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Riassunto esame Programmazione e controllo, Prof. Palazzi Federica, libro consigliato Governo strategico d'impresa. Teoria, modelli e sistemi di pianificazione, Giappichelli, Torino, 2005, M. Ciambotti Pag. 1 Riassunto esame Programmazione e controllo, Prof. Palazzi Federica, libro consigliato Governo strategico d'impresa. Teoria, modelli e sistemi di pianificazione, Giappichelli, Torino, 2005, M. Ciambotti Pag. 2
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MASTER BUDGET

Con la redazione dei budget settoriali, supportati da quelli intersettoriali, ogni centro di responsabilità dell'impresa è dotato di un apposito programma operativo. In questo modo, le linee guida per l'attività da svolgere nel successivo periodo annuale sono predefinite ed ogni responsabile ha acquisito piena consapevolezza delle performance da raggiungere nel proprio ambito di competenza. Il processo di budgeting, tuttavia, non si arresta a questo punto, per la necessità di procedere ad un consolidamento dei programmi settoriali ed intersettoriali al fine di redigere il c.d. BUDGET GLOBALE D'AZIENDA o MASTER BUDGET. La costruzione del budget globale si giustifica con l'esigenza di: - Coordinare i singoli budget settoriali - Identificare e misurare a livello aggregato gli obiettivi ed i programmi aziendali (visione d'insieme) - Allocare e distribuire le risorse all'interno dell'azienda tra levarie aree ed i vari responsabili
  • Verificare la fattibilità economico-finanziaria dei programmi
  • Guidare l'attuazione dei programmi a breve
Il budget globale d'azienda si articola in 3 documenti:
  1. Budget economico
  2. Budget finanziario
  3. Budget patrimoniale

IL BUDGET ECONOMICO

Il budget economico è il CE programmato per il successivo periodo amministrativo (CE preventivo). In altre parole, è un prospetto che raccoglie al suo interno tutti i ricavi e i costi programmati per l'anno di budget, al fine di evidenziare, con riferimento all'intera impresa, il risultato economico atteso, nonché i risultati parziali apprezzati come significativi.

Il budget economico permette il consolidamento di:

  • Budget area commerciale
  • Budget area produzione
  • Budget finanziario
  • Budget altre aree funzionali

La somma algebrica dei ricavi e costi inseriti nel budget economico fornisce il c.d. "REDDITO".

CARATTERISTICO, ossia il risultato economico della gestione tipica dell'impresa. Esso potrà essere integrato da tutti quei proventi e oneri qualificabili come atipici, connessi ad investimenti accessori dell'impresa. Si giunge così alla quantificazione del programmato REDDITO OPERATIVO, espressione del rendimento atteso da parte di tutti gli investimenti dell'impresa.

L'unica avvertenza, in questa operazione di consolidamento, concerne l'attenzione particolare che deve essere riposta al fine di evitare duplicazioni di costo. Alcuni costi, infatti, potrebbero comparire in più budget settoriali, per cui il semplice consolidamento porterebbe ad inserire due volte lo stesso costo nel budget economico.

Obiettivi del budget economico:

  • Evidenziare il reddito netto dell'esercizio successivo
  • Calcolare numerosi risultati intermedi:
    • Margine Lordo di contribuzione
    • Risultato Operativo
    • Risultato prima delle

imposte• Può assumere diverse configurazioni in relazione agli scopi conoscitivi perseguiti, l'impresa può scegliere liberamente la configurazione più rispondente alle proprie esigenze:

  1. Configurazione articolata per aree gestionali-> i costi vengono classificati per destinazione
  2. Configurazione a margine di contribuzione-> permette di apprezzare la redditività delle diverse linee di prodotto, evidenziando, per ognuna, i margini, lordo e semilordo, di contribuzione
  3. Riclassificazione a valore aggiunto

CONFIGURAZIONE ARTICOLATA PER AREE GESTIONALI:

  1. A) Valore della produzione (area operativa)
  2. B) Costo della produzione (area operativa)
  3. A–B=C
  4. C) Risultato Operativo
  5. D) Saldo (Proventi–Oneri) Atipici
  6. E) Saldo (Proventi–Oneri) Finanziari
  7. F) Saldo (Proventi–Oneri) Straordinari (*)
  8. C+/-D+/-E+/-F=G
  9. G) Risultato al lordo delle imposte
  10. H) Oneri tributari
  11. G–H=Risultato al netto delle imposte

CONFIGURAZIONE A MARGINE DI CONTRIBUZIONE:

  1. A)
  1. Ricavi di vendita
  2. Costo variabile del venduto
  3. Margine lordo di contribuzione
  4. Costi fissi di produzione
  5. Risultato industriale
  6. Costi commerciali (variabili e fissi), costi R&S, spese amministrative/generali
  7. Risultato Operativo
  8. Saldo (Proventi–Oneri) Atipici
  9. Saldo (Proventi–Oneri) Finanziari
  10. Saldo (Proventi–Oneri) Straordinari
  11. Risultato al lordo delle imposte
  12. Oneri tributari
  13. Risultato al netto delle imposte

RICLASSIFICAZIONE A VALORE AGGIUNTO:

  1. Valore della produzione (ricavi, produzioni interne, variaz. Scorte prodotti finiti)
  2. Costi operativi esterni (acquisti di materie, spese per prestazione di servizi, var. scorte MP)
  3. Valore aggiunto
  4. Costi operativi interni (spese per lavoro subordinato e altre spese di gestione caratteristica)
  5. Margine Operativo Lordo
  6. Quote di ammortamento e di accantonamento
  7. Risultato Operativo
  8. Saldo

(Proventi–Oneri) Atipici

I) Saldo (Proventi–Oneri) Finanziari

L) Saldo (Proventi–Oneri) Straordinari

G+/-H+/-I+/-L=MM) Risultato al lordo delle imposte

N) Oneri tributari

M–N=Risultato al netto delle imposte

Valore aggiunto-> identifica in che misura l’impresa contribuisce, mediante la combinazione del capitale e dellavoro, all’output realizzato.

Margine operativo lordo-> evidenzia la capacità della gestione operativa dell’impresa di generare risorsefinanziarie.

BUDGET FINANZIARIO

Tale budget consente di realizzare il coordinamento finanziario delle specifiche attività operative e di valutarela congruenza tra le medesime attività interne con le correlate necessità finanziarie, nonché tra le situazioniesterne del mercato dei capitali e le relative possibilità di finanziamento.

Il budget finanziario è redatto dall’area finanza con riferimento all’intera impresa e i suoi obiettivi sono

budget finanziario è il frutto di una formalizzazione delle scelte di gestione finanziaria per il successivo periodo. Obiettivi: - Qualitativamente: fornisce informazioni su: - Qualità della struttura finanziaria - Costo del capitale - Individuazione di alternative e destinazione delle eccedenze. - Quantitativamente: verifica la fattibilità finanziaria dei programmi d'esercizio (tramite autofinanziamento o fonti esterne) Aspetti esplicati nel budget finanziario: - Individuazione del fabbisogno finanziario - Controllo dell'ottimale utilizzo delle risorse finanziarie - Gestione ottimale della tesoreria - Fissazione di obiettivi riguardo la politica degli incassi, dei pagamenti, dei livelli di scorte... - Formulazione della politica dei dividendi - Gestione dei rischi di scambio - Gestione degli investimenti finanziari Si articola in due sotto-programmi fra loro strettamente vincolati e interdipendenti: - Il budget fonti/impieghi - Il...

budget di tesoreria (o di cassa)

BUDGET FONTI/IMPIEGHI:

Mette in luce il fabbisogno di copertura finanziaria globale dei vari programmi per l'anno. Ovvero mette in relazione le fonti finanziarie con i programmi del prossimo periodo (impieghi) definendo il fabbisogno finanziario annuale globale.

Accoglie al suo interno tutti gli impieghi di capitale e tutte le fonti di finanziamento attese per l'anno di budget.

Analizza:

  • Complesso degli investimenti od impieghi di capitale
  • Fonti di finanziamento necessarie alla copertura degli investimenti programmati.

Sono impieghi:

  • Gli aumenti di investimenti in circolante lordo -> incrementi di scorte, crediti commerciali...
  • I nuovi investimenti durevoli -> aumenti del capitale fisso esistente all'inizio dell'anno
  • Le diminuzioni del capitale di credito -> rimborso di debiti esistenti
  • Le riduzioni di capitale proprio -> distribuzione di dividendi

Le fonti sono costituite da tutte quelle

Operazioni che apportano mezzi monetari all'interno dell'impresa. Sono:

  • I nuovi finanziamenti mediante capitale proprio -> aumento del capitale di rischio
  • I nuovi finanziamenti mediante capitale di credito -> incremento dei debiti
  • Le riduzioni di investimenti durevoli
  • Le riduzioni di investimenti in circolante lordo -> diminuzione di scorte, crediti commerciali...
  • Cash flow potenziale (fonti della gestione corrente) -> mezzi monetari che l'impresa è in grado di generare naturalmente come semplice conseguenza della dinamica successione di entrate e uscite monetarie. Per quantificare questa fonte: oppure RICAVI MONETARI - - @. =-3 @ .QUTILE D ES + COSTI NON MONETATI - . . 3-3 =-3 @ .Costi non monetari= ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni Ricavi non monetari= rivalutazione di cespiti iscritti a CE. Si tratta di Cash Flow potenziale (e non effettivo) perché ricavi e costi possono non trasformarsi in E

ed Unel periodo di riferimento.Ai fini della quantificazione del flusso di cassa effettivo è necessario apprezzare i riflessi della gestionecorrente sul capitale circolante netto (CCN) il quale identifica proprio la parte non ancora monetizzatadella gestione. In altri termini, se nell'esercizio considerato, il CCN è aumentato, l'incremento rappresentala parte non monetizzata del cash flow potenziale. Pertanto:S ?-T @@. - = S ?-T -@ 3A. ? +/-> = V .3 = 3Oppure: S ?-T @@. - = +/-> V .3 >.@. -== . ?. +/-> /.3 - @ >. = < AA.3- +/-> /.3 > W.@. -== . ?.Possibili fasi di redazione:1. Evidenziazione delle fonti finanziarie necessarie alla copertura dei programmi operativi previsti e di quelleche si renderanno disponibili (interne/esterne)2. Determinazione del fabbisogno finanziario netto dell'azienda alla luce del punto 13. Ricercare ed individuare le fonti di finanziamento idonee a coprire il FF netto4. Redazione

del prospetto delle fonti e degli impieghi

BUDGET DI CASSA O DI TESORERIA:

Evidenzia le necessità di cassa di breve periodo (articolazione infrannuale) per far fronte ai programmi previsti ed inerenti allo stesso arco temporale.

La formulazione del budget di tesoreria si lega alla necessità di colmare una lacuna del budget fonti/impieghi.

Quest'ultimo, infatti, consente di verificare la fattibilità finanziaria complessiva del programma varato, assicurando cioè l'uguaglianza tra fabbisogno finanziario e fonti di copertura.

Ai fini di un'equilibrata gestione finanziaria, ciò non può ritenersi sufficiente. Infatti, non sono pochi i casi in cui un programma si rilevi finanziariamente fattibile con riferimento all'intero anno, ma presenti poi forti squilibri monetari.

Dettagli
A.A. 2019-2020
91 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgiacascioli98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Palazzi Federica.