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Il capitolo introduce anche il concetto di verosimiglianza: non importa se una storia è realistica, conta che

sia coerente rispetto a se stessa.

2. L’incipit e il patto narrativo

Ogni racconto inizia stabilendo un accordo implicito con il lettore.

Bernardelli analizza:

●​ l’incipit come soglia di ingresso nel mondo narrativo;​

●​ diversi tipi di incipit (descrittivo, in medias res, evocativo, dialogico, poetico);​

●​ il patto narrativo: un’intesa implicita su logica, tono, genere e aspettative;​

●​ il ruolo della voce narrante nelle prime frasi, che orienta l’interpretazione;​

●​ gli incipit autoreferenziali o “metanarrativi” che riflettono sulla narrazione stessa.​

Il capitolo chiarisce anche perché gli inizi sono spesso “densi di informazioni”, ma calibrati per non

sovraccaricare il lettore. 2

3. Fabula e intreccio

Questo capitolo approfondisce la struttura di una storia.

●​ Fabula: la sequenza logico-cronologica degli eventi.

●​ Intreccio: la disposizione che il narratore sceglie per comunicarli.

Bernardelli analizza in dettaglio:

●​ spostamenti temporali (anticipazioni, flashback);​

●​ ellissi (salti nel tempo) e sommari;​

●​ scene rallentate e accelerazioni;​

●​ strutture narrative classiche (equilibrio → rottura → sviluppo → risoluzione);​

●​ la differenza tra il tempo della storia e il tempo del racconto.

Il capitolo mostra come la manipolazione dell’ordine narrativo aumenti tensione, curiosità e partecipazione

emotiva.

4. Tempo della storia e tempo del racconto

Un capitolo tecnico ma fondamentale. Analizza tre dimensioni del tempo narrativo:

a) Ordine

●​ analessi (flashback),

●​ prolessi (anticipazioni),

●​ narrazioni circolari e frammentate.

b) Durata

Rapporto tra tempo narrato e tempo del discorso:

●​ scena (tempo quasi reale),

●​ sommario (tempo accelerato),

●​ pausa (descrizioni o riflessioni),

●​ ellissi (tagli temporali).

c) Frequenza

●​ racconto singolativo (evento narrato una volta),

●​ iterativo (un evento ripetuto raccontato una sola volta),

●​ ripetitivo (un evento narrato più volte da punti di vista diversi).

Bernardelli mostra come questi strumenti determinino ritmo, atmosfera e focalizzazione emotiva. 3

5. Lo spazio narrativo

Lo spazio non è solo un ambiente, ma un elemento significativo.

Il capitolo analizza:

●​ lo spazio descritto vs lo spazio percepito dal personaggio;​

●​ ambienti chiusi, aperti, claustrofobici, simbolici;​

●​ spazi con valore psicologico (la “casa”, la “città”, il “bosco”);​

●​ lo spazio come motore del conflitto narrativo;​

●​ tecniche di worldbuilding nelle narrazioni non realistiche (fantasy, fantascienza).​

Bernardelli sottolinea che lo spazio è un linguaggio: può anticipare eventi, definire il tono, rappresentare

stati emotivi.

6. I personaggi e la costruzione del mondo

umano

Capitolo dedicato ai personaggi, considerati non come individui reali ma come “funzioni narrative”.

Analizza:

●​ personaggi piatti e rotondi (Forster),​

●​ protagonisti, antagonisti, mentori, aiutanti, figure liminali,​

●​ motivazioni, desideri, conflitti interni,​

●​ coerenza psicologica e trasformazione (arco del personaggio),​

●​ il ruolo del personaggio nella creazione del mondo narrativo.

Bernardelli introduce anche l’idea di personaggio focale: colui attraverso cui passa la percezione del mondo

narrativo. 4

7. Il narratore: voce e sguardo

Uno dei capitoli chiave per capire la narratologia moderna.

Voce (chi racconta?)

●​ narratore esterno (eterodiegetico),​

●​ narratore interno (omodiegetico),​

●​ narratore protagonista (autodiegetico),​

●​ narratori multipli.

Sguardo o focalizzazione (chi vede/percepisce?)

●​ zero: narratore onnisciente;​

●​ interna: limitata a un personaggio, fissa o variabile;​

●​ esterna: narratore “camera”, che registra senza pensieri e motivazioni.

Il capitolo distingue nettamente tra:

●​ ciò che il narratore dice (voce)

●​ e da quale punto di vista mostra (sguardo)

Bernardelli analizza esempi letterari e cinematografici per chiarire come la soggettività influenzi il racconto.

8. Informazione: rivelare, nascondere, suggerire

Questo capitolo affronta uno dei temi più delicati: quello che il lettore deve sapere e quando deve saperlo.

Analizza:

●​ strategie di informazione parziale;​

●​ segreti, reticenze, omissioni;​

●​ informazione distribuita in modo diegetico (dialoghi, oggetti, ambiente);​

●​ macchina pigra: la narrazione che lascia al lettore il compito di ricostruire;​

●​ tensione narrativa e suspense;​

●​ uso di indicazioni fuorvianti (false piste, depistaggi).

Bernardelli insiste sulla responsabilità del narratore: il lettore deve essere guidato senza essere manipolato

in modo arbitrario. 5

9. Le interruzioni e la metanarrazione

In questo capitolo si analizzano i casi in cui la narrazione esce dal suo fluire naturale.

Tipologie di interruzione:

●​ digressioni autoriali,​

●​ commenti al lettore,​

●​ rottura della quarta parete,​

●​ episodi in cui il racconto parla del proprio essere racconto,​

●​ ironia e distanziamento.

Bernardelli sottolinea che queste interruzioni possono rafforzare o indebolire la storia, a seconda dell’uso.

10. I finali

Il capitolo conclusivo esplora le modalità di chiusura di un racconto.

Tipi di finale:

●​ chiuso: tutte le linee narrative trovano una risoluzione;​

●​ aperto: persistono ambiguità e domande;​

●​ sospeso: tipico delle serie;​

●​ circolare: ritorna al punto di partenza;​

●​ a sorpresa: twist finale coerente ma inatteso;​

●​ finale interpretativo: richiede un lavoro attivo del lettore.​

Bernardelli insiste sul fatto che il finale rilegge retrospettivamente l’intera storia: dà senso, compie,

trasforma tutto ciò che precede. 6

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dennis_vettor di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e tecniche della narrazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Cuomo Gennaro Paolo.
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