vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ENTRA IL CORO E UNA SERVA DI ALCESTI:L’INGRESSO DEL CORO INDICA LA PARODO.
Quel momento in cui dialogo con la serva. La parodo è un trimetro giambico la cui
metrica ricorda molto il parlato ed è organizzata in strofe e antistrofe andando a
rimandare il movimento in senso orario e autoritario degli attori. Si noti come admeto
non avverta la colpa per il sacrificio della moglie nella cui scelta è completamente
assente l’amore e si noti la forte presenza dei sensi del dovere (ma sappia dunque che
muore generosamente, di gran lunga la migliore delle donne che sono sotto il sole_
pag 67) e da ciò può derivare la sua virtù. Sede del coro è l’orchestra. SCENA RICCA DI
RINDONDANZA(ad es. vive e vede la luce)e di gesti che rimandano al lutto(gemiti,
battersi il petto con le mani, lamenti, strapparsi i capelli ,pag 63=assenza dell’acqua di
fonte ,stige :fiume regno dei morti)
IL MONOLOGO DELLA SARTA in questo brano si nota ancora la virtù di alcesti che
prega ESTIA la dea del focolare domestico di riservare un futuro roseo e di allevare i
figli orfani e chiede un marito e una sposa per loro di farli vivere a lungo. Il rispetto per
tutti gli actori della reggia come il dolore e la disgrazia non abbia mutato il colore
della pelle ; toccante la preghiera al talamo in cui afferma di non provare odio perché
sa che la donna che Admeto prenderà come nuova moglie non sarà mai più virtuosa di
lei. Tutti nella casa piangono nel vedere come i figli si attaccano alla madre e questo è
un dolore che Admeto non scorderà mai e-continua raccontando e a rispondere al
coro- lui prega, scongiura la moglie di non abbandonarlo malgrado lei fosse già
consumata dalla malattia e cerca il sole come se volesse aggrapparsi a un ultima
speranza di vita.(ciò è presente anche nei SEPOLCRI di Foscolo).
ENRANO ALCESTI ED ADMETO. Il coro chiede a Zeus e poi invoca apollo di fermare
questa disgrazia Admeto chiede implora alla moglie di restare con lui ma alcesti già
vede il BARCAIOLO CARONTE come un’allucinazione (tra la vita e la morte =praetexta
octavia di Seneca)si noti la considerazione e l’importanza di alcesti intesa non solo
come madre ma come colonna portante il pilastro della famiglia. IRONIA DELLA
SITUAZIONE: lui è in vita grazie al sacrificio della moglie ma odia i genitori che non
hanno voluto sacrificarsi per lui. alcesti dice addio ai figli provocando dolore al marito
che la prega di non abbandonarlo di non lasciare orfani i figli e arriva ad affermare che
dipende da lei se lui vivrà o meno.
MONOLOGO DI ALCESTI: la donna fa le sue ultima volontà chiedendo al marito di non
sposare un’altra donna: avrebbe portato problemi ai figli preoccupandosi per la sorte
della figlia. Admeto promette di portare il lutto per la vita facendo cessare banchetti e
feste. A questo punto alcesti consegna (ETTORE E ANDROMACA ILIADE)i figli al marito.
Eracle ed admeto-95/107-
La prima parte è un dialogo fra Eracle e il coro che lo informa che Admeto è in casa e
gli chiede cosa lo porta in Tessaglia l’eroe risponde che deve recuperare il tiro a
quattro di Diomede su ordine del re di tirinto esperienza che non può rifiutare e che lo
porta alla morte :gli animali possono sbranare gli uomini. Alla visita di Admeto l’eroe
nota subito i capelli rasi segno di lutto il re gli dice che deve seppellire un morto da qui
il dialogo è tutto fondato sull’ironia e ambiguità sullo stato di alcesti. Eracle sa del suo
sacrift6icio ma Admeto pur di non far andare via l’ospite non rileva che quel momento
è giunto e fa credere all’ eroe di star male prima del tempo per la morte di una donna
estranea ma legata alla casa. Admeto accoglie ugualmente Eracle perché non vuole
essere inospitale ed è incapace di respingere gli ospiti. ELOGIO DEL CORO.
ADMETO E FERETE 107-117 IN questa parte vediamo Ferete avvicinarsi al figlio e vive
insieme al figlio il dolore per la perdita della moglie ma così facendo gli ha salvato
però il figlio. Admeto non gradisce più la presenza del padre che non ha preferito
morire lui ma lasciare morire una giovane donna. Admeto arriva a rinnegare i suoi
genitori e attribuisce alla moglie l’appellativo di madre e padre. Inoltre si rammarica
del fatto che il padre nonostante avesse avuto potere ed un erede ed il rispetto del
figlio non abbia voluto morire per il figlio. Da parte sua il padre ricorda che non ha il
dovere di sacrificarsi per Admeto e che come il figlio anche lui vuole vivere quanto gli
resta .Afferma che Admeto ha lottato per non morire, ha superato i limiti della sorte
stabilita arrivando ad uccidere la moglie rendendosi vile vigliacco. L’incontro è
segnato dall’aspro scontro .(evidente è l’impronta della filosofia della SOFISTA nel
dialogo. Abbiamo due punti di vista Admeto vede il padre come un vigliacco mentre il
padre vede in lui un vigliacco-questo si collega sempre ad Ettore e Andromaca-).
ERACLE E IL SERVO DI ADMETO..
All’inizio sulla scena è presente solo il servo sconcertato dal fatto che Eracle abbia
avuto il coraggio di in casa nonostante il lutto, che abbia bevuto vino puro fino al
momento che si ubriacò
E si coronò la testa di mirto intonando canti noncurante della sventura di Admeto e
dei servi. Che piangevano senza mostrare gli occhi umidi poiché il re l’ha vietato. Si
noti il profondo rispetto del re verso le leggi alla base delle cultura greca che
impongono la sacralità nei confronti dell’ospite, al quale dovevano dare cibo ,offrire da
bere nonostante la perdita che stavano vivendo. Il servo si chiede se ha ragione di
odiare l’ospite che è arrivato in un momento simile poiché avendo l’ordine di servirlo
non ha potuto salutare e piangere alcesti che spesso li ha salvati dalle ire del marito.
IL DIALOGO TRA ERACLE E IL SERVO in questo momento entra Eracle che alla vista
dell’espressione cupa e ostile del servo pensa che stia provando troppo dolore
eccessivo ed inutile per la morte di un’estranea. Allora Eracle gli dà una lezione e gli
dice di vivere giorno per giorno a non preoccuparsi della sorte e della natura delle cose
umane, a bere e divertirsi perché è così che andranno via i pensieri e le
preoccupazioni che rendono la vita una disgrazia. Il servo risponde dicendo che la
situazione non permette riso e baldoria Eracle risponde dicendo che si tratta di
un’estranea ma il servo capisce quanto fosse ospitale Admeto e di come abbia
nascosto la verità pur di non venir meno alle leggi divine, il servo stanco gli rileva la
verità di chi fosse morto :alcesti .Allora Eracle decide di ripagare Admeto riportando in
vita alcesti.
Parte finale 137-143 dopo la scena toccante di Admeto il coro, entra di nuovo in scena
Eracle con una donna velata dicendo che non si rammarica del fatto che Admeto gli
abbia nascosto la morte della moglie e di aver bevuto vino. Racconta di aver visto
quella donna alle gare e gliela offre, invita Admeto ad accoglierla in casa ma il re
rifiuta per via della promessa che aveva alla moglie. Allora Eracle la esorta a guardarla
e lui la riconosce. Ma Alcesti non si muove e non parla deve trascorrere tre giorni per
essere consacrata nuovamente alla vita. Dato il finale si può definire l’opera come
una TRAGICOMMEDIA dato il lieto fine è stata infatti paragonata al Ciclope ovvero al
dramma satiresco.
IN SINTESI:
Prologo → Apollo abbandona la reggia di Admeto (signore di Fere in Tessaglia) dove
ha servito per ordine di Zeus per espiare l’uccisione dei ciclopi: con il loro fulmine Zeus
ha infatti ucciso il figlio di Apollo, Asclepio perché quest’ultimo aveva il potere di
resuscitare i morti. È il giorno in cui Alcesti deve morire al posto del marito: Apollo
aveva strappato con l’inganno alle Moire la promessa di risparmiare Admeto se
qualcuno si fosse sacrificato in sua vece. Sopraggiunge la Morte e Apollo è costretto a
cederle il campo (per non essere contaminato), prevedendo però che la preda le sarà
tolta con la forza da un eroe che sta per arrivare
Parodo → Parlano i cittadini di Fere che, non giungendo notizie dalla reggia, sono
angosciati per il destino di Alcesti. Non ci sono più speranze perché è morto Asclepio,
l’unico che poteva salvarla
I episodio → Una serva della reggia esce per parlare di quello che è successo ad
Alcesti: preghiera agli altari, abbigliamento e saluto al letto nuziale (da sottolineare
ambiguità). Rientra in casa ed esce Alcesti che delira sorretta da Admeto (vede
Caronte e la Morte che la reclamano). Ricorda al marito il valore del suo sacrificio
rispetto al rifiuto egoistico dei genitori e gli chiede di non risposarsi per il bene dei figli.
Il sovrano accetta e le promette inoltre di eliminare i ritrovi festivi. Alcesti muore e il
figlio intona un lamento su di lei, Admeto invece indice il lutto funebre e entra per
preparare il funerale
I stasimo → Coro elogia Alcesti e prevede che la sua gloria rimarrà ai posteri
(soprattutto di Atene e Sparta) II episodio → Entra in scena Eracle che racconta
l’impresa che sta per compiere: catturare le cavalle del re di Tracia Diomede e il coro
gli fornisce informazioni a riguardo. Esce Admeto che evita di rispondere alle domande
su chi si sia sacrificato per lui, gli fa credere che sia una sua lontana congiunta e lo
invita a soggiornare presso la reggia (nonostante lui sia riluttante)
II stasimo → Coro elogia Admeto per la sua ospitalità. Anche Apollo ha soggiornato
presso di lui e gli ha reso favori (la Tessaglia è infatti prospera e ricca)
III episodio → Entra in scena il corteo funebre. Accorre con doni anche il padre di
Admeto Ferete tra i due vi è una lite: il padre non si è sacrificato per il figlio facendo
morire Alcesti; Il padre giustificandosi dimostra che sia Admeto il vero assassino. Il
vecchio se ne va e il corteo parte → Entra un servo che si lamenta per il chiasso che
produce Eracle incurante del lutto. Eracle uscendo esprime la sua morale. Quando il
servo lo mette al corrente della morte di Alcesti decide di ricompensare l’ospite
salvando Alcesti. Parte → Ritorna Admeto con il corteo funebre
III stasimo → Coro descrive il potere della Necessità che si è imbattuta in Alcesti e
Admeto. La regina però, per il suo nobile gesto, verrà per sempre ricordata e celebrata
Epilogo → Arriva Eracle con una donna velata che dice di aver vinto in una gara di
lotta e viene chiesto ad Admeto di ospitarla nella reggia fino al ritorno di Eracle per
testare la fedeltà del sovrano che inizialmente rifiuta (per paura di non far fede al
patto con Alcesti) ma viene poi persuaso dalle argomentazioni di Eracle. La donna è
Alcesti. Il so