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OLIVETTI E IL "DESIGN PROCESS": DALLE MACCHINE DA SCRIVERE AI COMPUTER
Una delle esperienze italiane più significative del rapporto tra industria e design è quella della Olivetti. Viene fondata nel 1908 come "prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere" da Camillo Olivetti. Le Olivetti nascono debitrici di modelli già da tempo sul mercato, prodotti da aziende come la Remington e la Underwood; ma fin da subito si insiste nel migliorarla ad esempio sull'aumentare di velocità della battitura. Altra caratteristica presente sin dall'inizio è quella di curare la qualità della comunicazione, collaborando con artisti e cartellonisti molto noti all'epoca.
Nel 1925 il figlio di Camillo, Adriano, si reca negli Stati Uniti e in seguito si reca in Unione Sovietica con una delegazione di industriali italiani. Nel 1929 Adriano assume il compito di ristrutturare l'azienda. Nel giro di alcuni anni nascono l'ufficio
progetti e studi, il servizio pubblicità e l'ufficio organizzazione. Nel 1932 Adriano Olivetti è nominato direttore generale e nel 1938 presidente. Nel 1932 nasce la MP1 si caratterizza, rispetto all'impostazione verticale delle macchine precedenti, per il suo sviluppo orizzontale: è pensata non solo per gli uffici ma per entrare nelle case. Nel 1935 nasce la Studio 42 con la carrozzeria disegnata dagli architetti Figini e Pollini. Adriano Olivetti è attento allo sviluppo tecnologico, alla qualità innovativa dei prodotti, ai mercati internazionali. Attribuisce molta importanza al progetto moderno. Dal 1938 a dirigere l'ufficio sviluppo e pubblicità è un poeta, Leonardo Sinisgalli, con cui collabora Marcello Nizzoli che diventerà tra gli anni 40 e 50 il designer più noto e affermato dell'Olivetti. È il progettista della macchina da scrivere Lexikon 80 e della calcolatrice Divisumma. Nel 1950 appare la miticaportatile Lettera 22.
I nuovi prodotti vengono presentati nella nuova serie di negozi Olivetti nel mondo, progettati da famosi architetti e caratterizzati dalla presenza di opere d'arte.
Olivetti apre a New Canaan un laboratorio di ricerca sui calcolatori elettronici.
Insieme a un giovane ingegnere di origine cinese, Mario Tchou, nasce l'Elea 9003: il primo calcolatore elettronico italiano.
Nel 1959 l'Olivetti acquista la Underwood, l'azienda americana di prodotti per l'ufficio.
Adriano Olivetti muore nel 1960.
Nel 1964 Pier Giorgio Perotto mette appunto il primo personal computer, Programma 101 o anche detto "la Perottina"; di forma compatta viene disegnato da Mario Bellini.
Negli anni 60 si diffondono progetti come la macchina da scrivere Valentine di Ettore Sottsass Perry A. King.; è detta la "rossa portatile", diventerà un'icona del design pop.
Con gli anni 70 inizia il declino dell'azienda.
Nel frattempo nel 1976 due
Giovani ingegneri informatici, Steve Jobs e Steve Watzniak, creano nel loro garage l'Apple I, un computer pronto all'uso. Oggi la nuova tecnologia è un oggetto di desiderio e non più una macchina tecnica. Il ruolo del disegno qui è determinante; per questo vengono assunti designer di grande intuito, come Jonathan Ive, che sono in grado di unire ad una forma dell'oggetto sempre efficace per scelta di materiali e dimensioni, un'interfaccia sempre in grado di stabilire con l'utente un'interazione intuitiva e di facile apprendimento.
4.4 Design scandinavo e organicismo. Fin dall'inizio del novecento le regioni del nord si caratterizzano per mobili e oggetti dalla linea funzionale e asciutta la cui eleganza suscita interesse dei rappresentanti del Bauhaus e del razionalismo internazionale. Si tratta di merci per cui non vale la distinzione tra utenza altolocata e produzione per la massa: il mobile scandinavo è sempre stato democratico e trasversale.
senza distinzione tra lusso, alta o bassa gamma. Le ragioni sono che: da una parte c'è abbondanza di materia prima, in particolare il legno che connoterà in maniera universale il design scandinavo; dall'altra nella mancanza di una vera e propria industrializzazione; infine da una conoscenza civica altamente sviluppata (è determinante il diritto a un ambiente ben progettato, esteticamente sobrio ed elegante, durevole nel tempo e di costo accessibile a ogni fascia sociale). La questione dell'insegnamento del design è da subito un obiettivo perseguito dalle istituzioni: la Swedish Society of Crafts and Design si occupa di preservare e incrementare gli standard dell'artigianato specializzato locale, portando a un disinteressamento del ritardo dell'industrializzazione. Importante è Kaarev Klint: la sua idea verte intorno a un progetto incentrato sull'uomo, l'ambiente spaziale e nei modelli artigianali del passato. Un altro adessere interessato all'influenza tra oggetti e benessere dei fruitori è Poul Henningsen: crede che la luce artificiale richieda un cambiamento di rotta rispetto a quanto praticato. Le fontiche sfruttano l'energia elettrica sono spesso violente. Sin dei primi anni 20 si spira la tradizionale lampada ad arco che progetta di schermare con lamelle che permettono di ottenere una luce diffusa in diretta. Nel 1925 inizia la collaborazione con la fabbrica di lampade di Louis Poulsen e lo stesso anno partecipa all'Exposition Internationale des Arts Decoratifs et Industriels Modernes con una lampada a lamelle schermanti, all'inizio chiamata Systeme PH, ma questa rivoluzionaria sospensione otterrà un successo straordinario: da allora sarà nota come "Lampada di Parigi". Diventerà punto di partenza di qualunque altra progettazione, compresa la Kogle (pigna) e la Artichoke (carciofo). L'uso di materie prime naturali e linee ergonomiche e lafacilità di realizzazione e manutenzione nel tempo si identifica con la nascita di un design definito "organicista". Importante è Alvar Aalto: le ricerche da lui condotte sul legno vanno nella direzione dell'esaltazione della naturale flessuosità delle fibre giovani di betulla. La sua seduta Paimio ha la struttura ottenuta con un unico pezzo ricurvo a sezione quadrangolare e seduta e schienale sono uniti in un'unica lastra di compensato. La stessa morfologia organica viene creata col Vaso Savoy nel 1936 realizzato in vetro dalla Ittala senza interruzioni sino ad oggi. Altri protagonisti di area nordica di questi anni sono: - lo svedese Bruno Mathsson che crea sedute che propongono strutture in legno curvato simili ad Aalto, ma completate da un intreccio di strisce di tessuto e pelle come nella seduta Pernilla. - Tapio Wirkkala; il suo vassoio in forma di foglia gigante sarà icona-manifesto di una grande esposizione intitolata Design inScandinavia.6.1 Usa Il padre dell'architettura organica degli Stati Uniti d'America è Frank Lloyd Wright. Nel 1929 apre il MOMA. La sua posizione culturale è opposta a quella di Le Corbusier. L'architettura organica è un punto di sviluppo che considera la casa come un organismo: i materiali, l'accesso al sole (adattare le forme dell'abitare al percorso del sole). Le strade professionali di Charles Eames e Eero Saarinen si dividono dopo il successo del concorso del MOMA nel 1940 chiamato "Organic design in home furnishings". Charles Eames e Eero Saarinen vincono in due categorie: sedute e mobili per l'ambiente di soggiorno. Charles Eames lavorerà per la Herman Miller mentre Eero Saarinen lavorerà con la concorrente Knoll International. La Knoll ha un indirizzo internazionale e guarda ai grandi maestri europei. La Herman Miller è interessata ai talenti americani e alla riscoperta delle radici locali. Il suoArtDirector è George Nelson che stima molto il lavoro di Charles Eames. Isamu Noguchi portato da Nelson in Miller: influenzerà tutta la linea di Miller. Alcune suoi progetti sono le lampade-scultura in carta di riso Akari o la radio Nurse. Charles Eames frequentava la Cranbrook Academy of Art; là c'era anche la studentessa Ray Kaiser (diventerà Ray Eames). Tra i due nacque un feeling, non solo progettuale, che sfociò nel matrimonio nel 1941. Sempre in questa accademia il designer Charles Eames ebbe l'opportunità di conoscere il designer e architetto di origini finlandesi naturalizzato statunitense Eero Saarinen con il quale strinse una grande amicizia che lo avvicinò al design scandinavo. Charles e Ray si trasferiscono in California dove dominano influenze americane tradizionali o giapponesi. Qui mettono a punto la macchina Kazam. Per un concorso del MOMA dedicato all'arredamento low cost progettano La Chaise, una struttura aEero Saarinen, per progettare il tavolo Tulip, che diventerà un'icona del design moderno. La Knoll Associates diventa quindi un punto di riferimento nel settore del design, collaborando con importanti architetti e designer per creare mobili innovativi e di alta qualità. Tra gli altri designer che hanno contribuito al successo dell'azienda ci sono Harry Bertoia, Marcel Breuer e Ludwig Mies van der Rohe. Bertoia è famoso per le sue sedie realizzate con fili di metallo intrecciati, che offrono un comfort sorprendente nonostante la loro struttura leggera e ariosa. Breuer è conosciuto per la sua sedia Wassily, ispirata alla bicicletta e realizzata con tubi d'acciaio curvati. Mies van der Rohe, invece, è l'autore della celebre poltrona Barcelona, che combina eleganza e comfort in un unico pezzo. La Knoll Associates continua a essere un'azienda leader nel settore del design, producendo mobili di alta qualità che uniscono estetica e funzionalità.Harry Bertoia chedisegnerà la famosa Diamond Chair in tondino metallico. La carriera di Saarinen come architetto decolla: nel 1956 e sulla copertina di "Time". Grazie a questa notorietà riceve l'incarico per il terminal TWA dell'aeroporto di JFKdi New York. Un suo progetto famosissimo è la celebre serie Tulip, caratterizzatadall'invariante del piede unico a fungo che sembra nascere direttamente dalterreno. Eero progetta prevalentemente mobili per i suoi edifici, Eames penserà a oggetticalati nel mondo e nella vita reali. Quest'anno Herman Miller si è comprata Knoll. 6.2 Accessibile, pratico, salutare: il design scandinavo A partire dei primi anni 50 lo stile scandinavo si afferma a livello internazionale. Oltre a prediligere materie prime naturali (legno, ceramica, vetro) il design scandinavo ottiene un grande successo commerciale grazie alla pacatezza e al buon umore dello stile proposto E nelsecondo dopoguerra che si avvia alIl suo successo mondiale la ditta di arredi: Ikea. Nel 1951 vie