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MICOTOSSINA PRINCIPALI PRODUTTORI
Aspergillus avus, A. parasiticus, A.
AFLATOSSINE B1, B2, G1, G2, M1 nominus
Penicillium verrucosum, A. alataceus
OCRATOSSINA A (OTA) P. expansum, A. clavatus, Byssochlamys
PATULINA nivea
Fusarium moniliforme,
FUMONISINE altre specie genere
Fusarium
Fusarium
ZEARALENONE Specie genere
Alternaria spp.
ACIDO TENUAZONICO ALTERNARIOLO
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I possibili interventi per evitare le micotossine nei prodotti sono:
- Controllo diretto dei funghi micotossinogeni o mediante agenti biologici
- Prevenzione in campo e miglioramento delle tecniche post raccolta
- Tecniche di conservazione e essiccazione
- Uso di inibitori della crescita fungina
- Almeno delle potenziali resistenze da parte delle strutture vegetali colonizzate
La decontaminazione o detossi cazione avviene per:
- Trattamenti termici o estrazione con solventi
- Trattamenti sici di decontaminazione
- Pulitura e separazione meccanica delle parti contaminate
a atossine,
Per quanto riguarda le gli alimenti ad alto rischio sono quelli che hanno un
basso contenuto di acqua, ma alto in oli: mais, arachidi, noci brasiliane e pistacchi.
Mais e arachidi sono le principali materie prime in cui troviamo la contaminazione da
a atossine.
Una contaminazione da a atossina direttamente in campo è spesso associata a stress
idrici per la pianta.
Possiamo trovare anche le a atossine anche in latte e derivati, perché crescono sui
mangimi, e la tossina passa nel latte.
L’a atossina M1 viene prodotta dall’animale che ha ingerito l’a atossina B1, e viene
secreta nel latte.
Le a atossine sono dannose per l’uomo, perché hanno attività epatotossica e sono
molecole cancerogene.
Il citocromo P450 trasforma l’a atossina nella forma attiva
(epossido), capace di legarsi al DNA e alle proteine.
Limiti di legge per B1:
- Frutta a guscio/secca e derivati, 2 ug/kg
- Cereali e derivati, 2 ug/kg
- Alimenti a base di cereali destinati ai bambini, 0.1 ug/kg
Limiti di legge per B1+B2+G1+G2:
- Frutta a guscio/secca e derivati, 4 ug/kg
- Cereali e derivati, 4 ug/kg A atossina B1
A
L’ocratossina (OTA) è la principale ocratossina, prodotta
ochraceus) Penicillium verrucosum.
da diversi aspergilli (più comune l’Aspergillus e dal
Gli alimenti ad alto rischio sono mais, orzo, grano, avena, sorgo, segale.
Altri materiali in cui sono state trovate sono soia, fagioli, legumi, ca è verde, semi di
cacao, spezie e prodotti carnei derivati del maiale, in particolare sanguinacci.
Possiamo trovarle anche in alimenti derivati come birra, succhi di frutta, vino e succo
d’uva.
Alcune operazioni, come la tostatura, possono distruggere in parte la tossina presente nel
prodotto
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L’ocratossina A ha una duplice attività negativa: nefrotossica e teratogena (produce
malformazioni dell’embrione), induce tumori e ha quindi
attività nei confronti dei reni.
È una sostanza cancerogena del gruppo 2B: è
sicuramente cancerogena per gli animali e
possibilmente anche per l’uomo.
Limiti di legge:
- Prodotti da forno non contenenti frutta a guscio o
secca, 2 ug/kg
- Uva sultanina, 8 ug/kg
- Ca e tostato, 3 ug/kg
- Ca e solubile, 5 ug/kg
La produzione di OTA in post-raccolta dipende dal tempo tra la raccolta e la lavorazione.
patulina,
Penicillium
I funghi del genere producono la che si trova spesso su
mele e pere conservate in magazzino.
Questi patogeni sfruttano le microlesioni per entrare nel frutto.
In campo contaminazioni di questo tipo avvengono anche a partire dall’attacco di insetti.
L’e etto di contaminazione da un punto ai frutti circostanti è detto e etto mela marcia: il
patogeno si instaura bene su un frutto, cresce bene e riesce anche a
forzare le ife a colonizzare i frutti circostanti, anche intatti.
La patulina è prodotta da penicilli, aspergilli e la cosa che preoccupa è che la
patulina si trova anche nei derivati di mele e pere: succhi di frutta,
omogeneizzati.
La fermentazione alcolica distrugge la patulina, quindi i prodotti fermentato
non la contengono.
Il grado di contaminazione è generalmente proporzionale a quello di ammu mento, ma la
tossina rimane con nata alle parti ammu te.
L’asportazione della parte marcia equivale a rimuovere circa il 99% della patella, tranne
che nelle mele dove viene ritrovata anche più in profondità.
Le patuline sono prodotti che hanno spiccate attività antibiotiche e vanno a creare
scompensi a livello intestinale, andando ad alterare la ora microbica; possono arrivare a
causare danni ai tessuti dell’apparato digerente, come emorragie.
Le condizioni ottimali per la produzione della patulina sono 21°C e pH 3-6.5
Il livello massimo tollerabile di assunzione giornaliera è di 0.4 ug/kg di peso corporeo.
Fusarium,
Un altro gruppo di funghi tossinogeni sono i che producono tricoteceni,
zearalenoni, fumonisine.
Il materiale di partenza è molto spesso il cereale.
Le contaminazioni possono partire dal campo, e possono essere favorite dall’attacco di
insetti o da condizioni ambientali anomale.
Comuni nelle regioni fredde, dopo l’attacco in campo possono proseguire l’attività
tossinogena se le condizioni postraccolta rimangono adatte, 0-25°C e umidità grano 22%
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tricoteceni
I sono una famiglia di circa 60 molecole non macrocicliche, di
cui i più importanti sono:
- Fusalenone
- T-2
- Nivalenolo
- Deoxinivalenolo (DON) Tossina T-2
Causano emorragie (T-2), vomito, diarrea e dermatiti al contatto.
Agiscono anche come immunosoppressivi causando l’aumento di altre
infezioni microbiche.
Queste tossine possono inibire la sintesi proteica e legano gruppi -SH.
Il DON ha una spiccata attività emetica (vomito) ed è responsabile della
comparsa in allevamenti di suini della “sindrome emetica” e della
“sindrome da ri uto di alimento” (che insieme al vomito porta a una costante
diminuzione di peso).
Ha un limite massimo si assunzione giornaliera ssato a 1 ug/kg di DON
peso.
Zeralenone (tossina F-2) agisce sui recettori degli estrogeni.
È da considerare una micotossina ad attività estrogena non
steroidea prodotta da mu e del genere Fusarium.
Porta a seri problemi di fertilità ed aborti, ha azione uterotro ca
Ha una tossicità acuta molto bassa (pari a 0): 10000 mg/kg nei topi.
fumosine
Le sono esotossine, di cui la più conosciuta e studiata è la
B1.
Viene prodotta da molti Fusaria.
Interferisce sul metabolismo degli s ngolipidi, importanti costituenti del plasmalemma e
delle membrane biologiche in generale.
È connessa a:
- Leucoencefalomalacia, liquefazione della sostanza bianca
(equini e conigli)
- Edema polmonare (suini)
- Apoptosi del fegato (topi)
- Cancro esofageo (uomo)
Al contrario di molte micotossine, che sono solubili in solventi polare, le fumosine sono
idrosolubili.
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Alternaria
La micotossine prodotte dal genere vengono rinvenuta in succhi di frutta,
polpa di pomodoro, carote, frutti di bosco, olio e birra.
Le tossine prodotte sono:
- Acido tenuazoico, dotato di elevata tossicità (convulsioni,
emorragie gastrointestinali)
- Alterorossine, attività mutagena
- Alternariolo
Producono una riduzione delle difese immunitarie, e una
riduzione della fertilità sessuale in quando vanno a ridurre il
progesterone.
Possono andare a mutare alcune linee cellulari e promuovono Acido Tenuazoico
la proliferazione delle cellule tumorali
endotossine
Le possono essere considerate meno pericolose perché sono nel micelio
dei funghi e trattenute all’interno di esso.
Esse tuttavia sono i veleni, e i principali generi produttori di queste tossine sono l’Amanita
Boletus.
e il termolabili,
Alcune endotossine sono la cottura dei funghi ne abbatte moltissimo la
concentrazione.
Armillaria mellea è il chiodino, e contiene delle tossine termolabili.
termostabili.
Esistono anche delle tossine sindrome a lunga latenza.
Possiamo de nire le tossine termostabili come causanti di
I sintomi di una sindrome a lunga latenza sono:
- I fase, disturbi e dolori gastrointestinali
- II fase, apparente miglioramento
- III fase, insu cienza epatica acuta con grave disidratazione e insu cienza renale
sindrome a
Ci sono poi funghi il cui e etto del veleno è rapido, le tossine producono una
breve latenza.
muscaria
L’Amanita in forte dose è letale in poco tempo.
Ci sono poi funghi che provocano allucinazioni, e di essi è vietata la commercializzazione.
Essi però vengono venduti di sottobanco e sottoposti a sequestri.
ffi fi ff ffi
DIFESA CON MEZZI CHIMICI
I principali agrofarmaci, o mezzi chimici, utilizzati per la difesa delle piante sono:
- Fungicidi
- Anti siopatie
- Disinfettanti
- Sostanze Naturali
Un agrofarmaco è composto da 3 componenti fondamentali:
- Sostanza attiva
- Uno o piu coadiuvanti
- Coformulanti
Per sostanza attiva si intende l’elemento chimico o un suo composto che possiede
attività nei confronti di organismi nocivi o dei vegetali
Per coadiuvante si intende una sostanza in grado di aumentare l’e cacia della sostanza
attiva e di favorirne la distribuzione
Per coformulanti si intende una sostanza in grado di ridurre la concentrazione della
sostanza attiva, come ad esempio sostanze inerti e diluenti
Riguardo all’interazione con il prodotto vegetale una caratteristica importante è la sua
sistemicita o capacita di penetrare i tessuti ed essere traslocato, si distinguono in:
- Prodotti di copertura, che si localizzano sulla super cie vegetale e svolgono azione di
prevenzione
- Prodotti sistemici, seguono la via xilematica della linfa grezza
- Prodotti citotropici, non sono traslocatili ma sono in grado di penetrare i tessuti
super ciali
In Italia l’impiego di antibiotici contro i batteri è vietato, e pertanto la maggior parte dei
mezzi chimici di lotta contro le malattie post-raccolta è rappresentato dai fungicidi
fungicidi
I sono molecole caratterizzate dalla tossicità, che è in se una proprietà
intrinseca del principio attivo.
Le molecole possono avere attività su uno a più siti nell’intreccio delle vie metaboliche di
una cellula:
- Polisito, agiscono su diversi processi o diversi passaggi delle vie metaboliche
- Monosito, agiscono su un’unica funzione
In parallelo e quasi sovrapposta a questa classi cazione esiste un’altra classi cazione,
che tiene conto del fatto che i f