Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
UNA MALATTIA
cap.7
Vi sono caratteristiche dell’ospite e del patogeno che possono predisporre oppure no
all’insorgenza dell’alterazione da parte del patogeno.
Le caratteristiche sono dovute da:
- Ospite: dipende molto la suscettibilità per varietà
- Patogeno
- Rapporto tra ospite e patogeno (specificità: la botritis cinereas è aspecifico)
- Condizioni climatiche
- Potenziale di inoculo
In generale i funghi sono patogeni sia per i frutti che per i vegetali, mentre i microrganismi
prediligono gli ortaggi per il loro livello di pH.
C’è anche da dire che i funghi si diffondono molto più facilmente (inoculo) rispetto ai
microrganismo che formano colonie.
• Fattori pre-raccolta:
- Cultivar : tra le molte varietà vi sono notevoli differenze strutturali (nella frequenza
delle apertura naturali, nelle caratteristiche organolettiche …) quindi si avranno
patogeni diversi e metodi diversi di difesa
- Materiale di propagazione : qualunque tipo di materiale può portare propagazione
- Pratiche culturali:
• Forma di allevamento
• Forma della chioma: più o meno aria che entra
• Densità d’impianto: quantità di piante per ettaro
• Rotazione: sia nutrizionale che per i patogeni che stanno su
una determinata pianta, ma se la cambio abbasso il potere di
inoculo del patogeno
• Solarizzazione: potere della luce solare come sterilizzante
tramite dei teli neri
• Fumigazione: con sostanze tossiche ma poco utilizzate in
questi tempi
• Condizioni nutrizionali: un eccesso di azoto può portare ad una
pianta prolifera, ma poco robusta
- Condizioni climatiche : potenziale di inoculo molto elevato con le piogge e il vento, i
funghi possono germinare e alcuni eventi atmosferici possono creare danni fisici
alla pianta
• Fattori di raccolta
- Data di raccolta : dipende dal numero di giorni dalla piena fioritura, colore forma,
durezza, contenuto di amido, zucchero, succhi ecc.., ma bisogna tener conto del
clima perché alcuni frutti non maturano bene in post-raccolta 25
- Condizioni ambientali : non si deve raccogliere quando piove o se i frutti sono
bagnati perché potrebbero insorgere ammuffimenti, no nelle ore calde o nei giorni
caldi perché il frutto ha maggiore traspirazione, ma con una minore disponibilità di
acqua che causa una minore turgidità delle cellule e quindi l’intero frutto è debilitato
già in partenza
- Disponibilità di persone e/o impianti
• Fattori post-raccolta:
I sistemi di difesa in post- raccolta si possono classificare in tre categorie:
Mezzi fisici
1) Mezzi chimici (utilizzati molto di più in campo)
2) Mezzi biologici (microrganismi)
3) Mezzi fisici
1)
- Temperatura : • Prerefrigerazione: utilizzata durante tutto l’arco della vita del
fungo, ma ha più effetto quando produce le spore perché è più
debole. Le basse temperature rallentano il metabolismo del
patogeno, ma la sensibilità varia da specie a specie, mentre
sull’ospite crea un rallentamento della respirazione (si
evidenzia molto nei frutti climaterici)
• Curing: si usano alte temperature, ma non per sterilizzare il
prodotto (35-55°), ma serve per influenzare l’ospite alla
resistenza sulle malattie facendo creare delle fito alessine con
attività tossica rispetto al patogeno. Sul patogeno ha un effetto
di inattivazione
- Umidità : si cerca di avere umidità molto elevate perché il frutto, anche se è staccato
dalla pianta, continue a respirare e una umidità troppo bassa causerebbe una
eccessiva traspirazione e di conseguenza un appassimento con conseguente
condensa sulla superficie che favorirebbe la crescita dei patogeni
• Germinazione dei patogeni
• Anossia cellulare
• Appassimento
- Composizione atmosferica: sull’ospite crea un effetto di rallentamento sulla
maturazione attraverso la riduzione della respirazione (ossigeno minore del 1%) e
con una elevata anidride carbonica si rallenta la produzione di etilene e si induce
quella di etanolo.
Ma sono trattamenti che vengono utilizzati per un breve periodo perché potrebbero
alterare le caratteristiche organolettiche, fermentazioni e citotossicità. Sul patogeno
gli effetti sono variabili da specie a specie: bassi valori di ossigeno funzionano
come germicida influenzando la crescita e la produzione di enzimi e anche effetti
batteriostatici, ma purtroppo non letali. Elevati concentrazioni di anidride carbonica
possono stimolare lo sviluppo di alcuni patogeni.
- Sostanze stimolanti (prodotte dal frutto): 26
• Eliminazione di etilene: questa sostanza viene prodotta con
l’avanzare della maturazione o per la presenza di patogeni o
per stress e causa delle fisiopatie (germinazione e
differenziazione di strutture. L’etilene si può eliminare con dei
bruciatori catalitici “trappole” a permanganato
- Irradiazioni: • UV: a basse dosi se no causerebbe danni ai tessuti vegetali.
Queste radiazioni favoriscono lo sviluppo di popolazioni
antagoniste, accumulo di fito alessine localizzato e inducono
resistenza attraverso espressione di geni che regolano la
sintesi di fenilalanina-ammino-liasi che è un fattore di
resistenza dei tessuti.
• Radiazioni γ: prodotte da isotopi radioattivi e hanno impianti
molto costosi, danno all’operatore e all’ambiente, si utilizzano
soprattutto per le spezie aromatiche (prodotti di nicchia) e tale
trattamento deve essere dichiarato in etichetta. Crea effetti fio
tossici e riduce i patogeni e fitopatogeni, ritarda la senescenza,
disinfetta degli insetti e previene la germogliazione.
- Stadio di sviluppo
- Presenza di ferite (succo di ferita)
Mezzi chimici
2)
- Antifisiopatie: controllano le alterazioni fisiologiche, ma non quelle microbiologiche
- Disinfettanti
- Sostanze naturali: possono essere anche utilizzati dei metaboliti di microrganismi
oppure estratti vegetali (aglio allicina), olii essenziali, fenoli, flavonoidi e propoli.
- Fungicidi: inibiscono la sintesi di materiali parietali, lisi o danneggiamento del
plasma lemma, inattivazione enzimi fondamentali e formazione di complessi con
coenzimi essenziali. Possono essere:
• Polisiti: agiscono su diversi processi o diversi passaggi delle
vie metaboliche.
• Monositi: agiscono su un’unica funzione, ma essendo specifici
possono causare resistenze del fungo (es: stobilurine:
fungicida di sintesi che simula la sostanza naturale prodotta da
un fungo impedendo la formazione di ATP agendo sul
trasferimento degli elettroni nel sito di ossidazione del chinolo
nel citocromo bc1).
• Di copertura: non penetrano nei tessuti vegetali, ma rimangono
sull’esterno, quindi sono preventivi polisiti.
• Sistemici o endoterapici : sono assorbiti dalla pianta e possono
rimanere nelle foglie oppure possono penetrare nei sistemi e
hanno un’azione preventiva monositi
Bisogna far passare un certo numero di giorni (intervallo di sicurezza) dal momento
del trattamento affinchè il residuo sul prodotto abbia raggiunto il limite consentito
(ogni fungicida ha la sua curva di degradazione).
Il fungicida è formato da un formulario commerciale composto:
Principio attivo
Altri componenti - volontari (solventi, adesivanti, disperdenti,
bagnanti) - involontari - impurezze 27
- prodotti di degradazione
(aumentano man a mano che il
prodotto invecchia)
Possono essere applicati con le seguenti modalità:
Immersione
Irrorazione
Gassificazione
Fumigazione
polverizzazione
- Battericidi : sono gli antibiotici, ma il loro uso è vietato nella comunità CEE perché
potrebbero crearsi dei ceppi resistenti. Non sono i pesticidi perché quest’ultimi sono
degli agro farmaci.
• Rischio alimentare
Il rischio che deriva dall’assunzione di residui di fitofarmaci attraverso la dieta, dipende
dalla tossicità intrinseca del composto e dalla quantità assunta.
La dose giornaliera accettabile (DGA) è il quantitativo in mg di prodotto per kg di peso
corporeo che può essere assunto giornalmente per l’intero arco di vita senza che questo
determini un rischio apprezzabile per l’organismo.
Il residuo dipende dalle condizioni ambientali, dalle caratteristiche della coltura e dalle
modalità di trattamento.
MRL: limite massimo residuo il quale tuttavia è calcolato sull’intero prodotto e quindi oltre a
variare da paese a paese, ogni singolo dato è proprio per ogni singolo agro farmaco: non
si conosce il vero effetto sinergico che questi residui hanno insieme sull’organismo.
Lotta integrata: non fare trattamenti più del necessario e integrare vari metodi di lotta
tenendo conto del parere dell’agronomo, del chimico, del fisico ecc..
ONR: osservatorio nazionale che non effettua analisi, ma li raccoglie dai laboratori. 28
PRINCIPALI FUNGHI DI INTERESSE ALIMENTARE
cap.8
OOMYCOTA:
- Genere Pythium e Phytophthora nel 1845-1850 causò in
Irlanda una profonda carestia che costrinse gli irlandesi ad
emigrare nelle americhe.
Tipici dei pomodori e patate e causano diminuzione della
produzione del frutto e dei pochi che resistono riduce la
conservabilità.
Producono zoospore, hanno riproduzione asessuata e
sessuata.
Sono un problema sia in campo che in post-raccolta e le piante
che si coltivano non hanno selezioni per difendersi da questo patogeno.
ZYGOMYCOTA:
- Genere Mucor e Rhizopus entrambi
capaci di passare da un frutto
all’altro provocando marciumi. Sono
funghi non settati, con riproduzione
asessuata e sessuata.
Il genere Mucor attacca pane, frutti
e prodotti conservati a freddo;
mentre l’altro attacca
principalmente da forno (pancarrè)
perché predilige zuccheri semplici,
ma quest’ultimo è utilizzato per fare
il tempeh che deriva dalla soia.
Il Rhizopu è caratterizzato da rizoidi che gli servono per ancorare gli sporangi.
- Genere Ideuteromycota hanno una grande varietà di forme nelle condizioni di
riproduzione asessuata.
FUNGHI MITOSPORICI:
- Genere Penicillium si ritrova su aglio pesche, melone, prugne,
arance, pere, mele, ma nel post-raccolta non ha preferenze e
colpisce un po di tutto. È usato nella stagionatura di salumi,
insaccati, formaggi erborinati o a crosta vestita. Da esso si isolò
la penicillina.
- Genere Fusarium si trova su patate, ananas, cipolla, melone, frumento, mais.
Attacca in post-raccolta provocando non sempre marciumi
dal colore rosso/viola, ma anche talvolta rende la polp