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BILANCIA DEI PAGAMENTI
Scriittura contabile in cui si misurano i flussi internazionali e si registra da un lato cosa il paese compra dall'estero e dall'altro cosa vende all'estero, sia nel mercato reale che finanziario.
Funziona in partita doppia ed è divisa in due profili:
- CONTO CORRENTE (O PARTITE CORRENTI), registra i scambi reali, quindi il commercio in merci (bilancia commerciale, esportazioni/importazioni di beni) e servizi (bilancia dei servizi) nonché redditi e trasferimenti, gli interessi dei titoli esteri sono redditi in entrata.
- CONTO FINANZIARIO, registra le operazioni in strumenti finanziari e la variazione delle riserve della Banca Centrale, scambi in beni finanziari o monetari.
Qualunque vendita reale o finanziaria è un attivo, qualunque acquisto dall'estero è un passivo. Nel mercato reale è chiara la distinzione (importazioni ≠ esportazioni), il conto finanziario è più complesso. L'acquisto di...
attività finanziarie estere è un passivo (i soldi escono dall'Italia) anche se in realtà acquistando titoli esteri si prestano soldi all'estero, si finanzia il debito pubblico di quello stato, quindi si diventa suoi creditori. Si ha una voce che compare nel passivo del conto finanziario (soldi che vanno verso gli USA), ma la sua natura è un'altra, è un prestito agli USA, siamo in credito. Un passivo del conto finanziario rappresenta il fatto che il Paese vanta crediti dall'estero, che sta prestando soldi all'estero, è una situazione positiva, a cui corrisponde un attivo nel conto corrente. Si deve distinguere la regola contabile dalla sostanza economica.
Funzionamento della bilancia:
- L'Italia esporta in USA una giacca per 400€, vendita di un bene, attivo di conto corrente
- L'importatore americano versa la somma in $ nel conto corrente che l'esportatore ha in USA
- Il conto corrente è una
Escludendo dalla somma di tutte le voci della BP quello che fa la Banca Centrale, restano solo le transazioni generate dal sistema privato, togliendo le variazioni delle riserve ufficiali si potrebbe avere un saldo positivo o negativo ed è a questo a cui ci si riferisce parlando di avanzo o disavanzo della BP. Questa attività va a bilanciare eventuali avanzi o disavanzi per arrivare a un saldo nullo. Per conoscere il saldo complessivo si deve togliere questa voce, o più semplicemente considerare il valore della variazione delle riserve ufficiali con segno opposto (guardando la riga delle riserve ufficiali si capisce il saldo delle altre transazioni).
L’avanzo/disavanzo di conto finanziario può essere imputato ai privati o alla Banca centrale. Se la somma dei saldi di conto corrente e del conto finanziario relativo ai privati genera un disavanzo complessivo, dovrà essere coperto dalla Banca.Centrale tramite una riduzione delle riserve ufficiali. Viceversa, per un avanzo complessivo si ha un aumento delle riserve ufficiali. Altro elemento è la voce "errori e omissioni", che va a coprire eventuali discrepanze nella contabilità e serve a far quadrare i conti. Nel mondo reale non tutto può bilanciare, non sempre le attività del conto finanziario possono bilanciare con le attività del conto corrente, per attività regolate a cavallo del 31/12 che rientrano nell'anno successivo o anche per tutto il mercato sommerso e illegale non rilevato dalle autorità (i guadagni di tali attività vengono riciclati in attività produttive senza una giustificazione nella bilancia, si comprano attività finanziarie non avendo vendite di beni). TASSI DI CAMBIO Non esiste una moneta mondiale, la maggioranza degli scambi internazionali è regolata in dollari ma non è l'unica, quindi si ha la necessità di
trasformare la propria moneta in un'altra valuta. Il tasso di cambio è il prezzo di una moneta in termini di un'altra (quanti euro servono per comprare un dollaro). I movimenti dei tassi di cambio hanno un importante influsso sugli scambi, lo stesso bene costando la stessa cifra in euro può risultare più o meno costoso in altre monete. Il valore del tasso di cambio è fissato nel mercato valutario o dei cambi, che non è un luogo fisico ma è l'interconnessione delle Borse di tutto il mondo e di tutti gli operatori. Funziona come qualsiasi mercato, se aumenta la domanda mondiale di dollari, il prezzo di tale moneta sale, il tasso di cambio euro/dollaro non è più 0,9 ma diventa 1,1. Il tasso di cambio dipende dalla domanda e offerta mondiale di valute, che nascono dagli scambi reali o finanziari, gli operatori comprano dollari perché servono per effettuare scambi.
Si possono avere due regimi del tasso di cambio:
Tassi di cambio fissi
Questo sistema si basa su accordi tra Stati che decidono a priori il tasso di cambio, in questo modo tutti hanno la garanzia che potranno sempre vendere 1 euro per x dollari.
Il tasso di cambio è mantenuto stabile dalle BC agendo sulle proprie riserve ufficiali, comprando o vendendo valuta estera in cambio di euro per mantenere fisso il cambio.
Se l'Italia esporta più di quanto importa (attivo nei conti con l'estero), la domanda di euro aumenta e il mercato farebbe salire il valore dell'euro. La BC interviene per mantenere stabile il tasso di cambio, offrendo quello che il mercato chiede, vendendo euro. L'entità di questo intervento dipende dalla bilancia dei pagamenti, la variazione di riserve ufficiali va a bilanciare l'avanzo/disavanzo complessivo della BP. Un avanzo nel conto corrente rappresenta un eccesso di esportazioni, che viene bilanciato da
una riduzione di riserve valutarie, passivo in CF. La BC vende la valuta richiesta dal mercato per eliminare l'eccesso di domanda, utilizzando le proprie riserve ufficiali tiene fermo il tasso di cambio. MA questo può avvenire finché la BC ha le riserve necessarie, la BC ha la zecca di euro ma non ha quantità infinite di valuta straniera. A un certo punto le riserve di valuta estera potrebbero finire, non riuscendo più a tenere fermo il tasso di cambio e portando a una crisi valutaria. Se un Paese continua a registrare disavanzi nella BP, la BC andrà a esaurire le sue riserve e non potrà più difendere il cambio, quindi dovrà svalutare la propria moneta, il che rende i prodotti nazionali più convenienti e migliorerà il saldo della BP.
- un attivo nella BP porta la BC a vendere la valuta nazionale per comprare valuta estera, aumentando le riserve ufficiali (accumulo di moneta estera)
- un disavanzo della BP porta la BC a
Vendere la valuta estera che il mercato chiede in cambio di euro, riducendo le riserve ufficiali.
Si ha una asimmetria: uno Stato può mantenere a lungo un attivo nei conti con l'estero ma non un passivo, solo nella misura in cui ha riserve di valuta estera per agire in questo modo.
Tassi di cambio flessibili (o fluttuanti o variabili)
In questo sistema le BC lasciano che sia il mercato dei cambi a determinare il tasso di cambio.
Fluttuazione pulita: le BC si astengono da ogni intervento sui mercati dei cambi. La domanda e l'offerta di valuta estera vengono equilibrate dalle forze del mercato: un Paese che ha un avanzo complessivo nella BP vedrà la sua moneta rafforzarsi, riducendo le esportazioni nette e quindi l'avanzo complessivo della BP. In cambi fissi un attivo complessivo nei conti con l'estero fa aumentare il valore della moneta nazionale, creando problemi per gli esportatori. Se l'euro guadagna valore, il prosecco costa di più in USA.
quindi l'Italia esporta meno, viceversa i prodotti americani costano meno in Italia e aumentano le importazioni. Fluttuazione sporca o manovrata: le BC intervengono per acquistare o vendere valute estere nel tentativo di influire sui tassi di cambio, per impedire un'oscillazione eccessiva del tasso. Nel mondo reale non si ha un sistema di cambi flessibili puro, oggi siamo in una situazione di cambio flessibile caratterizzato da fluttuazione sporca. Le Banche Centrali non hanno un tasso di cambio da mantenere (ideale e prefissato secondo trattati), ma un range che ritengono sia ottimale per il funzionamento del sistema economico, in particolare per impedire le oscillazioni eccessive e ridurre l'incertezza sulle entrate dalle esportazioni.
TERMINOLOGIA
In un regime di cambi flessibili si parla di:
- Apprezzamento, il prezzo delle valute estere in termini di valuta nazionale si riduce, le monete estere costano meno
- Deprezzamento, il prezzo delle valute estere in termini di valuta nazionale si incrementa, le monete estere costano di più
nazionale aumenta, le monete estere costano di più
In un regime di cambi fissi si parla di:
- Rivalutazione, il prezzo delle valute estere in termini di valuta nazionale viene ridotto con un intervento ufficiale
- Svalutazione, il prezzo delle valute estere in termini di valuta nazionale viene aumentato con un intervento ufficiale
Rappresentano fenomeni paragonabili di aumento o riduzione del tasso di cambio, ma apprezzamento/deprezzamento sono fenomeni continui (i tassi di cambio flessibili oscillano continuamente) mentre rivalutazione/svalutazione sono fenomeni isolati (i tassi di cambio fissi una tantum).
vengono modificati 444. Legami internazionali
NOTARE il tasso di cambio può essere espresso in due modi: quanti euro servono per comprare un dollaro o quanti dollari servono per comprare un euro. Il numero che esce è diverso, sono l'inverso dell'altro. Un aumento del tasso di cambio rappresenta nei due casi un apprezzamento o un deprezzamento. Per convenzione
corrisponde a una unità di valuta estera. Il tasso di cambio nominale può essere espresso in due modi: diretto o indiretto. Nel caso del tasso di cambio diretto, si indica quanti unità di valuta estera sono necessarie per acquistare una unità di valuta nazionale. Nel caso del tasso di cambio indiretto, si indica quanti unità di valuta nazionale sono necessarie per acquistare una unità di valuta estera.