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ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Quindi le donne occupano diversi spazi nell'immaginario dei militari, in un periodo di rapido mutamento del loro ruolo. Tra le donne protagoniste c'è ALICE SCHALEK unica donna giornalista al fronte. WOLF HAULER MARIA AMALIA ANNA VON HAULER arruolata in memoria del padre, trattata come un giovinetto gracile poi scoperta. a Longarone. MATA HARI la spia più famosa. Crocerossine anche importanti. MADRINE DI GUERRA donne della buona società che organizzano gli scolari per scrivere ai soldati al fronte, oppure distribuiscono doni. LA MOBILITAZIONE DELLE DONNE DALLA GRANDE GUERRA ALLA PANDEMIA DI "SPAGNOLA" - EUGENIATOGNOTTI Donne impegnate in indebiti compiti legati all'emergenza. Impegno in campo sanitario - aumentò la loro mortalità a partire dalla Croce Rossa. Ciò portò ad organizzare su nuove basi la preparazione delle infermiere. P R E M ESSAMOBILITAZIONE SANITARIA FEMMINILE:

Consapevolezza donne di essere investite di un ruolo sociale in un momento drammatico per la nazione.

Nuovi approcci di assistenza anche al personale non sanitario per un'atipica influenza.

In molte città le donne dell'Unione femminile confezionano grandi quantitativi di schermi di protezione delle vie respiratorie per medici e infermieri.

Le donne sono le principali caregiver della pandemia in quanto si occupano delle cure.

Efficacia dell'apporto femminile agli sforzi di controllo del contagio.

Inedito protagonismo delle donne in molti settori della società.

Emergere nel personale sanitario femminile di un sentimento di realizzazione che avrà le sue ripercussioni all'indomani della guerra.

LA MOBILITAZIONE SANITARIA DELLE DONNE

Non esistono dati sulle donne a vario titolo impegnate nell'assistenza sanitaria a partire dalla primavera 1918 MA sicuro è che il ruolo femminile

assunse carattere speciale senza precedenti.

PRIMA ONDATA primavera 1918 – dalle trincee della Francia si diffuse in tutta EU. Durò circa 2 mesi, poi si normalizzò in estate.®In Italia comparve a maggio. Mitezza della prima ondata – poche complicazioni bronco-polmonari.

SECONDA ONDATA tremenda, 40-50 milioni di morti in tutto il mondo. Vittime maggiori rispetto a quelle fatte dalle armi.®Autorità sanitarie dissero che era un’epidemia d’influenza ma pochi ci credevano.Ben presto servizio sanitario crollò in quanto la maggior parte dei medici ecc. erano al fronte.Era ignota la causa e non c’erano farmaci veramente efficaci.Evitare visite agli ammalati per evitare contagio.Sovra mortalità di giovani donne. 5C R O C ER O SSIN E, IN FER M IER E E V O LO N TA R IE, R ELIG IO SEMolte donne si presentarono come volontarie e compiono il loro percorso di formazione sul campo – campo maggiore dellecrocerossine professioniste.

Le crocerossine sono simbolo della dedizione. Alla fine del conflitto il numero delle infermiere era cresciuto del 47%. TERZA ONDATA marzo 1919.

®Si discusse sull'accesso delle donne alle professioni MA dovettero aspettare la fine della dittatura fascista e la nascita della Repubblica.

CORAGGIO, DOLORE, SOFFERENZA: EMOZIONI E SENTIMENTI DELLE DONNE DURANTE IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE - ANNA TONELLI

Storia dei sentimenti quale efficace "matrice" utile a gettare nuova luce e di comprendere le esperienze di donne e uomini.

L'acquisizione di spazi di autonomia nel corso della guerra ebbe un impatto fortissimo su condizioni di vita e dimensione emotiva e fece emergere "nuovi" comportamenti caratterizzati dal rifiuto della passività e della solidarietà di fronte alle emergenze.

STORIA DELLE EMOZIONI sentimenti come matrice per illuminare le ragioni di un'esperienza collettiva di fede e militanza.

®Doppio registro: - Ventaglio

in energia per agire. Le donne diventano protagoniste, assumendo ruoli tradizionalmente maschili come quello di cercare cibo e rifornimenti per la famiglia. Questo dimostra la loro resilienza e la capacità di adattarsi alle situazioni più difficili. Inoltre, le donne vivono anche una specificità emotiva legata alla maternità. Durante la guerra, molte donne si trovano a dover affrontare la perdita dei propri figli o la separazione da loro a causa dei bombardamenti o della fuga. Questo genera un dolore profondo e una preoccupazione costante per la loro incolumità. Le donne si trovano quindi ad affrontare una doppia sfida: quella di sopravvivere e quella di proteggere i propri figli. Le esperienze vissute dalle donne durante la guerra sono spesso trascurate o dimenticate nella storiografia tradizionale. Tuttavia, è importante considerare la dimensione emotiva e le specificità femminili per comprendere appieno l'impatto della guerra sulla vita delle persone.

Tensione in fattore vitale per la sopravvivenza di loro e i loro cari. Tutte le donne, anonime o conosciute, si sintonizzano lungo un comune sentire che sui sentimenti può trovare una matrice interpretativa originale. Solidarietà nei momenti di difficoltà – sorta di sorellanza per alleviare dolore, mancanze materiali e morali, vuoti fisici e familiari. Anche nell’attivismo militante nel fronte antifascista l’aiuto e la solidarietà fra donne sono centrali. Gran parte delle donne si muove oltre l’apparenza politica, cercando di dare il proprio contribuito in più direzioni. Il coinvolgimento di uomini e donne nella comune lotta antifascista non comporta un’equiparazione di ruoli e pesi assunti e riconosciuti da tutti – disparità tra i sessi come risultato di una consolidata e duratura costruzione culturale e politica. La partecipazione femminile concorre a scalfire le gerarchie sociali tradizionali, determinando dei.

Valori e dei riferimenti che propri da quelle modalità di intervento traggono alimento. La presenza attiva femminile rompe anche la tradizionale divisione fra Resistenza armata e Resistenza civile equiparando impegno e importanza. Stati emotivi emergono con forza nelle memorie, autobiografie, epistolari, diari. Anche i sentimenti rientrano a pieno titolo nel processo di riappropriazione del concetto di libertà e liberazione che contribuisce a disporre le tessere del mosaico del vissuto di guerra.

TUPAMAROS. DONNE URUGUAIANE ARMATE NEGLI ANNI SESSANTA – MARINA CARDOZO

Studia le militanti del Movimento di liberazione nazionale – tupamaros. Vi furono tentativi di stabilire una parità tra i sessi.

P R E M E SSA

Esaminazione degli aspetti della militanza delle donne armate inserite nel movimento di liberazione nazionale – TUPAMAROS la più importante organizzazione rivoluzionaria in Uruguay tra '60-'70. Nell'America del Sud guerriglie

protagoniste di un nuovo movimento politico-culturale con sviluppi anche in EU – sotto il nome di NUOVA SINISTRA le donne vi ebbero parte attiva MA gli uomini avevano maggiore visibilità. La nuova sinistra nacque in opposizione®all’apatia rivoluzionaria di cui era accusata la classica sinistra. DONNE URUGUAIANE Tra 1908 e 1963 il numero di donne aumentò in Uruguay in modo rilevante. MA declino della fertilità – anche a causa dell’introduzione della pillola. Anni ’60 in generale furono un periodo di cambiamenti rivoluzionari nella sessualità a livello mondiale – es. pillola contraccettiva = donne libere di scegliere riguardo riproduzione e maternità. Femminizzazione della scuola secondaria e università – attiva partecipazione femminile nel contesto della mobilitazione studentesca della fine degli anni ’60. Donne ruolo fondamentale per la mobilitazione politica sia operaia che studentesca mapartecipazione alla sinistra armata? Le donne che si unirono alla sinistra armata non si affermarono come donne. La formazione di una nuova sinistra armata negli anni '50 vide il rafforzamento di idee-guida come il nazionalismo latino-americano e l'antiimperialismo. Nel 1963, molti militanti si unirono alla sinistra armata attraverso l'esperienza del COORDINADOR, un'organizzazione embrionale dalla quale nacquero i Tupamaros. I Tupamaros rappresentavano la peculiarità politica e ideologica della sinistra dei primi anni '60. La loro traiettoria si concluse nel 1965 a causa di incomprensioni tra i settori coinvolti, che vollero crearsi un proprio spazio. Nel 1966 nacque il movimento di liberazione nazionale dei Tupamaros. Nel 1968 nacque la sinistra armata. Ma come concepirono le donne la loro partecipazione alla sinistra armata?

militanza armata nel Coordinator e nella fase iniziale del Tupamaros?- Come furono le donne considerate dai loro compagni di lotta?

Nell'ACTAS TUPAMARAS 1971 - sezione dedicata al ruolo delle donne tutti i possibili ruoli da svolgere per le militanti. Le donne devono combattere due battaglie:

  1. Per trovare la propria posizione politica impegnandosi a fondo nella lotta contro la loro stessa educazione.
  2. Per superare le carenze che ciò comporta, per essere utili alla rivoluzione con tutto il loro potenziale.

Attribuzione alle donne di ruoli tradizionali che non includevano compiti militari.

Il loro posto sembra sminuito rispetto a quello degli uomini.

Processo di naturalizzazione delle donne come madri, casalinghe, amanti e mogli - ruoli che dovrebbero essere svolti anche all'interno dell'organizzazione.

Molte qualità attribuite alle militanti sono legate al tradizionale ruolo domestico.

Attraverso i ricordi delle militanti si può notare

che da un lato si sentono "diverse" dalle donne uruguaiane nel loro insieme e dall'altro non avevano richieste specifiche legate alla loro condizione. Coesistenza di due generazioni nel Tupamaros: 1. Inizio anni '60 – più legata al mondo della militanza politica classica di sinistra e al mondo del lavoro. 2. Più giovane e di origine studentesca, mobilitata dopo il 1968 che ha anche determinato un ingresso più massiccio delle donne nel movimento. Ricordo di EDITH MORAES della prima generazione si sottolinea l'idea che le richieste specificatamente femminili fossero sussunte nella nozione generale di rivoluzione. La sinistra armata esprimeva le disuguaglianze esistenti tra uomini e donne. Era sempre la visione e decisione del maschio a prevalere. Secondo HEBERT MEJÍAS i militanti maschi sentivano tra loro forte fiducia e anche verso il gruppo. Per EDITH questa fiducia non includeva le donne. AMÉRICA GARCÍA

RODRÍGUEZ so

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Publisher
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marydf00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Ferrari Paolo.