Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 80
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 1 Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi, Prof. Nicolais Giampaolo, libro consigliato Psicologia dello sviluppo, Infanzia e adolescenza , David R. Shaffer, Katherine Kipp  Pag. 76
1 su 80
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Lo sviluppo del linguaggio

La fonologia è lo studio dei suoni del linguaggio e del modo in cui vengono organizzati all'interno di una determinata lingua. Unità di base del suono -> i fenomi. I fonemi possono variare da una lingua all'altra e rappresentano i suoni distintivi che permettono di differenziare le parole. Regole di combinazione. Ogni lingua ha le proprie regole per combinare i suoni e formare parole. Queste regole determinano come i fonemi possono essere organizzati all'interno di una parola e come possono variare in diverse posizioni. Differenze tra lingue. Ogni lingua ha una propria fonologia distintiva e non esistono due lingue che abbiano esattamente le stesse fonologie. Apprendimento fonologico nei bambini. I bambini devono imparare a distinguere, produrre e combinare i suoni della propria lingua madre per poter comprendere i discorsi che ascoltano e per essere compresi quando parlano. Durante lo sviluppo del linguaggio,i bambini acquisiscono gradualmente le regole fonologiche della loro lingua madre attraverso l'interazione con gli adulti e l'esposizione al linguaggio parlato intorno a loro. Attraverso l'apprendimento fonologico, i bambini imparano a riconoscere le differenze tra i fonemi utilizzati nella loro lingua e a interpretare queste differenze come significative per la comunicazione. La morfologia è la parte della linguistica che si occupa della struttura e della formazione delle parole. Essa studia come le parole vengono create a partire dai suoni (fonologia) e come queste unità linguistiche vengono combinate per formare parole più complesse. Ciascuna lingua ha le sue regole morfologiche specifiche. Radice. Elemento base di una parola, che contiene il suo significato fondamentale. Affissi. Elementi aggiunti alla radice per formare nuove parole o modificare il significato. Essi sono: prefissi (prima della radice), suffissi (dopo la radice) oinfissi (all'interno della radice).
Flessione. Processo mediante il quale le parole cambiano per indicare diversi contesti grammaticali (numero, genere, tempo verbale ecc.).
La semantica è la branca della linguistica che si occupa dello studio del significato delle parole, delle frasi e dei testi all'interno di un contesto linguistico.
I morfemi sono le unità linguistiche più piccole che portano con sé un significato. Essi possono essere classificati in:
- Morfemi liberi. Possono formare parole a sé stanti e avere un significato indipendente. Ad esempio, in italiano, la parola "ora" è un morfema libero che può essere usato come una parola indipendente per esprimere il concetto di tempo.
- Morfemi legati. Possono formare parole a sé stanti, ma che cambiano il significato quando sono uniti a un morfema libero. Ad esempio, in inglese, il morfema legato "-s" può essere aggiunto al morfema libero.

"dog" per indicare il plurale, cioè "dogs".

La sintassi è parte della linguistica che studia regole e strutture che governano la combinazione delle parole per formare frasi ed espressioni linguistiche dotate di significato. Si occupa dell'organizzazione delle parole all'interno di una frase.

Le regole includono la struttura delle frasi (ordine soggetto-verbo-oggetto), le funzioni grammaticali, la struttura delle frasi complesse e la concordanza.

La pragmatica si occupa dello studio dell'uso pratico del linguaggio e di come la lingua sia utilizzata per comunicare in modo efficace in contesti reali. Si concentra sulla comprensione del significato inteso dietro le parole, la gestione delle conversazioni, la produzione del discorso e l'interpretazione dei segnali non verbali.

Le funzioni comunicative includono l'esprimere desideri, richieste, domande, offerte, comandi, promesse, scuse, ringraziamenti, saluti, ecc.

La conversazione segue regole e convenzioni che guidano l'interazione tra i partecipanti.

(turno di parola, alternanza dei ruoli...). Discorso. Sequenza più ampia di enunciati che formano un testo coerente.

Conoscenze sociolinguistiche. Si tratta della consapevolezza di norme sociali, convenzioni linguistiche, differenze di registro...

La pragmatica riconosce l'importanza dei segnali non verbali nella comunicazione, che spesso aiutano a chiarire il significato dei messaggi verbali e sono un importante mezzo di comunicazione.

Linguaggio -> Capacità comunicativa -> Creatività (varietà di messaggi combinando un numero limitato di unità-base) e Arbitrarietà (della relazione tra suoni e significati). 19

TEORIE ACQUISIZIONE LINGUAGGIO

Spiegazione innatista - Chomsky

La teoria del LAD (Language Acquisition Device) di Noam Chomsky, formulata nel 1965, sostiene che gli esseri umani sono dotati di un programma biologico innato che li aiuta ad acquisire il linguaggio. Secondo Chomsky,

Questo programma biologico è chiamato LAD ed è responsabile della capacità di apprendere il linguaggio. Il bambino nasce con una conoscenza innata del linguaggio, cioè la "grammatica universale" (GU). La GU rappresenta un insieme di regole che sono comuni a tutti i linguaggi umani. Il compito del bambino è quello di scoprire le regole specifiche del linguaggio a cui è esposto attraverso un processo attivo di verifica delle ipotesi.

L'apprendimento del linguaggio è considerato un processo attivo e creativo, in cui il bambino utilizza la sua conoscenza innata per costruire e comprendere il linguaggio. Questa teoria ha suscitato diverse critiche.

La prospettiva dell'apprendimento è spesso associata all'approccio empirista. Questa teoria pone l'accento sull'importanza dell'esperienza e dell'apprendimento nell'acquisizione del linguaggio.

Imitazione. I bambini imparano imitando gli

adulti e le persone che li circondano.
  • Rinforzo. I bambini sono incentivati ad utilizzare il linguaggio corretto attraverso rinforzo positivo e negativo.
  • Correzione. Gli adulti giocano un ruolo importante nel correggere gli errori di linguaggio.
  • Skinner ha sostenuto che il linguaggio del bambino è modellato attraverso rinforzi forniti dagli adulti. Skinner sosteneva che il linguaggio è il risultato dell'associazione tra stimoli e risposte, e che l'uso corretto del linguaggio viene rinforzato attraverso l'approvazione e l'attenzione degli adulti.

Un'altra prospettiva dell'apprendimento è stata proposta da Albert Bandura, che ha evidenziato l'importanza dei processi di imitazione e apprendimento sociale nella acquisizione del linguaggio. Secondo Bandura, i bambini apprendono il linguaggio osservando e imitando i comportamenti linguistici di modelli di riferimento, come i bambini più grandi o gli adulti. I processi di

socializzazione precoce, quindi, giocano un ruolo fondamentale nell'apprendimento del linguaggio. Tuttavia, critiche -> il meccanismo imitazione-rinforzo non sembra sufficiente per spiegare l'apprendimento dellla sintassi. I bambini infatti non acquisiscono regole grammaticali imitando gli enunciati degli adulti. La spiegazione interazionista Questa prospettiva pone l'accento su interazione fra: fattori biologici, cognitivi e sociali. I bambini di tutto il mondo mostrano alcuni universali linguistici perché condividono esperienze comuni come membri della specie umana. Questo suggerisce che l'acquisizione del linguaggio non dipende solo da fattori innati o ambientali specifici, ma è influenzata da una combinazione di entrambi. Ruolo delle capacità cognitive nel processo di acquisizione del linguaggio -> i bambini sviluppano una certa conoscenza del mondo e delle categorie cognitive prima di iniziare a parlare. Queste conoscenze generali del mondoe delle categorie cognitive influenzano. Inoltre, anche l'aspetto sociale dell'acquisizione del linguaggio è considerato importante dagli interazionisti. L'interazione con i caregiver ha un ruolo cruciale. La teoria di Jean Piaget sullo sviluppo cognitivo sostiene che il linguaggio si sviluppa come risultato della crescita delle capacità cognitive degli individui, come la capacità di simbolizzazione e la comprensione dei concetti. Inoltre, il linguaggio svolge anche un ruolo cruciale nelle interazioni sociali e nella comunicazione, contribuendo allo sviluppo delle capacità sociali degli individui, come sostiene la teoria socio-interazionista di Lev Vygotsky. La fase prelinguistica si verifica nei primi 10-13 mesi di vita, durante la quale i bambini non producono ancora parole dotate di significato. Fin dai primi giorni di vita, il neonato è in grado di riconoscere la voce della madre e la preferisce rispetto ad altre voci.femminile estranea. Inoltre succhiano più rapidamente se sentono conversazioni registrate piuttosto che la musica. -> I neonati quindi sono in grado di distinguere il linguaggio da altri schemi sonori. La capacità di distinguere e differenziare i suoni linguistici da altri è innata e/o acquisita durante i primi giorni o settimane di vita. Gli indizi intonazionali (intonazione e ritmo del linguaggio) sono importanti per la comunicazione. Per i neonati, questi indizi sono un ausilio per decodificare il linguaggio e regolare l'umore. Ad esempio, l'intonazione materna aiuta il neonato a comprendere se la mamma è felice, arrabbiata o triste. Nel secondo trimestre di vita, i bambini iniziano ad accordarsi con il ritmo e la struttura della lingua che sentono intorno a loro. Ecco perché i bambini distinguono ciò che sentono in frasi e successivamente in parole. Man mano che sviluppano questa capacità, preferiscono ascoltare discorsi che

Rispettano la struttura e le unità linguistiche della loro lingua madre.

I primi suoni

Suoni di natura vegetativa e pianto. I neonati producono suoni di natura vegetativa (succhiare, sputare, borbottare) e piangono. Il pianto ha funzione comunicativa per esprimere bisogni o disagio.

Cooing. Tra i 2 e i 6 mesi i neonati producono suoni vocalici piacevoli noti come "cooing". Questi suoni sono espressioni di contentezza o appagamento e spesso includono vocalizzazioni come "ooh" e "aah".

Protoconversazioni. I neonati si impegnano in "protoconversazioni" con gli adulti, in cui si alternano turni vocali e vocalizzazioni. Queste interazioni precoci aiutano a stabilire le basi per la comunicazione verbale e l'interazione sociale.

Lallazione canonica. Intorno ai 6-7 mesi, i neonati iniziano a produrre sequenze di consonanti e vocali chiamate "lallazione canonica". Queste sequenze, come "bababa" o "dadada",

sono importanti nel processo di consolidamento dei suoni della lingua madre. L'allazione variegata e proto-parole. Intorno ai 10-12 mesi, i neonati iniziano a produrre.
Dettagli
A.A. 2022-2023
80 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliapanaginii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo: teorie e metodi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Nicolais Giampaolo.