Anteprima
Vedrai una selezione di 16 pagine su 94
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 1 Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 2
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 6
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 11
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 16
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 21
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 26
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 31
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 36
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 41
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 46
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 51
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 56
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 61
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 66
Anteprima di 16 pagg. su 94.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia contemporanea, Prof. Lippi Andrea, libro consigliato Scienza politica , Cotta, Della Porta, Morlino Pag. 71
1 su 94
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

•• CRITICHE ALLA TEORIA PLURALISTA

1. Gruppi e diseguaglianze: [Schattschneider]: alcuni gruppi, quelli con più risorse, hanno maggiore influenza.

2. Barriere d’entrata e free rider. [Olson]: la presenza di un interesse comune non è una condizione sufficiente

a creare un gruppo: esistono quindi i free rider, persone che evitano il costo dell’azione collettiva, aspettando che

altri si mobilitano per loro. Per garantire la partecipazione e la mobilitazione, si devono distribuire:

- incentivi materiali: denaro, accesso privilegiato a beni tangibili

- incentivi simbolici: solidarietà, prestigio, soddisfazione morale.

3. Teoria dello scambio: [Salisbury] Gli attori che mettono a disposizione delle risorse sono imprenditori, e sono

i più ricchi, istruiti, con reddito maggiore e con status sociale più alto: potranno offrire risorse migliore, e questo

rafforza le diseguaglianze dei gruppi.

4. Critica normativa [Lowi]:

- la teoria dei gruppi farebbe l’errore di considerare equivalenti tutti gli interessi in gioco rendendo il go-

verno incapace di ressitere alle pressioni esterne e di realizzare qualche benessere collettivo.

- il negoziato continuo tra gruppi è pericoloso perché impedisce la pianificazione e riduce la fiducia nelle

regole sempre valide

- la situazione si è aggravata con la crisi dei partiti: i governi rischiano di piegarsi alla pressione dei

gruppi di interesse, e alla loro incapacità di realizzare il bene collettivo.

5. La ricerca empirica ha evidenziato che:

1. gruppi sono aumentati di numero e hanno maggiore capacità ad organizzarsi

2. non hanno molto potere d’influenza, ma al massimo possono delineare l’agenda politica.

PLURALISMO E NEOCORPORATIVISMO

PLURALISTA NEOCORPORATIVO

Unità multiple, adesione volontaria, Unità monopolistiche, contribuzione non

TIPO DI ASSOCIA- rapporti concorrenziali, assenza di volontaria, sfere d’azione differenziate,

ZIONI coordinamento-gerarchico coordinamento gerarchico

Assenza di riconoscimento, licenze Presenza di riconoscimento esplicito, licen-

sovvenzioni, controlli, accesso diffe- ze, sovvenzioni, controlli; compromessi

RAPPORTO CON LO

STATO renziato secondo le circostanze, al- stabili

leanze mutevoli

struttura frammentata e povera di associazioni forti, ricche, indipendenti dai

STRUTTURA E PAR- risorse, problemi a sviluppare pro- membri e capaci di sviluppare prospettive

TECIPAZIONE grammi a lungo termine di lungo termine.

esercita l’influenza tramite varie sistema istituzionalizzato di interazioni

LOGICA DI IN- forme di pressione, ma senza rap- attribuisce all’organizzazioni ruoli partico-

FLUENZA porti strutturati lari nella realizzazione delle politiche

PAGINA 40

PLURALISTA NEOCORPORATIVO

I gruppi entrano in contatto con i I contratti istituzionali fra gruppi e governo

RAPPORTI CON I partiti, il lobbying parlamentare, le sono frequenti ed efficaci, hanno responsa-

PARTITI E IL GO- campagne per cambiare l’opinione bilità nella realizzazione della politica

VERNO pubblica e azioni di protesta

La struttura organizzativa è fram- Le associazioni sono forti e ricche di risor-

LOGICA DELLA PAR- mentata e povera di risorse, e ha se, indipendenti dai membri e capaci di

TECIPAZIONE DEI difficoltà a sviluppare programmi a sviluppare prospettive a lungo termine

MEMBRI lungo termine

FORME DI PRESSIONE CONCERTAZIONE

[LOBBYING]

• IL NEOCORPORATIVISMO •

Il neocorporativismo [dagli anni 70 ] può essere considerato come una forma di regolazione sociale, cioè come

coordinamento e regolamentazione delle attività di diversi attori; il neocorporativismo è quell’accordo attraverso

il quale gli interessi organizzati possono mediare tra i propri membri [individui, famiglie, aziende, comunità] e i

vari interlocutori [rappresentanti dello stato o del governo].

In sintesi è quel metodo mediazione degli interessi nel quale hanno un ruolo centrale le organizzazioni di caratte-

re permanente e dotate di personale a tempo pieno: differenza dei partiti politici, l’altro principale strumento di

mediazione della politica moderna, queste associazioni non hanno candidati né responsabilità diretta.

RUOLO DEI GRUPPI NEL NEOCORPORATIVISMO:

• nel sistema della rappresentanza: gli interessi hanno il monopolio della rappresentanza in settori diversi, magari

coordinati attraverso associazioni pi ampie e basate su iscrizioni e contribuiti automatici. Lo stato garantisce nei

fatti una posizione ufficiale e di preminenza di queste associazioni, una per ogni categoria, inserendole in maniera

SCHMITTER diretta e ufficiale nel processo decisionale, negoziando con esse.

• nel sistema del controllo politico: il neocorporativismo comporta che le associazioni riescano ad esercitare una

certa pressione effettiva sul comportamento dei oro iscritti, anche con sanzioni o offrendo beni o servizi.

LE CAUSE DEL NEOCORPORATIVISMO:

FATTORI DI FONDO FATTORI POLITICI FATTORI ECONOMICI-

AMMINISTRATIVI

• integrazione nei mercati inter- • libertà di associazione

nazionali • capacità di azione collettiva • pianificazione

• forti partiti socialisti • impegno nel perseguire le poli- • sicurezza

• associazioni degli interessi ben tiche • flessibilità

strutturati

Negli anni 30 i paesi di Svezia e Svizzera con forti partiti socialdemocratici e integrati nei mercati internazionai

sperimentano e prime forme di neocorporativismo.

Dopo la Guerra altri paesi come il Belgio, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Olanda elaborarono strategie di

contrattazione con l’azione del governo.

Negli anni 70, il neocorporativismo si è diffuso anche in Germania, dove i partiti più vicini al sindacato erano al

governo.

• Lo sviluppo di un sistema neocorporativo è stato ostacolato soprattutto dalla frammentazione delle organizza-

zioni di rappresentanza degli interessi. I paesi dove invece prevale il pluralismo sono quelli dove vi possono

essere distinzioni ideologiche [Francia e Italia] o linguistiche [Paesi Baschi] o occupazionali [Paesi anglosassoi]

• ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DEL NEOCORPORATIVISMO

– ridurre i conflitti sul lavoro – emarginazione dei gruppi non dotati di ricatto economico a favore dei gruppi economici

– ridurre il tasso d’inflazione più forti [sovrarappresentazione degli interessi dei poteri forti]

– elementi potenzialmente antidemocratici che avvantaggiano i gruppi economici rispetto ai

cittadini

– riduzione della competizione e della partecipazione

• LA CRISI DEL SISTEMA NEOCORPORATIVO

A causa di:

– nascono gruppi di pressione a livello sovranazionale, che il modello neocorporativo non sa gestire

– nascita e crescita di OGN che fanno accedere alle istituzioni i gruppi esclusi

– indebolimento dei sindacati, che ha portato alla nascita di nuovi con una struttura organizzativa più partecipativa; e

un ritorno alle “azioni secondarie”, come boicottaggi, scioperi di solidarietà e scioperi generali e campagne trasna-

zionali contro multinazionali. PAGINA 41

APPUNTI DI

PARTITI POLITICI

>WEBER [1922]: Associazioni fondate su un’adesione libera costituiti al fine di attribuire ai propri capi una

posizione di potere [conquista di cariche elettive] all’interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi pos-

sibilità per il perseguimento di fini oggettivi o per il perseguimento di vantaggi personali o per tutti e due gli

scopi.

> SARTORI [1976]: Qualsiasi gruppo politico identificato da un’etichetta ufficiale che si presenta alle elezioni,

ed è capace di collocare attraverso le elezioni, libere o meno, candidati alle cariche pubbliche.

>DOWNS [1957]: Una compagine di persone che cercano di ottenere il controllo dell’apparato governativo a

seguito di regolari elezioni.

___________________________________________________________________________________________

FUNZIONI DEI PARTITI

I partiti sono fondamentali per semplificare la complessità degli interessi individuali

STRUTTURAZIONE DELLE DOMANDE della volontà pubblica: votando un partito i cittadini sono costretti a scegliere tra un nume-

ro di opzioni limitato.

Ogni governo rappresentativo ha bisogno dei partiti, ossia il partito diventa l’organizzazio-

STRUTTURAZIONE DEL VOTO ne articolata degli agenti politici attivi nella società che tendono al controllo del potere go-

vernativo e che cercano il sostegno popolare in concorrenza con un altro gruppo [Bryce]

SOCIALIZZAZIONE POLITICA I partiti insegnano a occuparsi della collettività, trasformando gli individui in cittadini

RECLUTAMENTO DEI GOVERNANTI I partiti presentano le liste elettorale composte da loro appartenenti

CONTROLLO DEI GOVERNATI SUI I partiti sono strumenti di controllo tra cittadini e governo, e creano canali di comunicazione

tra essi

GOVERNANTI

FORMAZIONE DELLE POLITICHE I partiti elaborano i programmi e li presentano agli elettori, e, se vittoriosi alle elezioni, li

___________________________________________________________________________________________

mettono in atto

PUBBLICHE COME SPIEGARE IL FENOMENO ELETTORALE

APPROCCIO DELLA

APPROCCIO RAZIONALE APPROCCIO IDENTITARIO

SCELTA PUBBLICA

DOWNS, 1957 BUCHANAN, 1989 PIZZORNO, 1983

– L’individuo è razionale, informato e ha – La dipendenza dei politici dagli eletto- – La politica e i partiti sono lo strumento di

una gerarchia di preferenze ri-clienti produce debito pubblico e infla- formazione delle preferenze attraverso

– Politici ed elettori equivalenti di produtto- zione che mettono in pericolo la democra- l’elaborazione di identità collettive

ri e consumatori di politiche pubbliche zia. – Le identità collettive permettono di defini-

– I politici ambiscono a essere eletti-rieletti – I politici sono incentivati ad aumentare la re interessi di lungo periodo

come gli imprenditori vogliono vendere, regolamentazione e introdurre vicoli inutili – Ideologia ha un ruolo cruciale

senza curarsi della qualità dell’offerta per aver maggiore controllo sui cittadini. – E’ l’identità collettiva a spingere l’eletto-

– Una soluzione sarebbe diminuire il pote- re a votare, sapendo che il suo voto non

re decisionale degli organi elettivi cambierà nulla.

– Pizzorno ha distinto tra:

» rappresentanza identificante: produrre

simboli per i membri della comunità

» rappresentanza efficiente: il ruolo dei

partiti è quello, nei parlamenti e nei gover-

ni, di migliorare o non peggiorare la situa-

zione della propria identità collettiva.

PAGINA 42

APPROCCI ALLO STUDIO DEI PARTITI

• MODELLI DI PARTITO • • SISTEMI DI PARTITO •

– PARTITO DI NOTABILI •

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
94 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mayera00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Lippi Andrea.