Riassunto esame Storia e comunicazione del tempo presente, Prof. Giovagnoli Agostino, libro consigliato Manuale di Storia contemporanea , Caracciolo, Roccucci

La Conferenza di Parigi e i cambiamenti in Europa Orientale

In Europa Orientale la Conferenza di Parigi riscrive la storia, infatti viene cambiata la geografia europea e la vita quotidiana di moltissime persone. La Romania fu favorita perché era stata vicina alle potenze vincitrici.

La Serbia riuscì ad egemonizzare le popolazioni confinanti come Croazia, Macedonia e Montenegro. Nasce il Regno di serbi, croati e sloveni che nel 1929 prenderà il nome di Iugoslavia.

Anche la Cecoslovacchia nacque sulle ceneri dell'Impero Austroungarico costruita sulle due etnie principali ma anche su minoranze. Era un paese avanzato soprattutto quella ceca essendo molto industrializzata.

In Europa nord-orientale, dopo la Pace di Brest-Litovsk (1918), siglata fra Germania e Russia bolscevica, nacquero Lituania, Estonia, Lettonia e Finlandia.

L'Europa orientale subisce le trasformazioni maggiori perché l'impero zarista crolla già nel 1917 con la rivoluzione. Si apre un forte vuoto di potere dopo la guerra. I bolscevichi

quando arrivano al potere, firmano trattati di pace con gli imperi centrali come la Germania. Lenin è disponibile a ampie concessioni territoriali cedendo buona parte della Russia europea alla Germania. Nascono Estonia, Lettonia e Lituania e realtà statuali effimere come la Repubblica di Ucraina che nasce nel giro di alcuni mesi. Il regno di Polonia annette l'area tedesca e già dal 1919 si mostra aggressiva verso Oriente. La Polonia inizia una serie di guerre come quella con la Russia, la Lituania, la Cecoslovacchia, l'Ucraina. L'Europa orientale è di difficile comprensione perché l'ascesa dei bolscevichi aveva aperto un enorme vuoto. La situazione italiana e il patto tradito L'Italia ottenne il Trentino, l'Alto Adige, la Venezia-Giulia e l'Istria, ma non Fiume portando indignazione legittimando movimento nazionalisti come quello guidato da D'Annunzio che occupò la città, un'occupazione.

militare della città cui posero fine le trattative fra il governo guidato da Giovanni Giolitti e l'esecutivo serbo, con la sigla del Trattato di Rapallo (1920). Tuttavia, la percezione di una "vittoria mutilata" accese forti tensioni nel paese, legittimando formazioni paramilitari - come i Fasci di combattimento e numerose associazioni di ex combattenti - che, assieme a socialisti, sindacati rossi e leghe operaie, agitarono in particolare l'Italia settentrionale. Assieme alle occupazioni di fabbriche e campi da parte di operai e contadini, in un contesto di forte crisi economica ed elevata sindacalizzazione, simili movimenti armati alimentarono tensioni sociali che amplificarono violenza e nazionalismo anche dopo la conclusione del conflitto.

La Società delle nazioni

Lega internazionale proposta da Wilson. Nasce insieme al Trattato di Versailles, quindi c'era già esclusione della Germania. Nasce nel 1919 e poi sostituita

Dall'ONU nel 1946. La società delle nazioni porta a compimento un progetto pacifista che proponesse regolamentazione dei conflitti militari derivanti dalla Convenzione di Ginevra (1864) sui feriti di guerra e dalla Convenzione dell'Aia (1907) sul diritto di guerra, vietando l'utilizzo dei gas tossici.

Gli USA rimasero estranei alla Società delle nazioni perché non ratificarono il Trattato di Versailles.

Ci furono paesi che entrarono e poi uscirono come l'Italia, mentre altri che inizialmente vennero esclusi e poi accolti per poi uscire nuovamente come nel caso della Germania. Ma anche stati che vennero espulsi come l'Unione sovietica a causa di attacchi militari ai Paesi Baltici.

Fu un esperimento fallimentare perché riuscì a governare ben poche crisi internazionali come quella tedesco polacca del 1922 per il controllo della Slesia e la composizione della guerra tra Grecia e Bulgaria negli anni 20. Questi riguardavano specifiche

questioni locali perché pergestire problemi più ampi fu in grado perché egemonizzata da Francia e Gran Bretagna perché sivolevano assicurare i territori del Medioriente ottomano perché secondo loro non ancora tropposviluppate dal punto di vista istituzionale. Il Sudafrica è stata la prima colonia inglese a ottenereindipendenza, se si escludono quelle americane. Nel 1910 ricevette in mandato la Namibia(colonialismo intra africano).

L'agonia dell'Impero Ottomano

Nell'ottobre del 1914, sperando di avvantaggiarsi nei Balcani contro la Russia, in difficoltà,l'Impero ottomano entrò in guerra a fianco di Germania e Austria-Ungheria. Il crollo arriva con la Prima Guerra Mondiale che durò più del previsto e si verificarono subitorovesci militari. L'impero si trova a combattere la prima guerra mondiale della storia ma nonaveva le materie e le competenze per far fronte alla situazione. Approfittando

della crescente debolezza dell'autorità centrale del sultano, prendono il controllo del paese i Giovani Turchi che durante la guerra non si limitano a proporre riforme ma si spingono fino al voler costituire un vero stato nazionale turco e per farlo hanno 2 strade: cedere territori abitati da non turchi, espellere minoranze come gli Armeni. Il genocidio degli Armeni è uno dei più grandi della storia, sterminati attraverso delle marce forzate che li trasferiscono dalle loro regioni originarie verso il sud dell'Impero, cioè verso la Siria meridionale. Lo scopo dei turchi non era quello di sterminarli, ma di espellerli. La spartizione mediorientale Non era mai esistito un vero e proprio nazionalismo arabo. Anche all'interno del Medioriente, si infiltrano le idee occidentali di popolo e nazione. Gli inglesi favoriscono i movimenti nazionalistici che già stavano emergendo nel contesto orientale. Nel 1916, i ministri degli esteri inglese e

francesi raggiunsero un accordo, quello di Sykes-Picot, per spartirsi il Medioriente per sfere di influenza. Siria, Iraq settentrionale e Libano alla Francia. Palestina, Iraq meridionale e buona parte della zona araba alla Gran Bretagna.

Il sionismo è il movimento di ritorno degli Ebrei dopo la diaspora. Il sionismo diventa un movimento sempre più organizzato soprattutto in Europa Orientale. Il movimento ottenne un forte appoggio da parte degli ambienti finanziari ebraici sia inglesi sia americani.

La Dichiarazione Balfour è un accordo fra Gran Bretagna e movimento sionista, assai potente negli Stati Uniti, che assicurava agli ebrei il sostegno di Londra all'interno della Palestina. In particolare, la Dichiarazione prometteva una "dimora ebraica" da creare rispettando diritti religiosi e civili delle popolazioni locali.

Nascita della Turchia moderna. Nel 1917 le armate inglesi e le forze arabe guidate da Lawrence d'Arabia conquistarono Gerusalemme.

L'intero Medioriente finisce sotto il controllo inglese. Dopo il Trattato di Sèvres, l'Impero Ottomano cade e accedono i Giovani Turchi guidati da Mustafa Kemal. Scoppia la guerra greco-turca perché molti greci abitavano in Turchia perché sulle sponde dell'Anatolia era pieno di colonie greche. Crescono le tensioni arrivando al conflitto poi concluso con il Trattato di Losanna nel 1922 da cui nasce una Turchia nazionale, laica e moderna anche se poco democratica.

Il Trattato di Losanna è stato l'unico trattato di pace che aveva previsto un vero e proprio trasferimento di popolazione per cancellare le minoranze, infatti prevedeva il trasferimento dei greci in Grecia e dei Turchi che ancora vivevano in Grecia per consolidare i rispettivi stati nazionali.

La questione greco-palestinese. Dopo la guerra, Gran Bretagna e Francia ricevettero il Medio Oriente dalla Società delle Nazioni sotto forma di mandato che assicurava i loro interessi.

militari ed economici nella regione;

La presenza inglese in Palestina, fra le due guerre mondiali, sostenne una crescente immigrazione ebraica, avviata già a metà Ottocento e poi accelerata dai violenti pogrom nell'Impero zarista;

Le tensioni acuite dal maggior dinamismo della minoranza ebraica rispetto alla maggioranza arabo-musulmana, la cui egemonia stava scemando fin dalle riforme del tanzimat, in un contesto di ampi squilibri sociali, soprattutto riguardo la ripartizione delle terre, spesso vendute ai sionisti dall'antica aristocrazia ottomana, deflagrarono con la massiccia immigrazione successiva all'Olocausto.

L'assolutismo zarista

La Russia che precede l'Unione Sovietica era lo stato di arretrato d'Europa. Alla fine del XIX secolo, la Russia rimase l'unica monarchia assoluta in Europa. Il potere dello zar non aveva alcuna limitazione costituzionale. Era un impero multietnico e multireligioso che vedeva un netto predominio della

gleba, concedendo la libertà ai contadini. Tuttavia, queste riforme furono limitate e non riuscirono a risolvere i problemi strutturali della società russa. La rivoluzione del 1905 e la Duma Nel 1905, una serie di proteste e scioperi scossero la Russia, portando alla creazione di un'assemblea legislativa chiamata Duma. Tuttavia, il potere dello Zar rimase intatto e la Duma aveva un ruolo limitato nel processo decisionale. La prima guerra mondiale e la rivoluzione del 1917 La Russia entrò nella prima guerra mondiale nel 1914, ma la guerra portò a gravi problemi economici e sociali nel paese. Nel 1917, la situazione si aggravò ulteriormente e il popolo russo si ribellò contro lo Zar. Questo portò alla rivoluzione di febbraio, che rovesciò il governo zarista e portò alla formazione di un governo provvisorio. La rivoluzione d'ottobre e l'ascesa dei bolscevichi Nel mese di ottobre 1917, i bolscevichi, guidati da Vladimir Lenin, presero il potere in Russia. Questo portò alla formazione dell'Unione Sovietica nel 1922 e alla fine della monarchia russa. In conclusione, la Russia zarista era caratterizzata da un sistema politico autocratico, un'economia agricola basata sul latifondo e una società profondamente divisa. Le riforme furono limitate e non riuscirono a risolvere i problemi strutturali del paese, portando infine alla rivoluzione e alla fine della monarchia.

Gleba garantendo uguali diritti. Provvedimento che cancellava l'ordinamento sociale dell'Ancient regime senza le condizioni economiche per farlo. Nascono i kulaki, cioè i piccoli contadini che erano riusciti ad affermarsi dopo le riforme di Alessandro III. La maggioranza, tuttavia, spesso priva dei minimi mezzi di sostentamento dopo l'affrancamento sociale, si trovò in difficoltà; la scarsa ridistribuzione della terra generò rivolte che furono sedate dall'esercito. Queste riforme aumentano le tensioni sociali perché restano sul piano legislativo e per questo Alessandro III nel 1881 venne assassinato da un anarchico.

Cartina russa Espansione della Russia dal suo nucleo storico attorno a Mosca ai confini europei. Le aree più abitate erano quelle verso l'Europa. La colonizzazione maggiore è subito a sud e subito a nord della striscia transiberiana. La colonizzazione non è stata portata avanti dall'Impero russo,

itorio russo, si possono individuare diverse etnie, ognuna con la propria cultura e tradizioni. Tra le principali etnie presenti in Russia ci sono i russi, i tatari, gli ucraini, i ceceni, i bashkir, i mordovi, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i turchi, i buriati, i ceceni, i cecoslovacchi, i 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