permesso di

descrivere come il bambino apprenda a leggere e scrivere per tappe, stadi e il superamento

di 4 fasi sequenziali -stadio logografo, riconoscere parole in base a rappresentazioni

gra che, come un disegno, un puro riconoscimento visivo di simboli e forme familiari senza

consapevolezza che segni corrispondono a suono (fase prescolare) -stadio alfabetico,

riconoscere che rappresentazioni gra che costituite da sequenze di suoni e che questi

costituiscono i nomi degli oggetti, avviandosi ad acquisire il meccanismo di conversione

grafema-fonema, analisi lettera per lettera -stadio ortogra co, analisi più rapida delle parole,

riconoscimento del suono, entrano in gioco processi mestichi che consentono di apprender

regolarità e irregolarità della lingua cosi da costituire una memoria ortogra ca -stadio

lessicale, riconoscere parole immediatamente, senza scomporre poiché creato proprio

‘vocabolario ortogra co’ che permette di leggere.

L’acquisizione dell’abilità di lettura si fonda su precedente sviluppo di competenze

linguistiche; durante il primo anno di vita si specializzano le aree inferenti, consentendo la

discriminazione dei suoni del parlato e di unità sempre più ampie; grazie ad esposizione alla

propria lingua, impara a riconoscere le sonorità possibile e perde riconoscimento di alto; tra

5-6 anni quando inizia lettura, il bambino ha rappresentazione dettagliata della fonologia e

padroneggia le principali strutture grammaticali.

Predatori delle competenze di lettura. Nel processo di acquisizione due livelli -abilità di

base connesse alla singola parola -abilità superiori, unità di testo più ampie che richiedono

comprensione. Si delinea un percorso per imparare a leggere e comprendere per cui

necessario imparare prima a decodi care singole lettere, poi parole e in ne frasi; si

rappresentano i precursori evolutivi necessari a sviluppo abilità superiori e che costituiranno

le competenze prescolari.

Competenze fonologiche tra migliori predatori apprendimento lettura. La consapevolezza

fonologica è capacità di identi care componenti delle parole (fonai, sillabe) e manipolarle; si

struttura su due livelli, uno globale e uno analitico: dapprima bambino, globale, riconosce

sillabe uguali ad inizio parole diverse, classi ca parole in funzione lunghezza e riconosce

produce rime; poi è capace di analizzare singoli suoni parole, segmentare o unire sillabe,

eliminare sillabe, discriminare. In ne complente signi cativa nell’apprendimento è la

memoria, quali però le funzioni connesse ad acquisizione delle competenze accademiche?

Nel 2013 studio che ha indicato il ruolo della memoria di lavoro fonologica, che

permetterebbe di mantenere gli stimoli per tempo necessario a svolgere un compito e

in uirebbe su tutto il processo di lettura di decodi ca, comprensione e velocità di lettura

(sembra avere ruolo speci co nel consentire apprendimento a lungo termine di forme

fonologiche, perciò importante predatore delle abilità di letto-scrittura.

Aree di potenziamento per favorire acquisizione. Negli studi volti a valutare e cacia

interventi vengono utilizzati tali che prevedono speci che attività (metafonologia,

narrazione), condotte da professionisti esterni o insegnati formati, di lunghezza variabile;

solitamente almeno 20 settimane, da 30 minuti e 2-3 volte settimana. L’apparato fonatorio

può produrre diversi suoni e ogni lingua ne scegli un numero per il proprio linguaggio, si

potrebbero proporre allora esperienze relative propria voce, per percepire emissione e

articolare in modo consapevole -gioco degli specchi, pronunciare davanti specchio suoni

vocali, enfatizzando movimenti e tono voce, stimolare sviluppo abilità articolatorie -coppie

minime, coppie di parole che di erenziano solo per suono in ugual posizione, allenare a

discriminare suoni simili.

La consapevolezza fonologica signi ca identi care componenti della lingua (sillabe e

fonemi) e manipolarle -mago delle parole, stimolare a prestare attenzione alla forma sonore

della parola cosi da favorire discriminazione unità fonologiche ‘quando sente parola con

suono diverso da altre battere le mani’ -palloncini sillabici, in squadre e ad ogni un

immagine di parola, insegnante che avrà preparato palloncini con immagini di parole ed il

compito sarà trovare più palloncini con immagini di parole che iniziano come la parola

assegnata.

Possibilità di imparare a utilizzare e manipolare le lettere, non nalizzato all’insegnamento

ma riconoscimento di suono e forma -signora mangialettere, contenitore con tante palline

colorate con scritte singole lettere, insegnante personi cherà un personaggio che si ciba di

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lettere, ma non conoscendo ne lettere ne vocali, ha bisogno di aiuto ed i bambini

cercheranno la lettera giusta, ra orzando discriminazione e riconoscimento uditivo e visivo.

La scuola ha funzione di arricchire di concetti nuovi un lessico in espansione dato il valore

che ha l’esperienza ambientale, per questo si propongono attività che mirino a stimolare

ampliamento lessico -il forziere, consolidare parole sconosciute, incontrate durante i

momenti di lettura; condividere il signi cato di una nuova parola e come ra gurarla,

esterno carte con nomi, dove incontrata, contesto, a cosa serve.

Abilità di utilizzare regole di lingua, molti bambini no o bilingui, faticano riprodurre strutture

grammaticali -dettato topologico, serie di frasi con locativi e preposizioni, insegnante legge

a tutti cosa disegnare ‘albero a destra, sono, sopra).

Per valutare la memoria di lavoro si usa la ripetizione di non parole, senza signi cato, in

modo da impegnare solo fonologia e non impegnare sistema lessicale -gioco dell’alieno,

personaggio di altro pianeta che parla lingua strana da provare a imparare, pronunciate

mono, bi, trisillabiche cino, rimostra bantimole.

Cap.4 Prerequisiti dell’abilità matematica

Modelli di sviluppo delle competenze numeriche. Ad oggi i bambini di pochi mesi sono

in grado di identi care percettivamente piccole quantità senza contare, subitizing, e

distinguere mutamenti di quantità, si sviluppa un senso del numero che permette ai bambini

di mostrare abilità numeriche già prima di parlare o saperne le regole.

Un modello che ha provato ad integrare aspetti dell’abilità matematica precoce, è quello di

intelligenza numerica di Lucangeli, possibile identi care già in età prescolare processi che

lavorano per supportare sviluppo capacità di calcolo -processi semantici, comprensione

intuitiva quantità -lessicali, uso del nome dei numeri, sistema simbolico -presintattici, regole

su ordini di grandezza, valore posizionale. A partire da questi, si sviluppano capacità di

calcolo esatto e si acquisiscono le regole procedurali, arrivando all’economizzazione delle

operazioni (utilizzo memoria processi e fatti a seconda della questione).

Predatori delle competenze di calcolo. Lo sviluppo delle abilità è permesso dal

consolidamento di meccanismi speci ci legati al dominio della cognizione numerica

(confrontare due quantità al volo) e generali di competenze trasversali tra matematica e altre

come memoria e lingua.

La capacità di confrontare le quantità è la richiesta di rispondere in fretta, senza contare,

basandosi su indizi visivi, valutata in età prescolare e predittiva dello sviluppo abilità di

calcolo: centrale il subitizing, distinguere rapidamente quantità no massimo di 4. Di coltà,

prescolare, indicatore di rischio discalculia. Per riconoscere devono attivarsi i processi di

conteggio, capacità che si basa su tre principi -corrispondenza biunivoca, ogni elemento

contato corrisponde solo un numero pronunciato -ordine stabile, numero sempre in stesso

ordine -cardinalità, ultimo numero pronunciato corrisponde a numerosità (poi tutto è

contabile, astrattezza, e si può contare a partire da qualsiasi elemento). Parallelamente al

conteggio si sviluppano competenze simboliche per imparare numeri scritti, leggerli. Nelle

prime fasi si riconoscono i numeri, si associano ma non alla quantità (5 sa che è la parola

cinque ma non che sono 5 oggetti).

La memoria è competenza generale importante. Il modello di Baddeley prevede due sistemi

-loop fonologi

Dettagli
A.A. 2023-2024
18 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gianfrancomesto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Florit Elena.