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M

W + SB

= dove SB è il valore reale dell’offerta di titoli.

P P

Mettendo insieme le due equazioni ottengo:

M 6

L + DB = + SB

P

Porto tutto a sinistra:

M 7

( L - + (DB – SB) = 0

)

P

Questa equazioni rappresenta il vincolo della ricchezza. Un eccesso di domanda nel mercato della moneta (L >

M/P), implica che c’è un eccesso di offerta di titoli (DB < SB). In questo modo i due mercati torneranno in

equilibrio simultaneamente. 43

Trattazione formale della domanda di moneta :

Il tasso d’interesse nasce nel mercato finanziario. Gli operatori economici creano la domanda di moneta, la quale

ha la funzione di mezzo di scambio:

• Moneta circolante (legale), la quale deve essere accettata da tutti;

• Depositi: a vista (conto corrente) o vincolati/a tempo, sui quali guadagno un interesse. Può però capitare che

non vengano accettati come mezzo di pagamento.

• Assegno bancario. È ancora meno accettato del bancomat (depositi).

La liquidità è la facilità con cui posso effettuare scambi con qualunque strumento di pagamento. La moneta non

ha alcun valore intrinseco, infatti oggi si parla di moneta assegno.

Le attività finanziarie sono divisibili in due grandi insiemi:

• Moneta in senso stretto, caratterizzata da una massima liquidità M B

M = CV + D (moneta circolante + depositi) rendimento (i) = 0 i = 0 i > 0

• Titoli obbligazionari B, i quali rendono un interesse.

Il fabbisogno di moneta aumenta all’aumentare degli scambi, quindi vi è una correlazione diretta tra il fabbisogno

di moneta per transazione e il livello della produzione.

La domanda reale di moneta (L) cresce con il livello del reddito (motivo transazionale) e diminuisce all’aumentare

del tasso di interesse (motivo speculativo).

All’aumentare del tasso di interesse, il tasso di rendimento previsto dei titoli aumenta per due motivi:

• “i” è una componente diretta del tasso di rendimento;

• Quando “i” aumenta i prezzi dei titoli cadono. Cresce quindi la probabilità che in futuro tali prezzi tornino a

salire e che quindi si verifichino guadagni in conto capitale.

L L + L dove L è la domanda totale di moneta, L è la domanda di moneta per transazioni e L è la domanda di

T S T S

moneta speculativa. Dove:

L = kY con k > 0

T

L = L - hi con h > 0 dove “i” è il tasso di interesse (collegato al rendimento) e “h” mi dice di quanto cambia

S

la domanda di moneta di tipo speculativo al cambiare del tasso di interesse. Più alto sarà il rendimento offerto

dai titoli e minore sarà la quantità di moneta che voglio ottenere perché diminuisce la convenienza a tenere il

mio risparmio sotto forma di circolante.

Ho un risparmio pari a S = 1000. Come lo divido tra moneta e titoli?

2% Più è alto il rendimento (i) offerto dai

8% titoli e minore è la quantità di moneta

che ha senso che io ottenga.

17%

Quindi la domanda di moneta da cosa dipende? Dalla produzione Y e dal tasso dell’interesse “i”, che rappresenta

il livello medio dei vari tassi dell’interesse o il tasso di interesse principale fissato dalla Banca Centrale che fa dà

guida a tutti gli altri tassi.

Funzione della domanda di moneta da parte degli operatori economici :

8

L = L + L = kY + L - hi

T S

• L rappresenta la parte di ricchezza che gli operatori desidererebbero mantenere in forma liquida (moneta)

se il tasso d’interesse fosse pari a 0. 44

• “k” è la sensibilità della domanda reale di moneta al livello del reddito. Ci dice di quanto cambia la domanda

di moneta per transazioni al cambiare della produzione (è un parametro di comportamento).

• “h” è la sensibilità della domanda reale di moneta al tasso d’interesse.

Questa formula ci dice che:

1. All’aumentare della produzione aumenta anche il fabbisogno di

moneta, perché senza moneta non è possibile effettuare scambi.

2. Se aumenta il tasso dell’interesse il fabbisogno di moneta diminuisce

perché è più conveniente trasformare la moneta in titoli, i quali mi

consentono di ottenere un rendimento.

La figura illustra la curva di domanda reale di moneta per due livelli di

produzione/reddito Y e Y , con Y >Y .

1 2 2 1

Il mercato monetario e l’equilibrio del mercato della moneta (curva LM) :

La quantità/stock nominale di moneta M (circolante + depositi) è controllata dalla Banca Centrale. L’equazione

della curva LM si ottiene uguagliando la domanda reale di moneta e l’offerta esogena di moneta in termini reali.

L è una quantità fissa, per questo posso porla = 0. Ottengo quindi:

M 9

= kY – hi è l’equazione della curva LM.

P

È definita LM poiché il mercato della moneta, quando è in equilibrio, è caratterizzata dall’uguaglianza tra

domanda di moneta (L) e offerta di moneta (M). Risolvo l’equazione rispetto al tasso d’interesse:

1. Isolo il tasso di interesse

M

hi = kY – P

2. Divido tutto per “h” e ottengo:

M

k 1

i = Y - x

h h P

Ha pendenza positiva. Data l’offerta di moneta costante, un incremento del livello del reddito, che accresce la

quantità di moneta richiesta, deve essere accompagnato da un aumento del tasso d’interesse. Ciò determina una

riduzione della domanda di moneta che consente quindi di mantenere il mercato monetario in equilibrio.

Pendenza della curva LM = quanto più la domanda di moneta è sensibile al reddito (coefficiente k alto) e quanto

meno lo è al tasso di interesse (coefficiente h basso), tanto più inclinata risulterà la curva LM. (Es. se h è prossimo

a zero, la curva LM è quasi verticale. Se h è grande la curva LM è una retta quasi orizzontale). Il caso limite di LM

orizzontale è la trappola della liquidità, mentre il caso limite di LM verticale è il caso classico.

Posizione della curva LM = si sposta a causa delle variazioni dell’offerta di

moneta. Un aumento di questa provoca lo spostamento della curva verso

destra.

L’intersezione con l’asse verticale è determinata dall’offerta reale di moneta.

− Espansione monetaria, la curva LM si sposta verso destra.

− Restrizione monetaria, la curva LM si sposta verso sinistra. 45

L’offerta è fissata dalla banca centrale (linea verticale). Data la

produzione Y vi è un determinato fabbisogno di moneta. La linea è

1

inclinata negativamente perché la quantità di moneta che vogliamo

ottenere diminuisce all’aumentare del rendimento dei titoli. L’incontro

tra domanda e offerta mi permette di individuare il tasso di interesse di

equilibrio. Per conoscerlo dobbiamo però conoscere il livello della

produzione in quanto c’è interdipendenza tra il mercato dei beni e quello

della moneta.

Se la produzione sale, aumenta la domanda di moneta e la curva L si sposta verso destra. Serve però più moneta

di quella che è disponibile, per questo si vendono titoli. Se tutti vendono titoli il prezzo diminuisce e il tasso

dell’interesse sale. Ciò riporta in equilibrio il rapporto tra domanda e offerta di moneta (2).

CED

i =

Il rendimento è dato da F

Se la produzione diminuisce (Y ) la quantità di moneta che ho è eccessiva, per questo compro titoli (il rendimento

3

scende). Quindi più alta è la produzione, più alto sarà il fabbisogno di moneta e maggiore sarà il tasso d’interesse

di equilibrio. La banca centrale decide di abbassare i tassi di interesse perché

l’economia non cresce: aumenta la quantità di moneta

nell’economia stampando moneta o comprando titoli (operazioni di

mercato aperto). L’equilibrio passa da E a E . Data la stessa

1 2

domanda di moneta il tasso di interesse scende.

Per far aumentare il tasso di interesse: la banca centrale vende i

titoli in portafoglio per far diminuire i loro prezzi (restrizione

monetaria), in questo modo ritira moneta.

Costruzione grafica della curva LM: La linea verticale del grafico di

sinistra rappresenta l’offerta di

moneta da parte della banca

centrale. Nella costruzione della

curva LM teniamo ferma l’offerta

di moneta, l’unica cosa che

cambierà sarà la produzione. Per

trovare il tasso di interesse devo

disegnare la curva della domanda

di moneta, ma non posso farlo se

non conosco il livello della produzione.

Dato il livello della produzione pari a Y , traccio la curva di domanda reale di moneta corrispondente (L ). Sono

1 1

quindi in grado di dire che il tasso di interesse i è il tasso di interesse di equilibrio del mercato monetario.

1

Trasferisco questa informazione nel grafico di destra e unisco le coordinate. I due punti E mi dicono la stessa

1

cosa, in quanto rappresentano l’equilibrio nel mercato della moneta per un certo reddito.

Prendo un livello della produzione Y più alto, la curva L si sposta verso l’alto. Effettuo lo stesso procedimento ed

2

individuo nel grafico di destra anche il punto E . Unendo i punti E ed E trovo la curva LM.

2 1 2 46

La regola di Taylor :

Le banche centrali prendono le decisioni riguardanti la quantità di moneta e il tasso dell’interesse osservando

l’inflazione e il livello dell'’attività economica, il quale è legato al livello dell’occupazione.

Taylor è l’economista che ha studiato le azioni delle banche centrali più importanti ed ha rilevato che la

regolazione dei tassi di interesse può essere approssimata dalla regola di Taylor:

 *) 

i = ( - + (Y – Y*)

Il tasso dell’interesse, che può essere fissato dalla banca centrale, viene modificato guardando:

−  *).

La differenza tra l’inflazione attuale e l’inflazione obiettivo ( -

− 

La differenza tra la produzione effettiva e il livello ottimale della produzione (Y – Y*).

La banca centrale opera per aumentare il tasso dell’interesse (politica espansiva) quando l’inflazione supera il

livello ottimale e quando la produzione tende a raggiungere o superare la produzione potenziale.

Opera per abbassare il tasso dell’interesse (politica restrittiva) quando la produzione è al di sotto di quella

ottimale o quando l’inflazione è troppo bassa.

Riassunto:

La necessità di moneta dipende da:

• Livello della p

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
59 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mIrene04 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Fiorentini Riccardo.