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Il sentimento nazionale gallese e la sua influenza sulla cultura

Non erano gallesi, inglesi e per questo motivo il sentimento nazionale gallese è stato quello classico di agitazione antiaristocratica, con una forte propensione "gallesità" alla democrazia e un violento anticlericalismo. La cultura vernacolare gallese ha trovato espressioni principali nella lingua e nella poesia, dove, in aggiunta, il nonconformismo divenne la religione nazionale soprattutto perché si basava sulla lingua gallese, che li distingueva dagli inglesi e dai ceti superiori anglicizzati.

Si può affermare che, sin dall'inizio, c'è stata una potenziale spaccatura tra:

  • Il sentimento nazionale gallese organizzato (basato sul nonconformismo e la lingua gallese)
  • La gallesità più diffusa (non linguistica e non così fortemente nonconformista)

L'Inghilterra, inoltre, applicò (era la regola) una migrazione selettiva verso Scozia e Galles.

In Scozia si verificò un'emigrazione dei ceti dirigenti.

che riuscirono poi ad imporsi con successo nelle attività inglesi alle quali si associavano. Certi ambiti furono conquistati dagli scozzesi già con la rivoluzione industriale ai suoi esordi, altri solo alla fine del secolo. Tuttavia, l'Inghilterra ha sempre offerto ampi sbocchi per il talento scozzese, attratto da salari e prospettive migliori. GALLES In Galles, le vicende dei gallesi in Inghilterra furono decisamente più modeste fino a che la democrazia parlamentare non offrì uno sbocco ai politici gallesi con l'ampliamento del raggio d'azione del movimento socialista e operaio per i leader operai gallesi e, soprattutto, quando la moderna società professionalizzata offrì (impiegati, insegnati, etc.) opportunità di lavoro per professioni di concetto e non manuali. Nonostante siano stati pochi i gallesi a ricoprire un ruolo di spicco all'interno dell'economia inglese e di certo anche meno rispetto agli scozzesi.

Il successo gallese in Inghilterra è stato più modesto di quello scozzese e, di conseguenza, più sentita la preoccupazione degli emigranti per il Galles stesso. Il movimento nazionale gallese era per lo più un movimento fatto da intellettuali (disoccupati e ceti medi), il cui obiettivo era quello di fondare in Galles una riserva di incarichi lavorativi per i gallesi, ma una delle maggiori preoccupazioni dei nazionalisti gallesi era creare un sistema del genere ed escludere i NON-gallesi che già occupavano quelle posizioni.

SCOZIA

Riconoscendo la Scozia come paese distinto e data anche l'esistenza di un'aristocrazia scozzese influente e non del tutto anglicizzata e di una borghesia commerciale o industriale, non ci furono grandi pretese a Londra contro la concessione di un decentramento amministrativo e perfino di modesta autonomia.

In Scozia come in Galles: la ripresa del fermento nazionalista irlandese a partire dagli anni '60 o dell'800

Home Rule (il dominio della politica inglese per via della questione dell'autogoverno), la depressione economica degli anni '80 del XIX secolo, furono tutte cause che produssero un certo malcontento nazionale e perfino la richiesta di Home Rule da parte degli irlandesi. Alla fine, però, fu tutto alquanto modesto. Se per gli irlandesi "Home Rule" era un eufemismo per indicare l'indipendenza dall'Inghilterra, per scozzesi e gallesi semplicemente un sinonimo di decentramento amministrativo e adeguato sostegno economico da Londra. Alla fine, le richieste degli scozzesi vennero esaudite grazie all'istituzione dello Scottish Office nel 1885, alla formula Goschen che garantiva stanziamenti economici e al tacito accordo che i primi ministri inglesi non intervenissero nella discussione sugli affari scozzesi. Questo portò anche all'istituzione dello Scottish Grand Committee. Mentre lacausa della Home Rule non fu presa seriamente in considerazione. Era naturale che le organizzazioni politiche scozzesi dovessero organizzarsi in base scozzese, ma è altrettanto significativo che lo fecero non in opposizione alle organizzazioni inglesi, bensì in aggiunta a esse. GALLES Nessuna forma completa di autonomia locale per il Galles fu conseguita negli ultimi decenni dell'Ottocento, sebbene il fermento nazionalista del Galles fosse senza dubbio molto più militante e serio che in Scozia. In teoria, il trattamento separato del Galles per scopi legislativi fu ottenuto con l'approvazione del Welsh Sunday Closing Act del 1881 e le due richieste cruciali del nazionalismo gallese furono accolte prima della Prima guerra mondiale: l'insegnamento bilingue nelle scuole gallesi e la delegittimazione della Chiesa d'Inghilterra nel Galles. MENTRE tutte le richieste di un riconoscimento più formale del Galles verso una sua maggiore autonomia vennero.respinte dall'Inghilterra Ad un certo punto, tra il 1886 e il 1896 sembrava che Partito liberale gallese potesse essere assorbito o fondersi in un tipico movimento nazionalista ispirato Lloyd da intellettuali ed emigranti e propagandato da giovani politici militari (George è il più noto), ma questo prodotto rimase alquanto discosto dalla realtà e fu "ucciso" proprio dai liberali del Galles meridionale, provenienti dalle aree industriali che adesso rappresentano il grosso della popolazione e della ricchezza gallese. Dobbiamo ora esaminare le ragioni del mancato sviluppo del nazionalismo di massa in Scozia e Galles: ECONOMICO 1. La prima ragione è di carattere economico. Sia il Galles che la Scozia sono diventate, dopo la rivoluzione industriale, parti integrate di un'economia panbritannica, differendo pertanto dall'Irlanda, che rimase un paese prevalentemente agricolo. Sul piano economico, la separazione non prospettava alcun evidente

Vantaggio, perché entrambi i paesi erano molto più poveri e arretrati rispetto all'Inghilterra e potevano benissimo sentirsi trascurati, ma per nessuno dei due si può parlare in senso realistico di "sfruttamento". Sebbene l'industrializzazione gallese e scozzese sia stata instabile nella prima metà del XIX secolo, grazie all'avvento della rivoluzione industriale entrambi inaugurarono un periodo di espansione economica.

Per quanto riguarda i lavoratori, le loro condizioni rimasero in generale di gran lunga peggiori rispetto all'Inghilterra, ma in media furono meglio impiegati. Verso lo scoppio della Prima guerra mondiale, la disoccupazione inglese era più alta rispetto a quella gallese e scozzese.

SCOZIA

In Scozia, l'espansione industriale si limitò a rafforzare la posizione e il legittimo interesse nel legame con la Gran Bretagna.

GALLES

In Galles, l'espansione industriale contribuì in grande misura alla creazione

di borghesia indigena, che non tendesse più automaticamente ad assimilarsi alla piccola nobiltà inglese o anglicizzata e con gli imprenditori immigrati inglesi della prima era industriale. Inoltre, essa rafforzò anche la classe dirigente nazionale, ma, al tempo stesso, lasciò la borghesia gallese senza alcun malcontento economico. Il crollo delle industrie di base inglesi ebbe ripercussioni su Scozia e Galles, facendosi sentire maggiormente tra le due guerre. Entrambi divennero aree particolarmente depresse e la disoccupazione aumentò in maniera drastica. Tra le due guerre, pertanto, i nazionalismi gallese e scozzese avevano un motivo più plausibile per protestare contro l'inferiorità economica dei due paesi e il disinteresse mostrato da Londra; tuttavia, il proletario gallese e scozzese aveva ormai riposto la propria fiducia nel movimento operaio e gli industriali locali erano troppo realisti per aspettarsi una soluzione dagli slogan.

utopistici del separatismo o dell'autonomia.

PARTITO LIBERALE

2. La seconda ragione è insita nel carattere del Partito Liberale, che divenne la maggiore espressione degli interessi politici scozzesi e gallesi:

Scozia: l'attaccamento ai whigs si può far risalire molto addietro alla storia

Galles: emerge come partito nazionale solo dopo la metà del XIX sec.

Ma, in entrambi rifletteva:

  • la relativa povertà e l'arretratezza dei loro paesi (tra la classe contadina, gli operai e un modesto ceto medio)
  • la propensione per il radicalismo, la democrazia e un puritanesimo protestante liberali

In entrambi i casi, la democratizzazione dell'elettorato fece dei liberali il partito permanente di maggioranza, facendo forte presa in Galles e Scozia.

Dopo che l'Inghilterra divenne per lo più conservatrice, le sorti dei liberali contrarono in gran parte sulla combinazione dei loro sostenitori scozzesi e gallesi.

Esull'alleanza con i nazionalisti irlandesi. Fu durante questo periodo, in cui l'HomeRule per l'Irlanda dominava la politica britannica, che il nazionalismo scozzese e gallese pervase il liberalismo scozzese e gallese. particolarmente marcata tra iTUTTAVIA, questa temporanea euforia nazionalista (gallesi) non fu mai travolgente, a causa:סּ della tiepidità dei centri d'industriaסּ di una classe operaia non coinvolta fino in fondoLe concessioni che il Partito liberale era disposto a fare a Galles e Scozia per quanto concrete, erano sempre strettamente limitate: l'unica possibilità era laminaccia di una secessione, ma entrambi non erano disposti a farlo.Con la crisi del partito liberale tra il '16 e il '22, il nazionalismo scozzese e gallesePartitoperse la sua principale espressione politica. La classe operaia migrò nellaburista partiti nazionalisti scozzesi e gallesie i che sorsero negli anni '20 dallenonceneri del

Il liberalismo scozzese e il nazionalismo gallese non fecero mai molto strada. La terza ragione è la nascita del movimento operaio. Sia il liberalismo scozzese che il nazionalismo gallese erano ostili alla militante organizzazione operaia e al socialismo. L'esistenza sia in Scozia che in Galles di un potente gruppo di industriali locali senza ragioni economiche per il nazionalismo consentì alla lotta di classe di prevalere sulla solidarietà nazionale, e il liberalismo scozzese e gallese sopravvive ancora nelle regioni tradizionali remote e scarsamente popolate, ma non nel cuore delle popolazioni e delle economie dei loro paesi. I movimenti laburisti gallesi e scozzesi, fino alla fine del XIX secolo, ebbero la (e più moderati) tendenza a essere più deboli del corrispondente movimento inglese, dove negli anni <inserire anno>
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
94 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TommasoCap di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Nazioni e processi nazionali in età contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Tolomelli Marica.