Queste trasformazioni portarono alla nascita del con una formazione
lenta e complessa. Intanto anche la popolazione extraurbana cresceva e l’esodo campagna-
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città fu meno improvviso, infatti la legislazione a tutela dei poveri (Poor Laws) ostacolava la
mobilità della manodopera mentre l’integrazione con i fondi pubblici ai salari troppo bassi
(Speenhamland System, 1795) rallentò la nascita di un libero mercato del lavoro. A questo si
aggiunse la resistenza dei lavoranti ad accettare i nuovi ritmi e modalità del lavoro e quindi le
nuove abitudini di vita.
In effetti gli orari lavorativi erano molto gravose (12-16 ore giornaliere); l’uso delle macchine
permise lo sfruttamento di donne e bambini. La condizione operaia era caratterizzata da una
forte precarietà sul posto di lavoro e i problemi di inurbamento (sovraffollamento, pessime
condizioni igieniche). La formazione di grandi agglomerati urbani diffuse la consapevolezza di
un destino comune. luddismo
Una delle prime manifestazioni di opposizione sociale fu il (1799), movimento
organizzato in segrete bande di guerriglia che contrastava la diffusione della meccanizzazione,
causa della disoccupazione e dei salari bassi, usando come forma di lotta la distruzione delle
macchine stesse. A questa protesta si aggiunsero il rifiuto del nuovo sistema di produzione e
delle condizioni di vita. La legislazione penale contro i distruttori di macchina e qualsiasi forma
di sciopero/organizzazione/rivendicazione dei salari si inasprì con la pena di morte ai luddisti. Il
società di mutuo soccorso leghe di
movimento lasciò spazio a organizzazioni come la e le
categoria che richiesero anche il riconoscimento dei diritti politici.
4.7 Le trasformazioni economiche e sociali portarono alla riflessione sui temi della
partecipazione politica e della riforma sociale, questa corrente prese il nome di utilitarismo. Il
Jeremy Bentham,
principale esponente di questo pensiero fu egli pensava che lo scopo
dell’attività politica, guidata dal criterio dell’utilità alla base dell’azione morale, è l’utile
comune. classica, David Ricardo
Il teorico dell’economia invece analizzò gli elementi che concorrono
alla formazione del prodotto complessivo e sulla sua distribuzione fra le classi sociali (=chiarire
il funzionamento del modo di produzione della rivoluzione industriale). Il profitto è la molla del
nuovo sistema,
Nei primi anni del 1800 fu già possibile vedere i caratteri del nuovo sistema produttivo che
portò all’affermazione del capitalismo industriale (elemento di trasformazione della realtà
economica e sociale).
4.8 Nello stesso periodo l’economia europea era principalmente agricola, ci si limitò al
perfezionamento di tecniche già note anche se le principali macchine agricole inglesi restarono
sconosciute.
A questo si aggiunse il problema dell’inefficienza dei trasporti e la presenza di molte barriere
doganali, ci furono inoltre crisi e carestie dovute a cattivi raccolti (1816-17 e 1846-47→malattia
delle patate in Irlanda).
La crescita demografica accelerò la produzione agricola e manifatturiera e anche il
commercio internazionale e l’allargamento del mercato.
Un fattore di crescita per la società fu anche il progresso scientifico caratterizzato da
scoperte che però produssero i loto maggiori effetti pratici solo nella seconda metà del secolo.
Venne introdotto anche l’uso della macchina a vapore come strumento di locomozione e
trasporto, come navi e locomotive, che furono la conseguenza diretta della rivoluzione
industriale; il risparmio nel loro uso incoraggiò gli investimenti elevati necessari per la
costruzione di vere e proprie linee ferroviarie, diventate simbolo di progresso.
4.9 L’industrializzazione nell’Europa continentale fu inizialmente lenta e difficili: capitali
scarsi + sistema bancario poco sviluppato + bassi prezzi=basso profitto → investimenti
manifatturieri e terreni ritenuti più sicuri per gli imprenditori.
Nonostante la presenza di questi fattori sfavorevoli, alcuni nuclei di industria moderna
nacquero già dopo il 1815. Erano zone privilegiate per ricchezza di sottosuolo, energia idrica,
determinate condizioni politico-economiche: erano zone comprese tra la Manica e le Alpi
svizzere (Belgio, Alsazia, Renaria, Normandia, Berlino, Vienna,…). Queste zone videro
accelerare il loro processo di industrializzazione negli anni ’30 dell’800 sia per rivolti politici
(monarchia francese in Francia, Belgio indip, Unione doganale tedesca) sia per l’avvento della
ferrovia. 9
Francia, crescita lenta ma con forte settore laniero/cotoniero/siderurgico/meccanico →
diffusione di piccola e media proprietà contadina
Belgio, primato nel campo industriale con giacimenti carboniferi
Germania, ritardo nel settore tessile ma rete ferroviaria estesa, sviluppo dell’istruzione
superiore
Impero asburgico, sviluppo ostacolato da potere delle aristocrazie terriere e barriere
doganali. classe sociale,
4.10 Al concetto di ceto si sostituì il concetto di definito in rapporto al ruolo
svolto nel processo produttivo, tutto questo in una società che assicurava l’uguaglianza dei
diritti di fronte alla legge. borghese
L’antagonismo fondamentale si ebbe tra il (proprietario dei mezzi di produzione) e
proletario
il (lavoratore salariato, ricco di forza lavoro).
Nel 1850 in Gran Bretagna i lavoratori nel settore manifatturiero erano circa 3.250.000; il
controllo capitalistico si allargava anche alle piccole imprese.
Le pessime condizioni di vita dei lavoratori portarono da un lato all’impulso della classe
dirigente a farsi carica della questione operaia e dall’altro alla spinta degli operai a ribellarsi
contro la propria condizione. I primi episodi di rivolta furono il luddismo e poi ì, negli anni ’20,
l’appoggio di leader democratici-radicali con cui portavano avanti rivendicazioni economiche e
Trade Unions
politiche. Da queste lotte nacquero le (1824), associazioni operaie.
5. Le origini della politica contemporanea
5.1 Durante il periodo della restaurazione di definirono istituzioni e modelli politici,
età contemporanea
scuole di pensiero, sistemi ideologi e forme associative caratteristici dell’
(es: liberalismo, socialismo, cultura del Romanticismo).
monopolio della forza
Lo Stato durante Napoleone ottenne il che lo caratterizzava grazie al
rafforzamento dell’amministrazione, alla comparsa dei privilegi della Chiesa e alla codifica delle
norme giuridiche. Stato burocratico-amministrativo
Lo Stato moderno è uno emancipato da nobiltà; il sistema di
potere legale è fondato su norme di legge, rispettate e applicate da una burocrazia
amministrativa. Il funzionamento statale sarà regolato da criteri impersonali e verifiche
obiettive (concorsi pubblici); in alcuni paesi scuole superiori tecniche e militari formavano
specialisti nelle costruzioni stradali, ingegneria edilizia e artiglieria. Anche a scienza venne
statistica
messa a servizio della Stato con la che descriveva l’andamento dei fenomeni sociali e
economici dando allo Stato modo di conoscere, prevedere e intervenire, il metodo più usato
sarà il censimento. L’amministrazione in questa fase diventa il braccio più efficace dei governi
autoritari. cittadini
5.2 La Rivoluzione francese aveva trasformato i sudditi in = la sovranità
appartiene al popolo e ai suoi rappresentanti e al principe (monarchia costituzionale
rappresentativa).
Costituzione = patto che regge una comunità e fonda lo Stato
come insieme di ordinamenti guiridici e politici
Separazione dei poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario)
Superiorità della legge su ogni privilegio e arbitrio
Forme di governo:
costituzionale:
Governo il capo dell’esecutivo è responsabile solo di fronte al sovrano
parlamentare:
Governo l’esecutivo risponde solo al parlamento che gli dà la fiducia
Al suffragio ristretto (censo e capacità di una classe sociale) si passò progressivamente a un
suffragio universale maschile → argomento di lotta politica liberale e democratica del XIX
secolo. cultura romantica,
5.3 Nei primi decenni dell’800 si affermò in Europa la corrente di
pensiero che cercava nella storia e in tutte le sue epoche una nuova e più profonda fonte di
razionalità e l’espressione di uno spirito universale o la manifestazione di un disegno divino.
Il Romanticismo nacque negli ultimi decenni del ‘700 in Germania con Hamann e Herder,
seguono poi Fichte e Schelling; si affermò in Inghilterra con Coleridgge e walter Scott per
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passare poi in Francia con una versione cattolica e tradizionalista grazie a Chateaubriand. Dal
1815 iniziò a diffondersi un po’ ovunque.
Per queste generazioni il Romanticismo divenne un vero e proprio modo di atteggiarsi
ispirato a modelli reali o immaginari (il giovane Werther o il poeta Goerge Byron), caratterizzato
da una sensibilità espressa nell’attenzione ai dettagli esteriori visti come connotati di una
nuova spiritualità, è espressione di una ricerca di nuovi valori, un bisogno di autenticità
fortemente sentito.
La cultura romantica fornì ispirazione a molte correnti di pensiero e ai principali movimenti
politici dell’inizio ‘800. Si avvicinò ai principi della Restaurazione con la critica al razionalismo
illuminista giacobino; il richiamo alle tradizioni portò anche la riscoperta della dimensione
religiosa e quindi al ritorno di religioni positive come il cattolicesimo.
Il Romanticismo però fu anche libertà e rottura di norme consolidate e all’affermazione
dell’individuo, caratteristica che lo avvicinò al liberalismo.
5.4 Liberalismo = orientamento ideale, idea del mondo basata sull’idea di libertà intesa
nella connotazione illuministica e in quella determinata dalle esperienze politiche del ‘600-‘700:
Programma teorico e idee-base
Valori e interessi materiali della borghesia
Meccanismi giuridici e istituzionali per garantirei diritti individuali
Il modello istituzionale proposto dal liberalismo europeo era simile a quello britannico:
regime dove diritti fondamentali del cittadino, proprietà, iniziativa privata e libero commercio
fossero salvaguardati e incoraggiati, dove l’autorità del potere centrale fosse controllata da
organismi rappresentativi espressi da un élite di cittadini.
Lo Sato democratico si distanziava da questo modello:
Sovranità popolare = governo di tutto il popolo
Repubblica come forme di governo ideale
Assemblea eletta dal popolo con suffragio universale maschile
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