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4.ALLA GUIDA DEI GOVERNI DI CENTRO SINISTRA
Nel novembre del 1963 Moro assunse la carica di Presidente del Consiglio, con
un incarico di centro/sinistra. Tra momenti di difficoltà, comprese due crisi di
governo ,resto fino all'elezione del 1986.
La compagine di governo del primo centro/sinistra erano : Nenni, segretario del
PSI sarà Vicepresidente del Consiglio. All’Interno andrà Paolo Emilio Taviani,
al Bilancio Antonio Giolitti, alla Difesa Giulio Andreotti, agli Affari Esteri
Giuseppe Saragat. Nelle dichiarazioni programmatiche affermava che il nuovo
esecutivo si proponeva di compiere una vasta ed ordinata azione di
rinnovamento delle strutture dello Stato e della vita sociale. Indicava l’obiettivo
di una più ampia libertà, insisteva sulle autonomie locali e in particolare sulla
introduzione delle Regioni.
Oltre a ciò prometteva la riforma della pubblica amministrazione, un piano
organico della scuola, una politica di programmazione economica. Sottolinea la
necessità di interventi in materia urbanistica, previdenziale, agricolo e per il
Mezzogiorno. Infine riguardo alla politica estera affermava che la stessa sarebbe
rimasta di ispirazione europeista ed atlantica.
La crisi di governo del 1964 fu innescato da un voto contrario alla Camera sul
capitolo di bilancio che aumenta gli stanziamenti per le scuole non statali , per l'
astensione dei partiti laici di governo. Moro si dimise il 26 giugno , nonostante
in Consiglio dei ministri Nenni gli avesse confermato la lealtà socialista.
Il presidente della Repubblica Segni fece nascere un progetto di governo
tecnico previdenziale per bloccare lo slittamento a sinistra dell' asse politico: nel
caso, avrebbe proclamato elezioni anticipate , per consolidare la svolta. Il 10
pericolo di questa scelta è che si sarebbero verificati scontri di piazza.Per tali
motivi, Segni convocò il generale De Lorenzo per mettere in piedi un piano di
sicurezza in caso di rivolte di piazza.Tre anni più tardi i giornalisti del
settimanale “L’Espresso” (Eugenio Scalfari e Lino Jannuzzi) renderanno
pubblici aspetti inquietanti di quell’incontro. In particolare i due rivelano
l’esistenza di un piano denominato “Solo” in base al quale si prevedeva
l’occupazione delle prefetture, della RAI – TV, di istituzioni civili e militari,
carceri nonché delle sedi dei partiti, sindacati e giornali. Infine migliaia di
persone già registrate in una lista predisposta dal SIFAR avrebbero dovuto
essere arrestate o internate.
Intanto, la crisi di governo venne risolta con l' accordo tra i partiti proseguire l'
esperienza di centrosinistra.Moro formerà così il suo secondo governo che si
caratterizza per l’aumento dei minimi pensionistici (che introduce il regime
retributivo) mentre nel marzo 1965 saranno approntate alcune misure per
rilanciare l’economia alle prese con la crisi congiunturale del 1964. Infine il
ministro del Bilancio Pieraccini presenterà il piano quinquennale che però sarà
approvato dal Parlamento soltanto nel luglio 1967.
Nel giugno del 1965 il Ministro dell'Istruzione una legge organica di riforma
delle università.Invece , sul tema dei diritti civili , questi governo avviò
provvedimenti mirati sulla situazione delle donne (es.provvedimenti mirati
sulla situazione delle donne , il divieto alle donne l' accesso dei pubblici uffici e
alle professioni, fu abolito il coefficiente Serpieri in agricoltura che penalizzava
il lavoro femminile…).
In politica estera, la scelta di Moro è di continuare sulla linea di difesa alla scelta
atletica e europeista. Il primo anno di governo con Saragat , ministro degli
esteri, rafforzò il legame atlantico per evitare un isolamento dell' Italia. Appena
Saragat venne eletto Presidente della Repubblica insistette per fare in modo
che Fanfani guidasse il dicastero degli Esteri. La prima visita di Moro a
Washington avvenne nell' aprile del 1965 con il neo ministro Fanfani. Nei
colloqui bilaterali Moro disse a Johnson di sostenere fortemente la distensione e
i negoziati per il disarmo; mentre sulle questioni Nato , dell' Europa e del 11
nucleare dichiarò di essere vicine alla posizioni statunitensi rispetto a quelle
francesi.In un secondo momento, Moro rassicuro Johnson per i timori di una
scarsa affidabilità delle posizioni socialiste e che il contributo socialista era
marginale rispetto al programma di governo visto che la situazione economica
era migliorata.
Nei confronti dell' Unione Sovietica , i governo Moro continuarono il trend di
aumento delle relazioni economiche e dell' interscambio commerciale . Nella
stessa stagione si verificarono due crisi quella vietmita e mediorientale. IN
ambidue i casi , Fanfani non lego una linea prudente di politica estera simile al
primo centro/sinistra, ma tento di arricchirla con un nuovo protagonismo nel
suo svolgerla , con risultati alterni. Su questo punto si registrano forti tensioni
con il PSI, che prevedeva una critica più serrata con gli Stati Uniti. Tanto che i
socialisti chiesero espressamente rispetto per le proprie posizioni, anche se non
entravano nelle compagini di governo.Moro , in questo caso, confessò una
certa difficoltà nell'operare una sintesi comune. Su altro fronte, si vide operare
una normalizzazione dei rapporti con la Jugoslavia:Moro fu più attivo rispetto
a Fanfani che avrebbe preferito raggiungere la soluzione del contenzioso sui
confini per avviare un dialogo più ampio.
Il 23 febbraio 1966 Aldo Moro forma il suo terzo governo di centro sinistra.
Pietro Nenni sarà riconfermato Vicepresidente del Consiglio, al Bilancio
Giovanni Pieraccini. Andreotti e Taviani saranno nuovamente ministro della
Difesa e dell’Interno. Il ministero presieduto dallo statista pugliese si
caratterizza per la predisposizione della «legge - ponte» Mancini con la quale si
stabiliva che sarebbero stati i proprietari e non lo Stato a pagare i costi
dell’urbanizzazione primaria e parzialmente anche per quella secondaria. A
questo si aggiungono la legge sui licenziamenti per giusta causa, provvedimenti
per il welfare e l’avvio dell’iter per l’istituzione del Ministero dei Beni culturali.
Sul tema di politica internazionale , il governo dovette affrontare nuove
questioni delicate.Fanfani continuò a tentare di allargare lo spazio in politica
estera : prese ancora le distanze dai passaggi più duri dell'escalation militare
dell' attività in Vietnam, con una critica indiretta dei bombardamenti dei 12
depositi di petrolio di Hanoi e Haiphong nel giugno `1966. Allo stesso tempo,
Johnson inviò un ambasciatore a Roma per spiegare che i borbadamenti erano
stati necessari per evitare le infiltrazioni vietcong, ma l'obiettivo degli Stati Uniti
era quello di trovare una soluzione pacifica e salvare il Vietnam del Sud.
Nel frattempo , il governo di Mosca aveva lanciato la proposta paneuropea sulla
sicurezza.Moro espresse ai sovietici una certa disponibilità , ma avanzò due
proposte:la necessaria presenza degli Stati Uniti e un approccio positivo all'
integrazione delle forze in Europa. Infine , uno snodo delicato fu la crisi
mediorientale , aggravata con la guerra dei sei giorni del giugno 1967. A seguito
dell' irrigidimento della politica araba , anche la posizione italiana si era attestata
a posizioni pro/israeliana della Presidenza Johnson.
Nel 19-20 maggio 1968 si svolgono le elezioni politiche. La Dc consegue il
39,1%-266 seggi, il PCI 26,9%-177 seggi. Il PSU raggiunge il 14.5%-91 seggi . Il
vero sconfitto di questa tornata elettorale sarà il partito di Nenni e Saragat il
quale consegue meno consensi rispetto alle precedenti consultazioni quando
avevano presentato liste autonome. Aldo Moro è di nuovo riletto alla Camera
dei Deputati con 300.000 preferenze.
5. LA CENSURA DEL 1968 E IL LUNGO IMPIEGO AL
MINISTERO DEGLI ESTERI.
Il 12 dicembre 1968 Mario Rumor forma un governo di centro
sinistra.Vicepresidente Francesco De Martino,mentre come Ministro
dell’Interno andrà Francesco Restivo. Il leader democristiano sarà esponente
della Commissione istituzione , uno status inferiore rispetto alla Costituente.
Aveva avuto , come ricordato in precedenza , circa 300 mila voti nel suo
collegio, il suo partito ne aveva guadagnati 800 mila , ma si aprì un periodo di
silenzio politico: non si presentò alla stampa , ne fece proposte di leggi e ne fece
discorsi. Ufficialmente si stava riposando anche se Giovanni Spadolini fu
rivelato che Moro stava prendendo la decisione di ritirarsi dalla vita politica- 13
Il 6 agosto 1969 Mario Rumor ,a seguito della crisi del primo governo, forma
un governo di centro sinistra. Aldo Moro venne affidato l'incarico di Ministro
degli Esteri, ruolo che governerà fino al giugno del 1972. La linea di Moro alla
guida degli Esteri (ri)conferma la linea atlantica come orizzonte della sicurezza e
come "orizzonte di un'autentica politica di distensione”. Inoltre , il governo
italiano si orientò a moltiplicare i rapporti bilaterali, con una sorta di linea
politica , che aveva come obiettivo superare il bipolarismo. Moro tentò di creare
una linea di relazioni tra i paesi emergenti e paesi del Terzo mondo. In
particolare , il ministro degli Esteri catturò la sua attenzione sull’Africa nera
mentre si mostrava l’importanza del quadro latino-americano.
Vanno, inoltre , ricordati la posizione di Moro sulla crisi medio orientale dove
cercò in tutti modi di favorire scelte che potessero calmare il conflitto.
Condusse un ampio tentativo di mediazione verso i paesi arabi ritenuti passibili
di poter accettare qualche negoziato con Israele: occorreva a suo parere
utilizzare ogni dialogo possibile per depotenziare gli estremismi. Un contributo
di Moro alla guida degli Esteri fu la soluzione della questione altoatesina in un
serrato dialogo con Vienna. Proprio nel 30 novembre 1969 con l’approvazione
di un pacchetto di provvedimenti che poneva come obiettivo strutturare una
solida autonomia della provincia e chiudere la controversia internazionale con
l’Austria.
Nel 12 dicembre 1969 inizia la cosiddetta “strategia della tensione “ culminata
in un ordigno nella sede della BNA di Piazza Fontana dove provoca la morte
di 17 persone e il ferimento di altri 18. Contemporaneamente esplodono altri
tre ordigni a Roma che feriscono 18 persone.
Nel 29 marzo 1970 si forma il terzo governo Rumor con Moro a mantenere gli
Esteri con il solo cambio Gui con il socialdemocratico Tanassi alla Difesa. Il
governo si dimise a seguito di uno sciopero proclamato dalle maggiori sigle
sindacali ma anche su aspro scontro con la Santa sede e la Cei sulla questione
del divorzio. La soluzione fu qu