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TEORIA DELLE PSICOANALISTE
La scuola anglo-americana operante nell'ambito delle teorie delle relazioni oggettuali (i teorici si occupano delle esperienze concrete: il bambino vede, sente) e quella del post-strutturalismo francese (si incentra nell'ambito simbolico).
Scuola Anglo-Americana: una delle principali teoriche di questa scuola è la Chodorow la quale si occupò della divisione familiare del lavoro e la concreta assegnazione dei compiti di ciascun genitore. Considera poi, se i genitori fossero più presenti, il dramma edipico sarebbe differente. La Scott critica questa tesi ideologica, in quanto non fagocita descrizioni esaurienti. Innanzitutto parla di questa divisione "tradizionale" del lavoro tra i due sessi: l'uomo lavora all'esterno dell'ambiente domestico, le donne al suo interno. Non viene specificata la natura di questa formazione, poi non tiene conto delle altre differenze tra i sessi di natura economica, politica e sociale.
Altresì questa associazione del potere con la virilità, il quale si manifesta nella forma stante alla diversificazione del lavoro familiare (il padre domina la madre), pertanto il bambino manifesta sempre questa associazione sia al di fuori della famiglia nucleare che in una situazione dove i ruoli di marito e moglie sono equamente ripartiti. Lacan: riprende da Freud la potenziale bisessualità di ogni individuo, l'identità sessuale è frutto di una costruzione, educazione, processo di formazione della sessualità. Non è qualcosa definito in ambito biologico, quindi interessa il pensiero femminista che vuole interdire il determinismo biologico. Il significante centrale per Lacan è il fallo in senso metaforico, sinonimo di autorità paterna, legge, norma. Nell'ordine simbolico era molto chiara questa identificazione, ad esempio padre significava legge - madre significava cura. Lui notava che i rapporti tra i rispettivi figli e ilpadre era differente: la figlia prova amore (ma non potrà mai diventare come il padre), mentre il figlio vede nel padre un modello da imitare.
Come si è arrivato a determinarsi nella propria identità sessuale? Reprimendo e rimuovendo tutto quello che apparteneva all'ordine simbolico dell'altro sesso. Quindi identificandosi in un ordine di simboli confacenti al proprio essere. Ciononostante portiamo dentro, nell'inconscio, la parte repressa dell'altro sesso, il quale viene censurata dalla norma (paterna o materna a seconda del sesso di riferimento).
Le teorie femministe come quelle di Sally Alexandre, Carol Gilligan, partendo da Lacan realizzavano un irreducibile alterità dei sessi, una continua contrapposizione tra i due sessi (la negazione di sé stessi). Quello che Denise Riley chiama "la terribile apparente costanza della polarità sessuale".
La Scott critica il pensiero di Lacan e delle lacaniane, non può avere
Il valore di uno strumento di analisi storica è importante perché permette di comprendere i cambiamenti dei rapporti di genere in contesti diversi. Tuttavia, è necessario fare attenzione a non ridurre questa complessa contrapposizione binaria in modo eccessivamente semplificato. È fondamentale capire quando nella storia è emersa la categoria di "donna". La teoria di Scott sul genere individua quattro sottogruppi e sostiene che il genere sia un elemento costitutivo delle relazioni sociali, basato sulla percezione delle differenze tra i sessi. È importante sottolineare che questa differenza non è necessariamente oggettiva, poiché gli studi biologici hanno dimostrato che non esiste una distinzione netta tra i due sessi. Nella vita quotidiana, infatti, osserviamo una mescolanza di caratteristiche maschili e femminili, e alcune persone possono presentare caratteristiche che tradizionalmente sono associate all'altro sesso.Certedifferenze hanno una loro base, ma sono state elaborate culturalmente, storicamente, quindi non c'è un vero determinismo biologico in quanto non possiamo dire che tutte gli uomini o tutte le donne, distinguendosi in base al sesso, si diversificano in base a determinate caratteristiche solo perché sono maschi o femmine, ad esempio un lavoro prettamente maschile o femminile oppure un ruolo sociale, essi cambiano a seconda delle culture di riferimento.
Sulla differenza dei sessi percepita, il genere stabilisce delle caratteristiche nelle relazioni, ed è anche il genere il fattore primario nella manifestazione di potere. Ad esempio Maurice Godelier dice, nelle società semplici in cui non ci sono differenze di classe, la prima differenza va ricercata nel gruppo delle donne e degli uomini, questo viene visto come differenza dei rapporti di potere o complementarietà (es.: gli irochesi, esplicati da Morgan, uno dei primi antropologi che operavano sul campo).
noti una complementarietà tra le donne che partecipavano al consiglio degli anziani, la discendenza in alcune tribù era matrilineare. Quanto concerne il resto, viene mitizzata l'immagine della ginecocrazia della donna citata dal matriarcato primitivo di Bachoufen. Cosa dobbiamo studiare per far emergere le asimmetrie uomo/donna? 1. SIMBOLI CULTURALI, che spesso sono organizzati per coppie di opposti (es.: Eva simbolo del peccato originale, pericolosa, e Maria come castità, pertanto abbiamo una dialettica: tipo e controtipo). Bisogna chiedersi come queste figure profonde agiscono nella rappresentazione della donna e dell'uomo (es.: da Maria ad Eva, arriviamo al 1800 con Lombroso il quale nota nel suo trattato la criminalità della donna individuata per la maggiore nella prostituzione rispetto alla criminalità). 2. CONCETTI NORMATIVI: sono in ambito religioso, scientifico, giuridico, politico. La Scott dice che in ciascun momento in cuiinseriscono dei modelli di tipo giuridico, religioso, ecc. il potere tende a presentarlo sempre sulla natura (es.: quando facciamo un uso sconsiderato del nostro corpo andiamo contro natura. La famiglia è unica, per natura è così, unica fissa e immutabile o nel caso della chiesa (andiamo contro il creazionismo). 3. IN QUALE DIMENSIONE BISOGNA ANALIZZARE IL GENERE? Non solo nell'ambito dei sistemi di parentela (sull'aggregato domestico e sulla famiglia come basi delle organizzazioni sociali) anche nel mercato del lavoro (in primis in quanto Scott è una socialista, una studiosa del lavoro, individua un mercato improntato sulla segregazione sessuale), l'istruzione (gli istituti che accolgono un sesso, oppure ambedue i sessi), il sistema politico (il suffragio universale). 4. L'IDENTITÀ SOGGETTIVA: si rende conto della discrepanza tra le norme astratte (o anche delle rappresentazioni culturali o religiose) che dominano e determinano.Un contesto storico (es.: inquisizione) e i percorsi di vita delle donne/uomini reali (es.: una donna che si traveste da uomo nel periodo dell'inquisizione, tutti la conoscono, ma per il fatto che lei si vesta da uomo non risulta un problema). In altre circostanze tali pratiche sarebbero decodificate in un reato da parte dell'inquisizione (insomma non sono necessariamente dei ribelli o degli eroi). Pertanto bisogna studiare le esperienze reali delle persone e confrontarle con le norme. Risulta chiaro che il quadro normativo, istituzionale, politico, influenzano le persone reali (anche se non si adeguano passivamente) però hanno sempre un loro livello di relazione, di trasgressione, interpretazione.
In definitiva sottolinea la Scott l'importanza del genere nel campo della storia politica. Il pensiero politico è intriso di metafore di genere, ed è trattato in maniera diversa. Ad esempio nell'opera di Jean Bodin c'è questo continuo comprare:
Il buon governo dello stato con l'autorità paterna della famiglia. Come se queste due dimensioni si rafforzassero l'una con l'altra.
Inoltre una costruzione politica maschilista può fondare le sue radici come opposizione al modello femminile (es.: nella Germania nazista, il fascismo/stalinismo o il trionfo di Khoemyni in Iran, i governanti emergenti hanno legittimato il dominio, la forza, l'autorità centrale e il potere di governo come maschili. Gli oppositori, gli outsider, i sovversivi e i deboli come femminili.
Inoltre hanno travasato questa codificazione in leggi: interdizione della partecipazione politica, aborti, fuori legge, esclusione delle madri dal lavoro salariato, imposizione delle norme sull'abbigliamento femminile. Tali leggi mettevano a loro posto le donne, oppure tra il welfare state e paternalismo.
In altri casi, i gruppi anarchici, i socialisti, utopisti, i sansimonisti teorizzavano sperimentavano l'uguaglianza tra i sessi.
Altre volte il riferimento tra genere e potere non è esplicito (es.: la descrizione dei lavoratori all'interno del concetto di classe mascolini) qui rientra la bravura dello storico atto a decodificarli (es.: nel periodo fascista si associavano le unità geografiche con termini metaforici al femminile in un connubio tra Italia/Africa era intesa come madre/donna, donna recepita come modello di sottomissione). La Scott alla fine del suo saggio definisce uomo e donna come categorie al tempo stesso vuote e sovrabbondanti. Vuote perché non hanno un significato fisso e definitivo (es.: noi possiamo identificare la classe marxista in maniera precisa, sono quelli che determinano i rapporti di produzione). Non possiamo dare un'identificazione precisa di donne, ce ne sono tante e si fondano su deboli fondamenta come quella biologica (capacità riproduttiva). Sovrabbondanti perché anche quando sono definite, esse nascondono altri significati che sono stati censurati, rimossi.soppressi ma che ci sono potenzialmente. La Scott vuole smontare degli stereotipi, vuole combattere delle discriminazioni, non solo sul campo sociale ma anche in quello simbolico/culturale per una società più giusta in cui lei dice: è importante parlare di genere ma è altrettanto importante parlare di classe e razza. Il genere: un'utile categoria di analisi storica Articolo scritto per il convegno dell'American Historical Association, tenutosi il 27 dicembre 1985, nel quale l'autrice prova a descrivere un percorso storico del termine genere, partendo da riflessioni linguistiche (definizione del lemma nei dizionari inglesi e francesi), che vedono l'utilizzo del termine per sottolineare aspetti caratteriali o sessuali. Con l'avvento del Femminismo il termine assunse una interpretazione legata più alla sfera sociale ed al rapporto tra i sessi. Il genere da un punto di vista formale, nelle lingue indica una diversità tradotta.morfologicamente ed applicata ai diversi