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La memoria di lavoro
La memoria di lavoro è un sistema multi componenziale: Baddeley e Hitch proposero un modello con più sottosistemi:
- Un esecutore centrale con funzione di supervisore: sistema attentivo che concentra l'attenzione sugli input che sono stati ripetuti.
- Un ciclo fonologico, preposto alla manipolazione dell'informazione basata sul linguaggio: si occupa degli input di carattere fonologico.
- Un taccuino visuo-spaziale: si occupa dell'elaborazione delle immagini.
Il ciclo fonologico è diviso in due altri sottosistemi:
- Magazzino fonologico: trattiene l'informazione di tipo linguistico, che è destinata a decadere subito se non interviene il circuito articolatorio.
- Circuito articolatorio: con meccanismo di rehearsal rinfresca l'input e lo rimanda al magazzino fonologico.
La codifica fonologica risente negativamente di alcuni elementi:
- La somiglianza fonologica: il circuito articolatorio non sa discriminare le tracce troppo simili e
La velocità articolatoria varia da persona a persona e da lingua a lingua, quindi lo span di memoria varia (ad esempio il cinese è una lingua che richiede una grande velocità di articolazione e perciò i cinesi sono più competenti nella capacità mnemonica).
Fattori importanti per la velocità articolatoria:
- Il ciclo fonologico è già attivo in età prescolare
- Lo sviluppo dello span di memoria è correlato a quello del ciclo fonologico e dell'abilità articolatoria
Ruolo della lunghezza della parola nella ritenzione:
Il taccuino visuo-spaziale è coinvolto nei processi di mantenimento e manipolazione delle immagini visuo-spaziali. Numerosi studi hanno dimostrato che la possibilità di creare immagini mentali aumenta il ricordo perché più una parola è collegabile a un'immagine tanto più è probabile che venga ricordata: vengono attivati entrambi i sistemi e si ha una
doppia codifica. Anche il taccuino ha due sottoinsiemi:
- what system: permette di definire gli input in base alle loro caratteristiche fisiche
- Where system: permette di collocare gli input, cioè di dar loro delle coordinate spaziali.
Esecutivo centrale:
Componente che si occupa di gestire e recuperare le informazioni per processarle e digestire i due sottosistemi. Secondo Baddeley ha un ruolo fondamentale nell'attenzione cosciente e quindi ha le caratteristiche di un sistema attentivo: affinché possa gestire l'ingresso di un input, deve focalizzarlo e poi assegnarlo al giusto sottosistema. Lavora in maniera consapevole e non tutti gli input richiedono la stessa attenzione: se gli input sono già conosciuti allora la gestione diventa più automatica, mentre se le informazioni richiedono un'analisi più approfondita perché non conosciute allora è necessario un carico cognitivo maggiore. Più si genera lingua sulla base di
un’acquisizione profonda e quindi attraverso automatismi esenza impegnare il monitor, più profondo e veloce è lo sviluppo della competenzacomunicativa.
Per questo motivo con lo sviluppo lo span di memoria aumenta:
- a 4 anni un bambino ha uno span di memoria di circa 2-3 item
- Fino ai 15 anni lo span aumenta progressivamente fino ad arrivare a 7.
Ecco perché nei bambini è fondamentale l’uso di immagini per la memorizzazione.
Il fast mapping:
I bambini imparano il vocabolario di una lingua inizialmente molto lentamente per poi esseresempre più veloci. Lo stesso processo si attua con lo studio di una lingua straniera.
Si è pensato quindi a strategie per lo sviluppo del vocabolario: il processo di mappaturarapida consente l’apprendimento di nuove parole anche dopo un’unica breve esposizione adesse facendo leva sulle connessioni tra parole e contesto.
Nell’apprendimento del vocabolario già dopo i 5 anni diminuisce
L'importanza della memoria fonologica:
- Confronto con il patrimonio lessicale già acquisito
- Natura più astratta dei vocaboli, non più tutti collegabili ad immagini
- Abilità di lettura, che ha un ruolo centrale per l'apprendimento del vocabolario
Invece nel caso dell'apprendimento della lingua straniera la memoria fonologica è importante per più tempo.
LA MEMORIA A LUNGO TERMINE è l'archivio in cui sono trattenuti o in modo duraturo o in modo permanente episodi, dati, fatti e ciò che costituisce il nostro sapere.
L'integrazione di nuove conoscenze avviene in 3 fasi:
- Accrescimento: nuovi input sono messi a confronto con conoscenze già pregresse -> nuovo schema
- Strutturazione: si predispone uno schema per l'uso degli input -> efficienza operativa
- Aggiustamento: gli schemi creati trovano un loro equilibrio e si predispongono per essere usati per precisi
Anche la MLT ha dei sottoinsiemi:
- Memoria dichiarativa esplicita: è un livello consapevole di immagazzinazione e recupero input
- Memoria non dichiarativa implicita: è un livello inconsapevole di memorizzazione e include gli automatismi come la lettura.
La memoria dichiarativa esplicita include la memoria episodica e semantica:
- Episodica: sono precisi momenti della vita con precise coordinate spazio temporali
- Semantica: è l'enciclopedia della nostra mente e include tutte le conoscenze come i significati delle parole e i concetti alla base del linguaggio.
Quanto più un determinato input linguistico è rappresentato concettualmente nella memoria semantica, tanto più ha flessibilità semantica e può avere caratteristiche di polisemicità. Se l'input è riconducibile alla sola memoria episodica, esso può essere associato solo a un determinato significato e non può essere recuperabile sulla base
sottocategorie. Ad esempio, nella rete semantica di Collins e Quillian, il concetto di "animale" è collegato al concetto di "mammifero", che a sua volta è collegato al concetto di "cane". Questo modello suggerisce che il tempo di risposta per recuperare un concetto dipende dalla distanza gerarchica tra i concetti collegati. Modelli di confronto: si basano sul confronto tra il concetto da cercare e i concetti presenti nella memoria semantica. Ad esempio, se si cerca il concetto di "mela", si confronta questo concetto con tutti gli altri concetti presenti nella memoria semantica per trovare una corrispondenza. Modelli a tratti semantici: si basano sulle caratteristiche semantiche dei concetti. Ad esempio, se si cerca il concetto di "frutto", si possono considerare le caratteristiche come "commestibile" e "prodotto dalla pianta". Modelli proposizionali: si basano sulle relazioni tra i concetti. Ad esempio, se si cerca il concetto di "padre", si possono considerare le relazioni come "genitore di" e "maschio". In conclusione, la memoria semantica è fondamentale per la competenza comunicativa, poiché permette di recuperare e utilizzare i concetti in modo appropriato. I diversi modelli di organizzazione della memoria semantica offrono spiegazioni su come avviene il recupero dei concetti e le relazioni tra di essi.Il tempo di attivazione - Più sono i tratti di somiglianza semantica più sono le connessioni tra i nodi ->attivando un nodo se ne attiva anche un altro: ci sono tante associazioni possibili equindi diversi percorsi
Non c’è quindi gerarchia tra i nodi, che sono legati solo da rapporti di somiglianzasemantica e sono allo stesso livello, e l’attivazione può provenire da nodi diversi.
I due modelli sarebbero efficaci se potessimo attribuire ad un concetto dei tratti semanticirigidamente stabiliti, ma non è possibile e il rapporto tra un concetto e un altro cambiasempre.
Un esempio di questo è Borges che narra di un’enciclopedia cinese secondo cui gli animalisi dividono in: A) APPARTENENTI ALL’IMPERATORE, B) IMBALSAMATI, C) ADDOMESTICATI, D) MAIALINI DA LATTE, E) SIRENE, F)FAVOLOSI, G) CANI IN LIBERTÀ, H) INCLUSI NELLA PRESENTE CLASSIFICAZIONE, I) CHE SI AGITANO FOLLEMENTE, J)INNUMEREVOLI, K) DISEGNATI CON UN PENNELLO
FINISSIMO DI PELO DI CAMMELLO, 1) ET CAETERA, M) CHE FANNO L'AMORE, N)CHE DA LONTANO SEMBRANO MOSCHE." Perciò capiamo come il mondo è troppo complesso e vario per attribuire a ogni concetto dei confini rigidi. Wittgenstein, ad esempio, analizzò il concetto di gioco e dimostrò l'impossibilità di definire caratteristiche rigide: infatti il significato di un concetto si ha anche in relazione all'uso che di esso ne facciamo. ''Si può dire che il concetto gioco è un concetto dai contorni sfumati, ma un concetto sfumato è davvero un concetto?'' ''Una rete complicata di somiglianze che si sovrappongono e si incrociano a vicenda non si possono che caratterizzare come ''somiglianze di famiglia'' ''Si deve avere quindi un'organizzazione dei concetti più libera e flessibile di quella dei modelli d