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REPARTI MILITARI, CLIMA DI TERRORE, MOTIVAZIONI IDEALI

Con il passare dei mesi mussolini si trovò costretto a cambiare prospettiva: mosso inizialmente dall’idea di

ricostituire il fascismo attorno al partito e alla milizia, decise di LIMITARE LA FORZA e di appoggiarsi a chi si

opponeva all’estremismo più violento.

Fu dato spazi nella RSI a voci che volevano una PACIFICAZIONE nazionale entro la quale coinvolgere

esponenti antifascisti o comunque non fascisti.

Mussolini condizionato da:

- Tedeschi

- Potere di altri gerarchi

Con la nascita della RSI problema di ricostruire l’esercito e porlo sotto il controllo della repubblica (volontà

contraria dei tedeschi).

Ottobre 1943: dura vertenza tra italiani e tedeschi.

- Decisione di costruire 4 DIVISIONI ITALIANE

o Da addestrarsi in Germania con criteri tedeschi

o Inseriti volontari provenienti dall’Italia e dai campi di internamento tedeschi

Anche le donne furono mobilitate dalla RSI, SAF (SERVIZIO AUSILIARE FEMMINILE) arruolò volontarie tra i

20 e i 40 anni – desiderio di poter combattere e di andare al fronte.

Malviste da molti ebbero tristi sorti.

Il clima creato da tutte queste formazioni fu negativo e terroristico – la posizione subalterna dei tedeschi

generava più odio.

L’OCCUPAZIONE TEDESCA: SFRUTTAMENTO ECONOMICO E USO DELLA VIOLENZA

Nel corso dei mesi le autorità germaniche in Italia ricorsero a tutti gli strumenti possibili per arruolare

volontari, creando in ogni città uffici appositi, diffondendo volantini e manifesti e ricorrendo alle più facili

misure coercitive.

RAPPORTO TRA TEDESCHI E INDUSTRIE DEL NORD ITALIA: nel giugno 1944 la produzione bellica italiana

costituiva il 15% della produzione del Reich e quindi aveva assunto un ruolo di primissimo piano.

- Rapporto con gli operai difficile perché le condizioni di vita peggioravano

- Azioni di protesta città principali piene di scioperi

Concessi miglioramenti di salari ma insufficienti per la crescita del costo di vita.

1° grande sciopero generale: 8 marzo 1944

LA PERSECUZIONE ANTISEMITA

Il fastidio di mussolini per gli ebrei sarebbe cresciuto di fronte alla constatazione della volontà degli ebrei

italiani di mantenere viva la propria specificità culturale malgrado le numerose dichiarazioni di fedeltà alla

patria e al regime.

L’anno decisivo degli ebrei italiani fu il 1939: contro di loro violenta campagna di stampa – MANIFESTO

DEGLI SCIENZIATI RAZZISTI che proclamavano che gli ebrei non appartenevano alla razza italiana.

- Promulgazione di decreti per instaurare in Italia una legislazione razziale

o Vietò l’iscrizione a scuole e università

o Divieto di fissare stabile dimora in Italia

o Entro 6 mesi gli interessati avrebbero dovuto abbandonare il regno

R.D. 17 novembre 1938: stabiliva il divieto di matrimonio di un italiano con persona di altra razza,

definizione di ebreo e limitazioni ai cittadini italiani di razza ebraica.

Tra il 1941 e 1943: il governo italiano si rifiutò di consentire la deportazione degli ebrei dalle regioni

occupate militarmente.

Caduta di mussolini il 25 luglio 1943: fece sperare in un’abolizione delle legge ebraiche ma Badoglio non

operò nessuna revisione.

La vera tragedia degli ebrei italiani iniziò con l’8 settembre (apertura di campi di detenzione).

Gli italiani cercarono di aiutare gli ebrei sapendo di rischiare la vita.

1943 – 1945: aperti campi riservati a ebrei, antifascisti, partigiani.

LA RESISTENZA

Esordi della resistenza vanno collegati ai militari che conservarono le armi dopo l’8 settembre e salirono in

montagna.

Nelle settimane dopo l’8 settembre si costruirono gruppi e bande di varia dimensione – problema

delicatissimo: comportamento da tenere sul piano politico e militare.

- Presenza di molti ufficiali dava una base di competenze tecniche

- Rischiava di non far comprendere le caratteristiche originali della guerriglia che si doveva fare

Comunisti diedero vita alle BRIGATE DI GARIBALDI – 25 novembre 1943: obiettivi:

1- Attaccare in tutti i modi e annientare ufficiali e forze armate hitleriane

2- Attaccare in tutti i modi e annientare le persone e le sedi che collaborano con i tedeschi

3- Attaccare in tutti i modi e distruggere la produzione di guerra destinata ai tedeschi, le vie e i mezzi

di comunicazione e tutto quello che può essere utile all’occupazione nazista

Impulso anche ai GAP (GRUPPI DI AZIONE PATRIOTTICA – per la guerriglia in città) e alle SAP (SQUADRE DI

AZIONE PATRIOTTICA – tutela delle famiglie e assistenza ai partigiani).

Perché si diventava partigiani? Fattori di casualità, geografici, amicizie, senso della patria, volontà di non

cedere completamente al dissolvimento della nazione per salvare il paese dal totale crollo.

Le donne, preti e suore furono protagonisti di numerose lotte non armate.

La guida politica generale della resistenza fu affidata al CLNAI (COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE

DELL’ALTA ITALIA) – nato nel 1944 come trasformazione e ampliamento del CLN milanese.

- Finanziamento era un problema gravissimo

- Riuscirono a ottenere da americani e inglesi circa 300-350 milioni

Laboriose trattative tra CLNAI, governo di Roma e alleati firma di un accordo il 7 dicembre 1944:

- coordinamento militare tra gli alleati e la Resistenza

- concessione di armi e di finanziamenti ai partigiani

- impegno a smantellare la bande alla fine della guerra

- riconoscere il governo degli alleati e quello di Roma

CLNAI: organo dei partiti antifascisti nel territorio occupato dal nemico (accordo tra Bonomi e il CLNAI)

L’AVANZATA ALLEATA E LA LIBERAZIONE

Alleati: l’Italia era un obiettivo secondario rispetto a GERMANIA e GIAPPONE soprattutto dopo la caduta

del fascismo (soprattutto gli americani).

Tedeschi: l’Italia era un’imperdibile occasione di sfruttamento umano e economico.

Le armate americane e inglesi si trovarono bloccate lungo la LINEA GUSTAV (linea difensiva tracciata dai

tedeschi che attraversava diagonalmente l’Italia dal basso Lazio verso l’Abruzzo).

23: sfondamento ad Anzio.

25: le truppe alleate provenienti da sud si incontrarono con quelle sbarcate dal mare – gli americani

giunsero a Roma e la liberarono (4 giugno 1944)

Gli americani si lanciarono alla conquista e i tedeschi si ritirarono su vie difensive provvisorie per fortificarsi.

Il generale inglese rivolse un appello alle forze della resistenza ordinando loro di cessare le operazioni

organizzate su vasta scala, conservare le munizioni e i materiali e tenersi pronti a nuovi ordini, approfittare

però di occasioni favorevoli per attaccare tedeschi e fascisti.

Il 25 aprile il CLNAI diede l’ordine di insurrezione generale e assunse i pieni poteri civili e militari in

rappresentanza del governo di Roma.

Resa germanica: 29 a Caserta scavalcando le direttive di Hitler per renderla operante dal 2 maggio (data

ufficiale di fine del conflitto nel nostro paese).

25 aprile: mussolini lasciò Milano diretto a Como dove andò in svizzera vestito da soldato tedesco, in un

posto di blocco fu catturato dai partigiani e fucilato insieme alla sua amante Claretta Petacci.

29: portati a Milano i loro cadaveri furono esposti alla rabbia della folla in Piazzale Loreto.

Nei giorni seguenti alla liberazione ci furono eventi di giustizia sommaria nel Nord – occasione per vendette

private o uccisioni dettate dall’odio politico.

L’ITALIA ALLA FINE DELLA GUERRA

Al termine del conflitto mondiale le condizioni dell’Italia erano catastrofiche anche se in misura inferiore

rispetto ad altri paesi – tra il 1940 e il 1945 andò perso circa il 20% della ricchezza privata italiana.

- Danni determinati soprattutto dai bombardamenti alleati tra il 42 e il 43

- Nell’Italia centrale danni da bombardamento e combattimento dei tedeschi

- Nord danni più gravi causati da attacchi aerei fino al 1945

Drammatica la situazione dei sistemi di comunicazione e uno dei disastri maggiori riguardava la marina

mercantile – la produzione agricola risentì pure gravemente degli eventi bellici.

Ripresa industriale rallentata da elementi negativi:

- Mancanza di capitali

- Assenza di materie prime

- Contrazione dei consumi privati

L’Italia nel dopoguerra aveva bisogno dell’aiuto americano: farina e carbone servivano alla sopravvivenza

del paese.

TESSERE: tagliandi da ritagliare da un’apposita tessera distribuita a ogni famiglia – diritto di comprare le

quantità desiderate in rapporto al numero di bocche da sfamare.

- Prezzi ufficiali bloccati non corrispondevano al valore delle merci

- Mercato nero a prezzi superiori e speculativi (cittadini con razioni insufficienti)

Furono le donne a dover gestire tutti i problemi legati alla sopravvivenza a causa dell’assenza degli uomini.

L’ETA’ DI DE GASPERI (1945-1953)

DA PARRI A DE GASPERI

Il CLNAI premeva perché la guida del nuovo esecutivo fosse affidata a una personalità non legata all’epoca

del PREFASCISMO – fuorigioco BONOMI (dimesso il 12 giugno 1945).

FERRUCCIO PARRI: accettò l’incarico definendosi mandatario del CLN e al di fuori di tutti i partiti.

TOGLIATTI: ministero della Giustizia.

Situazione difficilissima – il ritorno alla pace contribuiva a far emergere le differenze ideologiche e politiche

tra i 6 partiti del CLN (si cominciava a pensare ai propri potenziali elettori in vista delle elezioni.

A Parri mancavano le doti dell’uomo di stato.

VARO DELLA CONSULTA NAZIONALE (bilanciare il potere del CLN – 25 settembre, 430 membri antifascisti e

prefascisti, compito di esprimere pareri legislativi e controlli sul governo).

Presidente: CARLO SFORZA.

PLI: ritira i suoi ministri e accusa Parri di non aver saputo ben governare – 24 novembre dimissioni.

Candidato ALCIDE DE GASPERI (primo cattolico militante ad investire la carica di leader)

- Rialzo dei titoli della borsa

- Regioni del Nord restituite all’Italia

- Nuovi accordi con gli Stati Uniti per un programma di aiuti (prodotti agricoli, alimentari, industriali,

medicinali)

LA NASCITA DELLA REPUBBLICA

Affidando ogni responsabilità al diretto suffragio popolare il partito avrebbe potuto lasciare ai propri

elettori libertà di coscienza e voto in materia.

- Vinse De Gasperi (appoggiato anche da inglesi e americani)

o 2 nuovi decreti per stabilire le modalità di convocazione degli elettori (2 giugno)

o Passaggi successivi da compiere

Campagna elettorale vivacissima – diffusione materiale su stampa e uso dei mezzi radiofonici,

partecipazione delle donne (1° volta che partecipano al voto).

Per forzare la situazione a proprio favore SAVOIA (abdicazione di Vittorio Emanuele III e al suo posto figlio

Umberto)

2 giugno: prevalenza della DC, 2° posto PSIUP, 3° posto PCI.

Dem

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
36 pagine
19 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher whiteb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Formigoni Guido.