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Altro concetto è l'oggetto transizionale cioè il ponte tra oggeto e

soggetto; sono oggetti che mediano il rapporto con la madre-

ambiente, consentendo al bambino di abitare uno spazio di

relativa indifferenziazione tra dentro e fuori e può divernire

luogo di riposo dove si è liberi di lasciare fluttuare la mente e

giocare con le proprie idee. Centrale è il ruolo dell'ambiente in

cui l'individuo di trova in un contesto che influisce n modo

decisivo, determinando parte dell'esito dello sviluppo.

Adolescenza: si caraterizza per l'angosciante alternanza di stati

in cui prevae lo spirito d'indipendenza e stati di regressione

verso la dipendenza. L'angoscia adolescenziale è determinata

dalla capacità di dare la morte. Aspetto centrale è anche la

mentalizzazione del sè corporeo; le trasformazioni del corpo

puberale e le nuove acquisizioni cognitive promuovono una

nuova consapevolezza rispetto al proprio futuro. Il nuovo modo

di pensare alla propria mortalità spnge a dimostrare a se stessi

di sapere sfidare la paura della morte e di essere in grado di

affrontarla più da vicino. L'adolescenza è un momento di

scoperta personale e di formazione identitaria, risulta

necessario approfondire la relazione tra mondo interno e

mondo esterno per la comprensione del comportamento

generazionale. Gli adolescenti assumono atteggiamenti

provocatori verso gli adulti di riferimento. L'adolescente deve

attraversare una zona di bonaccia in cui inutiità, isolamento e

rivisitazione dei propri punti di riferimento risultano

indispenabili. Solo quando il soggetto sarà in grado di

identificarsi con i genitori e altri gruppi si potrà affermare che

l'uscita dalla bonaccia si è conclusa con esito positivo. Tre

bisogni dell'adolescente a cui nonpuò rinunciaare: l'evitare le

false soluzioni, la necessità di sfidare l'ambiente da cui

dipende, prolungare ripetutamente la società. L'adulto non può

e non deve sottrarsi alle proprie responsabilità, abbandonando

il giovane, deve contenere, arginare e riconoscere. E' in

quest'area che l'adolescente può compiere il passaggio dalla

dipendenza immatura all'indipendenza matura. L'unica cura per

l'dolescente è la maturazione. Alla base di ogni tendenz

antisociale ci sarebbe una deprivazione. La tendenza

antisociale viene vista come l'unica soluzione che il giovane è

in grado di attuare nel tentativo disperato di compensare

questa mancanza e ricercare conforme nell'ambiente

circostante. I canali principali attraverso i quali si manifesta la

tendenza antisociale sono la distruttività e il furto. La tendenza

antisociale implica la speranza. E' nel periodo della pseranza

che il bambino manifesta la tendenza antisociale. Con il furto il

bambino cerca qualcosa da qualche parte e, se non lo trova,

cerca altrove, quando ha speranza. Con la distruttività cerca

quel grado di

stabilità ambientale che potrà sopportare la tensione

proveniente dal comportamento impulsivo. Il furto, insieme alla

bugia, è al centro della tendenza antisociale. Sotto la tendenza

antisociale c'è sempre la storia di uno stato sostanziale di

salute iniziale seguito da una interruzione, dopo la quale non

sono state più quelle di prima. Il bambino antisociale cerca di

ottenere che l'ambiente riconosca il proprio debito. All'origine

della tendenza antisociale c'è la deprivazione. Gli amici e il

gruppo si costituiscono come spazi transizionali utli alla

definizione del vero sè.

4. BLOS

Inquadra lo sviluppo adolescenziale fino alla vita adulta in 5

fasi:

- preadolescenza

- prima adolescenza

- adolescenza vera e propria

- tarda adolescenza

- postadolescenza

L'adolescenza viene messa in relazione all'infanzia e in

quest'ottica il periodo di latenza assume rilevanza, l'autostima

del bambino non dipende dalla rassicurazione fornita dai

genitori perchè anche l'ambiente sociale inizia a farsi sentire.

L'adolescenza è definita come la fase in cui il ragazzo e la

ragazza elaborano la totalità delle loro esperienze di vita per

raggiungere un'organizzazione stabile dell'io. Fase

caratterizzata da turbolenza ed ansietà che dipendono

dall'attivazione dei processi di separazione e individuazione he

conducono alla costituzione del senso d'identità. Bisogna

comprendere i compiti che l'adolescente deve affrontare per

acquisire e raggiungere un'identità stabile e definita.

Durante la preadolescenza, l'individuo viene investito da una

quantità pulsionale a cui fa fronte attraverso modalità di

gratificazione di tipo libidico ed aggressivo correlata alla fase di

latenza. L'aumento delle pulsioni porta ad una forte riviviscenza

della pregenitalità: nei maschi si osserva una riattivazione

dell'immagine infantile della madre minacciosa e vissuti di

paura e invidia per il sesso femminile, mentre nelle donne si

evidenzia un interessamento per l'altro sesso a scopo difensivo

contro la madre preedipica. In questa fase compare una nuova

modalità di gratificazione istintuale, la socializzazione della

colpa in cui l'adolescente scarica il propri senso di colpa sul

gruppo o sul suo leader, evitando l'attivazione di meccanismi di

difesa personali per questo è importante l'aggregazione ad una

banda.

Nella prima adolescenza l'adolescente acquisisce la capacità di

abbandonare le

relazioni oggettuali infantili con un parallelo rafforzamento della

sfera dell'io e un indebolimento del super-io. Si assiste al

disinvestimento degli oggetti incestuosi che produce una

liberazione della libido oggettuale. Nel maschio riveste ruolo

importante l'amico del cuore e il gruppo dei pari; anche nella

ragazza ma la perdita di quest'amica può scaturire vissuti

depressivi e sensazioni di inutilità. Nella femmina la tipica

forma di idelizzazione si traduce nella cotta; il carattere

masochistico e passivo della cotta rappresenta uno stadio

intermendio fra la posizione fallica dela fase della

preadolescenza e il passaggio alla femminilità.

La fase della prima adolescenza si caratterizza per l'avvio del

processo di separazione dai genitori, la rinuncia all'illusione

infantile della bisessualità e alla formazione dell'ideale dell'io.

Con il declino della bisessualità e del narcisismo caratteristici

dellaa pima adolescenza, il giovane entra nell'adolescenza

vera e propria. L'adolescente comincia la ricerca dell'oggetto

eterosessuale che richiede la realizzazione di un'identificazione

positiva o negativa con il genitore dello stesso sesso. Si assiste

ad una emancipazione dell'io dal super-io. I due avvenimenti

più importanti dell'adolescenza vera e proria sono il lutto (per

separazione dagli oggetti d'amore familiari) e l'innamoramento

(abbandono della bisessualità infantile ed elaborazione della

femminilità o mascolinità).

La tarda adolescenza è il periodo caratterizzato dal

consolidamento del sè in cui si stabilizzano orientamento

sessuale, interessi e autostima e nasce un forte senso di sè e

di identità. L'adolescente diventa più capace nel mettere in atto

comportamenti finalizzati ad uno scopo e di integrarsi

socialmente. La fase conclusiva è la postadolescenza nella

quale però l'adolescente non presenta ancoa tutte le

caratterisiche dell'individuo adulto. E' una fase che si pone a

cavallo tra l'adolescenza e l'età adulta. La fiducia un tempo

riposta nel genitore idealizzato dell'infanzia viene collocata nel

sè, che diviene il vero centro della personalità. L'acquisita

maturità permette al postadolescente di trovare una

collocazione nella realtà sociale, adatta alle sue risorse e alle

sue scelte affettive profonde. Uno dei tipici ostaoli che si

incontrano nella postadolescenza è la fantasia di salvazione;

egli si aspeta di poter alleviare oevitare la soluzione del conflitto

grazie alle benevole occasioni che si presenteranno

nell'ambiente. Blos classifica lo sviluppo adolescenziale

attraverso il ricorso a categorie cliniche, individuando normalità

nei primi tre casi e definisce patologici gli altri:

adolescenza tipica

1. adolescenza protratta

2. adolescenza abbreviata

3. adolescenza simulata

4. adolescenza traumatica

5. adolescenza prolungata

6. adolescenza abortiva

7.

Per Blos la psicoanalisi presenta limiti nell'applicazione al

trattamnto terapeutico cioè l'eccessiva dipendenza dall'analista

e l'insorgenza di identificazioni primarie. Il trattamento

psicoanalitico pò favorire autonomizzazione e consolidamento

delle funzioni dell'io.

5. ERIKSON

Secondo l'autore, il bambino, l'adolescente e l'adulto sono

inseriti in un contesto sociale, economico e culturale che

influenza in modo significativo lo sviluppo e la vita del soggetto.

L'esito di un piano di sviluppo adattivo è un forte senso di

identità, aperto al mondo e capace di relazione. L'identità è il

risultato di una sintesi e integrazione dele diverse componenti

ad un nuovo tipo di integrazione più ampia. Descrive otto tappe

di sviluppo che scandiscono la crescita individuale:

1. Infanzia (speranza)

2. Prima fanciullezza (volontà)

3. Età del gioco (finalità)

4. Età scolare (competenza)

5. Adolescenza (fedeltà) = fase evolutiva in cui tutte le fasi

precedenti dello sviluppo sono messe in discussione e possono

essere riorganizzate;

6. Giovinezza (amore)

7. Età adulta (cura)

8. Età senile (saggezza)

Il passaggio da uno stadio all'altro implica una condizione di

crisi che spinge il bambino ad essere vulnerabile nelle aree che

riguardano il cambiamento stesso, ma allo stesso tempo

impenetrabile nei restanti aspetti della vita psichica. La crisi

d'identità giunge ad un crocevia che lo pone in una condizione

di scelta necessaria, l'uomo è sempre in crisi e in conflitto, la

crisi è un processo innato nella natura umana. Ciò che si avvia

in adolescenza è un procsso di riflessione ed osservazione.

Crescere significa essere divisi in parti: essere consapevoli ed

accettare le difformità di sviluppo e pluralità senza che vacilli il

senso di sè, rappresenta una futura conquista. In questo senso,

la dispersione del sè rappresenta

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
42 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AngelaLab00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Panzeri Marta.