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FINE DELLA GUERRA
L'esercito tedesco tentò la sua ultima offensiva sul fronte occidentale nel dicembre 1944, tentando un attacco nei confronti degli angloamericani velocemente sventato. Anche grazie alla grande superiorità aerea degli alleati, i tedeschi furono costretti alla ritirata in tutti i territori conquistati, perdendo quindi l'Italia, la Polonia, l'Ungheria, la Cecoslovacchia. L'URSS arrivò, nell'aprile 1945 anche a BERLINO. Hitler, che aveva imposto al suo esercito la resistenza a oltranza, si suicidò il 30 APRILE, dopo aver designato come suo successore l'ammiraglio DONITZ. Fu proprio quest'ultimo, il 7 MAGGIO 1945, a firmare la resa INCONDIZIONATA.
GIAPPONE: gli alleati avevano, tra il 1944 e il 1945, ripreso controllo della maggior parte dei territori del Pacifico, restava tuttavia da piegare la resistenza del Giappone, che intendeva proseguire la guerra nonostante la resa italiana e tedesca. Fu il...
nuovo presidente americano, TRUMAN, succeduto a Roosevelt, a far capitolare il Giappone, tramite l'utilizzo di un'originale arma nucleare: la BOMBA ATOMICA. Il 6 AGOSTO 1945 la prima bomba atomica fu scagliata sulla città di HIROSHIMA, provocando oltre 90000 morti; il 9 AGOSTO 1945, la seconda bomba atomica fu scagliata sulla città di NAGASAKI, causando altri 50000 caduti. Il 15 AGOSTO il Giappone si arrese, firmando il 2 SETTEMBRE la resa senza condizioni.
TERMINA LA SECONDA GUERRA-----------------------------------------------MONDIALE -------------------------------------
CONFERENZE:
YALTA Dopo la conferenza di Teheran, nel '43, i 'TRE GRANDI' si riunirono a Yalta (in Crimea) nel 1944. Qui, si discusse a proposito dell'assetto politico che la Germania avrebbe dovuto assumere una volta finita la guerra (1), delle riparazioni di guerra, del riconoscimento della Polonia e del suo governo nominato dai sovietici e delle condizioni
dell'entrata in guerra dell'URSS contro il Giappone. Si approvò anche una dichiarazione dell'Europa liberata (concorde alla CARTA ATLANTICA del '41), che sanciva la libertà dei popoli liberati di poter scegliere la propria forma di Governo tramite libere elezioni.(1) In merito alla Germania si stabilirà la divisione del suo territorio in 4 zone, di cui una attribuita ai francesi e la sua completa denazificazione. ONU - In concordanza con la Dichiarazione delle Nazioni Unite del '42, i tre grandi decisero di istituire una nuova organizzazione internazionale, simile alla Società delle Nazioni, che potesse favorire la pace a lungo termine. Nella CONFERENZA DI SAN FRANCISCO dell'APRILE-GIUGNO 1945, viene siglata la CARTA DELLE NAZIONI UNITE. Finalizzata ad assicurare la pace sulla base dell'autodeterminazione dei popoli, l'ONU è strutturata in 3 organismi principali: l'ASSEMBLEA GENERALE DEGLI STATI MEMBRI.
Il SEGRETARIATO GENERALE, CONSIGLIO DI SICUREZZA. Particolari poteri vennero conferiti alle 4 potenze vincitrici antifasciste e alla Cina, l'ONU ha anche un suo esercito. POTSDAM → nel luglio-agosto 1945, con la guerra quasi al termine, Stalin, il nuovo presidente Truman e il nuovo PM inglese Attlee, si ribadì la divisione dell'area tedesca e la necessaria denazificazione. Si riconobbe la supremazia sovietica nei Paesi dell'est Europa, con la promessa delle ravvicinate elezioni e sempre all'URSS furono attribuite la Prussia orientale e le regioni orientali della Polonia. Inoltre, ogni paese avrebbe gestito indipendentemente dagli altri 3 la questione delle riparazioni di guerra dovute dalla Germania.
CAPITOLO 9 IL RITORNO DELLE DEMOCRAZIE IN UN MONDO BIPOLARE
Da alleati a nemici: l'inizio della lunga guerra fredda, 9.1
Alla fine della 2GM, le potenze vincitrici risultarono 4: Francia, GB, USA, e URSS. La Francia era una vincitrice 'secondaria',
in quanto era stata sconfitta dall'esercito tedesco e aveva dovuto subire 5 anni di dura occupazione nemica; la GB era di sicuro considerata vincitrice morale, grazie soprattutto alla persona di Churchill, che ne aveva tenuto la reputazione ben salda; gli USA erano sicuramente, insieme all'URSS i vincitori reali e concreti del conflitto. Nella seconda metà degli anni '40, USA e URSS si ritrovarono a controllare politicamente e militarmente la quasi totalità del continente europeo. BIPOLARISMO ASSIMMETRICO -> da una parte, gli Stati Uniti avevano perso 400000 uomini e dovevano gestire circa 1 milione di feriti, avevano però il completo controllo della quasi totalità delle risorse aurifere del pianeta e il controllo economico e commerciale della gran parte della produzione globale industriale e dei grandi capitali finanziari, oltre che la nuova arma nucleare. Dall'altra parte, l'URSS era in possesso del più grande esercito che laStoria avesse mai visto, il controllo diretto di una vastissima porzione di territorio europeo e altrettante risorse naturali (ma erano ancora un Paese profondamente ferito con l'aggravante del devasto della guerra). La situazione tra le due potenze era già dal principio tesa, ma entrambe si accordarono a Yalta per cercare un equilibrio che permettesse la pace. Nonostante tutto, già nelle settimane successive alla convenzione, i rapporti iniziarono a inclinarsi. La Russia aveva conquistato la sfera d'interesse europea e, ancora governata dal comunismo, aveva deciso di imporre agli Stati sotto il suo temporaneo controllo il regime comunista tramite alcuni colpi di mano in Bulgaria e Romania. In Polonia, inoltre, si era proceduto con l'arresto dei principali esponenti di un partito liberal-democratico, mentre al confine italiano l'occupazione TRIESTE e POLA era temporaneamente guidata dai comunisti jugoslavi di Tito. Intanto, come già accennato a Yalta
E definitivamente deciso a Potsdam, la Germania veniva divisa in 4 fazioni, ognuna controllata da una potenza vincitrice, che avrebbe gestito come meglio credeva la questione di debiti di guerra. L'URSS, che era stata la potenza più duramente colpita dalla Germania nazista in quanto a perdite umane e finanziarie, pretendeva grandi risarcimenti da parte dei tedeschi. Per questo, Stalin diede inizio al vero e proprio trasferimento di intere industrie dal suolo tedesco a quello sovietico. Le tensioni tra i vecchi alleati andarono mano mano peggiorando, a causa della grandissima influenza, talvolta imposta, che Mosca pretendeva su tutti i governi dell'Europa Orientale. In un famoso discorso lo stesso Churchill, benché non più PM, condannava la 'cortina di ferro' che l'URSS aveva creato intorno all'Europa orientale. Anche l'ambasciatore americano a Mosca aveva allertato, nel cosiddetto 'lungo telegramma', il governo statunitense.
Circa le condizioni imposte da Stalin, gli USA si ritrovarono quindi costretti a reagire.
DOTTRINA TRUMAN - l'amministrazione americana sviluppò la cosiddetta strategia del Containment, chiamata anche dottrina Truman, che si fondava sul presupposto di contenere il comunismo dentro i confini già conquistati e difendendo le nazioni che ancora non ne erano state contagiate. Nonostante la strategia, Polonia, Jugoslavia e Albania cedettero sotto il peso del comunismo, diventandone parte. Bulgaria e Romania invece, resistettero. In Ungheria, i comunisti ottennero il potere tramite brogli e violenze. Il progetto comunista dell'Europa dell'est fu completo nel 1948, quando i comunisti attuarono un colpo di stato a Praga e ottennero il potere anche in Cecoslovacchia.
La contrapposizione delle due fazioni (USA vs. URSS) era ormai palese e la tensione palpabile, sia a livello ideologico che culturale. Ovest ed est appariva come i due poli del mondo, opposti in tutto e per tutto.
In Europa, l'espressione più grande e palese della divisione era Berlino: la stessa città, una volta capitale della Germania, era divisa in est e ovest, in comunismo e liberalismo. Il ruolo degli accordi economici nella strategia della coesistenza internazionale, 9.2 Mentre il secondo conflitto mondiale era ancora in corso, si posero le basi per gli accordi economici internazionali che avrebbero dominato il mercato mondiale nel dopoguerra. BRETTON WOODS -> nel luglio 1944 si tenne a BW, una cittadina statunitense, una conferenza internazionale che riunì i rappresentanti di 45 Stati per trattare le regole del nuovo commercio. Qui si creò un fondo monetario internazionale da cui gli Stati membri avrebbero potuto attingere in caso di necessità per garantire un mercato di dimensioni mondiali libero e basato sulla concorrenza e sul miglioramento. Dopo la guerra, però, i Paesi europei versavano in un collasso economico generale e gli USA avevano bisognodella ripresa dell'Europa, in quanto suo primo partner sul mercato e per questo misero in atto il PIANO MARSHALL così chiamato grazie al suo ideatore, il segretario di stato americano Marshall, il piano era stato proposto nel 1947 e prevedeva lo stanziamento di ingenti risorse in un lasso di tempo comprensivo di 4 anni per finanziare progetti di ricostruzione e sviluppo autonomamente proposti dalle nazioni europee. Inizialmente esso era rivolto a tutte le nazioni europee, comprese quelle sotto il controllo sovietico e la stessa URSS; già alla conferenza di Parigi del giugno '47 fu però palese il tirarsi indietro dei russi. Questi ultimi, rappresentati dal Molotov, ministro sostenevano che il piano fosse un vero e proprio attentato ai confini politici ed economici europei, in quanto avrebbe previsto l'entrata degli americani nella gestione dei fondi e l'integrazione delle aree economiche, che avrebbero perso di unicità. Nonostante nonnoditutti i governi sotto la sfera di influenza sovietica fossero d'accordo (Varsavia e Praga), il Molotov fu deciso e sicuro, e non lasciò altra possibilità agli USA che quella di attuare il piano escludendo l'Europa dell'est. Questa estromissione volontaria e il conseguente isolamento subito furono solo che un ulteriore conferma della divisione ormai palese dell'Europa in due blocchi. Nel SETTEMBRE del 1947, poi, la divisione fu, se possibile, ulteriormente rafforzata dalla nascita del COMINFORM - l'ufficio di informazione comunista creato da Mosca per strutturare il collegamento tra i vari partiti comunisti dei paesi dell'est europeo (+ alcuni presenti nell'Europa occidentale come PCI e PCF, che però non erano altrettanto importanti per l'URSS). Questo fu accompagnato dall'accelerazione del processo di subordinazione dei Paesi dell'est da parte del regime comunista, che arrestava tutti coloro che si proclamavano.esponenti dei partiti non comunisti (colpo di Stato comunista a Praga nel '48). Intanto, sia l'Europa dell'est