IL BANCHIERE DEL MONDO: LA CITY ALLA FINE DELL'800
Vediamo ora il ruolo della "city" quest'ultima nel corso dell'800 attrasse un numero crescente di operatori commerciali e finanziari, le sue parti costitutive merchant banks, clearing banks erano rappresentate dalle: (banche di discont housees compagnie assicurative, deposito), (banche di sconto), investment trust bank of England e dalla.
Con il prestito lanciato dalla Prussia nel 1818 la City londinese divenne il principale centro delle emissioni dei prestiti esteri come quelli a favore dell'America Latina, quest'ultimi liberatisi dal gioco coloniale spagnolo aspiravano ad un progresso economico che doveva essere supportato da ingenti capitali.
Ad inizio 900 il numero di operatori della city passò da 170.000 a 365.000. Tra le imprese quotate a Londra figuravano le compagnie navali, le aziende petrolifere, le compagnie ferroviarie e le principali società produttrici di birra.
Il ruolo della
“city” fu celebrato da “begehot” nel suo volume di economiapolitica intitolato “lombard street” evocando il luogo dove in età medievale sierano andati concentrando i “lombardi” e in epoca moderna i principali istitutibancari inglesi. In quest’opera l’intellettuale vittoriano osservava come in Lombard street il mercato fu avviato dalla banca di Inghilterra, le banche private, le banche anonime e gli scontatori di cambiali. La seconda industrializzazione e i moderni sistemi finanziariTa 800 e 900 maturarono in Europa, negli stati uniti e in Giappone le condizioni per un salto di qualità sia tecnologico che organizzativo. Paradossalmente il mutamento fu in gran parte influenzato dalla “grande depressione “ del 1873 con la crisi finanziaria alla borsa di Vienna che si concluse nel 1896. L’importanza della ricerca scientifica applicata all’innovazione tecnologica aumentò enormemente. La tecnologia
Applicata in ogni settore, aumentò di gran lunga la produzione. Questa seconda rivoluzione industriale coinvolse il settore siderurgico, chimico ed elettrico. Nel settore siderurgico, a partire dal 1856, si verificò la diffusione del Bessemer Martin-Siemens convertitore; in seguito vennero introdotti i forni che consentivano di raggiungere temperature più elevate e un sostanziale risparmio del combustibile. Le due innovazioni resero possibile il passaggio dalla produzione industriale della ghisa e del ferro a quella dell'acciaio, che si rivelò più resistente e flessibile tanto da sostituire il ferro.
Nell'industria chimica fu introdotto da Ernest Solvay il carbonato di sodio, che trovò un crescente impiego nella produzione di saponi, detersivi, coloranti artificiali, fertilizzanti chimici, vernici e anche esplosivi. Vennero utilizzate anche nuove fonti di energia a partire dai derivati del petrolio; inoltre, la produzione dell'elettricità.
confermò gli enormi progressi attuati a fine secolo nel campo dello sfruttamento di nuove risorse energetiche.Retribuzione delle prestazioni lavorative che variava col variare dei risultati del lavoro stesso allo scopo di stimolare e accrescere la produttività.
Steel Company 1901 fondazione della principale società operante nella produzione dell'acciaio con un fatturato di circa 1 miliardo di dollari guidata dal banchiere Morgan. Morgan fondò la sua prima banca nel 1862. La prestigiosa anti-trust ascesa di Morgan nella finanza americana fu contrastata dalla politica di Roosevelt.
National Bank Act 1863 emanazione del che distinse le banche d'emissione soggette a controlli federali dalle banche di deposito.
La fragilità del mercato azionario americano si ricollegava alla particolare funzione attribuita al possesso delle azioni ordinarie, le quali apparivano come uno strumento per condividere la proprietà delle imprese da parte di un élite di operatori. La situazione cambiò dopo la Grande Guerra quando aumentò il numero di detentori di azioni.
che il compito richiede di formattare il testo utilizzando tag HTML, ecco come potrebbe apparire il testo formattato:ordinarie che arrivò negli anni 30 a circa diecimilioni.
EUROPA CONTINENTALE E ESTREMO ORIENTE : LA PREVALENZA DEGLIINTERMEDIARI
Vediamo ora i paesi caratterizzati da sistemi finanziari influenzati dallapresenza degli istituti di credito. Belgio,Germania,Spagna,Italia e Russia neglianni a cavallo del novecento avviarono processi di crescita sostenuti dallebanche. Al di fuori dell’Europa anche l’industrializzazione del Giappone fusostenuta in gran parte dalle banche.
Il Belgio raggiunta l’indipendenza dal Regno Unito nel 1830 avviò un processodi industrializzazione favorito dalla presenza di ingenti quantità di materieprime ( ferro e carbone). In Belgio venne istituita una società generale chediede all’Europa il modello di una Banca universale poiché era un istituto dicredito,di deposito e di sconto.
Austria,Spagna e Russia affidarono in parte alla ban
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