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L'INDUSTRIA AI DUE REGIMI
I due regimi, sebbene condividessero principi comuni, ottennero risultati diversi nei rapporti con le élite industriali e agrarie. Entrambi si basavano sulla visione sociale darwiniana dei rapporti umani, con l'obiettivo di incrementare la produzione industriale e agricola senza preoccuparsi dei soggetti e dei gruppi più deboli. Nessuno dei due regimi mise in discussione la proprietà e l'iniziativa privata, quindi tutta l'economia industriale e agraria era subordinata agli obiettivi stabiliti dalla leadership politica.
Il regime fascista rese tre grossi servigi ai potentati economici. In primo luogo, avvenne la liquidazione del partito socialista e della confederazione generale del lavoro. Alcuni industriali temevano che la Confederazione dei Sindacati Fascisti di Edmondo Rossini potesse sostituire quelli socialisti, e così accadde. Fu raggiunto un accordo nell'ottobre 1925, ma nel 1928 la confederazione fu suddivisa in sei federazioni più piccole e deboli.
Anche in Germania c'era la paura che si formasse un'organizzazione sindacale nazista, ma il 2 maggio...
1933 distruzione delle organizzazioni sindacali indipendenti – poi FRONTE TEDESCO DEL LAVORO 6 maggio 1933 con ROBERT LEY alla guida – a metà 1933 H lo avvertì di stare lontano dalla direzione industriale.
2. Sotto il fascismo distruzione del potere sindacale all'interno della fabbrica – riammessi 1930 MA sindacati fascisti mantenevano capacità contrattuali collettive. I contratti nazionali e provinciali venivano negoziati dalle singole federazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e a comporre gli eventuali contrasti vennero chiamati i TRIBUNALI DEL LAVORO MA nel 1927 restrinsero limiti molto rigidi alle capacità negoziali dei sindacati fascisti a favore dei loro membri.
Nazisti SISTEMA DI ARBITRATO SALARIALE – legge sui "fiduciari del lavoro" 19 maggio 1933. Potere di fissare i livelli salariali ministero del lavoro.
Impossibilitante ad agire come sindacati indipendenti, le organizzazioni sindacali
fasciste e naziste divennero una grossa opportunità pubblica di impiego per burocrati di partito.
3. Il grande capitale trasse immediato beneficio da vari interventi legislativi e amministrativi e alla fine conquistò il diritto di organizzare il settore industriale mediante una cartellizzazione forzata.
1926 M politica di riduzione forzata dei prezzi e salari – RIVALUTAZIONE LIRA 1926 avvantaggiando così l’industria pesante.
LEGGE 1932 rafforzò posizioni oligopolistiche autorizzando governi a imporre cartelli obbligatori.
BRÜNING e VON PAPEN DEFLAZIONE SALARIALE E FISCALE. Industriali ne erano felici. Movimento nazista pieno di populisti dalle idee confuse (es. campagna contro i grandi magazzini). Nessun tipo di radicale sperimentazione economica fu mai al centro dell’ideologia nazista – come accadde invece per l’antisemitismo. KURT SCHMITT ministero dell’economia 1933 cercò di appianare i rapporti con
lavoro e delle retribuzioni, di regolare i rapporti tra imprese e di promuovere la formazione professionale. Le corporazioni erano controllate dallo stato e rappresentavano un sistema di controllo centralizzato dell'economia. Il regime fascista mirava a creare un'armonia tra capitale e lavoro, ma in realtà le corporazioni erano strumenti di controllo del regime sulle attività economiche.Retribuzioni e le condizioni di lavoro all'interno di ogni categoria produttiva.
Creazione dell'ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE (IRI) 1933 - risposta alla grande depressione e al collasso del sistema bancario italiano.
1931 governo intervenì nella gestione delle maggiori banche con l'ISTITUTO MOBILIARE ITALIANO (IMI) - processo completato con la LEGGE DI RIFORMA DEL SISTEMA BANCARIO 1936 Banca d'Italia e gli altri istituti di credito divennero istituzioni pubbliche.
CROLLO SISTEMA BANCARIO con la CRISI 1931-1932 governo si trovò in possesso dei grandi pacchetti azionari delle industrie che gli assicuravano il controllo dei maggiori gruppi industriali. Quindi governo aveva nazionalizzato larga parte dell'industria italiana.
Giugno-luglio 1933 nuovo rapporto con l'industria in Germania - venne consolidato con sistema del REICHSVERBAND DER DEUTSCHEN INDUSTRIE con sei importanti REICHSGRUPPEN + abbandono di
qualsiasi pretesa corporativa.
LEGGE 27 febbraio 1934 incoraggiò aziende private a organizzarsi in cartelli.
1934 ministro dell'economia SCHACHT (anche presidente della REICHSBANK) tra 1934 e 1936 divenne un virtuale monarca assoluto dell'economia tedesca.
Fino al 1936 i due modelli di regime in questo campo furono molto simili. Entrambi stabilirono un nuovo rapporto dirigenza-lavoratori basato su questioni e problemi che nulla avevano a che fare col tradizionale ruolo contrattuale collettivo dei sindacati.
L'AGRICOLTURA
Entrambi incentivarono l'agricoltura ma ne azzerarono l'indipendenza e il peso politico.
Fascisti due temi propagandistici (poi fatti proprio anche dal nazismo):
- La società rurale era una barriera verso la circolazione delle ideologie radicali d'importazione.
- La nazione doveva essere quanto più autosufficiente possibile sul piano della produzione agricola.
Settore agricolo continuò a perdere terreno.
nei confronti dell'industria e dei servizi sia in Italia che in Germania.
In Italia i principali beneficiari della politica agricola fascista: grandi agrari e settore agroindustriale del nord.
Grandi PROGETTI DI BONIFICA anni Venti.
BATTAGLIA DEL GRANO 1925 e CAMPAGNA DI RURALIZZAZIONE 1927 incrementi prezzo grano + incentivi per semina cereali.
®Italia innegabili progressi verso l'AUTOSUFFICIENZA SETTORE CEREALICOLO - MA ne pagarono le spese settore allevamento per aumento prezzi foraggi e i produttori di altre derrate.
Nazisti ebbero i voti per lo scontento dei piccoli proprietari dei confronti dei grandi latifondisti della Germania orientale.
Fine 1933 controllo di tutte le organizzazioni rurali.
Gennaio-giugno 1933 ministro dell'Agricoltura ALFRED HUGENBERG che bloccò i pignoramenti e alleviò il peso dei debiti che giravano sui piccoli proprietari aumentando prezzi agricoli.
29 giugno 1933 ministro dell'Agricoltura WALTHER DARRÉ -
nuovo ordinamento agricolo:- REICHSNÄHRSTAND - organizzazione commerciale che consente allo stato di riorganizzare il mercato e fissare i prezzi delle derrate agricole. Settembre 1933: tutti i prodotti agricoli sono soggetti a controlli di prezzo, ma poi arriva il momento in cui i prezzi vengono mantenuti a un livello inferiore a quello che avrebbero dovuto.
- LEGGE SULLA PROPRIETÀ CONTADINA INALIENABILE - 29 settembre 1933. Questa legge agraria-razzista crea una sorta di vincolo terriero.
- FRONTE DEL LAVORO DI LEY
- ORGANIZZAZIONE AGRICOLA DI DARRÈ
- Amministrazione del settore statale e il sistema di controllo
- Valutario a funzionari competenti MA non di partito.
- Nuovo sistema economico premia le industrie.
- Sistema economico nazionale isolato in misura crescente da quello mondiale dal dirigismo commerciale e dai controlli valutari.
- Le decisioni fondamentali per l'utilizzo dell'economia di guerra sottratte al controllo degli industriali, manager statali e maggiori esponenti dell'esercito.
- Sistema base dell'economia fascista riposta alla grande depressione e precedette i cambiamenti che contraddistinsero la conversione ad una PERMANENTE ECONOMIA DI GUERRA dopo 1935. Divenne l'economia industriale italiana parte del sistema economico misto del dopoguerra - invece sistema parastatale tedesco scomparve col nazismo.
- Regime fascista fedele alle soluzioni stataliste economiche in tutta l'UE fra le due guerre.
- Situazione cambiò con l'imposizione delle sanzioni economiche da parte della Lega delle Nazioni nell'ottobre 1935.
- Espansione coloniale in...
Produzioni®sintetiche e ricorso primario all’industria privata per realizzare gli obiettivi stabiliti dall’esercito di Hitler. Distribuzione della valuta estera aparte dello stato in base alle priorità militari per la produzione dell’industria pesante.
L’AUTARCHIA presente fin dall’inizio nella forma di joint-ventures con l’industria privata per la produzione di combustibile sintetico, tessilie lignite. Commercio regolato da accordi bilaterali di baratto e di compensazione con vari stati confinanti.
®Settore agricolo intensa regolamentazione - soprattutto per contenere i prezzi dei generi alimentari. SCHACHT sollecitò l'adozione di una versione limitata di autarchia, rallentamento della corsa al riarmo, parziale reintegrazione®dell'economia internazionale. SCONTRO CON DARRÈ - va a svantaggio di Schacht la riorganizzazione della struttura di comandoeconomico. GÖRING chiamato a dirigere il nuovo apparato di pianificazione.
PIANO QUADRIENNALE 1936 = SVOLTA.I nazisti vollero una più radicale politica di autarchia e riarmo. 1936 drastico allontanamento