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Provenienza dei Visigoti e degli Ostrogoti
Sia i Visigoti che gli Ostrogoti non mettono mai in discussione la loro provenienza dalla compagine imperiale e romana, difatti Teodorico (sovrano ostrogoto) si qualificò come "patricius purpureus" ossia funzionario imperiale.
Pietro Giannone, grande anticurialista del 1700, pubblicò un'opera molto attenta al rapporto tra potere civile ed ecclesiastico. Quando egli pubblicò l'opera a Napoli era presente un cardinale filo curialista e a sostegno di quest'ultimo i giuristi iniziarono ad affermare che il sangue di San Gennaro non si fosse sciolto proprio a causa di Pietro Giannone che dovette lasciare la città. Egli aveva una grande considerazione di Teodorico secondo cui avrebbe potuto essere imperatore molto più di quanto lo fosse Carlo Magno ed esaltava la tolleranza di Teodorico verso i cattolici nonostante fosse eretico.
Isidoro di Siviglia apparteneva al Regno visigoto di Toledo (VII° sec.), era un vescovo spagnolo.
nte la legittimità della lex romana nel Regno visigoto di Toledo, in quanto i Visigoti avevano un sistema legale basato sulle loro tradizioni e consuetudini. Tuttavia, la lex romana era ancora considerata una fonte di diritto importante e veniva utilizzata come riferimento per risolvere questioni legali. I concili erano assemblee in cui si discutevano questioni religiose e legali. Erano composti da rappresentanti sia del clero che del potere secolare e avevano il compito di prendere decisioni che influenzavano la vita del Regno visigoto di Toledo. I Franchi, grazie alla loro precoce conversione al cattolicesimo, ebbero un ruolo fondamentale nella formazione del Sacro Romano Impero. Tuttavia, la concezione patrimoniale del potere dei Franchi, secondo cui il regno era considerato un bene privato, portò a una certa instabilità politica e a conflitti di successione. La lex romana wisigothorum, burgundionum ed edictum theodorici erano raccolte di leggi che regolavano la vita nel Regno visigoto e nel Regno burgundo. Queste leggi erano basate sulla tradizione romana e venivano utilizzate come riferimento per risolvere questioni legali. In conclusione, la legge nel Regno visigoto di Toledo era influenzata sia dalla tradizione romana che dalle consuetudini e tradizioni dei Visigoti. La lex romana era considerata una fonte di diritto importante, ma doveva adattarsi alle specificità del Regno visigoto.l'attribuzione dell'Editto di Teodorico, questo fu scoperto da Pierre Pithou madurante gli anni 50 del secolo scorso alcuni storici del diritto cominciarono a mettere in discussione l'attribuzione a Teodorico il Grande di tale Editto sostenendo che dovesse invece essere attribuito a Teodorico II Visigoto e che risalisse al V° sec. Ad essere maggiormente attendibile è la precedente attribuzione. Parliamo del rapporto tra lex visigothorum (ai visigoti), lex romana wisigothorum (ai romani), lex burgundionum (ai burgundy) e lex romana burgundionum (ai romani). Perché vi erano 2 testi? La vecchia storiografia sosteneva che i 2 testi fossero espressione del principio della personalità della legge che si contrappone al principio di territorialità della legge. ↓concezione non pacifica, gli stessi re dei popoli germanici si ritenevano capi del popolo esercito o di segmenti del popolo esercito perché l'elemento fondamentale era quello etnico.non territoriale. Quando si afferma allora il principio della personalità della legge? Secondo la vecchia storiografia e non vecchissima si ritiene che il principio della personalità della legge sia un principio di applicazione dell'etnia e per questo vi erano 2 testi e non soltanto uno. Oggi però si ritiene che tale principio si sia affermato all'indomani del Sacro romano Impero, principio che non viene applicato ai Longobardi in quanto per questi ultimi era necessario il consenso del re.
Ius commune (diritto comune). Quello che riguarda il diritto comune è un concetto che emerge non prima del XII° sec. in cui la vita giuridica si basava su un rapporto tra IUS PROPRIUM (diritti delle singole entità politiche) e IUS COMMUNE (diritto romano o romano canonico). Se una materia era disciplinata dagli iura propria si applicava lo iura propria al contrario veniva applicato lo ius commune. Ennio Cortese, trovando un indizio all'interno
Del concilio del 36, afferma che qualcosa di analogo esiste anche nell'Alto medioevo e secondo quest'ultimo il rapporto fra le varie leggi è scandito dal rapporto tra ius proprium e ius commune. 03/03/2023
Il popolo germanico più studiato (569-764) con presenza in Italia sono i Longobardi, il loro diritto ha avuto un'influenza significativa nel mezzogiorno e ci si iniziò a chiedere quanto prima del diritto romano quello dei longobardi fosse stato diritto comune.
Caratteristiche dei vari popoli:
- Concezione limitata del potere→ Tacito aveva scritto che non era infinita la potestas dei re germanici in quanto gli assetti del popolo germanico mancavano di un potere centripeto.
- Il 2 aprile 569 i Longobardi invasero l'Italia con a capo un rex ma va detto che vi era un modo di successione al trono molto sbrigativo: chi doveva succedere al trono uccideva chi vi era al momento.
- Poi ci fu un periodo in cui i contrasti tra le famiglie furono letali tanto da
Assetti dei popoli germanici→ Si potrebbe dire che il duca longobardo fosse un funzionario ma in realtà non era davvero così poiché vi fu una perfetta gerarchia ed il duca era il capo di una determinata frazione del popolo esercito (concezione del potere etnica).
Giambattista Vico→ Secondo cui vi erano assetti aristocratici non propriamente monarchici (=archetipo di potere) in quanto in un'epoca in cui vi era un'organizzazione di un popolo, era difficile delineare un potere preciso. Egli affermando ciò polemizza la versione di Machiavelli e Bodin.
Machiavelli e Bodin→ Secondo cui la monarchia era la prima forma di governo di tutti i popoli. Questi popoli nutrivano un senso di indipendenza molto forte in cui il potere si rafforzò lentamente e Giambattista Vico ci vide lungo poiché i capi erano espressione delle grandi famiglie ed erano fondamentalmente
“penale egemonico”? La faida è l’istituto centrale dei popoli. Vi è l’influenza del pensiero di Antonio Gramsci ed è un meccanismo fisiologico dei popoli barbari. Che nei quaderni del carcere utilizzò il termine “egemonia” per descrivere la struttura delle società avanzate: - società occidentale: struttura molto ramificata; - società orientale: struttura molto “molle”. Otto Brunner all’interno dell’opera “Terra e potere” afferma una sua visione del costituzionalismo diversa dalla nostra perché secondo questo la Costituzione nasce dalla terra. Egli sottolinea la rilevanza della faida ed afferma che vi sarà un prolungamento di quest’ultima anche nei secoli bassi medievali. Antonio Gramsci afferma che il potere nelle società avanzate è l’egemonia corazzata dal potere di coercizione. Secondo Mario
Sbriccoli il penale egemonico cominciò ad affermarsi intorno al XII° sec. nell'inquisizione e negli statuti comunali. La reazione armata si poteva evitare solo attraverso il meccanismo di composizione primaria del reato che era uno degli istituti centrali di quel tempo. Il diritto penale dei germani era un diritto mite se messo a confronto con quello bizantino. La pena di morte era combinata solo per i reati che avevano una connotazione politico-militare ma perfino l'omicidio era collegato al meccanismo di composizione primaria del reato; l'uomo aveva un prezzo che era legato alla sua condizione sociale = pagamento del guidrigildo. Editto di Rotari → È la più plastica manifestazione del meccanismo di composizione primaria del reato, fu emanato il 22 novembre 643, scritto in latino sgrammaticato ed era concepito come una consolidazione delle consuetudini del popolo. Esso assomiglia ad una sorta di tariffario ma la minuziosa elencazione di comportamenti
illeciti e rispettive sanzioni che rappresenta possedeva una logica ben precisa che si lega al discorso sul GAIRETHINX. GAIRETHINX → La vecchia storiografia affermava che fosse l'assemblea del popolo in armi, quindi dire che l'editto era adottato tramite gairethinx significa che questo era stato approvato dall'assemblea popolare. Questa visione è stata messa in discussione dalla recente storiografia e Francesco Calasso intende la gairethinx come la pacifica assemblea popolare. Per Ennio Cortese la gairethinx non c'entra nulla con l'assemblea del popolo in armi bensì si tratta di una donazione = fissando in modo preciso l'ammontare delle sanzioni pecuniarie Rotari voleva evitare delle richieste esose di composizioni pecuniarie da parte degli esponenti delle forze sociali più in vista. Gli editti dei popoli longobardi successivi sono espressione di una maggiore torsione volontaristica molto più accentuata ossia il sovrano.sottolinea il peso della sua decisione. Duello giudiziario. Liutprando, re dei Longobardi, regnò nella 1ª metà del VIII° sec. ed in quel periodo nel penale transattivo onegoziale si affermò il sistema delle prove ordaliche: - ordalie unilaterali; - ordalie bilaterali: duello giudiziario. Il duello giudiziario ossia l'esito della controversia che decideva della colpevolezza era basato su una competizione che poteva avere luogo tra due contendenti o questi potevano scegliere due soggetti da far combattere al loro posto (la divinità non poteva che stare dalla parte della ragione). In un editto il re Liutprando afferma di conoscere l'inattendibilità del duello giudiziario ma esprime di non poter abolirlo in quanto il suo popolo crede in tale attendibilità; in questo modo sembrerebbe quasi come se egli si sottomettesse ai valori dei sistemi dominanti. Personalità territoriale del diritto. Secondo Francesco Calassol'applicazione generale del principio della personalità territoriale del diritto si sarebbe ottenuta con i Longobardi nella prima metà del VIII° sec. Il pensiero di Ca