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I. AVGG
3. “Linea orizzontale che seca l’asta discendente”:
P
I. = per (in alcuni casi “par”-“por”, cambia la vocale ma i casi sono rari)
4. ~”
“Linea orizzontale o leggermente ondulata”: “- ,
Sopra troncamenti o altre abbreviazioni, segno molto generico e non lettere specifiche:
I. “a” = qualunque vocale con sopra il trattino = lettera vicino ad una nasale (n,m),
preceduta oppure seguita.
1. “fliu ” = “filium”.
➢ “~” linea ondulata orizzontale o verticale può indicare una rotante (“r”).
5. “Forma di virgola, 3 o punto e virgola”:
Segni molto generici (non ci danno informazioni su lettere specifiche).
b; q;
I. “ ” e “ ”= scioglimento è sempre us - ue = “b; = bus” - “q; = que” (que enclitico).
II. “O ” = “oportet”, verbi servili. (debet, decet = d ).
3 3
6. “Segno a 2”:
I. 2 = -ur.
II. Doppio 2 =
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Avvertenze segni abbreviativi ed il loro valore:
• Fili = filius (virgola alta o apostrofo) us se è in esponente
• iux = coniux (virgola o apostrofo) con o cum se è sul rigo delle altre lettere.
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Esempio Scheda “abbreviazioni”
Septimo decimo queritur. Utrum anima separata intelligat
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Esempio Scheda “serie alfabetica”
(tratti accessori alla base non sono parte del ductus = “grazia”)
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Scritture Librarie anteriori alla “carolina”, destinate a raggiungere il maggior numero di persone:
I. Capitale (I-VI sec.) = scrittura prevalentemente pagana, con determinate caratteristiche:
• Scrittura MAIUSCOLA molto elegante e geometrica. Tratti lineari, leggeri o marcati.
• Apertura “a spatola” sul rigo di scrittura.
• Capitale rustica = utilizzata specificatamente per i libri (diverso supporto rispetto alla
pietra).
1. Scheda “scrittura maiuscola”. 4 righe (maiuscole) prese dalle Bucoliche di Virgilio
(scritto senza squadratura rispetto alle epigrafi su marmo).
Non rispetta la bilinearità (X, L dell’ultima parola della prima e ultima riga).
Scrittura continua senza spazi tra le lettere.
2. Scheda “scrittura capitale”. Capitale elegante, (quarta riga del primo paragrafo).
Tratti marcati e leggeri, anche tratti accessori (grazie). Maggiore valenza estetica ai
manufatti.
II. Onciale (IV-VIII sec.) = per alcuni secoli convivenza con la scrittura Capitale. Utilizzata
per scritture Romane Cristiane. Si afferma nel IV secolo grazie agli editti del 313 e 380.
Mondo della scrittura liturgica greca caratterizza la rotondità dell’Onciale.
• Tendenza alla circolarità.
• Scrittura “A D E M” perché queste 4 lettere sono
distintive della scrittura Onciale.
Scrittura alfabetica: capitale e onciale a confronto.
“quinto diei propeius-ta pugna adeo Scrittura onciale è MAIUSCOLA con lettere
•
paven-tes …”. h
minuscole con aste ascendenti e discendenti: NI IL.
Scheda: scrittura capitale.
• Scrittura “A D E M” + “H P Q” (anche “U” è considerata minuscola).
Scheda: serie alfabetica
• Scrittura Onciale olderstyle (più vivace) e newstile.
• Onciale più geometrica e squadrata proveniente dal
mondo insulare.
• Grande diffusione della scrittura Onciale per diversi
secoli
• Capitale si specializza in testi pagani (Virgilio),
mentre l’Onciale è la scrittura Romana Cristiana,
dopo Costantino e la diffusione del Cristianesimo.
Semionciale per libri di carattere pratico e didattico.
(multigrafismo o poligrafismo)
Scrittura Onciale del mondo insulare.
Scheda scrittura capitale.
III. Semionciale (V/VI - VI/VIII sec.) = termine convenzionale (non relazione con Onciale).
Chiamata anche:
• “Litterae tunsae” = lettere tendenti allo schiacciato.
• “Litterae Africanae” = scrittura semionciale forse nata nell’Africa romana.
Lettere caratterizzanti la scrittura semionciale: “A G R”
• Scrittura minuscola
continua senza spazi
bianchi evidenti.
“Ipsi adscribta est mors quia”
• “p”, “d” hanno l’asta
molto diritta. “a” chiusa,
altre volte può essere
aperta.
Scrittura Semionciale. Scheda: scrittura capitale • “r” simile ad una “n”.
• “diligentibus”, “g” semionciale assomiglia ad un 3.
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Tavola: scrittura maiuscola. Scrittura Documentaria Lettera di raccomandazione
Atto di vendita di un piccolo schiavo. 166 d.C.
Scrittura Capitale corsiva = maiuscola, quindi (Domino suo Achillio Vitalis)
sistema bilineare, ma realizzata velocemente perciò Scrittura Minuscola corsiva o “corsiva nuova”
corsiva (tratti più rapidi e meno posati).
• Esiti grafici molto differenti dalle scritture librarie. Scritture corsive presentano spesso
legature. Non cambia il ductus ma i tratti tra le diverse lettere che sono stati realizzati più
velocemente.
Vacillare e crollo dell’impero romano interessa anche il mondo della scuola. Italia e Francia, che
erano le zone più latinizzate, resistono per più tempo ma poi chiudono comunque l’istruzione. Le
varie nazioni barbariche recuperano le tendenze che avevano abbandonato con l’arrivo dell’impero
romano. Scuola comune ormai inesistente e nazioni barbariche che continuano separatamente.
Scompare l’unità grafica. Inizia il periodo definito da Giorgio Cencetti come “particolarismo
grafico” (stili particolari nei diversi territori: Merovingica in Germania).
VIII-IX sec. inizio della scrittura Carolina che pone fine al particolarismo grafico. Scrittura che ha
lasciato molte tracce ma non sappiamo quando e dove è nata.
Monogenetica (nata in un solo luogo da un solo autore) o poligenetica?
Scrittura minuscola, inseribile in un quadrato, di facile lettura per le forma delle lettere.
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Lezione 11. 12 ottobre 2022
➢ Dal V-VI sec. in poi l’impero romano inizia ad avere i primi momenti di fragilità. Crisi della
scrittura dovuta alla ricaduta culturale dei regni barbari, termina l’unitarietà grafica.
Particolarismo grafico caratterizza la scrittura europea principalmente nei secoli VII-VIII;
influenza non solo i laici (scrittura documentaria) ma anche gli ecclesiastici (che favorivano
la scrittura libraria).
➢ Scrittura Carolina, poligenesi che cerca di ripristinare un’unità grafica.
• Ipotesi sulla nascita:
✔ Alcuino, abate abbazia di Tours, svolgeva la funzione di maestro all’epoca di Carlo
Magno. Difficile ipotizzare che la scrittura sia nata esclusivamente in un officina
grafica, più probabile la poligenesi.
✔ Città di Roma, sotto l’impulso di manoscritti provenienti dalla Francia.
✔ Varie officine grafiche per poi estendersi e uniformarsi. (Schiaparelli)
✗ Ipotesi a lungo accettata ma da scartare: Carlo Magno ha suggerito la creazione
di una forma grafica universale.
Anche se Carlo Magno è stato comunque fondamentale per l’unitarietà europea
durante il suo regno (visione illuminata): “Epistola del letteris colendis” =
lettera circolare di Carlo Magno nella quale afferma che tutti i componenti della
sua corte debbano essere uomini dotti, esprime preoccupazioni anche di vista
teologico (uomini di chiesa non abbastanza preparati).
Importanza della scuola e istruzione.
➢ Carolina non è una scrittura inventata ex novo ma riprende lettere già utilizzate.
Tavola: Bibbia
Bibbia (forse) di Alcuino di Tours, monaco del Regno Unito che diventa
presto figura più importante dal punto di vista culturale all’interno della corte
di Carlo Magno. 3 tipi di scritture diverse:
Capitale elegante
I. (Incipit liber geneseos)
Onciale
II. (In principio creavit deus caelum et terram.
Terram autem erat inanis et vacua et tenebrae super faciem abyssi.)
Semionciale (
III. Riga 30: dixit vero deus congregentur.
)
“g” semionciale a forma di “3”.
Tavola: Salmo
Retaggio di scriptio continua ma parole abbastanza separate.
• et ad matutinum letitia
• Ego autem dixi in habundantia mea
• non movebor in aeternum
(ina eternum, il dittongo ae sembra spezzato)
• Domine (dne) in voluntate tua
➢ Anticamente veniva praticata la lettura mormorata
(aurale, uditiva) per cui anche parlando esplicitavano la
legatura delle parole “InHabundantiaMea”.
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Lezione 12. 13 ottobre 2022
Tavola: Salmo
= Domine, tratto abbreviativo curvo e legato alla “e”. Riga 4 e 8.
• praestisti decori meo virtutem (“r crestata”
retaggio del periodo del particolarismo
grafico)
• Avertisti faciem~tuam a me (moto da luogo)
• et factus (“ct” falsa legatura) sum conturbatus
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Tavola: Pratesi (Incipit Vangelo Giovanni)
• IN PRINCIPIO ERAT VERBUM (Capitale elegante)
• et verbum erat apud deum (dm) (Onciale)
Carolina antiquior: aste ascendenti e discendenti
minuscole ma “N” maiuscola.
• et deus erat verbum. hoc erat
• in principio apud deum. omnia
[…]
• in hunc mundum
◦ aste clavate, Carolina rende più marcate le parti
superiori delle aste (non tutte le aste,
probabilmente si sta ancora sviluppando).
Tavola: Virgilio (IX sec.)
➢ Testi poetici in esametri: prima lettera staccata.
➢ Lettere di dimensioni maggiori.
➢ Parole negli spazi intertestuali o marginali = glosse. Questo significa che il manufatto
circolava nelle scuole con annotazioni di spiegazione o chiarimento.
➢ Inclinazione verso destra di tutta la catena grafica.
Eneide di Virgilio, insieme di esametri con annotazioni scolastiche
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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