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Figure dell'esperienza

Es. Nudo patto: convenzione sprovvista di provvedimenti ed effetti giuridici quindi le parti non hanno osservato la forma prevista dalla legge, dal diritto romano che richiedeva l'investimentum per fare in modo che l'atto creasse effetti giuridici. Secondo il diritto romano però il nudo patto produce comunque effetti giuridici poiché c'è stato un impegno precedente e non ci si può nascondere dietro allo schermo formale.

Es. Ruolo della teologia: "La costruzione della persona ficta" -> bisogna distinguere una chiesa ultramondana è quella fatta dai fedeli: esiste una chiesa separata dalla chiesa intesa come popolo di Dio: la chiesa mistica, intesa come corpus mysticum che non tollera il peccato e la chiesa invece composta dai fedeli in carne ed ossa e quindi di peccatori. Da questa riflessione teologica di San Paolo, un canonista chiamato Sinibaldo Fieschi creerà proprio questa figura.

Il processo romano-canonico diventerà il modello, ma perché proprio questo processo viene copiato ed utilizzato in tutto il continente? È un modello talmente efficiente che si basa sugli atti scritti, che attribuisce al giudice un ruolo propulsivo e direttivo nel processo nel quale il valore delle prove viene determinato a priori, ed è un processo scritto e proprio perché è scritto consente di essere riesaminato in appello da una corte anche distante.

Il processo romano canonico è destinato a soppiantare il processo alto medievale, non solo ma questo processo in uso nelle corti ecclesiastiche verrà utilizzato da tutti i tribunali europei. Diventerà il processo, il modello processuale per eccellenza.

PROCESSO BARBARICO FEUDALE VS PROCESSO ROMANO CANONICO

CARATTERI ARCAICI DEL PROCESSO BARBARICO-FEUDALE

A) Indistinzione tra penale e civile

B) Forte limitazione dell'ingerenza del potere pubblico,

ampia libertà lasciare alle parti
  1. Procedura totalmente orale (sinonimo di incertezza: "quod non est inscripto, non est in mundo")
  2. Il convenuto che si vede intentare causa non ha altra alternativa che fornire la prestazione richiestagli o affrontare la prova impostagli nella sentenza. Il giudice ha il solo compito di indicare al convenuto di o sottoporsi a giuramento o disottoporsi al duello giudiziario. Nella mentalità dell'uomo dell'epoca era Dio a punire lo spergiuro (elemento soprannaturale forte). Il duello invece era affidato al proprio campione.
  3. Il vero momento della decisione della lite non è la sentenza (indicazione del mezzo di prova) ma la prova. Ma non si può parlare di prove processuali in senso proprio: espediente di definizione della causa, mezzi di certificazione del diritto che accertano chi è il vincitore e chi il soccombente nella lite. Figura del giudice totalmente privo della capacità

Valutare i dati oggettivi e formare il proprio convincimento in base a razionali argomenti persuasivi: idea sacrale che connette alla divinità. La decisione ultima è dunque spostata su basi extra-processuali (soprannaturali).

PROCESSO ROMANO CANONICO

Si riprende il processo romano di epoca imperiale ammodernandolo. Qui possiamo cogliere la confluenza maggiore fra i due diritti (romano e canonico) e le due dottrine. La nuova procedura civile e criminale è costituita con i materiali ancora vivi del diritto romano attraverso una intelligente e innovativa legislazione pontificia e una finissima opera di tessitura dottrinale.

  1. Rigoroso meccanismo logico fondamentalmente basato su atti scritti
  2. Tutto è previsto con rigore meccanico: procedimento che si svolge per tappe, minuziosamente e formalisticamente predeterminato
  3. Tutte le questioni sono decise con sentenza motivata. Trasformazione all'insegna della certezza.
  4. Tassativamente elencate le prove

ammissibili ed è aprioristicamente deciso per legge il valore delle singole prove.

Tutto deve risultare agli atti scritti. (quod non est in actis non est in mundo)

Il giudice non puo tener conto nel suo giudizio di ciò che risulta agli atti: giudei iudicare debite iuta alligata et probata.

Il processo romano canonico è destinato a soppiantare il processo alto medievale, non solo ma questo processo in uso nelle corti ecclesiastiche verrà utilizzato da tutti i tribunali europei. Diventerà il processo, il modello processuale per eccellenza.

Il TRECENTO, L'ETA' AUREA DEL DIRITTO GIURISPRUDENZIALE

Nell'università di Bologna, si continuava a insegnare il diritto utilizzando la Magna glossa di Accursio.

Alla domanda di uno studente che chiedeva se si potesse usare la teologia per interpretare il corpus iuris, Accursio risponde autarchicamente che il giurista si deve giovare esclusivamente della Magna glossa. Tutto si rinviene

all'interno del corpus iuris. Il mondo universitario sembra fossilizzarsi e cristallizzarsi intorno alla Magna glossa. L'università. Improvvisamente si viene a sapere che a Bologna si studia diritto, in un'università che non ha un piano di studi stabilito per un tempo definito, tutto dipende dallo studente, ma si sa che se si rimane si diventa esperti del Corpus Iuris, cioè ci si sarebbe assicurati potere, ricchezza e prestigio (ma era molto molto costoso). Ma cosa significa giungere a Bologna? È una dimensione sovra urbana, autonoma grazie ad un atto imperiale, infatti Federico Barbarossa chiede una consulenza agli allievi di Irnerio e con una costituzione imperiale, l'Habita, suggella l'autonomia dell'università rispetto al comune, prevede un'esenzione fiscale e viene attribuita al rettore la giurisdizione civile e criminale sugli studenti. Comunque l'università nasce dagli studenti che decidono diorganizzazione era basata sulle nationes degli studenti.

Organizzazione delle universitas

Ci sono due universitas:

  1. Universitas dei cita-montani, italiani
  2. Universitas dei ultra-montani, stranieri

A capo di tutti c'è il rector, che deve chiedere le collette per sostenere le varie spese.

Dalla metà del '200 gli studenti si danno dei veri e propri statuti, cioè l'università è una societas di studenti e maestri, la cui parte forte sono gli studenti (se il docente aveva meno di 4 studenti veniva licenziato, così come veniva multato se non finiva il programma, cioè alcuni punti del Corpus concordati a inizio anno).

Secondo il calendario scolastico si iniziava tra l'8 e il 18 ottobre e finiva tra Agosto e Settembre, ma c'erano circa 85 giornate di festa per tutti i santi e l'orario delle lezioni variava con la luce solare (ma circa dalle 7/8 fino alle 12 e nel pomeriggio c'erano le esercitazioni svolte dagli studenti dell'ultimo anno) e tutta l'organizzazione era basata sulle nationes degli studenti.

vita della città di Bologna era scandita dagli studenti dell'università, infatti la campana della Cattedrale scandiva l'inizio e la fine delle lezioni. I programmi venivano scelti tra studenti e docenti, che a volte non volevano spiegare certi passi ostici, ma comunque mediamente un punto del Corpus richiedeva 14 gg di inverno e 12 d'estate e per arrivare in possesso del testo si aveva una copisteria all'interno dell'Università, ma ciò che più contava era ciò che si ascoltava ed era da ciò che si ottiene la sapienza. Non c'erano esami intermedi perché erano i professori a rendersi conto se lo studente era pronto o meno e se superava il tentamen, si passava all'examen, un esame rigoroso e tremendo, un mare magnum, perché veniva aperto a caso un passo e il giorno dopo il candidato doveva far lezione su quel passo. Una volta passato l'esame si diventava licentiatus in iure, per

Diventare doctor bisognava sostenere un publicum examen nella piazza maggiore nella Basilica di San Petronio dove si riceveva l'anello della sapienza, la toga con collo d'ermellino e il berretto e tutto funzionava in modo tale che tutti sappiano chi si sta laureando perché con la laurea si aveva successo.

Ma cosa significò università? Professionalizzazione e tecnicizzazione del giurista (giurista=esperto del Corpus), in astratto il laureato non diventava avvocato o giudice perché l'università nasceva con lo scopo di formare docenti, ma poi molti diventavano avvocati o giudici ed è per questo che diventa internazionale perché uno studente straniero, una volta tornato nel suo paese, poteva fondare un'università analoga a quella di Bologna e da ciò deriva l'unità dell'istruzione giuridica continentale europea, cioè i giuristi di qualunque nazionalità erano in grado di

comprendersi e capirsi. Diversamente in Inghilterra l'educazione giuridica avviene partendo dal basso attraverso un ordine regio che invita i migliori studenti a prendere nota dei processi, cioè l'attività giuridica si sviluppa con l'osservazione dell'attività giudiziaria, infatti partono dai casi concreti e dalle sentenze elaborano un diritto nuovo. Abbiamo detto quindi che Fino al 1300 nelle Accademie ci si limitava ad utilizzare la Magna Glossa di Accursio e quando uno studente chiese se si potesse utilizzare la teologia per interpretare il Corpus, Accursio rispose di no, perché nella Glossa c'erano già tutte le risposte per tutte le domande, il che dimostra la staticità della situazione. Solo i tre post-Accursiani (Alberto da Gandino, Ronaldino De Passegeri, Guglielmo Durante) rispondono all'esigenza di effettività della società. A Parigi non si poteva insegnare il diritto romano poiché il re.temeva che concedere l'insegnamento del diritto romano equivaleva all'assoggettarsi all'imperatore (diritto romano = diritto dell'impero) (re di Francia = vassallo dell'imperatore). In Francia, ad Orlean, emerge la necessità che i clerici (a Parigi c'era una grande scuola di teologia) conoscano il diritto romano, infatti intorno al 1235, con un'autorizzazione papale di papa Gregorio XI (è proprio il papa ad autorizzare poiché tale università in cui si insegna il diritto romano era pensata per formare i chierici, dato che il diritto romano in qualche modo potrebbe sviare un sacerdote). Nasce quindi una piccola università apposta per ecclesiastici dove si usava anche la teologia, le glosse di Guido de Cumis e viene scoperta la Logica Nova di Aristotele per lo studio del diritto. Secondo la loro idea, gli strumenti per lo studio del diritto possono venire anche da un'altra scienza, diversamente dalla concezione.di Accursio. Questi nuovi giuristi vengono chiamati commentatori, e, in realtà seguono lo stesso metodo dei glossatori, ma "potenziato" dalla dialettica aristotelica. I maggiori esponenti francesi sono Jacque de la Revigny e Pierre de Belleperche, che commentano il Corpus con una mentalità critica.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
86 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Attosi03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Stefano Alberto.