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La Prima Guerra Mondiale

11 novembre 1918: La Germania firma l'armistizio, ponendo fine alla guerra.

Durante il conflitto, circa dieci milioni di uomini muoiono e tra 30-40 milioni sono feriti. Altri milioni di vittime sono causate dalla miseria, dalla fame e dalle malattie correlate al conflitto.

Durante la guerra: Scambio di lettere tra soldati e famiglie, aumento dell'alfabetizzazione.

Economia e società: lo Stato assume un ruolo direttivo nella vita nazionale, crescita degli apparati burocratici statali e aumento del lavoro minorile e femminile.

Donne in guerra: Donne assumono ruoli in campo lavorativo, assistenza sanitaria e supporto morale ai soldati.

Fine della guerra: Le donne tornano ai ruoli tradizionali nella società.

Caratteristiche della guerra:

Guerra di posizione: entrambe le parti si trovano in trincee, con attacchi sanguinosi e spostamenti minimi del fronte.

Uso di tecnologia bellica: reticolati metallici, artiglieria, tiro frenetico.

Vite dei

soldati nelle trincee: condizioni precarie, malattie, convivenza con la morte e l'orrore della guerra.

Comportamento dei soldati: scrittura di lettere, supporto religioso, proteste e ammutinamenti in alcuni casi.

Trattati di pace

  • 18 gennaio 1919: Si apre a Parigi la conferenza di pace indetta dai vincitori della Prima guerra mondiale.
  • 1919: Trattato di Versailles siglato con la Germania.
  • 1919: Trattato di Saint-Germain siglato con l'Austria.
  • 1919: Trattato di Neuilly siglato con la Bulgaria.
  • 1920: Trattato del Trianon siglato con l'Ungheria.
  • 1920: Trattato di Sèvres siglato con l'Impero ottomano.
  • La Russia sovietica viene esclusa da ogni accordo.
  • Gli inglesi si mostrano più duttili, gli italiani si preoccupano dei loro interessi e i francesi si caratterizzano per una maggiore volontà punitiva.
  • Gli americani difendono i Quattordici punti, in particolare il progetto della Società delle Nazioni.
  • 1922: Nasce lo

Stato libero di Irlanda, sostanzialmente autonomo dalla Gran Bretagna.

I secolari imperi multinazionali scompaiono, tra cui gli Asburgo, i Romanov, gli Ottomani e gli Hohenzollern.

Dalle ceneri dell'impero austro-ungarico nasce la Jugoslavia, anche se assume il nome ufficiale solo nel 1922.

Guerra civile in Russia tra filozaristi e non. Nel 1921, il governo di Lenin, del Partito comunista e dell'Armata rossa prevale.

1921: La Polonia sconfigge la Russia, definendo in modo favorevole i propri confini orientali e riunendo territori appartenenti agli imperi austro-ungarico, tedesco e zarista.

Si rendono indipendenti la Finlandia e i paesi baltici (Estonia, Lettonia, Lituania).

1922: L'Ucraina, l'Armenia, la Georgia e altri Stati dell'Asia centrale si uniscono alla Russia nella formazione dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Dalle ceneri dell'impero austro-ungarico nascono l'Austria, l'Ungheria, la Cecoslovacchia.

E la Jugoslavia.

  • La Germania perde territori sulla frontiera occidentale (Alsazia e Lorena) e orientale (Prussia orientale ceduta alla Polonia).
  • La Germania subisce dure clausole di pace, riduzione dell'esercito, limitazioni sulle armi e le munizioni, smilitarizzazione della Renania e pesanti riparazioni.
  • 1923: Trattato di Losanna che definisce l'assetto dei territori e dei popoli dell'ex Impero ottomano.
  • La Turchia diventa una repubblica e il Medio Oriente arabo finisce sotto il controllo della Gran Bretagna e della Francia.
  • Dalle ceneri dell'impero austro-ungarico nasce la Jugoslavia, anche se assume il nome ufficiale solo nel 1922.
  • La Jugoslavia assorbe la parte meridionale dell'impero austro-ungarico e comprende territori che includono Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord e Slovenia.
  • La Jugoslavia si forma come una monarchia costituzionale, con Alessandro I come primo re.
  • La creazione della Jugoslavia non

È priva di tensioni e problemi interni, dovuti alla diversità etnica, religiosa e politica delle regioni che la compongono.

La Jugoslavia non segue la stessa forma nazionale e repubblicana degli altri nuovi stati che emergono dopo la Prima guerra mondiale. Rimane una monarchia fino alla sua dissoluzione nel 1945.

Nel 1929, re Alessandro I prende il potere in modo autoritario e rinomina il paese "Regno di Jugoslavia", cercando di sopprimere le tensioni etniche e di centralizzare il governo.

Nel corso degli anni, la Jugoslavia affronta problemi politici e sociali, tra cui tensioni etniche, lotte di potere e conflitti interni.

La Jugoslavia subisce l'invasione e l'occupazione da parte delle forze dell'Asse durante la Seconda guerra mondiale.

Dopo la guerra, la Jugoslavia si trasforma in uno stato socialista federale, guidato da Josip Broz Tito.

Il nuovo nome ufficiale diventa "Repubblica Federale di Jugoslavia" nel 1945.

La Jugoslavia conosce un periodo di relativa stabilità negli anni successivi, sebbene le tensioni etniche persistano. Nel 1991-1992, la Jugoslavia si dissolverà in seguito alle guerre di indipendenza delle repubbliche componenti, dando vita a nuovi stati indipendenti come Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Macedonia del Nord, Serbia e Montenegro. Rivoluzione Russa - 1916: La Russia è piegata dalle sconfitte e le condizioni di vita peggiorano, aumentando diserzioni, insubordinazioni, proteste e scioperi. - La rivoluzione inizia a causa di una protesta delle operaie tessili per il prezzo del pane. - I tre partiti socialisti russi (menscevichi, socialrivoluzionari e bolscevichi) sono spinti in avanti dalla rivoluzione. - Zar Nicola II è spinto all'abdicazione, seguito da un "governo provvisorio" guidato da Aleksandr Kerenskij. - I tedeschi facilitano il ritorno di Lenin dalla Svizzera, sperando che il caos della rivoluzione lo travolga.

Lenin propone la distribuzione delle terre ai contadini e richiede trattative di pace, aumentando la popolarità dei bolscevichi.

Il governo provvisorio di Kerenskij esita a varare una riforma agraria e continua l'impegno bellico con l'Intesa.

6-7 novembre 1917 (rivoluzione di ottobre nel calendario russo): I bolscevichi rovesciano il governo Kerenskij e prendono il potere, formando un governo dei "commissari del popolo" presieduto da Lenin e emanando un decreto che dichiara la terra di proprietà statale.

I bolscevichi propongono trattative ai tedeschi, ma questi rifiutano ogni compromesso, costringendo i rivoluzionari a firmare il trattato di Brest-Litovsk il 3 marzo 1918, che prevede la cessione di territori alla Germania.

Il Partito bolscevico si ribattezza "comunista" e assume tutto il potere, appoggiandosi all'Armata rossa.

L'uscita di scena della Russia indebolisce l'Intesa, ma gli Stati Uniti si uniscono alla

guerra afianco dell'Intesa, portando aiuti materiali e inviando soldati.

Gli Stati dell'Intesa dimostrano capacità nel tenere unito il fronte interno e militare, ottenendo successi nel Medio Oriente.

Ripartizioni, debiti, inflazioni, Repubblica di Weimar

Nel 1929 gli investimenti statunitensi all'estero quintuplicati rispetto al 1914.

Il centro della finanza mondiale si sposta dalla City di Londra a Wall Street, New York.

Visione internazionalista di Wilson per il ruolo guida degli Stati Uniti.

Amministrazione repubblicana di Harding opta per il protezionismo doganale e richiede la restituzione dei prestiti agli ex alleati nel corso del conflitto.

Caos nel sistema finanziario internazionale a causa del rifiuto degli ex alleati di pagare.

In Germania, le riparazioni di guerra portano all'intensa stampa di cartamoneta e all'inflazione.

Germania affronta iper-svalutazione che annulla il potere d'acquisto dei redditi fissi.

Weimar. Crisi economica globale del 1929 colpisce duramente la Germania. Aumento della disoccupazione e della povertà. Crescita del sostegno al Partito Nazionalsocialista. Elezione di Hitler come cancelliere nel 1933. Inizio della dittatura nazista.Weimar.Francia:
  • 1920: La maggioranza del Partito socialista decide di costituire il Partito comunista.
  • 1924: La sinistra vince le elezioni, ma si rivela divisa e debole nell'affrontare la crisi economica.
  • 1926: Raymond Poincaré torna alla presidenza del consiglio e la Francia supera i livelli di sviluppo economico prebellici.
Gran Bretagna:
  • 1919: Il governo di Lloyd George si impegna sul fronte delle riforme sociali (case popolari, indennità di disoccupazione, suffragio universale maschile e femminile).
  • 1924: La sinistra (Partito laburista) arriva al governo per pochi mesi.
  • 1926: Sciopero dei minatori contro gli imprenditori per abbassare i salari e allungare le giornate di lavoro.
  • Dalla fine degli anni '20, il sistema politico torna a essere sostanzialmente bipolare.
Irlanda:
  • 1919-1920: Guerra tra il movimento repubblicano indipendentista (IRA) e le forze di occupazione britanniche.
  • 6 dicembre 1922: Nascita dello "Stato libero".

d'Irlanda" con compromesso sulla piena indipendenza e l'esclusione dell'Ulster.

Conflitti tra IRA e governo dello Stato libero, seguiti da spostamento verso una linea legalitaria con il partito repubblicano Fianna Fail.

Europa Orientale:

1867-1935: Józef Piłsudski diventa il personaggio più autorevole in Polonia dopo l'indipendenza dal controllo russo.

1919-1921: Guerra russo-polacca, Piłsudski diventa un eroe nazionale per i successi militari.

1922: Piłsudski si dimette dal potere.

1926: Piłsudski torna al potere, instaurando un regime autoritario in Polonia.

1935: Morto Piłsudski, il regime autoritario continua con il cosiddetto regime dei colonnelli.

1929: Re Alessandro I di Jugoslavia instaura una dittatura personale, con la revoca della Costituzione e la repressione delle libertà civili.

1931: Viene emanata una nuova Costituzione

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
234 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gemmagen di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Di Figlia Matteo.