Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Riassunto esame Pedagogia speciale, Prof. Besio Serenella, libro consigliato Cosa funziona nella didattica speciale e inclusiva, Mitchell Pag. 1 Riassunto esame Pedagogia speciale, Prof. Besio Serenella, libro consigliato Cosa funziona nella didattica speciale e inclusiva, Mitchell Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia speciale, Prof. Besio Serenella, libro consigliato Cosa funziona nella didattica speciale e inclusiva, Mitchell Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia speciale, Prof. Besio Serenella, libro consigliato Cosa funziona nella didattica speciale e inclusiva, Mitchell Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia speciale, Prof. Besio Serenella, libro consigliato Cosa funziona nella didattica speciale e inclusiva, Mitchell Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia speciale, Prof. Besio Serenella, libro consigliato Cosa funziona nella didattica speciale e inclusiva, Mitchell Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia speciale, Prof. Besio Serenella, libro consigliato Cosa funziona nella didattica speciale e inclusiva, Mitchell Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

COSA FUNZIONA NELLA DIDATTICA SPECIALE E INCLUSIVA

Introduzione

In generale, gli studenti con bisogni educativi speciali hanno un basso rendimento

scolastico

Il rendimento scolastico dei bambini con BES o disabilità è troppo basso e lo scarto rispetto a quello

dei pari è troppo grande. Questa situazione è dovuta agli effetti del sistema di istruzione, a una società

che non dà sufficiente valore al fatto che i bambini con BES o disabilità raggiungano buoni risultati e

alla scelta di destinare gli insegnanti migliori agli alunni con maggiori capacità.

Bisogna prestare attenzione anche all’esclusione dei bambini con BES o disabilità dalla scuola.

Un altro indicatore del basso rendimento diffuso tra gli studenti con BES è lo svantaggio in cui incorrono

quando si tratta di trovare un impiego. I tassi di occupazione delle persone con disabilità sono molto

bassi. In Inghilterra i bambini con disabilità:

- Erano a maggior rischio di crescere in condizioni di povertà;

- Avevano meno possibilità di raggiungere obiettivi professionali, indipendenza economica e

autonomia personale;

- Avevano meno probabilità di vivere per conto proprio e non a casa dei genitori.

Questi problemi sono causati o accentuati da situazioni in cui molti bambini con disabilità non vanno

a scuola o la abbandonano prematuramente, cosa che inevitabilmente li porta a essere poi sotto-

occupati o disoccupati.

C’è uno scarto tra ricerca e pratica per alunni con bisogni educativi speciali

Esiste un profondo divario tra quello che i ricercatori hanno definito e ciò che gli insegnanti mettono in

pratica.

Quando devono scegliere quali approcci adottare per favorire i progressi dei loro alunni, gli insegnanti

tendono a basarsi sulle proprie esperienze e conoscenze (60% dei rispondenti) o su quelle di altri

insegnanti/scuola (40%).

Che cosa intendiamo per “strategie di insegnamento basate sulle evidenze”?

Definiamo strategie di insegnamento basate sulle evidenze “i metodi di insegnamento individuati e

descritti con precisione che, in studi controllati, hanno dimostrato di essere efficaci nel produrre i

risultati desiderati in una specifica popolazione di studenti”.

L’efficacia dell’insegnamento di un docente può essere giudicata sulla base:

- Di cosa aggiunge al bagaglio di informazioni, concetti, abilità, competenze e valori degli

studenti;

- Del grado di autonomia che gli studenti raggiungono nel gestire il proprio apprendimento;

- Di quanto riesce a sviluppare un senso di benessere negli studenti.

I bisogni sono così diversi che un solo modello non può essere adatto a tutti. I programmi più efficaci

sono infatti quelli che integrano una varietà di buone pratiche.

La strategia composita più nota è Success for All. Esso si sviluppa attorno alla convinzione che ogni

bambino può e deve avere successo quando inizia il suo percorso scolastico, prevenendo a

qualunque costo l’emergere di difficoltà scolastiche.

Gli elementi principali di Success for All sono i seguenti:

- Tutoring: insegnanti lavorano in rapporto uno a uno con gli studenti che non riescono a tenere

il passo con i pari nell’apprendimento. L’insegnamento fornito da questi tutor, ogni giorno per 20

minuti, è strettamente raccordato a quello proposto in classe;

- Valutazione trimestrale: si raccolgono informazioni sui progressi, che vengono poi utilizzare

per proporre strategie didattiche alternative;

- Gruppo per la risoluzione dei problemi: aiuta le famiglie a sostenere il successo scolastico

dei figli lavorando sulle abilità e sul coinvolgimento dei genitori e sulla frequenza e sul

comportamento dell’alunno;

- Facilitatore: lavora con gli insegnanti per aiutarli a implementare il programma, gestisce le

valutazioni trimestrali, affianca il gruppo per la risoluzione dei problemi.

Una ricerca ha rilevato che i docenti in grado di insegnare efficacemente agli studenti svantaggiati si

dimostrano abili nell’uso di più strategie:

- Hanno eccellenti capacità organizzative: hanno obiettivi di apprendimento chiari e si

assicurano che i loro studenti li comprendano;

- Instaurano un clima di classe positivo stabilendo buone relazioni con gli studenti e creano

classi serene dove ci sono rispetto reciproco e aspettative positive sul rendimento;

- Personalizzano il loro insegnamento: sono sensibili ai bisogni e agli interessi dei loro studenti

e forniscono una varietà di risorse adatte per ognuno di essi;

- Usano il dialogo: gli studenti lavorano in modo collaborativo, ricevono feedback dagli

insegnanti e dedicano più tempo all’apprendimento;

- Usano spesso le “plenarie” adottando metodi che coinvolgono l’intera classe per fornire

feedback e dare spazio a ulteriori discussioni.

Per gli studenti con bisogni educativi speciali occorrono strategie didattiche diverse?

Sì: per alcuni studenti, soprattutto quelli con livelli di bisogni elevati o molto elevati, sono necessarie

strategie didattiche diverse da quelle che gli insegnanti utilizzano nelle classi regolari. Questi interventi

vengono attuati da insegnanti o terapisti specializzati.

No: nella maggior parte dei casi, agli studenti con BES serve solo una buona didattica. Si ritiene che

tutti gli studenti traggano beneficio da una stessa serie di strategie, per quanto vadano adattate in

funzione delle diverse capacità cognitive, emotive e sociali. Ciò che occorre è applicare una vasta

gamma di strategie didattiche efficaci in modo sistematico, esplicito e intensivo. Per insegnare

efficacemente a studenti con BES serve avere a disposizione molte metodologie didattiche adatte a

tutti gli studenti.

L’importanza del contesto

Fattori come classi affollate, estrema povertà, diversità culturale e linguistica, presenza di HIV/AIDS,

infrastrutture inadeguate, insufficiente preparazione degli insegnanti e supporto scarso o inesistente

possono limitare la diffusione di un insegnamento basato sulle evidenze.

Dal momento che non esiste un unico modello per rispondere ai BES che si adatti a tutte le circostanze

di ogni Paese, è necessario prestare attenzione quando si importano specifici modelli dall’estero.

Ogni Paese può apprendere dalle esperienze condotte in altri Stati, ma è altrettanto importante che

prenda in debita considerazione le proprie caratteristiche sociali, economiche, politiche e culturali.

Occorre capire fino a che punto le filosofie, le ideologie e le pratiche locali vadano incoraggiate,

rispettate, messe in discussione, sovvertite o mescolate con quelle provenienti dall’esterno.

Capitolo 1 – Educazione basata sulle evidenze

Negli Stati Uniti, l’Every Student Succeeds Act (ESSA) dà grande rilievo alle pratiche di miglioramento

della scuola “basate sulle evidenze”.

In Gran Bretagna, nel 2012 il governo ha introdotto Achievement for All, un programma di sviluppo delle

scuole volto a migliorare il rendimento e in generale i risultati di tutti i bambini e ragazzi.

Definizione di “strategie di insegnamento basate sulle evidenze”

Le strategie di insegnamento sono considerate “basate sulle evidenze” quando si avvalgono di

metodi didattici esplicitati con chiarezza che hanno dimostrato di produrre i risultati desiderati in una

specifica popolazione di studenti.

Negli Stati Uniti, l’Every Student Succeeds Act definisce basati sulle evidenze un’attività, una

strategia o un intervento che:

- Dimostra un effetto statisticamente significativo nel migliorare il rendimento scolastico o altri

esiti rilevanti;

- Oppure che:

1. Presenta premesse teoriche basate su risultati di ricerca di alta qualità o una valutazione

positiva riguardo alle probabilità che quell’attività, strategia o intervento migliori gli esiti

degli studenti;

2. Prevede una prosecuzione del monitoraggio degli effetti di quell’attività, strategia o

intervento.

Criteri che la buona ricerca educativa deve soddisfare

L’evidenza che una particolare politica o strategia funziona dovrebbe provenire da studi progettati con

accuratezza che soddisfano i seguenti criteri:

- Caratteristiche dei soggetti: gli studi dovrebbero fornire informazioni chiare sull’età, sui livelli

di sviluppo e sulla natura e il grado delle eventuali disabilità dei partecipanti. Inoltre, è

auspicabile che riportino informazioni sul contesto da dove provengono;

- Contesto e setting: lo studio dovrebbe fornire sufficienti informazioni riguardo alle

caratteristiche rilevanti del contesto o setting;

- Descrizione dell'intervento: lo studio dovrebbe fornire sufficienti informazioni riguardo alle

caratteristiche rilevanti dell'intervento, così che possa essere replicato;

- Risultati comportamentali: lo studio dovrebbe comprendere misure affidabili e valide dei

risultati comportamentali.

Le meta-analisi di solito producono un valore numerico, detto effect size (dimensione dell'effetto), che

indica l'entità della strategia. Si ottiene calcolando la differenza tra la media di un gruppo sperimentale

e quella di un gruppo di controllo.

- Controllo delle variabili: la ricerca dovrebbe essere costruita in modo tale da assicurare che i

risultati siano stati prodotti dall'intervento educativo, e non da altre possibili variabili.

Esistono studi controllati e randomizzati (RCT), in cui i soggetti sono assegnati con procedura

casuale a un gruppo sperimentale, con il quale viene realizzato l'intervento, o a un gruppo di

controllo, con il quale non viene realizzato l'intervento. È importante che i due gruppi siano

equivalenti prima che l'intervento abbia inizio.

Ci sono anche studi a soggetto singolo, che valutano più volte uno stesso soggetto in diverse

condizioni nel corso del tempo. Esistono due disegni sperimentali per questo tipo di studi:

Disegno sperimentale ABAB: la prima cosa da fare è definire una stabilità (tempo A)

▪ attraverso osservazioni del comportamento target così come si manifesta in assenza di

intervento. Viene poi introdotto l'intervento e durante tutta questa fase (tempo B) il

comportamento target viene nuovamente misurato. Dopodiché, le procedure attuate nel

tempo A vengono ripetute, sospendendo l'intervento (secondo tempo A). A questo punto è

possibile che il miglioramento ottenuto durante l'intervento si riduca o scompaia.

L'intervento viene infine reintrodotto e ci si aspetta che il miglioramento ricompaia (secondo

tempo B);

Disegno sperimentale a linee di base multiple: considera più linee di base che si

▪ differenziano per il contesto, comportamenti o partecipanti osservati. Es. si sceglie di

studiare due comportamenti di un soggetto e si interviene su uno solo di essi. Il

comportamento che non costituisce

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
29 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aurorandal di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Besio Serenella.