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Riassunto esame Storia economica, Prof. Fornasari Massimo, libro consigliato Puzzle , Massimo Fornasari Pag. 1
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Estratto del documento

Con i nuovi metodi di organizzazione e l’aumento dell’agricoltura, aumenta

l’offerta dei prodotti che comporta la crescita dei mercati. Questi ultimi sono

locali, urbani e interregionali (fiere). Di conseguenza iniziarono gli scontri per

ottenere il controllo del commercio (per esempio gli scontro tra Genova e

Venezia negli anni 1256-1381). Urbanizzazione

La popolazione urbana e il mercato sono legate. I cittadini erano mercanti,

artigiani, lavoranti, professionisti. Questi favorivano servizi al mercato. Non

operavano individualmente ma in gruppi, formando le Corporazioni che si

occupavano di controllare il processo di formazione professionale dei corporati.

Fra di loro non dovevano esserci competizioni o concorrenze. La vita economica

e urbana medievale si basava sulla giustizia commutativa e distributiva. La

prima riguardava la reciprocità e scambio tra uguali sul mercato (teoria del

giusto prezzo). La seconda l’immutabilità dell’ordinamento sociale, il quale

deve essere messo in opera dallo Stato.

Il tipo di economia di mercato formatasi

Era un’economia di mercato dove prevaleva il public market, ossia un

mercato regolamentato dalle norme delle corporazioni e delle città. In

contrapposizione, operava anche il private market, sul quale operavano i

grandi mercanti impegnati nel commercio a lunga distanza. La loro fonte di

profitto era la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Le fiere

sono il maggiore esempio di private market, dove si scambiavano non solo

prodotti ma anche idee e aspetti culturali.

La crescita del mercato, come già detto, è stata favorita anche dalle

innovazioni tecnologiche qui elencate: la ruota idraulica, la gualchiera (per

piegare la lana), mulini a vento e il telaio orizzontale. Oltre ad innovazioni

tecnologiche anche innovazioni organizzative che riguardano il processo di

produzione. Si passa dalla bottega alla manifattura coordinata da mercanti o

imprenditori. La manifattura si divideva in: centralizzata (tanti macchinari

concentrati in una struttura) e disseminata (delocalizzazione di una parte di

produzione in un altro luogo). La delocalizzazione era una scelta presa da

alcuni per evadere dalle leggi presenti in un territorio

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Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paolobucchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fornasari Massimo.