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Capitolo 5. La raccolta. Il conto corrente di corrispondenza passiva la raccolta bancaria
La raccolta bancaria è l'insieme delle forme tecniche di provvista bancaria (acquisizione di fondi) che consentono alla banca di dotarsi delle risorse finanziarie a titolo di debito per l'erogazione di prestiti.
Le caratteristiche della raccolta sono:
- L'intermediario assume una posizione debitoria nei confronti della clientela;
- Le operazioni di raccolta vengono contabilizzate nel passivo dello stato patrimoniale;
- Il rischio di liquidità (rischio di non poter far fronte alle proprie obbligazioni deficit di liquidità: le uscite eccedono le entrate) è correlato all'impegno della banca a restituire le somme raccolte, attenuato dalle politiche di diversificazione della banca.
La raccolta bancaria nel TUB
Articolo 10 - La raccolta di risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito costituisce l'attività bancaria.
riservata appunto esclusivamente alle banche, contraddistinguendole dagli altri enti. Le banche esercitano, oltre all'attività bancaria, ogni altra attività finanziaria, secondo la disciplina propria di ciascuna, nonché attività connesse o strumentali (salve riserve previste dalla legge).
Articolo 11 - È raccolta di risparmio l'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi che sotto altra forma.
Non costituisce raccolta del risparmio tra il pubblico:
- la ricezione di fondi connessa all'emissione di moneta elettronica (IMEL);
- la ricezione di fondi da inserire in conti di pagamento utilizzati esclusivamente per la prestazione di servizi di pagamento.
Il CICR stabilisce limiti e criteri, anche con riguardo all'attività ed alla forma giuridica del soggetto che acquisisce fondi, in base ai quali non costituisce raccolta del risparmio tra il pubblico quella effettuata presso specifiche categorie.
individuate in ragione di rapporti societari o di lavoro. Gli obiettivi della politica di raccolta Per politica di raccolta si intende l'insieme coordinato di azioni intraprese dalla banca allo scopo di ottenere risorse finanziarie idonee allo svolgimento della propria funzione creditizia in condizioni di equilibrio gestionale. In senso lato, politica di raccolta è sinonimo di gestione del passivo e ha quindi per oggetto le variabili che influiscono sia sul capitale di debito sia sui capitali conferiti con vincolo di partecipazione al rischio di impresa. Diversi sono gli obiettivi della politica di raccolta: 1. Innanzitutto, la crescita della raccolta (obiettivo quantitativo): coerente con l'obiettivo della massimizzazione del valore dell'impresa, la banca si propone di crescere almeno in linea con lo sviluppo del mercato, per mantenere costante la sua quota di mercato (crescita quantitativa, controllo dei costi). Parliamo di costi perché, ovviamente, la banca,Sulle risorse finanziarie che acquisisce, corrisponde un interesse (che per lei è un interesse passivo, cioè una voce di costo da iscrivere nel conto economico). Quindi la raccolta rappresenta un costo per la banca. Allora la banca non può fissare un obiettivo di crescita senza tener conto di quanto questo comporta a livello di incremento di costi.
La composizione della raccolta (obiettivo qualitativo): coerente con il costo medio programmato della raccolta, con il grado di trasformazione delle scadenze e con il rischio di tasso che si è disposti ad assumere nel periodo considerato. Definire l'obiettivo qualitativo vuol dire scegliere il mix di forme tecniche di raccolta (la modalità di rimborso, il tipo di remunerazione, ecc.) che devono comporre il "portafoglio prodotti" della banca. Ogni forma tecnica, ovviamente, presenta anche costi diversi: quindi incide sul costo totale, sulle variabili di rischio e sul rischio di liquidità.
assunto dalla banca (la liquidità è legata alle scadenze, ma anche alle caratteristiche del prodotto stesso; ad esempio, il deposito a risparmio libero comporta un maggior rischio di liquidità per la banca e una minore stabilità delle fonti). Per quanto riguarda la trasformazione delle scadenze, nella teoria dell'intermediazione finanziaria, fra gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di un'operazione finanziaria, c'è la cosiddetta divergenza delle preferenze (unità in surplus e in deficit non sempre presentano esigenze che collimano tra loro). L'intermediario bancario realizza la trasformazione delle scadenze nel momento in cui consente a due operatori economici, con preferenze divergenti, di vedere soddisfatti i propri fabbisogni (l'unità in surplus, generalmente, vuole investire a breve termine; l'unità in deficit vuole prendere a prestito nel medio-lungo termine). Da questo fenomeno,discende un disallineamento fisiologico fra il passivo e l'attivo: cioè, il passivo della banca presenta, in media, una scadenza inferiore rispetto all'attivo. Da qui, la banca ha la possibilità di applicare tassi passivi più bassi dal lato della raccolta e tassi attivi più elevati sulle scadenze più lunghe dell'attivo. Questo divario dei tassi contribuisce alla determinazione della redditività della banca (determinando, comunque, l'assunzione di un rischio di liquidità di cui la banca deve gestire attraverso la diversificazione su più livelli - target di clientela e caratteristiche dei prodotti offerti). 3. la stabilizzazione della raccolta: minimizzazione degli scostamenti del suo andamento rispetto agli obiettivi programmati. Trade-off costo-stabilità delle forme tecniche di raccolta: c'è una relazione inversa tra una forma di raccolta stabile (deposito vincolato o tecniche di raccolta a medio-lungo termine)termine) e il tasso d'interesse riconosciuto al cliente (più alto rispetto a quello applicato su di un deposito libero). Quindi, la stabilizzazione della raccolta significa poter fare affidamento, in qualsiasi istante, ad una certa massa di raccolta (cioè, a un certo volume di risorse finanziarie).
4. il mantenimento della fiducia nella moneta bancaria. Quando ci sono i periodi di crisi di fiducia (come la crisi finanziaria internazionale del 2007), è ovvio che i depositanti sono meno incentivati a depositare in banca i loro risparmi. Uno degli obiettivi delle banche è proprio preservare la fiducia perché se questa non c'è, gli obiettivi quantitativi e qualitativi devono essere ridimensionati.
5. la creazione di rapporti duraturi con la clientela: l'instaurazione di relazioni di clientela è strettamente legata agli obiettivi di redditività, di posizionamento competitivo della banca e di fidelizzazione del cliente.
raccolta al dettaglio
Le politiche di raccolta al dettaglio sono rivolte ad una cerchia molto numerosa e indifferenziata di clienti che compiono operazioni di importo unitario modesto e utilizzano intensamente i servizi offerti.
Gli strumenti classici della politica di raccolta al dettaglio sono:
- la politica di prodotti-servizi
Con riferimento alla politica di prodotto, occorre dire che anche le imprese bancarie devono creare un prodotto vincente sul mercato. Le politiche di prodotto si rifanno all'insieme delle decisioni:
- relative al mix di prodotti (passività finanziarie) e di servizi (di pagamento e di gestione del risparmio) offerti al pubblico;
- inerenti le singole caratteristiche dei prodotti.
Gli obiettivi di tale politica sono:
- rendere più netta la distinzione tra depositi moneta (depositi in c/c) e depositi tempo (depositi remunerativi), affinché il depositante abbia chiare le differenze;
- offrire alla clientela un'ampia
pubblicità a seconda dell'obiettivo che la banca intende perseguire:
- pubblicità volta a creare o rafforzare una particolare immagine della banca;
- pubblicità volta a enfatizzare il presidio del territorio;
- pubblicità di prodotto.
La raccolta all'ingrosso
Le politiche di raccolta all'ingrosso sono rappresentate da operazioni di importo unitario elevato effettuate per lo più in contropartita di altre banche, imprese e operatori istituzionali.
Non tutte le banche possono operare a tutto campo all'ingrosso perché per far ciò è necessario:
- Aver raggiunto una dimensione sufficientemente elevata;
- Disporre di un expertise e di una reputazione idonee all'accesso ai mercati monetari nazionali e internazionali;
- Operare in contropartita di operatori istituzionali e grandi imprese.
La decisione circa l'ampiezza del ricorso alla raccolta all'ingrosso ha portata strategica e ha
importanti ricadute dinatura operativa. Elementi da valutare sono:- La capacità di credito della banca;
- La volatilità dei fondi all'ingresso;