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Riassunto esame Strategia d'impresa, Prof. Paci Andrea Eugenio Settimo, libro consigliato Strategia. Orientare organizzazioni e imprese in un mondo che cambia, Pearson Italia., Johnson G., Whittington R., Scholes K., Angwin D., Regnér P., Paci A. Pag. 1 Riassunto esame Strategia d'impresa, Prof. Paci Andrea Eugenio Settimo, libro consigliato Strategia. Orientare organizzazioni e imprese in un mondo che cambia, Pearson Italia., Johnson G., Whittington R., Scholes K., Angwin D., Regnér P., Paci A. Pag. 2
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LEGITTIMAZIONE: ALTAINNOVAZIONE: BASSA

Per compiere una scelta razionale i manager dovrebbero essere in grado di valutare i vantaggi e gli svantaggi delle diverse alternative strategiche sulla base di informazioni che permettano loro di prevederne i risultati.

L'approccio alla strategia come progetto permette di formulare ipotesi sulla forma e la natura delle organizzazioni.

Le organizzazioni sono gerarchie: è responsabilità dei top manager pianificare il destino di un'organizzazione.

Le organizzazioni funzionano in modo meccanico: l'approccio gerarchico implica una visione dell'organizzazione come sistema meccanico. Utilizzando le giuste leve organizzative dovrebbero quindi prodursi dei risultati prevedibili.

Implicazioni per il management

L'approccio alla strategia come progetto ha implicazioni pratiche per manager e studenti; molto tempo viene dedicato all'analisi, e molta importanza viene attribuita ai metodi utilizzati.

pianificazionestrategica e i calcoli finanziari sono elementi fondamentali di questo approccio. Due ulteriorimotivazioni che giustificano l'adozione dell'approccio:

Gestione della complessità e dell'incertezza: La strategia come progetto offre uno schema concettuale utile per discutere e trattare di questioni complesse e incerte in modo razionale, logico e strutturato. Infatti, mette a disposizione molti concetti, strumenti tecnici e strutturati che possono essere d'aiuto al management.

Aspettative degli stakeholder: Importanti stakeholder come le banche, gli analisti finanziari, gli investitori e i dipendenti possono fare affidamento su un simile approccio e valutarne l'efficacia. Esso rappresenta dunque uno strumento importante per ottenere il loro consenso e alimentare la loro fiducia nei confronti dell'impresa.

L'approccio alla strategia come progetto è utile nell'evidenziare il valore potenziale dell'analisi sistematica.

attraverso un processo logico sequenziale e un'accurata progettazione degli obiettivi e dei sistemi organizzativi. Questo approccio presenta anche dei limiti, in particolare potrebbe indurre ad assumere una prospettiva angusta, troppo concentrata sul progetto, sottostimando il ruolo positivo dell'intuizione e dell'esperienza. STRATEGIA COME RISULTATO DELL'ESPERIENZA La strategia come risultato dell'esperienza considera lo sviluppo della strategia come il risultato di assunzioni, ipotesi e consuetudini. Tale approccio, quindi, pone le persone (compreso il management) e le loro esperienze individuali al centro del processo di sviluppo strategico. Centrale è il ruolo della storia e della cultura. Nei primi anni Cinquanta, i lavori del Premio Nobel Herbert Simon (Behavioral Theory) e gli studi di management di Charles Lindblom misero in evidenza la natura astratta, teorica, non realistica dei modelli razionali di decision-making. Ci sono due tipi di problemi chel'analisi razionale incontra nella pratica: Vincoli esterni: presenza di barriere alla razionalità nel mondo reale: non è possibile predire il futuro, per sua natura incerto, e non è possibile riuscire ad avere tutte le informazioni necessarie per realizzare l'analisi richiesta in modo esaustivo in quanto esistono vincoli in termini di costi e tempi. Vincoli psicologici interni: il management opera in condizioni di "razionalità limitata", che rappresenta il riconoscimento dei limiti dell'intelletto umano. I manager sono inoltre soggetti alla "distorsione cognitiva" ovvero tendono ad essere selettivi nell'attenzione prestata alle diverse questioni. La distorsione cognitiva dipende spesso dall'esperienza dei manager, sia a livello intellettuale che collettivo: L'esperienza individuale: può influenzare in modo particolare gli assunti circa il grado di importanza dei diversi temi e lesupposizioni su quali tipi di comportamento potrebbero dare i risultati migliori. Istruzione e formazioni sono fonti di esperienza altamente influenzanti. L'esperienza collettiva: tende a formare schemi di pensiero e di comportamento abituali, il che può determinare che siano le consuetudini a guidare le risposte a determinati problemi strategici. L'esperienza collettiva è riconducibile alla cultura organizzativa e alla cultura nazionale. Tende a sopprimere il dibattito all'interno del team manageriale. Una conseguenza di questo atteggiamento è "l'inerzia strategica" che si genera quando tutti concordano nel continuare a seguire la rotta stabilita, nonostante il cambiamento del contesto ambientale. RAZIONALITÀ: BASSA LEGITTIMAZIONE: ALTA INNOVAZIONE: BASSA Implicazioni per il management Questo approccio ha significative implicazioni per la strategia. Tre avvertenze: Le distorsioni cognitive sono inevitabili: tutti sono condizionatidalla loro esperienza personale nell'affrontare qualunque argomento relativo alla strategia. È probabile che il futuro assuma significato in base al passato: l'esperienza porta spesso a dare risposte secondo le consuetudini anche di fronte a problemi nuovi. Cambiare è difficile: il cambiamento strategico richiede lunghi e difficili processi di persuasione, a causa di una diffusa resistenza al cambiamento. L'approccio alla strategia come esperienza ha anche alcuni aspetti positivi: - L'analisi può avere costi maggiori dei benefici che offre; - L'esperienza può risultare la guida migliore; - L'opinione condivisa può dover essere messa in discussione. STRATEGIA COME VARIETÀ La strategia come riconoscimento del valore della varietà considera la strategia come il prodotto di nuove idee provenienti dall'ambiente interno o esterno all'organizzazione, pone l'accento propriosull'innovazione e il cambiamento. Nella prospettiva dell'approccio alla strategia come varietà, le strategie sono il frutto di idee che emergono grazie alla grande varietà di relazioni esistenti all'interno e all'esterno dell'organizzazione. Questo approccio si basa su due prospettive teoriche sviluppate nell'ambito delle scienze naturali, la teoria dell'evoluzione e la teoria della complessità; secondo queste teorie la generazione della varietà, sotto forma di piccoli esperimenti o interazioni, può produrre risultati importanti e di lungo termine. Questi risultati sono generati spontaneamente, senza un particolare ruolo del tradizionale meccanismo direzionale di tipo top-down. Nel caso delle organizzazioni, gli elementi della teoria dell'evoluzione funzionano come segue: - Variazione: le organizzazioni e i loro ambienti offrono una ricca varietà "ecologica" per la generazione di idee e

iniziative diverse.

Selezione: così come in natura, anche nelle imprese, la selezione può avvenire quasi “alla cieca”, con strategie chevengono frequentemente selezionate più in base al modo in cuisi adattano alla cultura prevalente piuttosto che in base adanalisi e valutazioni razionali.

Stabilizzazione: si riferisce al mantenimento e alla riproduzione nel tempo delle variazioni che sono state selezionate.

RAZIONALITÀ: BASSA

LEGITTIMAZIONE: BASSA

INNOVAZIONE: ALTA

Implicazioni per il management

Secondo l’approccio appena descritto, i manager non sono in grado di controllare direttamente lagenerazione e l’adozione di nuove idee. Possono però creare un contesto tale da rendere il loro sviluppomolto probabile. Possiamo individuare tre principali implicazioni:

Consentire l’emersione delle strategie: molto spesso le strategie non sono programmate deliberatamente ma emergono invece dalle aree più basse e periferiche

delle organizzazioni, vedendo crescere nel tempo la loro coerenza con il contesto ambientale. Incoraggiare l'interazione, la sperimentazione e il cambiamento: secondo questo approccio le imprese rischiano di avere strutture troppo rigide e ordinate, per generare varietà i manager dovrebbero promuovere interazioni che attraversino i confini interni ed esterni all'organizzazione. Seguire le regole fondamentali: i manager devono prestare attenzione a creare un contesto di rispetto delle regole di selezione e stabilizzazione grazie alle quali le strategie riescono ad emergere. STRATEGIA COME LINGUAGGIO La strategia come linguaggio considera il linguaggio come lo strumento attraverso il quale i manager comunicano, spiegano e modificano la strategia e, al tempo stesso, il mezzo tramite il quale guadagnano autorevolezza e potere, affermando la propria identità e la propria legittimazione. Questo approccio connota il linguaggio come una specifica risorsa. Il lavoromanageriali permette ai manager di esercitare il loro potere all'interno dell'organizzazione. Il linguaggio strategico è uno strumento di persuasione e di negoziazione che consente ai manager di influenzare le decisioni e le azioni degli altri attori aziendali. In sintesi, il linguaggio strategico svolge un ruolo fondamentale nella gestione aziendale. Attraverso la comunicazione efficace, i manager sono in grado di costruire consenso, definire l'identità dell'organizzazione e esercitare il loro potere.

Della strategia, o l'essere giudicati capaci in questo ambito, qualifica i top manager e gli esperti di strategia come coloro che hanno le conoscenze necessarie per affrontare i complessi problemi che si pongono allo sviluppo delle imprese. Il possesso di tali conoscenze permette loro di esercitare il potere nei confronti di coloro che non le hanno.

RAZIONALITÀ: MEDIA

LEGITTIMAZIONE: ALTA

INNOVAZIONE: MEDIA

Implicazioni per il management

La strategia come linguaggio solleva la questione di quanto il management faccia affidamento sull'apparenza, piuttosto che sulla realtà, di un ragionamento razionale. Le implicazioni di questo approccio riguardano aspetti sia strumentali sia critici:

  • Utilizzare abilmente un linguaggio strategico: un linguaggio adeguato può accrescere la legittimità di particolari strategie o individui all'interno dell'organizzazione.
  • Trattare con scetticismo il racconto della strategia: poiché l'approccio strategico può essere influenzato da interessi personali o politici, è importante valutare in modo critico le narrazioni strategiche.
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A.A. 2019-2020
96 pagine
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher a.l.99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategia d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Paci Andrea Eugenio Settimo.