Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Riassunto esame Monitoraggio e valutazione della qualità nei servizi, Prof. Mannese Emiliana, libro consigliato Qualità e valutazione nella prima infanzia, Ferrantino Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Negli anni 70 si sviluppò in Francia, la Pedagogia Istituzionale, con gli scritti di

Lapassade, vasquez e Oury. Si tratta di un pensiero che si contrappone a una

scuola tradizionale impostata secondo criteri autoritari, a favore di

un'istituzione che propone tecniche attive e attenta alle esigenze di ogni

bambino.

Qui emergono le due parole chiave della programmazione per sfondo

sfondo istituzionale sfondo narrativo.

integratore: e

Lo sfondo istituzionale fa riferimento all'organizzazione contestuale di spazi,

tempi, mediazioni e regole di comunicazione. Il bambino organizza

autonomamente le proprie strategie per la costruzione dello sfondo;

Lo sfondo narrativo si riferisce invece ai significati che sono condivisi dalla

sezione di bambini che automotivano le loro attività. Sono costruiti mentre

vengono vissuti e possono cambiare, ma non sono generalizzabili.

Lo sfondo fantastico è quello preferito dai bambini poiché risponde al loro

bisogno di un confine flessibile tra “piano della realtà” e “piano della fantasia”.

Quindi lo sfondo, si pone come determinante a livello cognitivo per i bambini.

Ciò accade in quanto lo sfondo integratore agisce in primo luogo al livello di

meta-apprendimenti, favorendo lo sviluppo di quella che è stata chiamata una

strategia di apprendimento costruttiva.

Le fasi della programmazione per sfondo integratore sono:

-analisi della situazione: si tratta di conoscere i bambini, non per accettarne

i prerequisiti ma per individuarne le tracce emergenti;

-definizione dello sfondo: Vanno stabiliti sia lo sfondo relativo, come

struttura connettiva entro la quale acquisiranno senso le varie attività

(realistico, fantastico, avventuroso), sia lo sfondo istituzionale quindi i tempi, gli

spazi;

-definizione della mappa degli obiettivi: l'educatore deve giungere a

stilare degli obiettivi, non in modo lineare, ma entro una struttura dotata di

significato, considerando una concezione radicolare del percorso secondo

tempi e percorsi da parte di ogni bimbo;

-elaborazione dei nuclei progettuali : si costruiscono le parti il percorso

complessivo e non vale intesi come unità didattiche della programmazione per

obiettivi. si tratta di parti complesse e intrecciate con lo sfondo con gli interessi

motivazioni dei bambini per raggiungere diversi obiettivi, quindi bisogna

decidere le attività da predisporre per raggiungere determinati obiettivi;

-osservazione, controllo, feedback e valutazione documentazione : Si

tratta per gli educatori di attuare processi continui di feedback per analizzare e

valutare le risposte dei bambini e gli esiti degli interventi cioè possibile grazie

al confronto e alla discussione con i colleghi a partire da dati ed informazioni

raccolte tramite strumenti sia qualitativi che quantitativi;

-Documentazione: riguarda tutti gli strumenti di osservazione utilizzati:

griglie di osservazione check list;

strumenti quantitativi come e strumenti

colloqui clinici e osservazione ecologica, analisi dei prodotti

qualitativi come

dei bambini. (si documenta per progettare)

Progettare per campi di esperienza

I campi di esperienza sono stati definiti in seguito alla promulgazione di un

decreto ministeriale del 3 Giugno 1991 che ha introdotto il termine di “scuola

dell'infanzia”, accanto a quello di “scuola materna”.

Borghi e Guerra individuano quattro ordini di ragioni di un progetto educativo

articolato in campi di esperienza:

-politico-istituzionale;

-culturali;

-psicologiche;

-pedagogiche;

I campi di esperienza sono utili per definire meglio le esperienze da proporre al

bambino. I campi di esperienza definiscono i diversi ambiti del fare e dell'agire

del bambino e quindi settori specifici e individuabili di competenza entro i quali

il piccolo conferisce significato alle sue molteplici attività e sviluppa il suo

apprendimento acquisendo le strumentazioni linguistiche e procedurali.

All'interno dei campi di esperienza il bambino può per seguire i traguardi

formativi e sviluppare il suo apprendimento attraverso il costante attivo

coinvolgimento.

Bisognerebbe EVITARE:

Precocizzazione degli apprendimenti

scegliere casualmente delle attività da proporre al bambino

chiusura esperienziale

comunicazione solo tra pari in determinati contesti

improvvisare

nessuna formazione dell'educatore

Sarebbe opportuno FAVORIRE:

l'acquisizione di conoscenze e abilità

la comunicazione necessaria per rielaborazione linguistica esperienze di

esplorazione

continuità verticale ed orizzontale

organizzazione del lavoro e dell'educatore

Orientamenti del 1991

I campi di esperienza delineati negli sono: -il corpo e il

movimento;

-i discorsi e le parole;

-lo spazio, l'ordine e la misura;

-le cose, il tempo e la natura;

-messaggi, forme e media;

-il sé e l'altro.

Essi hanno rappresentato il potenziamento dell'educatore per i bambini della

scuola dell'infanzia.

I campi di esperienza nel 2003 con la riforma Moratti, sono stati ripresi nelle

indicazioni nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle

Scuole Dell'Infanzia (L n. 53/2003) da sei si riducono a quattro:

-il sè e l'altro;

-corpo, movimento e salute; -fruizione e produzione di messaggi; -esplorare

conoscere e progettare;

Come la primaria e la secondaria di primo grado, anche la scuola dell'infanzia

livelli

introduce gli obiettivi specifici di apprendimento con lo scopo di indicare i

essenziali di prestazione richiesti “per mantenere l'unità del sistema educativo

nazionale di istruzione, di formazione per impedire la frammentazione del

sistema e per consentire ai bambini la possibilità di maturare in termini adatti

alla loro età tutte le dimensioni tracciate nel profilo educativo, culturale e

professionale.

Gli obiettivi specifici di apprendimento vanno mediati interpretati organizzati da

ogni scuola come obiettivi formativi all'interno di unità di apprendimento.

unità di apprendimento

Quindi per si intende un'indicazione metodologica le

cui condizioni formali e di contenuto hanno lo scopo di guidare la progettazione

e la documentazione di percorsi individuali e di gruppo.

Essa prevede interdisciplinarità e stretta collaborazione con i colleghi delle altre

discipline. I percorsi realizzati concorrono alla costruzione di insegnamenti

personalizzati basati sulla didattica laboratoriale, mettendo in luce l'unitarietà

tra il discorso disciplinare e quello educativo.

campi di esperienza

La definizione di contenuta nelle indicazioni per il

curriculum del 2007 fa emergere un'idea di scuola dell'infanzia come un

contesto motivante, caldo, affettivo, tra cui far scaturire attraverso situazioni

cognitivamente stimolanti la co-costruzione delle conoscenze.

a differenza delle indicazioni nazionali, dove si parlava di piani personalizzati

delle attività educative che esaltavano la singolarità della persona nella sua

integralità, questo documento

prevale l'idea di curricolo come mezzo per migliorare la qualità della scuola e

aiutare i bambini a diventare cittadini del domani. La scuola dell'infanzia si

propone di promuovere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia della

competenza del bambino. Essa si caratterizza aveva un approccio globale e

organizza l'ambiente di apprendimento in campi di esperienza che continuano

a essere l'ambito entro cui lavorare per dare senso all'esperienza dei bambini

punto i campi individuati sono 5: il sé e l'altro; il corpo in movimento; linguaggi,

creatività, espressione; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo.

La progettazione per laboratori

Dettagli
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carmen.cruoglio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Monitoraggio e valutazione della qualità nei servizi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Mannese Emiliana.