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CAMBIAMENTI STRUTTURALI:

L'invecchiamento funzionale dei processi cognitivi si accompagna a invecchiamento neurofisiologico, metabolico e biochimico.

Ad esempio:

  • Diminuisce peso e volume del cervello notevolmente di decade in decade
  • Si riducono le circonvoluzioni della corteccia cerebrale, si allargano le scissure che separano i quattro lobi e si allargano i solchi.
  • C'è un declino di materia grigia e bianca

Queste ultime cambiano in modo diverso nell'arco della vita: la materia grigia declina progressivamente per tutta la vita mentre la materia bianca si sviluppa dall'infanzia fino alla vecchiaia e poi ha una fase di declino. È possibile che questo declino sia in relazione con il rallentamento della velocità di elaborazione delle informazioni.

Inoltre la materia grigia non ha un deterioramento omogeneo perché ci sono parti in cui non subisce variazioni con l'età, come le regioni posteriori ed occipitali. Quindi alcune aree corticali.

In particolare, aree coinvolte in specifiche funzioni linguistiche hanno una curva di invecchiamento più lunga.

Cambiamenti di tipo metabolico e biochimico:

  • Diminuisce il consumo di ossigeno e si riduce il flusso sanguigno
  • Diminuiscono i recettori della dopamina, che ha ruolo importante in funzioni come l'apprendimento e la motivazione

Però un anziano sano è in grado di adeguarsi e di compensare i cambiamenti fisici che avvengono.

Il lifelong learning non è solo l'imparare per tutta la vita, ma è anche la possibilità di mantenere attiva la propria vita sociale e relazionale, provare nuovi stimoli, mettersi in gioco, interagire con il mondo circostante senza smettere di comprenderlo.

L'apprendimento delle lingue è un'attività auspicabile perché, quindi, ha benefici di ogni tipo.

Sara Armenise 14

Capitolo 3: Percezione sensoriale e invecchiamento:

Una delle più tangibili esperienze legate

all'invecchiamento è il declino delle funzioni sensoriali: vista e udito (Presbiacusia, calo della vista, cataratta, ecc) I deficit sensoriali dipendono da: - fattori genetici - Condizioni pregresse - Diversa storia personale Sono fattori che possono creare nell'anziano stati d'ansia, stress, demotivazione, frustrazione perché non permettono di partecipare a determinate attività, comportano rinuncia ad attività sociali e di apprendimento e quindi condizionano la vita sociale ed affettiva dell'anziano, senza contare il maggiore declino cognitivo che ne consegue. È importante osservare quali fattori relativi allo stimolo e alla sua complessità possano influire sulla percezione, così come si deve tener conto del contesto: - grado di interazione tra sistema nervoso centrale e sistema sensoriale periferico - Natura e specificità dello stimolo - Presenza e qualità degli elementi contestuali - Condizioni ambientali in cui si svolge l'attività.avviene la codifica dell'inputLa consapevolezza di tutti i fattori è fondamentale per poter predisporre percorsi didatticiadatti, così come il grado di deficit dell'acuità visiva e uditiva è un fattore di grandeimportanza nell'apprendimento degli anziani.

L'udito e l'invecchiamento:
La presbiacusia si inizia a manifestare già intorno ai 50 anni ed è una riduzione progressivadella percezione di alcuni suoni.
Inizialmente gli anziani mostrano più difficoltà nella percezione delle frequenze acute e inseguito delle frequenze medie e basse.
La presbiacusia può causare negli anziani difficoltà di percezione e di riconoscimento deifonemi quindi è da tenere in conto per creare le condizioni educative più idonee.
È un fenomeno che colpisce una percentuale elevata della popolazione anziana ed il deficitcronico più diffuso dopo artrite ed ipertensione.

Per il didatta:
Fare in

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modo che il contesto di apprendimento non sia rumoroso e che l'articolazione di frasi e parole sia sempre chiara e sonora in modo da favorire il riconoscimento verbale.

La presbiacusia può essere di vari tipi:

  • sensoriale, se è conseguenza dell'atrofia delle cellule dell'organo del corti e dellacoclea: minore capacità di ascolto di suoni più acuti
  • Neurale, se l'atrofia riguarda le fibre del nervo cocleare e comporta minore percezione di tutte le frequenze
  • Meccanica, se si ha una ridotta elasticità della membrana basilare cocleare e conduce a minore capacità di percezione delle frequenze alte.
  • Metabolica, se avviene con alterazioni biochimiche e conduce a un deficit in tutte le frequenze.
  • Indeterminata, se non ci sono lesioni della coclea

Studi hanno evidenziato che l'ipoacusia si verifica più precocemente negli uomini e nella popolazione bianca.

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Effetti dei deficit neurologici del sistema

uditivo- Difficoltà nel localizzare la sorgente sonora

uditivo- Difficoltà nel discriminare input con diverse frequenze o suoni con diverse intensità

uditivo- Complicanze nell'uso quotidiano del linguaggio

Il suono:

Il fenomeno dell'udito è dovuto alle onde sonore, che viaggiano a circa 340 m/s. Sono determinate da:

  • altezza: velocità di vibrazioni al secondo, suoni gravi e acuti:
    • Suoni bassi: 20-500 Hz
    • Suoni medi: 500-8000 Hz
    • Suoni alti: 8000-20.000 Hz
  • Frequenza: numero di vibrazioni al secondo. Se sono alte frequenze si hanno suoni acuti, se sono basse frequenze suoni gravi. La frequenza cambia da una lingua all'altra e, a parte le lingue slave, tutte le lingue europee hanno frequenze medie e medio-alte
  • Timbro: la forma dell'onda sonora
  • Volume: forza con cui l'onda colpisce il timpano

Infatti le onde sonore arrivano al timpano, facendolo vibrare. Le strutture dell'organo medio trasmettono il suono alla coclea, all'orecchio profondo. Qui ci sono

cellule che hanno il compito di trasformare il suono, stimolo meccanico, in stimolo chimico da trasmettere al sistema nervoso.

Nel corso della vita la funzionalità di questo sistema subisce delle modificazioni dovute al declino del sistema corticale uditivo.

Orecchio umano: è in grado di percepire suoni con frequenze tra i 20 e i 20.000 Hz, ma si ha un progressivo declino di tale soglia nel corso della vita

Conseguenze nell'anziano:

  1. Difficoltà a cogliere suoni a bassa intensità
  2. Difficoltà a discriminare la fonte dell'input
  3. Difficoltà a filtrare l'informazione rilevante

La capacità di discriminare la fonte sonora è uno degli aspetti più importanti della comprensione, ma gli anziani hanno meno questa capacità quindi hanno bisogno di suoni più differenziati tra loro.

La performance degli anziani peggiora se ci sono rumori di fondo/interferenze e quando un suono viene coperto da uno più forte si ha

L'effetto del mascheramento, cioè le frequenze più intense coprono le frequenze basse. Inoltre, oltre al mascheramento dovuto alla maggiore intensità di un suono, c'è anche il mascheramento che avviene tra processi cognitivi.

- Mascheramento di frequenza o simultaneo

- Energetic masking

- Informational perceptual masking: informazioni nella mente che non permettono di udire altro

Solo alcune delle tante informazioni che riceviamo sono pertinenti al contesto dei nostri pensieri o delle nostre azioni e quindi per gli anziani c'è più difficoltà nel selezionare ciò che importa.

Dal punto di vista didattico:

- Prestare molta attenzione alla diversificazione delle voci

- Fare leva sulle conoscenze pregresse introducendo a dovere l'argomento in modo da facilitare la comprensione

Le difficoltà dell'anziano di comprensione in un contesto rumoroso dipendono da:

  1. Una riduzione delle capacità di attenzione selettiva
  2. Il

Il complessivo rallentamento cognitivo nell'elaborazione dell'informazione è un fenomeno che si verifica in contesti in cui molte persone parlano e si moltiplicano rumori di fondo. Eppure in questa situazione il cervello riesce a concentrarsi solo sulla fonte che gli interessa, isolandosi dal contesto rumoroso esterno: si pone attenzione su ciò che interessa e si elimina il resto.

Per l'effetto cocktail party è usata l'attenzione selettiva: selezione delle informazioni rilevanti rispetto a quelle irrilevanti. Si ricorre a elementi discriminanti quali:

  • L'intensità
  • La diversa localizzazione della fonte
  • La diversa intensità nella ricezione bilaterale
  • La qualità e le caratteristiche della voce
  • La velocità di eloquio
  • Alcune caratteristiche prosodiche (musicalità e intonazione) che aiutano a riconoscere facilmente la fonte sonora.

Ciò è possibile grazie ai processi attentivi.

quali però perdono forza con la vecchiaia ed
iviene più difficile selezionare ed isolare l'informazione.
L'anziano quindi trova più difficoltà nel seguire una conversazione se avviene in un contesto
umoroso.
Esperimenti:
- Tun e Wigfield (1999): esperimento con aumento del volume della voce interferente:
aumentando il volume della voce interferente le prestazioni degli adulti giovani
rimanevano inalterate e quelle degli anziani peggioravano
- Tun e colleghi (2002): esperimento in cui la voce interferente è madrelingua: per i
giovani non c'era differenza nelle prestazioni mentre per gli anziani la comprensione
delle parole dell'interferenza peggiorava le prestazioni.
Implicazioni glottodidattiche:
- Prestare attenzione ai rumori nel contesto classe
- Le metodologie didattiche task oriented o di cooperative learning possono creare
difficoltà di comprensione nell'anziano a causa delle continue interferenze
- Le fonti sonore in classe
dovrebbero essere facilmente distinguibili per caratteristiche e localizzazione. Prestare attenzione alle caratteristiche del materiale uditivo da presentare (voci con frequenze più basse, rallentare la velocità di eloquio, volume della fonte sonora adeguato alla distanza). La comprensione del linguaggio è un fattore determinante per l'anziano. Per la sua condizione sociale e affettiva. Per il suo mondo di relazioni e per vivere serenamente. Per mantenere le attività sociali, intellettive e pratiche che riempiono e danno senso alla vita. Buona parte della popolazione anziana però si lamenta di non riuscire a comprendere bene parte delle conversazioni abituali quotidiane a causa del volume di voce degli interlocutori, della velocità di eloquio, della compresenza di più interlocutori. A volte tutto questo è aggravato dall'im
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Publisher
A.A. 2022-2023
48 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.armenise di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Processi cognitivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof De Felice Annunziata.